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Autore: Lucy_Pevensie    15/02/2012    0 recensioni
Il primo anno di College di Andrew, Audrey e tutti gli altri personaggi delle prime due serie, le loro nuove avventure, i loro drammi, le loro sconfitte e le loro vittorie, i loro amori e i loro dolori nel grande teatro della vita.
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Walk of Life'
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Tyler uscì dalle docce senza aspettare Jack: doveva andare alla lezione di matematica, diversamente dal suo compagno di squadra, e doveva sbrigarsi.
Per arrivare all'edificio, doveva attraversare il lungo giardino, affollato di ragazzi di cui ancora non aveva imparato a distinguere le facce.
La sua felpa della squadra lo metteva in uno status privilegiato per socializzare, se ne rendeva conto. In compenso, non aiutava il suo orientamento, dato che si perse e dovette usare l'entrata sul retro dell'edificio.
Al contrario degli altri luoghi, quell'entrata era quasi completamente libera da studenti, fatta eccezione per qualche ritardatario che lo precedette entrando di corsa.
Stava per entrare anche lui, ma notò Piper, la ragazza dei volantini, seduta su un gradino con gli occhi arrossati.
Nonostante non l'avesse presa in simpatia, Tyler non potè fare finta di niente.
-Hey, va tutto bene?- domandò, tenendosi a dovuta distanza
-Come se ti interessasse- ribattè lei, amaramente
-Infatti non m'interessa sapere cos'hai. Solo se va tutto bene o devo chiamare qualcuno!- ribattè Tyler seccamente
Piper si morse il labbro, mentre le lacrime le riempivano gli occhi, cangianti tra il castano e il verde.
Tyler si sentì rimordere la coscienza, così decise d'istinto di sedersi accanto a lei.
-Ok, Piper. Vuoi parlarne?-
Era passata una settimana e mezzo dall'inizio dell'Università, ormai erano i primi di Settembre, e l'aria si stava lentamente raffreddando.
-E' solo... perchè tutti credono che che sia insopportabile e piena di me?-
Tyler avrebbe volentieri fatto una gran risata, un po' come quando prendevano in giro Kate per le sue paturnie. Ma Piper non era Kate e,anche se non la conosceva affatto, lei gli aveva appena mostrato un'altra faccia rispetto a quella sicura di sè con cui si era presentata.
-Forse perchè sei molto...insistente?- 
-Volevo solamente farmi dei nuovi amici, ricominciare, sai? Integrarmi per una volta in vita mia!-
-Perchè? Non hai avuto vita facile fino ad ora?- domandò Tyler piuttosto stupito
-Vivevo da sola con mio padre- spiegò lei, asciugandosi le lacrime -E lui cambiava spesso lavoro, così mi soo sempre trasferita..quasi ogni anno. Ero sempre la ragazza nuova, e ora che ho scelto un'università ho un campus in cui passare quattro anni, volevo solo che fosse fantastico- 
-E non è così?-
-A quanto pare sono incapace di stabilire rapporti di amicizia che siano ricambiati- 
-Forse stai tirando conclusioni affrettate! Siamo solo all'inizio, no?- tentò Tyler
Piper scrollò le spalle, cercando di aggiustare il mascara sciolto con un fazzolettino.
Tyler non trovò allora niente di meglio da fare che tenderle una mano -Ricominciamo noi due, allora. Vuoi?-
Piper annuì, sentendosi immensamente grata mentre tendeva la sua mano, su cui tintinnavano i braccialetti, e afferrava quella più grande di Tyler
-Se nessuno vuole esserti amico perchè vai in giro a distribuire volantini per le feste, allora proverò a esserlo io!- fece Tyler, con un sorriso che prometteva qualcosa di buono nonostante tutto
-Mi sono fatta un po' troppo prendere dalle attività extrascolastiche- si giustificò lei
-Allora credo che dovresti rallentare! Prova a fare vere amicizie!-
-Tu hai dei veri amici, Tyler?-
-Non da molto, ma sì, li ho-
Piper annuì, alzandosi e aprendo la propria borsa. Tirò fuori un plico di volantini e li gettò nel cestino della spazzatura più vicino.
Tyler le rivolse un sorriso sincero -Hai fatto la cosa migliore!-
-Posso sedermi con te a matematica?-
-Certo che puoi!- annuì il ragazzo. Non sapeva perchè, ma sentiva di aver fatto la cosa giusta a decidere di dare un'altra opportunità a Piper.
