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Autore: unicornshadow    03/02/2012    1 recensioni
Dopo la Seconda Guerra di Hogwarts, la vita della giovane Granger viene turbata dopo la vittoria del malvagio Lord Voldemort. Rimasta sola... o quasi.
[SEBBENE NON CONCLUSA, SMETTO DI AGGIORNARE I CAPITOLI PER MANCANZA DI TEMPO MATERIALE. STORIA MOMENTANEAMENTE INCOMPIUTA]
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Da Epilogo alternativo
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6.  AFTER THE COMFORT, COMES THE DISTRESS 



Hermione aprì gli occhi lentamente. La sua mente era ancora confusa e non sapeva ancora dove fosse o cosa stesse succedendo. La sua testa era appoggiata a qualcosa, un qualcosa con un odore estremamente famigliare. Non appena aprì completamente gli occhi, mise a fuoco che quella cosa non era altri che Draco, il suo padrone. Sentì che lui aveva messo il braccio sulle sue spalle. La ragazza mosse leggermente la testa ma l’altro non si mosse. Hermione afferrò la camicia di Draco per alzarsi e sedersi. Quest’ultimo aveva gli occhi fissi nel vuoto. Tolse il braccio dalle sue spalle e si alzò.
Lei non sapeva che fare per ciò che era accaduto. Non capì perché le aveva cinto le spalle ma non era la sola cosa che non riuscì a decifrare poiché il comportamento di Draco era abbastanza ambiguo. Che cosa era successo? Lei lo aveva imbarazzato?
«Signore…?» Hermione esitò, chiedendosi come chiamarlo.
Draco si avvicinò alla scrivania per poi parlare con un tono di voce disperato
«Hai fatto un grande errore, non staresti dovuta essere giù».
Hermione aveva un’espressione vuota. Tutti questi avvenimenti l’avevano disorientata.
«Non potevo sapere…»
«Meno male che sono riuscito a farli cambiare idea» Esclamò con un tono tagliente «Mi hai causato molti problemi … non dovevano sapere che eri tu il mio schiavo… Non ancora almeno».
Hermione non aveva ancora capito e tanto meno aveva intenzione di decifrare il messaggio. L’avrebbe solo fatta confondere ulteriormente. Poi ricordò che Draco l’aveva aiutata poco prima e voleva ringraziarlo, ma come?
«Io… come dire… Grazie»
Draco aggrottò le sopracciglia e la guardò con stupore.
«Non sprecare il fiato per queste stupidaggini … Dovresti sapere che l’ho fatto solo perché potevano ucciderti e, ovviamente, io sono l’unico che può decidere quando la tua vita debba arrivare al termine. Ti ricordo che sei la mia serva, non una mia amica»
Hermione abbassò lo sguardo. Non aveva immaginato la sua reazione e tanto meno quelle parole. Draco si avvicinò alla porta.
«Mio padre arriverà presto. Comportati bene e non fare sciocchezze come poco fa»
Hermione aveva dimenticato avrebbe dovuto rivedere Lucius, il padre di Draco, e che la “festa” –se si può chiamare così
 si sarebbe svolta quella sera. Lei incominciò ad avere non poca paura della possibile reazione di Malfoy Senior quando avrebbe scoperto che la schiava del figlio era niente di meno che la vecchia migliore amica di Harry Potter. E se Draco glielo aveva detto? In ogni caso, sapeva che tutto ciò non sarebbe stato facile.
«Puoi uscire».
Hermione eseguì l’ordine ed uscì della stanza. Un po’ disorientata, avanzò lentamente verso le scale. Risalendo verso il piano superiore, sentì una strana presenza dietro di lei. Si girò e vide che il padre di Draco era già arrivato e che la guardava con un’aria severa. Non sapeva cosa fare con lui. Se non fosse una serva, probabilmente avrebbe lanciato al Mangiamorte una occhiata o un incantesimo. Ma ora cosa doveva fare ora?
«Vedo che mio figlio ha fatto una scelta particolarmente ... originale» disse con calma Lucius.
In questo momento Draco, sentendo la voce del padre, uscì dal suo studio.
«Allora hai scelto lei?» Chiese Lucius a suo figlio.
Draco non rispose ma il maggiore comprese, lei era lì solo per vendetta. Sapeva che suo figlio aveva sempre detestato i Sangue Sporco e ancora di più la mezzosangue Hermione Granger. Lucius Malfoy lanciò uno sguardo alla mora ed aggiunse:
