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Autore: StormLight94    04/02/2012    5 recensioni
Signore e Signori vi presento una parodia del nostro amato anime!
"Era da più di un’ora che Goku rincorreva il figlio per casa nel vano tentativo di riprendersi ciò che gli era stato sottratto, ma Gohan non demordeva, infondo erano sue.
Si sentivano sedie volare contro i muri, piatti e bicchieri che si fracassavano al suolo e urla disumane che riecheggiavano nel bosco circostante. "
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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cap 3
CAPITOLO 3: Allenamenti, allenamenti e ancora allenamenti.

Piccolo portò il bambino in una radura dove c’erano solo un albero,un sasso, qualche animale feroce mangiauomini e…basta. Insomma, il nulla.
-Ohi ohi…-  Il bambino aveva finalmente dato segni di vita e l’essere verdognolo gli si avvicinò, pronto per iniziare gli allenamenti.
-Ti sei svegliato, brutto moccioso-  gli disse con il suo solito tono (poco) gentile.
-Chi sei? Dove sono? Cosa vuoi da me?- Urlò Gohan terrorizzato da quella figura abominevole.
-Hai già dimenticato tutto?- sbraitò (come al solito) Piccolo –Io sono il tuo maestro! -
-Maestro? Aaaah, ho capito! Tu sei il maestro di matematica quantistica che la mamma ha chiamato! Piacere io sono Gohan- disse porgendogli la mano.
-Ma che…Io non insegno matematica quantistica! Non so neanche cos’è!-
-Allora insegni fisica relativistica?-
-No…Io…-
-Sarà sicuramente Chimica e Propedeutica Biochimica…In questa materia faccio leggermente fatica-
-NO! Non insegno nessuna di queste robacce! Io insegno le arti marziali! E poi scusa, ma che cavolo di materie ti insegnano a 4 ANNI?!-
-Pfui, io sono un genio dopotutto. Senti, io però non ho nessuna intenzioni di imparare le arti marziali. Io voglio stare a casa a studiare tutto il giorno e non divertirmi mai. Voglio diventare uno studioso che ammuffirà nel suo ufficio.-
-A me non interessa un fico secco di ciò che farai nella tua vita, ma adesso serve che tu impari le arti marziali, diventi un grande combattente e sconfigga i due terribili Saiyan che verranno per distruggere il mondo!-
-Ma io non voglio!-
-Taci ho detto! Bene, iniziamo.- Piccolo inizia a sfogliare un libro dal titolo: ”Come far diventare un bambino il più grande guerriero dell’universo”.
- Fase 1 “Scegliere il bambino che si dovrà allenare”.
E questo l’ho fatto. Poi
 Fase 2 “Portarlo in una zona desolata, possibilmente piena di mostri.”
 Fatto anche questo.
Fase 3 ”Lasciarlo per sei mesi da solo e vedere se sopravvive. In caso contrario ripartire dal punto 1.”
Molto bene inizieremo da questo!- Piccolo chiuse il libro e lo lanciò via, poi sorrise malignamente al bambino.
- Ora incomincia il bello. Tornerò fra sei mesi esatti. Fatti trovare vivo.- e se ne andò.
-Ma-ma mi lasci qui da solo? Sei pazzo? Non sono nemmeno in grado di allacciarmi le scarpe! Moriròòòòòòò- e Gohan si disperò come mai si era disperato prima. Ormai era certo di essere giunto alla fine della sua giovane vita. Voleva fare tante cose ancora e vedere al microscopio una cellula acantolitica era tra queste.

Intanto in un regno chiamato Aldilà

-Allora hai capito cosa devi fare?-
-S-sì signor Supremo. Ho capito cosa devo fare, come devo farlo, ma non ho capito perché. Ormai  sono morto e vorrei godermi un po’di eternità. Sono stufo di salvare il mondo! Goku di qua, Goku di là, Goku aiutaci! E’ stressante.-
-Sapessi quanto ne hai ancora… E poi non puoi permettere che il tuo pianeta venga conquistato da due essere malvagi come i Saiyan! Devi fare qualcosa! Sei tu l’eroe!-
-Uff e va bene. Da che parte è il serpentone?- Il Supremo indicò alle spalle del ragazzo e ciò che vide lo fece rimanere di sasso.
Una strada a forma di serpente si muoveva a zig-zag tra soffici nuvole gialle , ma la cosa preoccupante era la lunghezza. Sembrava che si estendesse all’infinito. Goku deglutì sonoramente.
-Che aspetti a partire?- disse il Supremo.
-M-ma quanto è lungo?? –
-Non lo so. Comunque un bel po’. Credo ti ci vorrà qualche mese per arrivare.-
-Mese?! Ma non posso usare un aereo, un missile o il teletrasporto?-
-Qui non esiste niente del genere. Devi arrivare con la tua sola forza. Ora sbrigati che non hai un minuto da perdere.-
-D’accordo vado, allora! Ci vediamo fra un anno! Ti porto anche un souvenir, contento?- Goku fece “ciao-ciao” con la manina e si allontanò correndo più veloce che potè.