Lei si illuminò nel suo sorriso a mille denti, prima di affiancarsi a lui e seguirlo nell'edificio
***
La vita nella nuova casa riservava sempre più sorprese, soprattutto per quanto si trattava di visite inaspettate.
Non solo Manuel passava spesso a controllare come andava, o i genitori facevano visite, o Dianna andava a trovare Audrey, Etan faceva un salto a giocare alla play station o alla wii, ma anche le persone più impensabili si presentavano alla porta.
Quel tardo pomeriggio, ad esempio, alla porta si presentò qualcuno che nessuno di loro vedeva da tempo...
-Vado iooooooo!- trillò Jodi quando sentì il campanello
Erano le sei del pomeriggio, l'ora dei viavai perchè tutti erano tornati dall'università solitamente.
Il faccino sorridente di Charlie Thompson si parò davanti a una Jodi molto sorpresa.
-Charlie! Ma come...come sei arrivato qui?!-
-Ho trovato l'indirizzo su facebook!- fece Charlie, stupendola perchè aveva cambiato voce -Ciao, Jodi!-
Jodi lo fece entrare -Audreyyy! C'è qualcuno per te!!- gridò subito
-Arrivo!- la voce di Audrey giunse dal piano di sopra, e cinque secondi dopo stava scendendo le scale -Chi...CHARLIE!-
Era cresciuto dall'ultima volta che si erano visti; si era fatto più alto e iniziava ad accennare qualche cambiamento anche nel viso, ma gli occhi e il sorriso vispi erano rimasti quelli di sempre.
-Ho trovato il tuo indirizzo e sono passato a trovarti!- annunciò Charlie, mentre si stringevano in un abbraccio
-Wow Charlie è fantastico! Non me lo aspettavo!- fece Audrey, scompigliandogli i capelli -Sei più alto di me ormai... dopotutto avrai quattordici anni  tra quattro mesi!- sorrise
-Te lo ricordi!- esclamò lui sorpreso 
-Certo che me lo ricordo, che domande!- rispose lei, abbracciandolo ancora una volta
-E' bello qua! Vivete tutti insieme?-
-Ebbene sì!- fece Audrey, pronta a mostrargli la casa.
Jack e Tyler sarebbero tornati a breve, mentre Kate, Andrew ed Eileen erano usciti a fare la spesa, lasciando quindi a Audrey il tempo per far visitare a Charlie la casa.
-Questa è la cucina.. la sala da pranzo.. il salotto.. e di sopra ci sono camere e bagni-
-Uh le camere! Posso vederle?!- Charlie non aveva perso il solito entusiasmo
-Certo.. ma sappi che nella camera dei ragazzi potrebbe esserci una montagna di vestiti che se ti cadesse addosso ti ucciderebbe.-
-Non importa! Voglio vedere la camera di un universitario!-
Audrey sorrise, scortandolo di sopra -Beh, Charlie, devi fare quattro anni di liceo e poi ci sarai anche tu, all'Università! Vedrai che voleranno-
Charlie irruppe nel solito fiume di parole entusiaste -Dici? Non so, a me sembra così strano pensare al liceo! Naturalmente non andrò alla Saunders, lì insegna già mio papà. Magari avrò in classe qualche compagno delle medie!-
-Davvero non ci andrai? Beh, in effetti capisco che tu preferisca così...-
-Essendo una scuola privata, avrei mio papà tra gli insegnanti e ho pensato che sarebbe meglio evitarlo! Però penso che sarà bello sto stesso andare al liceo, un po' come nei film. Magari troverò anche degli amici come i tuoi...- nel frattempo erano entrati in camera dei tre ragazzi, dove il caos faceva da padrone incontrastato
-Questo è il motivo per cui non metto mai piede qui dentro...Oh, sembra che i vestiti si muovono da soli-
-La mia camera non è così- la rassicurò il ragazzino 
-Questo è perchè tu sei un ragazzo intelligente, e non la dividi con altri due che ti danno il cattivo esempio-
-Quindi chi sarebbero qui dentro quelli che danno il cattivo esempio?- la voce di Andrew risuonò alle loro spalle
-Andrew!- Audrey si voltò con un sorriso enorme e gli occhi che le brillavano, come sempre quando stava con Charlie
-Stavate ispezionando il casino di camera nostra?-
-Voleva vedere una vera camera da universitario- confermò Audrey
-Ah. Non credo sia un bel posto per te, comunque- decretò Andrew, prendendo Charlie per le spalle e portandolo fuori dalla stanza -Ma come mai da queste parti?-
-Volevo vedere Audrey... credevi venissi a salutare te?- fece Charlie, che stava pian piano imparando la sottile arte del sarcasmo
-Mi domandavo solo cosa ci facesse un ragazzino delle medie in una casa di universitari!- rispose Andrew, perfettamente a proprio agio
-Hei hei hei.. fermatevi qui, perchè voglio fare una passeggiata con Charlie prima che sia buio. Ti porto a casa io in macchina-
Charlie sembrò molto entusiasta e lanciò un'occhiata a Andrew, come ricordando di vecchie conversazioni avvenute.
