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Autore: dubhe7    28/01/2012    2 recensioni
La sala grande era addobbata per il Gran ballo.Draco aspettava la sua dama, era perfetto nel suo smoking nero. Le ragazze si giravano a guardarlo ma lui non aveva occhi per loro. La sua mente era proiettata su Hermione che stava scendendo le scale insieme a Harry e Ron. L'ultimo l'aiutava a scendere le scale, una gelosia pronfonda salì in Draco. Harry le stava parlando, lei sembrava imbarazzata dai molti sguardi che le si erano puntati adosso. Quando vide Draco appoggiato al muro accanto alla porta d'ingresso gli sorrise.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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cap 40 Lucius aveva passato la notte nel suo studio, era ancora vestito come il giorno prima, solo che invece di essere perfetto, aveva i capelli tutti scompigliati, la camicia stroppicciata e l'alito che puzzava di whisky.
-"Signore? Signore, mi scusi, Bert non vuole disturbarla, Bert è venuto a dirle che suo figlio è qui. Il signorino vorrebbe vederla."
-"Mio figlio? Digli di aspettarmi in soggiorno. Prepara il caffè. Muoviti Bert. Che ci fai ancora qui?"
Con uno schiocco sonoro l'elfo sparì.
-Sarà meglio mettersi a posto.- Si passò una mano davanti alla faccia, come per tastare le occhiaie, si alzò e andò nel bagno dello studio. Era piccolo ma non aveva voglia di fare le scale.
-"Che stupido che sono! Bert!!! Bert!!!!BERT!" tre urli, uno di seguito all'altro, nel giro di mezzo secondo, la piccola creatura apparì nel punto da dove era sparita. "Bert! Ma quanto ci hai messo? Portami dei vestiti puliti! Veloce! Prendi la camicia blu notte con il completo nero. Veloce stupido elfo."
Lucius si spogliò, si infilò nella doccia. Il getto d'acqua fredda lo svegliò, il dentifricio ridonò una sapore normale alla sua bocca impastata; i vestiti che aveva chiesto era posati accuratamente sulla sedia vicino al camino. Si vestì.
-"Buongiorno figliolo. Dormito bene?"
Draco era seduto al tavolo del soggiorno con davanti una tazza di caffè, del pane tostato con della Nutella arrivata direttamente dall'Italia.
-"Papà, scusa se mi sono presentato così." Draco sapeva che il padre aveva passato la notte a bere nel suo studio, aveva imparato a conoscere i gesti e le sue espressioni.
-"Draco, non dire sciocchezze. Questa è casa tua. Ma immagino tu non sia qui per fare colazione."
-"In effetti no, ti volevo parlare."
-"Noto con piacere che da padre, come mi chiamavi ieri, siamo tornati a papà. E' un bene?"
-"Ieri ero molto arrabbiato, mi spiace se ti ho mancato di rispetto."
-"Non l'hai fatto, hai mantenuto un comportamento consono al tuo rango. Ma arriviamo al dunque. Che mi devi dire."
-"Io ed Hermione andremo via per capodanno. Vogliamo sfruttare subito il mio regalo. E poi voglio stare un pò da solo con lei. Papà, io e lei ieri sera abbiamo parlato, lei era molto triste, mi ha detto delle cose assurde a causa di quello che tu hai detto."
-"Draco le mie non sono cose assurde io penso solo al tuo bene."
-"E questo lo crede anche lei. Ed è questo l'assurdo! Se solo credesse di fare il mio bene, mi lascerebbe andare. Papà, io mi sono innamorato di lei. Se dovessi scegliere un'altra ragazza sarebbe lei. Solo lei. E' speciale, poi ha una qualità innata per pozioni e incantesimi, per non parlare di trasfigurazione. Papà, il suo potenziale magico, non sminuirà il nostro casato, anzi, acquisterà valore con i miei figli, se saranno generati da lei. E io voglio che sia lei la madre dei miei figli."
Per poco Lucius non sputò il caffè che stava sorseggiando. Era la prima volta che Draco gli parlava di avere dei figli.
-"Che..che intendi dire con questo?" intanto che parlava, Lucius si vedeva già girare per casa con dei nipotini biondi con i riccioli.
-"Intendo chiederle ufficialmente di essere la mia fidanzata."
