Capitolo
2
Passavano
i giorni e mi accorgevo sempre di più che Draco
era scomparso.
Mi
diressi verso la cucina a prendere
un bicchiere d’acqua.
Udii
le chiavi che giravano nella serratura della porta
ed il rumore dei tacchi di Ginny.
Sospirai
e quando mi si parò davanti mi sforzai di far
uscire un sorriso. Fece la stessa cosa.
-Che
succede?- Domandai. Si fece forza.
-Oggi
hai la visita dal ginecologo.- Annunciò con
coraggio. Feci un respiro profondo.
-Ginny
ti avevo detto che decidevo io quando farla!
-Stai
aspettando troppo.- In quel momento aveva ragione,
ma io non potevo tenerlo fuori da
tutto questo, dopotutto era stato lui a impedirmi di abortire.
-Si,
ma LUI non c’è!- Esclamai. Abbassò lo
sguardo. Suonò
il campanello.
Andai
ad aprire, ma mentre le passavo davanti vidi una
specie di sorriso farsi strada nella sua espressione.
Sperai
fosse Draco, con tutto il cuore.
Quando
aprii la porta vidi una cosa impossibile ed
inimmaginabile.
-Ron!-
Urlai. Lo strinsi dalle mie braccia. Lui fece lo
stesso.
-Potresti
allontanarti un attimo? Ehm, mi stai stringendo
un po’ troppo, la tua pancia è decisamente
cresciuta.- Disse scherzando.
Mi
allontanai e guardai per terra.
-Tranquilla.-
Non sembrava sforzarsi di niente. La mia
unica speranza era che fosse passato sopra a tutta la questione.
–Sto meglio.
Esco con una ragazza.
Alzai
lo sguardo e gli sorrisi. Era la cosa più bella che
potesse uscire dalla sua bocca. –Come si chiama?-Domandai.
-Meredith, una
babbana.- Mi disse dolcemente. Stava pensando a lei e ciò lo
rendeva veramente
felice. Provai un pizzico di gelosia.
-Sono
feli…
-Lui
si è visto?- Domandò. Mi sforzai di trattenere
una
lacrima. Mi abbracciò. La lasciai andare. Scese per la mia
guancia e poi
gocciolò sulle mie scarpe.
-Non
viene da giorni! Se non fosse stato per lui ora
sarei con te su una spiaggia in Spagna!- Dissi singhiozzando.ci
ripensai. -Sai che
ti dico? È meglio così. Almeno hai Meredith che
ti rende felice e nessuna
deficiente che ti tradisce.
Mi
strinse. –Grazie-
-Dovrei
dirtelo io dato che sei qui.
-Si,
è vero.- Mi disse lasciandomi ed accasciandosi sul
divano rosso in pelle.
-Ehi!-
Scherzai asciugandomi una lacrima. Ridemmo.
-Amici?-
Domandò. Annuii.
-Amici.- Risposi.
Mi accarezzai la pancia.
-A
che ora c’è l’appuntamento dal
ginecologo?- Domandò
alla sorella dal sorriso stile “sono la più
furba”.
-Alle….-Suonò
il campanello ed andai ad aprire mentre
Ginny si recava accanto al fratello.
Dopo
aver dato loro un’altra occhiata osservai dentro lo
spioncino. Mi si fermò il cuore. Aprii la porta, gli diedi una spinta e lo
tirai
fino al parcheggio.
-Dovevi
farmi fare tutto questo giro?-Chiese Draco. Lo
baciai. Lui non ricambiò e mi allontanai.
-Che
succede?- Domandai. Indietreggiò.
-Ci
c’era su?-
-Ron.-
Ammisi.
Era
lui il motivo per la quale ero scesa fino al
parcheggio. Non potevo farlo sentire male proprio quando si stava
cominciando a
fare una vita.
-Oh.
-Hai
capito male…
-Rimettiti
con lui, fatti una vita, sii felice.-
Cominciò. Lo guardai a bocca aperta.
-Non
capisco…
-Abortisci,
promettimi che lo farai. Sei ancora in
tempo.- Mi fece capire. Ero scioccata.
-Che
ti succede?
-La
famiglia Malfoy non può avere un membro figlio di una
mezzosangue.- Spiegò. Le lacrime cominciarono a scendere.
-Sei
un vigliacco! Io non abortirò! Non ucciderò mio figlio perché uno stronzo
non sa
prendere una decisione!- Urlai isterica.
Corsi
fino all’ascensore. Mi appoggiai al muro. I miei
singhiozzi riempivano il grande edificio.
Le
portesi aprirono e ne uscirono fuori due maghi
inconsapevoli.