Andrew sostenne il suo sguardo come farebbe un bambino capriccioso -Prendo la macchina di Kate, An-
-Vedi di non finire la benzina!- fece lui lanciandole le chiavi
Audrey gli fece l'occhiolino prima di scendere con Charlie e salire in macchina
-Mio papà ha detto di salutarti, comunque!- ricordò Charlie, una volta partiti
-Ringrazialo tanto da parte mia.. digli che andremo a trovarlo uno di questi giorni! Come sta andando la terza media, Charlie? Come stai?-
-Io sto bene. Mi manca un po' la mamma, solo- rispose Charlie con un sorriso malinconico
-E' normale che sia così, Charlie.. ricordati che lei è sempre con te. Sempre- fece Audrey, con la sua serietà semplice
-Lo so. ogni tanto vorrei parlarle, però! Anche se adesso parlo molto di più con papà e ne sono felice!-
Audrey sorrise -Questa è una cosa grandiosa- disse, rendendo come sempre le cose più facili per lui
-Penso che mi voglia più bene di prima- osservò Charlie
-Io credo che sia solo più bravo a dimostrarlo- lo corresse Audrey
Charlie alzò le spalle -Qualunque cosa sia, anche io sono più affezionato di prima!-
Audrey sorrise -Sono contenta per voi Charlie, davvero.. ricominciare non è mai facile, e lo state facendo alla grande-
-Dici davvero?- domandò lui illuminandosi -Comunque credo che sia anche merito tuo!-
-Sono onorata, Charlie, davvero, ma credo di centrare ben poco in questa faccenda.. E' qua che abiti?-
Charlie annuì, mentre Audrey si fermava di fronte alla villetta al lato della strada.
-Papà vorrebbe salutarti, credo!-
-Se è in casa lo saluto volentieri.. ma sei sicuro che non preferirebbe essere avvisato?-
-Se vuoi lo chiamo e glielo chiedo!- propose Charlie tirando fuori il cellulare
-Okay!- esclamò Audrey divertita.
Charlie telefonò a suo padre che invitò Audrey ad entrare a salutarlo.
Fu contenta di vedere quanto Charlie e suo padre fossero diventati molto più uniti dei primi tempi, quando la signora Thompson era all'ospedale, e il professor Thompson non aveva quasi idea di come comportarsi da genitore.
Lui la ringraziò per aver portato a casa suo figlio, e la invitò ad andarli a trovare quando voleva, ringraziandola anche per essere rimasta vicina a Charlie per tutto quel tempo.
Quando andò via per tornare a casa, Audrey sentiva il cuore pieno di affetto tanto che abbracciò un perplesso Jack Cooper quando le aprì la porta di casa.
***
Eileen si era presentata puntualissima al Serendipity.
-Eccomi, Manuel!- si annunciò con il solito entusiasmo
Stava facendo un ottimo lavoro come cameriera, era veloce, spigliata e molto gentile coi clienti. Manuel la definiva il suo braccio destro dei weekend.
-Eileen! Menomale che sei arrivata, stasera siamo prenotati fino alle undici passate-
-Non preoccuparti, penso a tutto io! Vado a mettermi la divisa, nel frattempo ti lascio il cellulare...se chiama qualcuno dovrebbe essere Kate. Sta organizzando un torneo di Pictionary e Taboo...è tipo impazzita!- raccontò Eileen, lasciando sul bancone di Manuel borsa e cellulare
Quando uscì dalla stanza sul retro, Manuel la osservò interessato.