«Finchè non ti delude, puoi fare quello che vuoi».
«Non ti preoccupare, mi ubbidisce come un cane lo fa con il suo padrone» Disse Draco con un sorriso beffardo sulle labbra.
Hermione fu particolarmente ferita da quelle parole ma non disse niente. Sarebbe stata una missione suicida.
«Le hai spiegato l’importanza di questa sera e che dovrà avere una condotta impeccabile?
«Certamente, non ci deluderà».
«Lo spero se no ne pagherà le conseguenze» Aggiunse Lucius prima di andarsene.
Hermione e Draco di ritrovarono da soli nell’oscurità dell’atrio. La osservò per molti minuti prima di parlare:
«Sali velocemente nella tua camera. Lovi ti aiuterà a prepararti questa sera» Dicendo questo si avviò verso lo studio.
«Emm... Signore … Perché questa serata è così importante? » Disse Hermione per poi chiedersi se aveva fatto bene a porre quella domanda.
Draco non si girò per risponderla. Andò nello studio senza prestare attenzione ad Hermione. La porta si richiuse lentamente dietro di lui, lasciando la ragazza da sola. A ciò lei si innervosì ancora di più.  Come avrebbe fatto bene il suo lavoro se non sapeva di cosa trattasse la festa? Risalì piano le scale e andò nella sua camera. Lovi, l’elfo di casa apparve.
«Signorina, è tempo di prepararvi»
«Si…» Rispose Hermione perplessa.
Dopo essersi lavata, Hermione si vestì, si pettinò e si truccò come Lovi le aveva detto di fare. L’elfo, inolte,le aveva ancora una volta ricordato come avrebbe dovuto comportarsi quella sera: Non parlare alle persone senza permesso, mostrarsi il meno possibile, ubbidire a Draco ecc. La giovane aveva l’impressione che la sua testa sarebbe esplosa.
Si guardò allo specchio e non si riconobbe. Contrariamente all’ultima volta, i suoi capelli erano lisci, il suo trucco era più marcato. Portava un abito nero lungo fino alle ginocchia, sulla schiena si trovava un nastro nero le cui estremità si incrociavano. Portava piccole scarpe con un tacco abbastanza bacco e collant neri. Come aveva detto Draco, era diventata una principessa delle tenebre.
Lovi le fece segno di seguirla. Lanciò un ultimo sguardo allo specchio e uscì dalla stanza seguendo l’elfo.
«Gli arrivati arriveranno tra poco. Dovrete servire gli invitati» la informò Lovi.
«Ma pensavo che avrei dovuto solo cucinare»
«Si ma il padrone ha preferito darvi il compito di cameriera, signorina»
Hermione ringraziò mentalmente Draco poiché, se avesse dovuto cucinare il risultato non sarebbe stato dei migliori. Un’onda di angoscia la invadeva, avrebbe dovuto servire Malfoy Senior senza fare un minimo errore, altrimenti l’avrebbe pagata cara.
Gli ospiti arrivarono poco a poco. Erano tutti dei nobili Purosangue, uno più altezzoso dell’altro. Hermione doveva restare nelle cucine fino all’inizio della cena. Aveva proposto di aiutare gli Elfi, lavando le stoviglie o cose del genere per facilitargli il lavoro ma essi rifiutarono sempre. Allora s era seduta su un piccolo sgabello e aveva guardato gli invitati attraverso la minuscola apertura della porta. Sperava che, mentre avrebbe servito gli ospiti, nessuno la notasse, altrimenti quei Mangiamorte avrebbero fatto commenti vili su di lei e sul suo passato. Ma la povera Hermione non sapeva ancora che non era stata baciata dalla fortuna.





Eccomi con un nuovo capitolo. Dopo un lungo mese, mi sono detta che era tempo di aggiornare. Sono consapevole che questo capitolo è più corto degli altri ma ormai la mia musa ispiratrice se ne è andata alle Hawaii e non mi ha portato con sè. Volevo solo precisare , ancora una volta, che non so quando aggiornerò poichè sono molto impegnata; ho scritto questo ca e solo perchè, essendoci la neve, non sono andata a scuola. Ora vi lascio poichè sono molto di fretta. Volevo anche dire che non ho fatto in tempo a rileggerlo quindi, se notate qualche errore segnalatemeli e correggerò (ovviamente più tardi rivedrò il capitolo e questo N.d.A.). Bye alla prossima

Prossimo aggiornamento previsto: 12-02-2012 :)
  
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