Nick:
Elizabeth_Tempest/ o0°Lucetta_Streghetta°0o
Paring scelto:Merope Gaunt/Tom Riddle
senior
Titolo della storia: L’amor
del tuo
sincero core
Rating: Verde
Avvertimenti: One-Shot, probabile
OOC
Genere: Romantico, Introspettivo,
Sentimentale
Introduzione:
Merope Gaunt e Tom Riddle Senior. I
genitori del più malvagio mago
della storia della magia, due persone di cui non sappiamo nulla, se non
pochi
frammenti di una storia che, secondo me, merita molto più
spazio.
Una bella casa, piena di agi e
comodità.
Bei vestiti, per essere invidiata
da ogni
donna.
Gioielli preziosi, per rimarcare la
mia
posizione.
Denaro, perché “meriti il meglio, tesoro.”
Niente di questo ha importanza per
me. È
tutto superfluo, amore mio. Tutto. Mi sei necessario solo tu, Tom: ora
che sei
mio, non ho più bisogno d’altro.
Sei la luce che ha rischiarato
quell’esistenza oscura che è stata la mia
infanzia, quando passavi sul tuo
birroccio, bello e regale. Non avevo mai visto creatura più
bella, i tuoi
tratti squisiti che fanno apparire bella qualsiasi cosa.
Nascosta in quella siepe, io ti
rimiravo,
incurante dei morsi degl’insetti, quasi essi volessero
rovinare quei momenti di
magica estasi, di sollievo che solo tu mi sapevi dare. Era in quei
momenti che
avevo la certezza di poter far tutto.
Eri tu nei miei sogni ad asciugare
le mie
lacrime, a consolare i miei dolori. Sentire le tue carezze gentili e le
tue
parole suadenti lenire le mie pene mi faceva dimenticare anche mio
padre e mio
fratello, il mio triste destino e la vita che conducevo, misera ed
infelice, in
mezzo alla lordura e la grettezza.
Quanto ho odiato quella ragazza che
aveva
preso il tuo cuore, quanta gelosia ho provato! Quale ingiustizia! Ma
mai mi
colse il dubbio che mi fosse precluso il tuo amore, mai! Era lei,
sì, lei,
perfida babbana!
Poiché ella non
conosceva la magia, ricorreva
ad altri doti, egualmente efficaci! Si, era lei la subdola nemica,
poiché io
conoscevo il tuo cuore gentile e sincero, sapevo bene che mai una
persona della
tua levatura avrebbe potuto pensar male di quella civetta che tramava
alle
nostre spalle, amore mio.
Mi superai, quel giorno. Quanto
sudore
versato sul quella pozione, per far rinsavire il tuo cuore fedele e
prigioniero
delle malie della carne. Quanto risi, quando finalmente strinsi tra le
mani la
fiala di liquido, risi, risi contro mio padre e mio fratello! Essi,
rozzi ed
ignoranti, che mi chiamavano maganò!
Ed invece, ne ero capace! Avrei
avuto il tuo
cuore, che tanto avevo desiderato da lontano e che sapevo mi
apparteneva!
Che giornata calda, mentre passavi
a cavallo.
Ti abbeverasti dalle mie mani, i tuoi occhi scuri fissi nei miei. Mai
nessuna
divinità potrebbe rivaleggiare con te, amore mio, tanto
bello e aggraziato,
leggiadro e di buon cuore.
Cacciasti l’incantatrice
e finalmente mi
facesti tua, mi elevasti al tuo rango, mi facesti tua sposa.
Ti appartengo Tom, anima e corpo.
Sono tua
umile serva, il mio cuore batte solo per te e per questa creatura che
porto in
grembo.
E so che tu provi lo stesso. So che
mi ami,
che ami il nostro bambino. Questa è felicità,
Tom: il nostro amore.
E questa ennesima fiala di amore
liquido non
mi serve più, giacchè quello che il tuo cuore
sincero prova mai potrà essere
sostituito da una magia: esso è più forte di
tutto e di tutti, mi travolge e mi
sorregge nelle avversità.
Mi ami Tom e io, per
vivere, non ho bisogno
della magia. Sei tu la mia magia e conosci il mio cuore sincero. Mi
ami, Tom?
Come non potresti?
Nda
Che dire? Io adoro
Merope Gaunt, per quel
poco che se ne sa: una ragazza triste, spaventata, maltrattata da tutti
e
sfortunata, innamorata del bel signorotto locale, Tom Riddle, che per
la sua
famiglia ha avuto solo parole di scherno. Nella mia mente contorta,
Merope è
talmente infatuata di Tom da proiettare su di lui sentimenti che ella
stessa
prova, cosa che la porta a rinunciare alla pozione d’amore
con cui lo
controllava.
Del resto, una delle
probabili cause della
morte di Merope è il rifiuto della magia dopo
l’abbandono, o, secondo alcune
ipotesi, la scomparsa del suo dono per il trauma subito. È
un personaggio
tragico, che avrebbe meritato più spazio, che ho certo di
darle con questo
monologo/dichiarazione d’amore.
Bene, vi ho annoiati
anche troppo, vi
lascio.
Ciao!