Lucius, con gesti misurati posò la tazza sul tavolo, si appoggiò allo schienale della sedia, respirò a fondo. Draco non perse neanche un gesto del padre, i gesti dicevano più che le parole. E per ora, sembrava calmo.
-"Ne sei davvero sicuro? E' questo che vuoi per il tuo futuro? Una mezzosangue?"
-"Se questa mezzosangue si chiama Hermione Jean Granger si."
-"Tua madre lo sa?"
-"No, non sa che sono qui. E a dire il vero non lo sa manco Hermione, le ho solo detto che uscivo. Ma presumo lei abbia intuito. Papà mi dici perchè non ti piace? La mamma la adora, anzi per lei noi siamo già ufficiali da dopo il ballo della scuola. Hermione mi ha detto che la mamma, le ha raccontato che era la prima ragazza che portavo a un ballo. La mamma è felice per me. Perchè non puoi esserlo anche te?"
-"Draco, io questa notte ho pensato. Tra un sorso di whisky e l'altro.- i due risero-  ho pensato a quello che mi hai detto ieri sera, fuori nel cortile dei Granger, ho pensato a quello che mi ha detto mia moglie, ho rivisto te e Hermione nella mia testa per tutta la sera. Ho pensato a cosa hai fatto per averla, a cosa hai rinunciato per lei."
-"Papà, se ti riferisci al quidditch.."
-"Shhh, fammi finire. Si, comunque mi riferisco a quello. Hai rinunciato a molte cose per lei, ma lei, credo, anche; anzi forse di più. Non mi sembra una ragazza che ambisce ai nostri soldi, anzi da quanto mi ha raccontato suo padre, cerca sempre dei lavoretti estivi per tirarsi su due soldi per non dipendere troppo da loro. Inoltre, Jean e John fanno un lavoro proficuo, sono molto rispettati nel loro ambiente babbano. Ma non è di loro che voglio parlare. Tua madre, trova Hermione perfetta per te, ha detto che ti ha visto felice come era una vita che non succedeva, e devo concordare con lei. Sei radioso, più bello e fiero del solito."
-"Papà, non ti seguo, perdonami." Draco era perplesso, non capiva dove suo padre volesse andare a parare. Sembrava tranquillo mentre parlava, sereno, quasi avesse trovato la pace con se stesso.
-"Draco, quello che sto cercando di dirti è questo: a me Hermione piace, la trovo una ragazza brillante, anche se il suo sangue non è perfetto lei credo lo sia per te. In sostanza non mi oppongo. Sii felice come lo sei ora."
Draco si era aspettato tutto, tranne la benedizione del padre. Aveva gli occhi che fuoriuscivano dalle orbite per la sorpresa, annaspava in cerca d'aria.
-"Papà dici sul serio?"
-"Si." Lucius era serio, aveva ripreso la tazza del caffè ormai freddo.
-"Non mi devo aspettare nessun macchinamento strano?"
-"Sono una serpe, ma non arriverei a tanto. Non ti voglio infelice. E tua madre ha ragione quando dice che i matrimoni combinati sono un fallimento. Il nostro è uno dei rari casi di matrimonio felice, costruito su basi di vero amore. Voglio lo stesso per te."
-"E del nostro casato? Del nome dei Malfoy?"
-"E' da molto che non finiamo in prima pagina, sicuramente il tuo fidanzamento con una mezzosangue grifona lo è." E gli strizzò l'occhio. Lo stesso gesto che faceva quando Draco era bambino e combinava qualche disastro, suo padre lo copriva e gli strizzava l'occhio.Quel gesto rassicurò molto il ragazzo.
-"Parlerò con la mamma, cercherò di farla tornare a casa il prima possibile. E se non è un problema, vorrei venire a casa con Hermione prima di partire."
-"E' casa tua come ti ho già detto. La porta è sempre aperta. Non osare troppo con tua madre, sai che può essere rischioso figliolo."
-"Forse per te, ma lei è dalla mia parte." Draco si alzò, passò accanto al padre e gli strinse una spalla in modo amichevole. "Se riesco ci vediamo per cena." Prese il cappotto e si smaterializzò.
Non credeva di aver fatto così tardi, ma quando arrivò in casa Granger erano già tutti a tavola.
