Lei, una Gravidanza e
Lui
Sequel Della
Short-Shot “Lei, un Test e Lui - L’inizio di
Tutto”
Capitolo
1
Lui era steso lì, a
terra, a piangersi addosso.
Non potevo vederlo così.
Per quanto lo odiassi, dopo quella
notte tra noi era
nato qualcosa.
Tenendo quell’affare in
mano mi accorsi di non sapere
cosa sarebbe successo, dopo.
Ero solo un’adolescente
che vedeva soffrire un ragazzo
e soffriva a sua volta.
Perché ogni sua lacrima
mi faceva morire dentro?
Perché era un
dannatissimo pugno nello stomaco?
Perché mi ero
proprio innamorata di
lui?
Non era l’unico dei miei
problemi in quel momento, ne
stava arrivando un altro a grandezza naturale.
-Draco…calmati…è
solo un bambino. Probabilmente
abortirò.- Cercai di rassicurarlo.
Si girò verso di me con
aria furiosa, s’asciugò le
lacrime facendomi capire che non me l’avrebbe lasciato fare.
La sua espressione era quella di un
padre protettivo,
si avvicinò alla mia pancia e cominciò a
sussurrare cose incomprensibili.
-Se ci provi soltanto vedrai il
vero Draco. – Mi disse.
Una lacrima mi scese giù per la guancia.
Non
l’avrei mai fatto, mai.
Se
ci pensavo capivo tutto. Avevo perso ogni cosa:
L’amore
della mia vita, la fiducia, l’amicizia.
Non potevo dare
la colpa a lui, non più. Ero stata al suo
gioco ed in molti sanno che non si scherza con il fuoco.
Ero sul letto da
giorni interrogandomi sul perché dei
miei comportamenti e chiedendomi come mai mi fossi innamorata di lui.
Mi rigiravo tra
le coperte la notte, urlavo.
-Cosa ti sta
succedendo?- Domandò Ginny. Ero seduta da
sola in un angolo della mia stanza d’albergo.
Odiavo quando
apriva le porte con la magia.
-Perché
non sei in Spagna?- Chiesi asciugandomi le
lacrime amare che mi scendevano. Tenni un cuscino davanti alla pancia.
Avevo calcolato
che erano passati esattamente due mesi.
-Sono rimasta.
Mio fratello voleva svagarsi.- Rispose.
Stavo morendo. Avevo fatto un casino. Si sedette accanto a me.
–Perché l’hai
tradito?
Non era
arrabbiata, il suo tono sembrava accogliente. Mi
sentivo in imbarazzo.
-Ginny non devi
sentirti costretta a venire da me!- La
avvisai. Rise.
-Io voglio venire
da te…perché tieni il cuscino lì
davanti?- Disse. Rimasi pietrificata. Mi
guardò storto. -Alzati.- Mi ordinò con aria
fredda.
Chiusi gli occhi
con forza, ma poi li riaprii. Mi alzai
in piedi e buttai il cuscino sul letto.
-So che forse
non si capisce…-Cominciai. Mi interruppe
col suo respiro profondo.
-Si capisce.
È di Draco?
Indietreggiai
per paura che mi lanciasse un Avada Kedavra.
-Come avete
iniziato a frequentarvi?- Domandò cercando di
placare il suo quasi-attacco-di-panico.
-Non abbiamo mai
iniziato. Nonostante tutto c’era
attrazione…-Avviai i ‘racconto’.-Ricordi
il giorno in cui stavo male?- Annuì. -Lui
aveva cominciato a fissarmi e sentivo che c’era qualcosa di
strano. Quando me
ne sono andata lui mi ha fermata, mi ha baciata, ha detto ti amo e poi
me ne
sono andata. È questo l’avvenimento che hanno
raccontato a tuo fratello. Io mi
sono vista con Ron che si è arrabbiato per il bacio di
Draco. Mi ha lasciata.
Ho scoperto un biglietto di Draco e mi sono presentata
all’appuntamento….-Proseguii. Sospirò
con ansia. Cercai di sorridere.
-Cosa provi per
lui?- Domandò.
Mi morsi un
labbro pensando alle farfalle nel mio
stomaco, il sangue che sale alle mie guance, l’eccitazione
che mi avvolge.
-Lo amo.- Ammisi
ammaliata senza farmi scrupoli, ma poi
mi accorsi della situazione. - Scusa per come l’ho detto!-
Rise e scosse la
testa. Sorrisi.
-So come ci si
sente e purtroppo non ti posso dare colpe
anche se vorrei.- Confessò ridendo.
Avevo un’amica in
quella situazione, era strano ed allo
stesso tempo bello, magnifico, stupendo.