Mi
aiutarono ad alzarmi.
***
-Non
lasciatemi sola.- Dissi loro davanti all’ospedale.
-Entriamo
con te. – Mi rassicurarono.
Entrammo
nel grande edificio bianco. Sentivo la puzza
della morte.
La
sensazione era quella di malinconia ed inquietudine.
Lo stomaco mi si stringeva.
Non
sopportavo nulla di tutto quello quindi rimasi tutto
il tempo aggrappata al braccio di Ginny.
Arrivammo
al quinto piano e le porte si aprirono.
Una
donna dalla pelle leggermente scura ed i capelli
castani era lì davanti. Mi guardava con un sorriso
accogliente in viso.
-Meredith.-
Disse Ron.
Gli
avevo chiesto di farla venire. –Ciao, io sono…
-Hermione,
lo so.- Proseguì al posto mio. Sorrisi. –Sai,
il tuo nome mi piace tantissimo.
-Grazie,
a me piace il tuo.
-Maddie,
lei è mia sorella Ginny.- Presentò Ron. Le due
si abbracciarono.
-Grazie
per essere venuta. Forse ti può dare un po’
fastidio questa situazione.- Dissi. Lei rise.
-No,
tranquilla. Ron mi ha detto tutto su
di voi. So che legame di amicizia c’è tra voi.
– Mi
preoccupò l’enfasi che c’era in quel
tutto.
Mi
guardò in viso.
-Oh,
tranquilla so mantenere i segreti, specialmente
quelli grandi come il vostro.- Mi tranquillizzò. Annuii.
Per
lui era importante. Ero felice.
Si
presero per mano. Fu come un pugno nello stomaco, il
coltello nella piaga.
Ripensai
a Draco e ricordai che non mi aveva mai presa
per mano.
-Hermy,
stai bene? Sei pallida.- Mi disse Ginny.
Sorrisi e lei capendo si girò.
-Il
reparto è questo. Sedetevi.- Ci disse Meredith. Si
allontanò per andare a parlare con un ragazzo su venticinque
anni.
-Chi
è quello?- Domandai. Ron rise.
-Il
suo ex. Sono rimasti amici, proprio come noi due.-
Disse senza smettere di ridere. Lo guardai con compassione. Era colpa
mia.
Odiavo
così tanto quella situazione assurda.
Guardai
la scena di Meredith ed il suo ex. Erano
piuttosto attaccati per essere solo amici.
Strinsi
i denti e sentii che Ginny stringeva sempre di
più la mia mano. La ragazza tornò da noi.
-Il
mio amico sarà libero tra poco.- Ci avvertì. La
guardai scioccata.
-Mi
deve visitare quello?- Domandai. Mi guardò storto.
–
Volevo dire che devo andare in bagno. Mi accompagni Meredith?
-Guarda
devi solo…
-Dai
accompagnami.- La incitai. Ginny mi lasciò la mano.
-Vengo
anch’io.- Disse e tirò l’altra per un
braccio.
Lasciammo Ron lì con una strana espressione.
Entrammo
nel bagno.
-Chi
è quello?- Domandai con aria di strafottenza.
-Il
mio amico Daniel.- Rispose facendola finta buona.
Capivo quando si fingeva di essere così.
-Ci
sei andata al letto insieme?
-Era
il mio ragazzo…
-Se
tradisci Ron…- Cominciai. Fece un sorriso beffardo.
La odiai.
-Cosa?
Dimentichi che so cosa siete. – Mi minacciò.
Scoppiai in una risata. Ginny ci guardava male.
-E
chi ti potrebbe credere?- Incurvò la bocca ed
uscì dal
bagno.
-Oh,
merda!- Esclamai. Era strano che dicessi parolacce.
-Che
succede?
Mi
fiondai in uno dei gabinetti a vomitare.
-Ce
l’hai il mio Kit pronto-intervento-gravidanza?-
Domandai.
Lei
rise come sempre a quella cosa e mi porse uno zaino.
Mi asciugai la bocca ed andai a lavarmi i denti davanti alo specchio.
-ODIO
IL VOMITO!- Esclamai.
-Non
ODIAVI ANCHE LE PAROLACCE?- Chiese Ginny staccandosi
dalla serietà dell’odio verso la ragazza del
fratello.
-Dimentichi
che sono andata al letto con Malfoy.- Dissi.
Sorrise dolcemente ed uscimmo da lì.
Odiavo
quella Meredith più di quanto lo avessi fatto con
Voldemort.
Continuo questa storia
perché, dopo due giorni senza Internet,
mi sono accorta
che non riesco a smettere di scriverla.
Ho già pronto il terzo capitolo!