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Autore: shaolin7272    22/02/2012    1 recensioni
Régine si lisciò l'abito rosso che faceva risaltare le forme generose con soddisfazione. Si passò il rossetto vermiglio sulle labbra piegate in un gelido sorriso. Sentiva di avere in pugno Jean-Micheal e questo l'eccitava.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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V


 

Non parlarono per tutto il tragitto, Jacques guidava nervoso, aveva uno strano presentimento e si stava dando mentalmente dello stupido per non averci pensato prima a interrogare Dubois, avrebbe dovuto insistere che lo trovassero.

Inchiodò davanti al 128 Rue La Gare un palazzone abbastanza fatiscente. Davanti al portone c’erano due pattuglie con i lampeggianti accesi e un agente con la faccia scura passeggiava avanti e indietro. Appena li vide gli andò incontro. “Olivier Dubois è morto” disse rivolgendosi al commissario. Barbier sbatté lo sportello con stizza e si diresse dentro all’edificio senza aspettare gli altri.

L’appartamento era piccolo e misero, Moreau uscì dalla camera nell’attimo in cui arrivò Barbier e gli andò incontro.

“Abbiamo suonato ripetutamente poi visto che non rispondeva nessuno ho dato ordine di entrare. All’apparenza sembra un suicidio. Comunque la dottoressa Maubert dovrebbe arrivare a momenti.”

La stanza apparentemente sembrava in ordine, arredata poveramente con un armadio sgangherato e un letto con un copriletto verde sbiadito e liso sopra c’era steso un uomo un po’ sovrappeso con radi capelli, gli occhi chiusi, il volto coperto da una fitta rete di rughe aveva un espressione apparentemente serena come se dormisse.

“Avete trovato qualche messaggio?”

“No nessuno ma lo sai anche tu che non sempre i suicidi lasciano scritto qualcosa.”

Barbier si guardò intorno poi scuotendo la testa non troppo convinto “Quando arriva Sylvie dille di farmi sapere al più presto i risultati”

Aveva dormito alcune ore male e rigirandosi nel letto si domandava del perché non fosse certo della soluzione del caso.

Dubois si era suicidato e quindi era un’ammissione di colpa.

Lui poteva entrare alla Torre. Probabilmente aveva invitato Régine e poi in un impeto di passione l’aveva uccisa. Forse lei lo aveva respinto o … ma questo proprio non lo convinceva . Decise che era inutile stare li e perciò si alzò per andare al distretto.

Legarrel trovò Jacques alla sua scrivania con la fronte corrugata intento a leggere un rapporto.

“Sei arrivato presto” disse Mathias che ricevette per tutta risposta un grugnito . “D’accordo cosa non ti convince?” riprovò

Barbier sollevò lo sguardo dal foglio che stava leggendo che posò sul tavolo. “In teoria sarebbe tutto chiaro, hanno trovato anche le impronte di Dubois sui bicchieri e sul vassoio quindi è presumibile che sia stato lui. Però non riesco a capire. Régine era una donna giovane, bella e con molti amanti.”

“E fin qua va bene e allora?”

“Gli amanti della donna erano di solito persone che avevano potere. Industriali, politici, o comunque ricchi. Perché Régine avrebbe accettato l’invito da Dubois. Voglio dire l’hai visto anche tu, l'aspetto di quell’uomo, abitava in un tugurio, doveva continuare a lavorare perché la pensione non gli bastava per vivere , non aveva nulla che potesse interessarla”

“Mmmmm” disse Legarrel sedendosi sul bordo della scrivania del collega “forse Dubois ha trovato una scusa per farla salire al terzo livello”

“No Fournier mi ha detto che aveva già trovato altre volte segni di un utilizzo dell’ufficio di Eiffel e Dubois non era proprio il tipo”

Il commissario Lacroix arrivò in quel momento con in mano una cartellina.

“Ho i risultati dell’autopsia del guardiano notturno. Morte per dose eccessiva di barbiturici”

“Barbiturici” ripeté assorto Jacques poi cercò qualcosa sulla scrivania “Ecco qua c’è il rapporto di Moreau su quello che hanno trovato i ragazzi. In casa di Dubois non hanno trovato traccia di sonniferi o barbiturici”

“Vuoi dire che …” domandò Lacroix

“Che qualcuno è andato da Dubois, qualcuno che conosceva molto bene. Qualcuno di cui si fidava e che gli ha somministrato i barbiturici. Suicidio. Ammissione di colpa e caso chiuso.”

“Però ha commesso un errore” disse Legarrel

“Si ha commesso un errore. Fate un controllo incrociato con i tabulati telefonici di Régine e Dubois.” Ordinò Aline sorridendo. “Potremmo trovare qualcosa di utile.”

“Agli ordini” rispose Legarrel andando velocemente alla sua scrivania.


 

  
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