-Pictionary e Taboo? Sono un vero campione, sai?-
-Davvero? Allora forse potresti unirti a noi! Sempre se ti va di passare la serata con delle matricole a cui fai da babysitter!- propose Eileen
-Ti dico di sì a una sola condizione- fece Manuel -Ho bisogno di distrarre Fran dai documenti dello studio. Col fatto che a Gennaio dovrà smettere di lavorare sta impazzendo dietro ai termini di scadenza e alle cause che deve finire, e sono preoccupato che si stia stressando troppo-
Eileen gli sorrise, comprensiva: era così carino Manuel a preoccuparsi per la salute di Fran!
-Allora può venire anche lei, se pensi che le andrà! In effetti dovrebbe essere piuttosto brava a Taboo...-
-Oh, non hai idea di cosa vi aspetta.. se vi serve un maschio in più per fare uomini contro donne posso portare un mio amico-
-Ottimo!- esclamò lei -Allora martedì sera, magari quando hai finito qui!-
-Martedì è il mio giorno libero, ci saremo di sicuro..non che importi, il capo sono io e se voglio giocare a Taboo ci gioco- disse Manuel facendo l'occhiolino.
Così, due giorni dopo, più precisamente il 7 Settembre, Fran e Manuel, accompagnati da Chase dato che Mike era impegnato, suonarono al campanello del "Covo delle Matricole", come la chiamava Manuel
Fu proprio Manuel a fare le presentazioni -Chase, lei è Eileen, la padrona di casa nonchè mia dipendente per i week-end!-
Chase aveva la solita aria un po' impacciata negli occhi scuri come i capelli, ed era alto poco più di Eileen.
La ragazza li fece accomodare in salotto, dove avevano sistemato il tavolo grande per giocare con più spazio.
Da una parte sedevano Andrew, Jack e Tyler, con aria di sfida, e dall'altra Jodi, Kate e Audrey li prendevano già in giro perchè nessuno di loro sapeva disegnare.
-Non preoccupatevi, io e Chase siamo due maghi del disegno!- annunciò Manuel, quando si sedettero accanto ai loro compagni di squadra
Fran prese posto accanto a Jodi, la pancia che cominciava a vedersi bene dato che si avviava alla fine del quarto mese.
Con il tabellone di Pictionary già sistemato e gli ottimi muffin di Audrey serviti ad accompagnare la partita, restava solo da decidere chi doveva iniziare il turno.
-Io dico che dovremmo iniziare noi, perchè voi avete un giocatore in più!- osservò Chase indicando Fran come la colpevole
-Quindi stai discriminando non solo il sesso femminile, ma una donna nella sua condizione fondamentale di portatrice di una nuova vita umana, una persona che tra cinque mesi soffrirà per mettere al mondo un essere vivente, cosa che voi non siete capaci di fare, per non citare...-
-Ok, iniziate voi!- fece Chase, spaventato
Jodi e Fran si scambiarono il cinque, mentre Audrey ricapitolava brevemente le regole del gioco a Jack che si era ricordato solo in quel momento di non saper giocare.
Quando le regole furono chiare a tutti, Kate lanciò il dado e si avviò al tabellone da disegno -Pronte?- domandò alle sue compagne di squadra.
-Pronte!-
Andrew, da giocatore leale quale sicuramente era, fece partire il tempo mentre la sorella iniziava a disegnare.
-CANE! NO, GATTO! NO..SCOIATTOLO?-
-NOOO!- strillò Kate, già innervosita, iniziando ad aggiungere dettagli in più 
-Un animale investito da un camion? Investire! Camion! Animale investito! Morte! Sangue!-
In quel momento, Andrew annunciò sghignazzando che il tempo era finito.
-E' una carrozza! Quello è un cavallo! CAVALLO!-
-Scusa, ma quello ti sembra un cavallo?!- protestò Eileen, mentre il turno passava agli avversari
-Io l'avevo capito- la confortò Chase, mentre Andrew prendeva il pennarello.
Fu Eileen a far partire il tempo, e Andrew iniziò a disegnare quello che doveva essere uno stilizzato uomo baffuto con uno strano copricapo in testa.