-"Oh guarda chi si vede!" disse ridendo John vedendo entrare il ragazzo in salotto. "Pensavo fossi fuggito in Alaska pur di stare lontano da questa iper-attiva." aggiunse indicando con la forchetta la figlia.
-"Ahahah, no chiedo scusa. Ho fatto un salto a casa e non mi sono accorto dell'ora. Scusatemi ancora."
Narcissa studiò il figlio, Hermione gli fece un cenno con il capo come a dire - lo immaginavo-
-"Draco accomodati! Mangia con noi? O hai già pranzato?" Jean era in piedi con il piatto di Draco fumante di pasta.
-"Oh no non ho mangiato. E poi anche se lo avessi fatto, non rinuncerei a questo. Ehm che cos'è?" Jean scoppiò a ridere.
-"E' una ricetta italiana, si chiama spaghetti alla bolognese. Mamma se n'è innamorata quando è andata con papà in giro per l'Italia. Ogni tanto si diletta a cucinare italiano." Spiegò Hermione. "Ah, quasi dimenticavo, oggi verranno Harry, Ginny e Blaise." rivolgendosi ai genitori.
-"Di Harry ce l'avevi accennatto Herm, ma chi è Blaise?"
-"E' il mio migliore amico, serpeverde." Aggiunse Draco, come se la casa di appartenenza a scuola spiegasse tutto ai genitori della ragazza.
-"Oh Zabini? Jean è un caro ragazzo, a modo." Per fortuna Narcissa fu rapida a dare un giudizio valido sull'amico del figlio.
-"Non ne dubito Narcissa. Beh ci sono ancora dei dolcetti al cioccolato, spero bastino." disse pensierosa Jean.
-"Mia cara se permetti alla mia bacchetta di darti una mano, ne sarei lieta."
-"Non vorrei essere un disturbo."
Narcissa scioccò la lingua, agitò elegantemente la bacchetta e in cucina si comiciò a sentire rumore di pentole e mestoli.
Passarono il pranzo chiaccerando, arrivati al caffè Draco chiese alla madre se potevano parlare in privato. Andarono al piano di sopra, nella stanza degli ospiti.
-"Mamma, ho parlato con papà. Però prima che tu mi interrompa, lasciami parlare." Raccontò del dialogo avuto con il padre, di come lui abbia accettato Hermione e della proposta che voleva fare alla ragazza. Narcissa ascoltò tutto in silenzio, poi una volta che Draco ebbe terminato, disse:
-"Era l'ora che tuo padre s'infilasse in quella testa dura che si ritrova che tu l'ami davvero. Sono felice per te figlio mio, spero tutto vada come tu vuoi. Ora, non facciamo i maleducati e torniamo giù."
Narcissa era stata molto distaccata, sincera ma fredda.
-"Mamma, sei ancora arrabbiata con papà?"
-"Si, non gli perdono il fatto di averci rovinato il Natale." rispose secca la donna.
-"Ascolta, pensavo di andare a casa questa sera, con Hermione, passare la notte la. E' un è un problema?" Draco era sempre stato sincero con la madre, aveva un ottimo rapporto, ma temeva sempre di commettere qualche errore che, in un futuro gli sarebbe costato caro.
-"E' casa tua quella Draco. Puoi andarci quando vuoi." Gli rispose la madre, con un sorriso.
-Stessa identica frase, e poi si tengono i musi per delle sciocchezze. Chissà se anche Hermione e io saremo così.- si ritrovò a pensare il ragazzo mentre scendeva le scale.
Quando Harry e Ginny arrivarono. Blaise era già seduto in salotto con gli altri. Stava tenendo conversazione con Narcissa e Jean. Hermione, che era andata ad aprire alla porta d'ingresso, fece accomodare gli amici presentandoli alla futura suocera. Presero del the tutti insieme poi, gli adulti, lasciarono in pace i ragazzi.
-"Herm, tesoro, Narcissa ci vuole portare a vedere un nuovo negozio che hanno aperto a Diagon Alley. Ti serve qualcosa? Ragazzi, se anche a voi occorre qualcosa non fatevi problemi a chiedere." Disse Jean prima di uscire.
-"No grazie mamma io sono a posto." E, dopo che uno per uno, i ragazzi dissero che erano a posto, i tre uscirono.
