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Autore: PrincipessaLes    29/01/2012    3 recensioni
Ho sempre considerato molto interessante la vita di Andromeda Black Tonks e da questo interesse nasce la mia prima "fatica", una serie di songfiction dedicate a lei. Ogni capitolo avrà come filo conduttore una canzone diversa e sarà dedicato ad un momento/periodo particolare della sua vita. Spero vi piaccia.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Andromeda Black, Famiglia Black, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Ted/Andromeda
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Ecco a voi il secondo capitolo. In questo capitolo ho deciso di introdure il personagio di Nathan. La storia è raccontata per una parte dal suo punto di vista e per una parte dal punto di vista di Andromeda.
Vorrei fare due precisazioni: 1) forse dal testo non si capirà molto, ma Andromeda considera Nathan solo un amico, anche se è molto legata a lui
                                                      2) spero che non lo consideriate spoiler, ma avviso già che mi limito a immaginare quello che può essere successo è non è mai stato raccontato, ma non introdurrò nessun cambiamento rispetto alla "biografia ufficiale" di Andromeda, che, quindi, rimarrà quella che tutti conoscete.
Credo non ci sai nient'altro da dire, quindi, ora vi lascio al capitolo, spero vi piaccia.
 She will be loved
 
Nathan POV
Beauty queen of only eighteen
She had some trouble with herself
He was always there to help her
She always belonged to someone else
 

Non ci posso credere! Vogliono far fidanzare Andy, la mia Andy con Lucius Malfoy!
I suoi genitori devono essere completamente ciechi. Andy lo odia e lui odia lei, lo sanno tutti. Una vita al fianco di quel damerino platinato sarebbe un inferno per lei, ne sono sicuro.
Dunque, ho deciso: questa volta troverò il coraggio che non ho mai avuto. Quello che non avevo quando avrei voluto invitarla ad uscire con me a Hogsmeade, ma qualcuno di quei ricchi e boriosi Serpeverde arrivava sempre prima di me, perché lei, anche se non li sopportava, non poteva assolutamente rifiutare le loro proposte. Quello che non avevo quando quel viscido pallone gonfiato di suo cugino la minacciava e la  insultava: avrei voluto prendere a schiaffi Evan Rosier, lo odiavo perché maltrattava la mia Andy, una persona mille volte migliore di lui, ma non avevo nemmeno il coraggio di avvicinarmi.
Perdonami se non ho mai avuto il coraggio, Andy. Sì, sono sempre stato un codardo, ma ora non posso più restare a guardare, mentre uccidono i tuoi sogni e sacrificano il tuo futuro in nome della “Nobile et Antichissima Casata dei Black”.  La mia decisione è stata presa, Andy: ho deciso che ti salverò.
 
Tap on my window knock on my door, I want to make you feel beautiful
I know I tend to get insecure, It doesn't matter anymore
It's not always rainbows and butterflies, It's compromise that moves us along
My heart is full and my door's always open, You can come anytime you want