-Cowboy!- -Mafioso!-
-No!-
-Cuoco?-
-Manuel Jensen!-
-E cosa ci farei io sulle tessere di Pictionary, Jack?-
-Stop!- esclamò Eileen -An, ma quello seriamente pensi possa somigliare a un sultano?!-
-ERA PALESEMENTE UN SULTANO! NON HANNO FANTASIA!-
-Oh, palese proprio! Ma non potevi farci una piuma in testa?!- si lamentò Tyler, mentre Audrey si alzava e si preparava a far guadagnare un punto sicuro alla sua squadra
Le ragazze vinsero di gran lunga, dimostrando ai maschi che l'arte del disegno non faceva proprio per loro.
Fu così che Chase propose di mischiare le squadre per la manche di Tabù.
-Tanto è chiaro che vinceranno sempre loro a questi giochi!-
-Io dico che è un'ottima idea- convenne Jack -Non voglio perdere di nuovo-
-Ok, allora io dividerei gli amici del cuore!- propose per prima cosa Tyler, decretando la separazione di Andrew e Audrey, che finirono in squadra l'uno con Jodi, Fran, Chase e Kate e l'altra con Manuel, Eileen, Tyler e Jack. Manuel chiamò una riunione di gruppo.
-Ok ragazzi, dobbiamo vincere. Loro hanno Fran che è una parlatrice imbattibile e conosce a memoria il vocabolario, ma per il resto non sono molto forti... Chase è pessimo, almeno-
Anche Fran, dall'altra parte, teneva banco -Allora, Manuel non è molto istruito in campo di vocaboli ma è bravissimo a rovesciare le situazioni a proprio favore. Chase, ti prego, resta concentrato e non usare troppi "passo"!-
-Anche Kate che si incasina sempre e dice mille "Cioè, tipo" e finisce il tempo prima di iniziare- avvertì Andrew
-Io non finisco il tempo con i "cioè" e i "tipo"! Sei tu che sei talmente contorto da scegliere sempre la strada più difficile per far indovinare!-
Intanto Eileen stava avvertendo Jack di -Non irritarti e dire per sbaglio le parole taboo!-
-Ok, ma succede sempre a me! E poi ci penalizzano e date tutti la colpa a me, come sempre!-
-Sappiate che io non so spiegarmi- fece invece Tyler -E sono dislessico, quindi se sbaglio a leggere la parola non è colpa mia!-
-Andiamo bene...- sospirò Manuel, ma con un sorriso -Tu, Audrey, cosa sai fare?-
-Uhm.. non lo so, credo di essere una giocatrice normale? Eileen è brava però-
-Per forza, è una mia dipendente!-
Eileen sorrise orgogliosa: si trovava bene con Manuel, e iniziava a considerarlo come un vero amico.
Dall'altra parte del tavolo, Fran annunciò che la loro squadra era pronta a iniziare.
-Siamo pronti anche noi!- esclamò Manuel, spavaldo
-Allora prego, qualcuno tiri i dadi!-
Eileen fece il punteggio più alto, e la partita iniziò.
Il primo turno toccò proprio a lei -Ok, mettiamo che Jack abbia finito gli allenamenti...cosa fa?-
-La doccia!- fece Audrey
-Mangia! Cibo! Mangiare!- esclamò invece Tyler
-Giusto Audrey! E di cosa ha bisogno quindi...?-
-Acqua! Bagnoschiuma! SHAMPOO!-
Eileen fece un segno di vittoria e passò immediatamente alla parola successiva, sfortunatamente molto più complicata della prima.
-Okay.. ehm.. quando una cosa viene trasformata per essere uguale alle altre..-
-Uhm, non so...uguagliare? Uguaglianza?-
-Somigliare! Far somigliare!-
-No!Passo! Era omologare....-
-TEMPO- la voce di Fran suonò decisa sopra le loro.
Manuel incitò ugualmente i suoi compagni di squadra -Una parola, ragazzi..ma non demoralizziamoci!- 
-Ok, inizio io- Fran afferrò la prima carta e iniziò a parlare a una velocità impressionante.
-Bene, mettiamo che io per qualche strano motivo mi trovi nei panni di Gisele Bundchen, cosa sarei?-
-Modella!-
-Era facile- protestò Jack dall'altra parte
-Tu su una passerella a sfilare?!- sgignazzò Manuel
Fran lo ignorò, presa dalla competizione, e fece indovinare altre tre parole alla sua squadra.