-"Blaise, Potter, lasciamo le donne ai loro affari. Sono sicuro che Hermione e Ginny avranno delle cose interessanti da raccontarsi. Noi saliamo su di sopra se non ti spiace Herm."
-"No vai pure, la strada ormai la sai." e con un bacio dolce Draco, seguito dal grifone e dalla serpe, salì le scale.
-"Cos'è questa storia?" chiese Blaise, conoscendo l'amico.
-"Vi devo parlare. Tu Blaise, in qualità di mio migliore amico, tu Potter, in qualità di migliore amico di Hermione, questa volta potresti essere più utile di Bla." Si sedettero sul letto nella camera degli ospiti, Draco non voleva portare altri ragazzi nella stanza della sua Hermione. Raccontò loro la sua idea di chiedere di ufficializzare il loro rapporto in un vero e proprio fidanzamento, Blaise gli disse che era un' ottima idea, Harry invece sembrava perplesso.
-"Chi ti ha annodato la bacchetta Harry? Non fai le congratulazioni a Dra?" gli chiese Zabini dandogli un pugno giocoso sulla spalla.
-"Draco, ne sei sicuro? Perchè, si, insomma, è una cosa importante."
-"Potter io la amo." rispose secco Draco come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
-"Ok, questo l'ho capito, dillo più spesso a lei, invece che a noi.- Blaise rise alla battuta di Harry, poi il grifone proseguì- Lo sai che lei ha origini babbane. Penso tu te ne sia accorto. Non è normale fidanzarsi al liceo. Ne tanto meno pensare a un matrimonio. So che da noi è diverso, che da te si ci aspetta un matrimonio a breve, ma non so come la possa prendere lei. Tu chiedilo, magari è tanto innamorata da dirti si senza pensare alle conseguenze."
Draco si era aspettato di non sentirsi fare i complimenti da Harry, ma voleva sapere di più.
-"Harry, tu la conosci meglio di chiunque. Pensi possa esserne felice?"
-"Su quello ne sono assolutamente certo. So che è molto legata a te, anche se in poco tempo avete messo su delle basi stabili, cosa che mi smebra assurda, ma voi lo avete fatto. Sei un punto fermo per lei, il suo mondo ormai gira intorno a te. Ne sarà felice, solo che non so cosa ti potrà rispondere."
-"Dracooooooo!!!!" Hermione dal piano di sotto stava gridando.
-"Che succede? Stai male?" Draco era scattato come se fosse stato seduto su una molla.
-"No, solo che ho cambiato idea, niente più Venezia. Vorrei andare a Barcellona! Ne ho parlato con Ginny e mi è sembrata una buona idea. Che ne dici?"
-"Non c'è problema."
Passarono il pomeriggio parlando tranquillamente come amici di vecchia data tutti e 5, senza litigi, con alcune frecciate ma finite tutte in una sana risata. Parlarono di Lavanda e Blaise, Hermione pensava sarebbe venuta anche lei, Zabini le spiegò che non erano ancora a quei punti, si frequentavano si, ma per ora andavano lenti. Poco prima che i genitori di Hermione e la mamma di Draco gli ospiti se ne andarono.
-"Abbiamo passato un bel pomeriggio, non trovi?" disse Hermione al suo amato.
-"Mmh mmh" mugulò in risposta.
-"Sono molto fiera di te lo sai? Ti stai comportando bene con Harry, non credevo che potessi arrivare al punto di chiudervi in una stanza senza lanciare incantesimi." Hermione si era seduta sulla ginocchia di Draco e lo stava baciando mentre gli diceva queste parole.
-"Herm, stai brava. Dai tra un pò arrivano i tuoi. Vatti a preparare. Andiamo a mangiare da me questa sera." Draco le sorrideva, la voglia cresceva in lui e prima che arrivasse al limite si alzò tenendola tra le braccia e la baciò.
Arrivarono a Villa Malfoy perfettamente per l'ora di cena, Draco aveva avvisato il padre tramite un gufo nel pomeriggio.
-"E' tutto buonissimo." ammise Hermione.
-"Grazie Hermione. Allora, dimmi, che intenzioni hai per il tuo futuro?" Domandò serio Lucius, facendosi servire del vino rosso, da un piccolo elfo.