 
Sento bussare alla porta. È lei, ne sono sicuro!
Apro la porta e lei è lì, davanti a me. Mi getta le braccia al collo, il suo cuore batte forte. Le do un leggero bacio sulla fronte.
“Entra, Andy, ti aspettavo. Sai, la tua lettera mi ha molto colpito. Ti ammiro, sai? Hai avuto coraggio per affrontare i tuoi genitori così.”-le dico mentre andiamo verso il salotto.
Non appena ci sediamo, arriva Ayla, la mia elfa domestica che ci chiede se vogliamo qualcosa. Le dico di portarci un po’ di tè e lei se ne va. Andy comincia subito a parlare.
“Ti ringrazio molto per la tua disponibilità, Nat. Io…io avevo bisogno di parlare di tutto questo con qualcuno. Non posso tenere tutto dentro, potrei esplodere.”
Il suo tono, carico di dolore e gli occhi offuscati dalle lacrime, che lei, per orgoglio, si sforza di trattenere, mi colpiscono al cuore. Tendo una mano verso di lei e le accarezzo il viso. 
 “Lo so, Andy, dev’essere tremendo. I tuoi genitori sanno sicuramente quanto tue Malfoy vi detestiate, eppure… Sai benissimo che anch’io non potrei mai sopportare di sapere una cosa del genere e non far nulla. È per questo che mi hai scritto, vero? Hai fatto la cosa giusta, Andy!”
“Tu sei la mia unica speranza, Nat.”-replica lei sospirando.
Questa frase mi colpisce come un pugno nello stomaco. Certo, avevo già capito che Andy, sapendo che sono innamorato di lei e che, di fronte alla prospettiva di saperla impegnata con Malfoy, avrei trovato il coraggio di presentarmi davanti a suo padre…Sì, l’avevo già capitp, ma sentirmelo dire così è diverso, completamente diverso. Sono la sua unica speranza per salvarsi da una vita d’inferno. So di non meritarla, ma ora lei è alla deriva e si aggrappa a me per non affogare.
“Questo significa che hai rinunciato ai tuoi sogni, Andy…”
“Non avevo altra scelta, Nat. Cos’altro avrei potuto fare, del resto? I miei genitori…”
Non riesco a credere che Andy, la mai Andy, coraggiosa, indomita, ribelle ed idealista, si sia sottomessa al volere dei genitori fino a questo punto. È sempre stata uno spirito libero, incapace di chinare la testa di fronte agli ordini, eppure, ora ha scelto di obbedire. Non posso sentire altro. La interrompo.
“I tuoi genitori, Andy, non sanno nulla di te. Loro non meritano alcun potere su di te. Non puoi e non devi farti schiacciare così. Per loro sei solo un oggetto, una preziosa merce di scambio e nulla più. Sono persone che non hanno mai desiderato figli, ma eredi e, quando l’erede non è arrivato, hanno cominciato a calcolare tutti i vantaggi che potevano avere in futuro facendo contrarre alle figlie dei buoni matrimoni.”
Forse sono stato troppo duro, troppo diretto, ma non sono stato capace di trattenermi.
“Credi forse che non lo sappia, Nat?”- si limita a ribattere Andy, per poi scoppiare in lacrime.
Mi alzo e vado ad inginocchiarmi di fronte a lei. Non sopporto di vederla così. Lei non merita di soffrire a questo modo.
“Io ti voglio aiutare, Andy. Sì, ti voglio aiutare a ritrovare te stessa.”
Lei mi guarda, talmente stupita da smettere di colpo di piangere. Si asciuga le lacrime con il dorso della mano.
“Alzati, Nat, non stare inginocchiato a quel modo, non sei il mio cavalier servente. Ma cosa significa che mi aiuterai a ritrovare me stessa? ”
“Dicevi che non avresti ami rinunciato ai tuoi sogni e ora l’hai fatto. Sembra che per te, questi sogni non contino più nulla. Ti stai facendo del male, Andy, e io non poso sopportarlo.”

 Andromeda POV
I don't mind spending everyday
Out on your corner in the pouring rain
Look for the girl with the broken smile
Ask her if she wants to stay awhile
And she will be loved
 

Plic. Plic. Plic. La pioggia batte contro il vetro della finestra…ma, confuso tra il rumore delle gocce di pioggia, si distingue chiaramente il ticchettio leggero dei sassolini. So che Nat è ancora là, sotto l’acquazzone, bagnato fradicio, ad aspettare che io dimostri di essermi accorta di lui. Non può bussare alla mia porta, ma continua a bussare alla finestra, con quei sassolini.
 “Stupido.”-dico tra me e me-“Sì, stupido e testardo. Si ammalerà, se resta lì.”
Non voglio vedere nessuno oggi, non voglio parlare con nessuno, eppure…quanto mi costerebbe aprire la finestra? Solo per dirgli di andarsene, sia chiaro. Insomma, non voglio che si ammali per me, sarebbe inutile. Lo ammetto, sono preoccupata per lui e, alla fine, è la preoccupazione a vincere sul mio bisogno di solitudine. Apro la finestra e mi affaccio, cercando di non sporgermi troppo, per non bagnarmi.
“Vattene, Nat, non fare il bambino. Potresti prenderti un malanno ed è un rischio inutile, sai che non voglio vedere nessuno.”
Nat trattiene a fatica un sorriso. È felice che io l’abbia notato, ma è anche incredibilmente preoccupato per me, lo capisco benissimo.
“Non mi importa di ammalarmi, Andy, voglio solo parlare con te. Solo poche ore fa ti sei precipitata da me per sfogarti e ora vuoi farmi credere di non voler vedere neanche me? Ora che ho finalmente trovato il coraggio di espormi, mi tratti così? Non so cosa ti passa per la testa, ma non credo di meritare che tu mi tratti così.”
“No, probabilmente non lo meriti, ma neanch’io merito ciò che sto passando ora. Quindi, ho il diritto di star sola, se ne sento il bisogno.”
Nat scuote la testa.
“Ne hai il diritto, certo. Ma fai così solo perché hai paura di ciò che io voglio dirti. Come si può aver paura dei propri sogni, Andy?  Chi teme i propri sogni, scaccia dalla propria vita la felicità, ricordalo.”
“Non so cosa vuoi dire, Nat.”-commento, chiudendo di scatto la finestra.
In realtà, so benissimo cosa intende, ma non sono pronta a parlarne. E, comunque, anche se lo fossi, non servirebbe a nulla, ormai, il mio destino è segnato.
  
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