-Eileen, il mio piano non sta funzionando, vero?- fece Manuel in un sussurro
-No. Dobbiamo cambiare tattica! Forse possiamo sfruttare la sfida a coppia, di là non c'è nessuno che abbia tanta sintonia, nemmeno i gemelli!-
-Non intendevo QUEL piano, intendevo l'altro! Fran che si rilassa!-
-Ah! Beh, no, decisamente no...vuoi che cambiamo gioco?- propose lei
Manuel scosse il capo -Non servirà a niente, fidati...-
Andrew intanto stava scaldando Kate -Allora, PUOI FARCELA senza usare cioè, tipo, per esempio, okay, allora... Va bene?-
-Smettila, mi agiti!-
-Tu stai tranquilla e cerca di spiegarti, anche se ci sono i cioè e i tipo- fece Chase, incoraggiante
Kate gli rivolse un sorriso incerto, mentre dall'altra parte Audrey faceva partire il tempo.
-Ok, ehm, dunque....
-KATE! PER LA MISERIA!-
-Bravo! Era MISERIA!- esultò Kate, passando alla successiva -Jack non la sa allacciare!-
-...Scarpa?-
-Ma no! Ha le maniche...e volevate metterla l'altra sera per andare da Manuel!-
-...Giacca! No, camicia!-
Kate era riuscita a far indovinare ben due parole, un vero record per lei, e così non si arrabbiò quando Audrey la interruppe perchè il tempo era scaduto.
-Se stata grande!- esclamò Chase, mentre Andrew gli lanciava un'occhiata disgustata
Non aveva la minima idea del perchè un ragazzo avrebbe dovuto provarci con sua sorella, ma le occhiate che Chase aveva iniziato a lanciarle da quando era iniziata la partita a Taboo promettevano decisamente male.
Dopo quasi un'ora di sfide e duelli, la squadra di Andrew e Fran vinse
Fran non perse tempo per rimarcare la propria superiorità con un discorso da tribunale a Manuel.
-...ed era chiaro, palese, cristallino oserei dire che la nostra squadra avrebbe vinto, perchè eravamo oggettivamente più preparati!-
Manuel scosse il capo -Credo che sia meglio se noi due andiamo a casa-
-No! Io sarei prontissima a darvi la rivincita!- insistette lei, che proprio non riusciva a capire il significato della parola "rilassarsi" nonostante la laurea con lode ad Harvard
Manuel si voltò sconsolato verso Eileen -Capisci cosa intendo?-
Eileen gli rivolse un sorriso incoraggiante e comprensivo -Forse è questo il suo modo di rilassarsi!-
-Perchè, eri preoccupato che mi stressassi?- domandò Fran perplessa
-Non ti concedi mai una pausa!-
-Ma sto bene! Voglio dire, se mi sentirò troppo stanca mi riposerò-
-Ma io non credo che tu abbia una soglia di stanchezza pari a quella di noi umani!-
Fran alzò le spalle, per niente preoccupata della questione, mentre tutti mangiavano i muffin di Audrey.
-Ottimi, davvero!- si complimentò Fran
-Non ascoltarla, la sua opinione vale meno di zero. Io dico che sono buoni, questo è un parere che conta- fece Manuel, ghignando
Fran gli tirò una spinta del tutto inusuale per quella che avrebbe dovuto essere una fragile donna incinta.
-Guarda che Audrey è contenta di ricevere apprezzamenti da tutti!-
Manuel non la stava più ascoltando però, fissando Chase che parlava fittamente con Kate 
-Hey, dite che..?-
Jodi e Eileen avevano naturalmente pensato la stessa cosa da ore, e parlottavano complici tra loro lanciando risatine.
-Sarebbe bellissimo!-
-Ok, Jo, ma è Chase!-
-E allora? E' carino.. okay, è un po' timido e un po' goffo.. però è un ragazzo a posto! E poi non lo conosciamo tanto da poterne parlare male..-
Andrew si aggregò al gruppetto di pettegolezzi.