-"Io ora mi voglio concrentare sui MAGO, poi vorrei provare a entrare al ministero. Oppure nel giornalismo, mi è sempre piaciuto. Ci sono molti rami che vorrei approfondire prima di prendere una decisione assoluta. Ma ora come ora le mie idee vertono su queste due opzioni."
-"Interessante, il ministero o una cosa contro il ministero." Lucius stava sogghignando.
-Dio, è uguale a Draco.-
-"Se la vede così si, ma vorrei fare giornalismo serio, non come quello della Skeeter."
-"Tu Draco? Hai pensato alle mie proposte?"
-"Si papà. Ma non ho ancora deciso. Io non sono come Hermione, una cosa alla volta. Prima passo i MAGO, poi penso al resto."
Poi Draco, abilmente cambiò argomento. Finirono la cena, poi si misero in soggiorno e Draco mostrò a Hermione alcuni dei suoi libri preferiti.
La mattina dopo si svegliarono abbracciati, Draco andò per primo a farsi la doccia ma fu raggiunto da una vogliosa Hermione che subito comiciò a baciarlo appassionatamente. Fecero l'amore tra le bolle di schiuma e il vapore dell'acqua calda.
-"Amore mio, sei pronta?"
-"Per cosa?"
-"Non te l'ho detto?"
-"Che cosa avresti dovuto dirmi Draco?"
-"Andiamo a Venezia."
-"Quando?"
-"Adesso!"
-"mah.. Draco, non andiamo via per l'ultimo dell'anno?"
-"Certo amore, prima Venezia, poi festeggiamo il nuovo anno in Spagna!"
-"Tu sei un pazzo Draco Malfoy."
-"Solo perchè ti amo stupida mezzosangue mia." si baciarono, dapprima dolcemente poi appassionatamente e si ritrovarono stesi sul letto, lei sotto di lui che dolcemente le entrava e usciva dal corpo, mentre Hermione sussurrava il suo nome a ogni ondata di piacere.

-"Ma la mia roba? E i miei? Aspetta li devo basta chiamare."
-"Non serve sanno già tutto e comunque li chiamerai dall'albergo. La tua roba è già di sotto che ti aspetta, la valigia te l'ha preparata Ginny, per cui nel caso non andasse bene prenditela con lei."
-"E Ginny come ha fatto?"
-"Ho parlato con Potter l'altro giorno, ieri sera sono tornati a casa tua e Ginny ha preparato tutto e poi l'hanno fatto arrivare qui. Semplice." con un'alzata di spalle Draco spiegò l'arcano alla sua bella. Scesero nel salotto principale di villa Malfoy, sul tavolino basso, -stile rinascimento- pensò Hermione, era appoggiata una lattina di coca-cola.
-"La nostra passaporta." Draco la presentò con fare teatrale indicandola con un ampio muovimento del braccio.
-"Ragazzi, ragazzi aspettate." Narcissa, in veste da camera, stava arrivando a passo svelto; correre non era consono per il suo stile. "Vi volevo salutare. Suvvia, Draco, non fare quella faccia, mi hai già vista mille volte in vestaglia e non credo che Hermione si scandalizzi." La ragazza rise.
-"Assolutamente no. E poi, è una gran bella vestaglia."
-"Ti piace? Arriva direttamente dalla cina. La prossima volta che incontro il mio fornitore di seta te ne faccio prendere una."
-"Oh, non si deve disturbare!" Hermione diventò subito rossa per l'imbarazzo. "Io non volevo intendere quello."
-"Oh lo so mia cara, per quello mi fa piacere fartela avere. Comunque, divertitevi, fatemi avere vostre notizie appena arrivate. E buon anno."
Draco, finalmente parlò, sebbene rigido e composto nei confronti della madre.
-"Va bene. Ciao mamma. Saluta papà."
-"Sei uguale a tuo padre quando fai così. E poi non mi vengano a dire che non sei figlio suo."
Un abbraccio e un bacio poi, i due ragazzi, toccarono la lattina all'unisono e puff si ritrovarono nella hall di un albergo.

NOTA AUTRICE: Questo capitolo mi ha dato dei seri problemi, l'avrò scritto e modificato non so quante volte. Spero vi piaccia. Fatemelo sapere! Anche criticandolo ma fatemi sapere se può essere di vostro gusto, e spero che anche le mete vi siano gradite.
   
 
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