Sempre nello stesso momento, ma in una base spaziale

 -Uff…Finalmente ho finito con tutta questa burocrazia- Vegeta camminava tra i corridoi della fredda base d’acciaio, tenendo in mano una pila piuttosto voluminosa di documenti di ogni forma, dimensione e colore. La pila era così alta che a malapena vedeva davanti.
-Certo che potrebbero renderla meno complicata la conquista di un pianeta. Così mi fanno pure passare la voglia.- Nonostante non vedesse praticamente una mazza riuscì tranquillamente a raggiungere la stanza dove il suo fedele servo compagno lo stava aspettando. D’accordo, aveva sbattuto un paio di volte, ma non per colpa sua. Una volta contro Zarbon che, per non cadere, si aggrappò con una mano ai suoi lunghi capelli verdi strappandone un po’ e rovinandogli tutto il lavoro di una vita.
-Maledettoooo! Ora come farò ad andare al concorso di bellezza, domani!? Non dovevi farmelo! Buhuhuhu!!- e corse via piangendo. E la seconda volta contro il bordo una porta semiaperta, provocandogli un livido che partiva dalla fronte e arrivava fino al mento.
Intanto che Nappa aspettava l’arrivo del compagno si mise a provare il nuovo videogioco sparatutto che Radish gli aveva regalato per il compleanno. Non si aspettava fosse così divertente, neanche nella realtà si divertiva così tanto!
-Nappa sono arrivato!- urlò Vegeta per richiamare l’attenzione dell’omone. –Ci ho messo un po’ perché quello schifoso di Freezer non voleva mandarci in missione, ma voleva che rimanessimo qui a dare una sistemata al giardino. Al giardino! Ma dico io, siamo Saiyan, non dei stramaledettissimi giardinieri! E poi io odio i fiori, mi fanno starnutire e lacrimare gli occhi. Idea! Nappa prendi appunti! Trovate le sfere magiche chiediamo al drago di eliminare ogni forma floreale dalla faccia dell’universo. Muhuahaha! Come sono malvagio! E poi…- ma mi stai ascoltando?
- Dov’è? Dov’è quell’alieno schifoso che lo trafiggo, gli strappo il cuore e me lo mangio?-
Vegeta fece una faccia disgustata –che schifo Nappa! Lo sai che mi fanno senso queste cose!-
-Scusa capo! Bene, tornando a noi…-
-Nappa, lo sai che ora che ho i documenti possiamo partire, vero?-
-Certo!-
-E allora cosa aspetti a spegnere quel coso?- disse con estrema calma.
-Devo cercare di superare questa parte difficile, non mi ci vorrà molto.-
-Avanti, spegni.-
-Dai ancora 5 minuti…-
-Ho detto spegni!- assunse un tono più duro. Non gli andava di ripetere le cose in continuazione.
-HO DETTO DI NO!- Nappa fece una voce grossa e profonda. Sembrava provenisse da un’altra dimensione ultraterrena.
-ORA TI SIEDI E ASPETTI CHE FINISCO. CHIARO?- Gli occhi erano rossi e le pupille erano dilatatissime. Forse era dovuto alle troppe ore passate davanti alla tv.
-C-certo. Non preoccuparti. Bastava dirlo, dopotutto. Ora mi siedo qui e aspetto che finisci ok?- fece con la vocina bassa bassa.
Dopo 6 ore Nappa non accennava a schiodarsi dalla seggiolina microscopica, rispetto al suo grande fisico, e il suo viso era letteralmente appiccicato allo schermo. Il tutto accompagnato con un sorriso idiota che non accennava a rinunciare.
Vegeta era più sdraiato che seduto su una scomoda sedia di legno e intorno svolazzavano mosche e moscerini, come a simularne un cadavere. Ma non era una simulazione. Lui stava veramente morendo. Dalla noia. Alla fine, con quel briciolo di sanità mentale rimastagli si alzò. –Ora basta!- urlò –Sono ore che sei attaccato a quel coso, dobbiamo partire!-
-Sì d’accordo. Aspetta che salv…- ma non ebbe il tempo di finire che il piccolo principe gli staccò tutti i fili dalla presa della corrente, mandando a quel paese il lavoro di 6 ore. Mentre vide lo schermo diventare irrimediabilmente nero, la tremenda consapevolezza di non aver potuto salvare i suoi progressi, costringendolo a rifare tutto, lo fece imbestialire.
Inizialmente ebbe solo qualche tic sparso qua e là, poi cominciò a blaterare frasi senza senso ed infine cadde a terra in preda a forti spasmi muscolari. Dopo un supplizio di svariati minuti si alzò e vedendo la fonte di tutti i suoi mali, si scagliò contro di lui per disintegrarlo completamente.
Molto  probabilmente il nostro principe sarebbe già morto e sepolto, ma la fortuna volle che numerosi soldati si accorsero di quanto accadeva e immediatamente lo salvarono.
-Ohi ohi…- Vegeta era più morto che vivo, con ferite sparse in ogni dove e il sangue che imbrattava tute, muri e pavimenti.
In fretta e furia lo medicarono e lo lanciarono (nel vero senso della parola) nella sua navicella, diretto verso un pianetucolo chiamato Terra. Tanto avrebbe avuto un anno per riprendersi e oltretutto c’erano un’infinità di pianeti su cui poteva fermarsi. Il vero problema ora, era mettere tutto a posto prima che il grande Freezer venisse a conoscenza di ciò che era successo o sarebbe stata la fine per tutti.