-Perfavore, ditemi che sto capendo male...-
-Sarebbe bello per Kate!- esclamò subito Jodi
-Dai, ma...quello là?-
-Non devi mettertici tu, An-
-Ci mancherebbe! Ma credo di godere del diritto di veto per certo questioni!-
-Non mi pare che lei abbia mai messo un veto a Cheryl..-
-Eppure avrebbe dovuto!- infierì Eileen tirando una bella sberla su braccio al ragazzo
Manuel interruppe la loro conversazione -Ragazzi noi andiamo.. qualcuno qui non vuole capire che deve dormire almeno 8 ore per notte adesso-
Le proteste, questa volta, arrivarono da Chase che era venuto accompagnato in macchina con loro.
-Senti, Chase, con tutto il rispetto è tempo che tu ti compri una macchina. Io ho una moglie incinta ed è già abbastanza difficile portarla a casa così-
-Magari può accompagnarlo Kate!- propose Jodi
Andrew le tirò una gomitata palese.
-Per me va bene! Non ho molto sonno comunque..!-
-Allora ti accompagno io!-
-Bene, in questo caso Chase, ti lasciamo qua..- fece Manuel, porgendo a Fran il cappotto.
Eileen li accompagnò alla porta da brava padrona di casa -Sappiate che se nascerà l'idillio, voi sarete i responsabili!-
-Spero vivamente di no per Kate- fece Fran, che non sopportava la tranquillità di Chase.
-Ma che dici, sarebbero una bella coppia!- la contraddisse Manuel come da copione
-Oh, lascia perdere- fece Fran, spazientita, prima di salutare e andare via in macchina con suo marito, che da quando lei era incinta non la faceva neanche avvicinare al volante.
Eileen tornò a sedersi con le sue amiche, esclusa Kate che al momento era in tutt'altre faccende affaccendata.
-Fran e Manuel sono una coppia splendida!-
-Beh, litigano sempre però- osservò Jodi, perplessa
-Ma è questo il bello! Litigano perchè si amano!-
Kate annuì -Sono d'accordo! E' palese, Jo!-
Jodi assunse un'aria pensierosa -Dite che dovrei litigare anch'io con Jack?-
-Non siete quel tipo di coppia- fece Audrey, con un sorriso
Jodi si sentì sollevata -Ok. Ho litigato una sola volta con Jack e mi è bastato!-
Kate si alzò -Chase.. che ne dici, iniziamo ad andare?-
-D'accordo, K. Dammi un attimo per salutare e prendere la giacca e sono da te!- sorrise il ragazzo, attirandosi nuovamente le occhiatacce di Andrew
Le ragazze invece guardarono Kate elettrizzate -K, ci sta assolutamente provando con te-
Kate divenne paonazza all'istante -Ma smettetela!!-
-Vedrai che ti chiederà di uscire con lui- fece subito Jodi
Kate andò in fibrillazione: anche se aveva immaginato ogni notte il momento in cui un ragazzo (possibilmente dalle fattezze simili a quelle di Ryan Reynolds) le avrebbe chiesto di uscire, non si sentiva ancora pronta per affrontare la realtà!
Nel frattempo, Manuel e Fran erano arrivati a casa.
-Chase è incredibile.. si è anche auto invitato, praticamente!-
-E come minimo lo abbiamo anche sistemato per la vita! Quel ragazzo ci deve un favore enorme!-
-Solo uno?- fece Fran, mentre entravano in casa -Manuel... sei davvero preoccupato che mi stressi troppo?-
-Lo sono eccome! Ti ammazzi di lavoro, non ti concedi un attimo di pausa...capisco che tu abbia una resistenza comprovata, ma devi pensare anche al bambino!- rispose Manuel
Fran sospirò con un sorriso -Va tutto bene, Manuel. Non farei mai niente che potrebbe mettere a rischio la salute del nostro bambino-
Manuel le diede un bacio -Mi fido di te, Fran. Solo non esagitarti anche per una partita a Taboo!-
Fran gli circondò il collo con le braccia -Sto bene- ripetè -Ma se ti fa stare più tranquillo, cercherò di rallentare un po'-
-Mi farebbe stare molto più tranquillo! E lo saresti anche tu!-
Fran gli diede un bacio, prima di sorridere -E comunque la mia squadra ha vinto-
-Questo perchè sei talmente competitiva che la partita volge a tuo favore solo per farti un piacere!.
-Come vuoi tu.. ma ho vinto comunque-
  
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