Sono passati sei mesi da quando Piccolo ha abbandonato a se stesso il povero Gohan. Aveva lasciato quel moccioso di 4 anni in balia di mostri di ogni tipo e secondo il suo manuale, se è ancora vivo, dovrebbe allenarlo nelle famose arti marziali. Perché, si sa, non serve a nulla saper sopravvivere da soli in un deserto se poi non si sa nemmeno chiudere la mano a pugno. Ma questo Piccolo non lo aveva ancora capito.
-Bene moscerino, vedo che sei vivo.- disse fissandolo dritto negli occhi – ma non credere che sia finita qua- e con un colpo di energia lo colpì in pieno, facendolo cadere a terra. –Adesso la finirai di svolazzarmi intorno, schifoso insetto.- e con un piede lo spiaccicò ben bene al suolo.
-Allora Gohan come sono andati questi sei mesi? Ti sei divertito?-
-Ho torturato con sadismo diversi animali, tigri con i denti a sciabola comprese. Direi che mi sono divertito parecchio.-
-Così mi piaci. Allora iniziamo con l’allenamento serio. Prova a parare questi colpi. Wattaaaaaaa!-
-Ehi! Come faccio a parare i colpi se non so come si fa?!-
-Improvvisi.-
-Ah, certo…-
Iniziò, così, un duro allenamento.


-Finalmente sono arrivato. Ci ho messo sei mesi, ma ne è valsa veramente la pena. Ho una gran voglia di farmi allenare da questo Re Kaio.-
Goku era giunto su un pianetino microscopico che aveva solo una casa e un bolide da 400 cavalli. Il giovane si avvicinò alla casina e bussò ed uscì uno strambo omino ciccioso blu con le antenne e gli occhiali alla John Lennon.
-Salve buffo omino, sto cercando un certo Re Kaio, lei lo conosce?-
-Ce lo hai davanti, ragazzo.-
-E dove? Non dica che è lei perché giuro che me ne vado.-
-Bè? Perché non potrei essere io?- chiese il Re stupito
-Perché questo Re Kaio deve essere un guerriero incredibilmente forte, da come ne ho sentito parlare e lei è tutto tranne che forte.-
Re Kaio si schiarì la voce e disse – Che ci creda o no io sono questo “guerriero incredibilmente forte” e se vuoi diventare più potente dovrai farti allenare da me-
-Sarà…Bene mi dica cosa devo fare.-
-Sai, io oltre alla forza fisica e spirituale esigo anche che un guerriero sia…divertente.-
-Divertente?-
-Sì. Dovrai farmi ridere. Inizierò io per primo. Vieni qui e guarda attentamente là infondo. Vedi quel edificio?-
-Sì…-
-Ecco lì è da dove sei partito.-
-Cosa? E io avrei fatto sei mesi di viaggio quando in un’oretta sarei potuto arrivare?-
-Sì! Non è divertente? Ahahaha!-
-No. Questo non è divertente. E’ bastardaggine pura.-
Re Kaio si asciugò gli occhi, prese le sue pastiglie per calmarsi e si rivolse al giovane guerriero dicendo –Bene, ora tocca a te. E bada di farmi veramente ridere o non ti allenerò.-
-Uhmm…- Goku si mise due dita sotto il mento per pensare a qualcosa di spiritoso. Lui non aveva la minima vena umoristica, anche perché le battute che sentiva non le capiva, però gli venne in mente una battuta che il suo vecchio amico Yamcha gli aveva raccontato una volta quando erano sull’isola di genio. Non era particolarmente divertente, anzi era un po’ squallida, ma magari a lui sarebbe piaciuto. Dopotutto tentar non nuoce.
-Hey guardi là! Squali!-
-Squali?-
-Squelli! Ahahahaha!- Goku finse di morire dal ridere, sperando di contagiarlo, ma il Re sembrava impassibile. Dannazione, lo sapeva che non avrebbe funzionato! Questa era l’unica battuta che sapeva. ora come avrebbe fatto?
Improvvisamente però sentì dei rumori provenire dall’omino blu. Sembrava stesse trattenendo una risata. Ma forse…Sì! Stava trattenendo una risata! Re Kaio non resistette più e scoppiò in una grassa risata che lo fece ribaltare all’indietro. Si teneva la pancia mentre rotolava un po’a destra, un po’ a sinistra.
-Ohohoho! N-non ho mai riso così tanto in vita mia! Sei…Sei davvero divertente ragazzo!-
“Bè dai, pensavo sarebbe stato più difficile. Questo Re Kaio ha un senso dell’umorismo davvero assurdo.” pensò il Saiyan. Con fatica il Re si alzò e gli mise una mano sulla spalla.
–Ti farò diventare il più grande guerriero di sempre.-
-Grazie! Non la deluderò!-
E anche il giovane Goku iniziò l’allenamento.


Finalmente i 365 giorni si conclusero. Gohan e Piccolo smisero di prendersi a botte, soddisfatti dei progressi ottenuti. Crilin e Yamcha si allenarono nelle “tecniche di seduzione”, trascurando completamente ogni forma di lotta (e qui si spiegano molte cose, ma non anticipo niente). Tensing è l’unico che si è allenato con costanza 24 ore su 24 compreso sabato e domenica, ma la sua forza è rimasta pressoché invariata. Povero, quasi mi fa pena. Tornando a noi, i nostri fantomatici guerrieri Z si radunarono nello stesso luogo, pronti ad accogliere i nuovi nemici. Ora l’unico che mancava era Goku.
-Bene, dopo un anno siamo di nuovo tutti insieme. Come ve la spassate? Vi siete allenati con costanza come ho fatto io?- disse con strafottenza Yamcha. –Vedrete che nel giro di due secondi li eliminerò.-
-Sì certo, come no.- fece Piccolo.
-Ah sì? Scommetto 1000 Zeni che non sarò io quello che morirà questa volta. Ci stai?-
-D’accordo! Affare fatto.-
“Ehehe vincerò di sicuro” pensarono entrambi.
Ma proprio mentre pregustavano la ricca somma che presto avrebbero avuto, un grosso boato si estese all’orizzonte. I due Saiyan, i guerrieri più potenti dell’universo, erano arrivati.


Riusciranno i nostri eroi a sconfiggere il nemico? Gli allenamenti saranno serviti a qualcosa o, come al solito, non è cambiato nulla?




Angolo dell’Autrice:

Eccomi di nuovo! Ok ok avevo detto che questo sarebbe stato più divertente, ma non lo è per niente mi convince pienamente. Diciamo che avrei potuto fare di meglio, ma questa parte della storia è abbastanza pallosa e non trovo la giusta ispirazione. Ma adesso che i Saiyan sono arrivati, sicuramente troverò qualcosa di divertente. (Preparati Vegeta! Muhuahaha!!)
La “battuta” che dice Goku me l’ha raccontata un mio amico in macchina e per poco non ci andavamo a schiantare da quanto lui rideva. No comment. Va bene, non vi trattengo ancora.
Ringrazio chi legge e chi lascia un commento.

  
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