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Autore: cheekbones    24/02/2012    10 recensioni
Quando suonò la campanella allargò il sorriso, aspettando che Calliope uscisse.
La vide immediamente: i suoi capelli rossi e la pelle lattea spiccavano su tutti gli altri. Spesso si domandava cosa avevano quegli adolescenti in testa, per escluderla in quel modo, visto che era bellissima - e sentiva chiaramente l'effetto che questa faceva ai ragazzi quando gli passava solo di fianco. Era la superstizione che bloccava la maggior parte degli esseri umani a tenere lontane le Cumberbacht. Ma se quella stessa superstizione teneva lontani i maschi da Callie, a lui andava più che bene.
- Ma non era geloso, era solo questione di principio.
Genere: Commedia, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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- Se la vita ti fotte... pensa che ti ripagherà.
Prima o poi. Credo. Dai, si!

Pà.












Perchè non l'ho capito prima? si domandò stupidamente Callie, mentre baciava con passione il demone che per anni aveva girato per casa sua senza maglietta. Sentì la sua mano infilarsi dolcemente sotto la maglia e le venne spontaneo stendersi sul suo letto, attirandolo a sè per il colletto.
Donn gemette qualcosa, non capì, riuscì solo a sentire le labbra sulle sue e il calore che pian piano si sprigionava dal suo basso ventre. Che stava succedendo? Si sentiva diversa. Si sentiva donna. Si sentiva completa. Per la prima volta non importava che fosse una Cumberbacht, la strega, la stramba.
"La smetti di pensare?" rise Donn, sul suo collo, e la fece rabbrividire.
"Scusa" gli mordicchiò il labbro inferiore. "Scusa, per non aver capito prima. Dovevi essere mio, fin dall'inizio"
"Non c'è problema" la guardò divertito. "Meglio tardi che mai, no?"

"Vuoi davvero... tu hai... fare sesso con me?!"
"Non mi sembra il momento adatto, Wesson. Sul serio" Greg grugnì, cercando di liberarsi.
"No, ora mi ascolti" alzò la voce la poliziotta, facendolo bloccare. "Vuoi fare sesso con me?"
"Siamo prigionieri" sottolineò Greg.
"Appunto. Non possiamo fare nient'altro" sorrise in modo subdolo. "Allora? Hai avuto pensieri erotici su di me?"
Greg provò ancora una volta a liberarsi dalla corda. Era in trappola e lo sapeva. Non aveva mai detto a nessuno che trovava la Wesson vagamente scopabile. Insomma. Parliamone. Era la Wesson, il terrore di tutti i commissariati del mondo. La stronza. La psicopatica. La Donna.
"E va bene!" sospirò. "Si, si e ancora si! Ci ho pensato, e più di una volta! E sai cosa? Non me ne pento! Sei oggettivamente bella e io..."
"Anche io" affermò velocemente Billie, ma senza arrossire come lui.
"Eh?"
"Anche io ci ho pensato"
"Oh" si guardarono, indecisi su cosa fare.
"Oh, accidenti!" borbottò qualcuno. I due poliziotti si voltarono. Callie era davanti a loro, le labbra un pò gonfie. Si mordicchiava le unghie.
"Odio questi momenti" piagnucolò. "Adesso devo cancellarvi la memoria e dimenticherete questa bella dichiarazione. Non è affatto giusto! Proprio no!"
Donn apparve dietro di lei e l'abbracciò da dietro, sorridente. "Devi, Callie. Siamo nella merda, letteralmente, se questi due ci denunciano"
Troppo sconvolti per dire altro, Greg e Billie stavano a guardare. "Ma... ci deve essere un'altra soluzione!"
"No, non c'è" le diede un bacio sulla guancia. "Pensa a questo: se sono destinati a stare insieme, il tuo incantesimo sulla memoria non avrà tragiche conseguenze"
"Dici?" si morse il labbro inferiore, confusa. "Mi voglio fidare" lo baciò, per poi avvicinarsi ai due prigionieri.
"Oh, mio dio" Greg spalancò gli occhi. "Non posso morire ora, no... Charlie" la voce gli si incrinò, mentre Billie strepitava di fianco a lui. Callie lo guardò, supplichevole e, con un dito, gli diede un colpetto sulla fronte. Greg crollò, addormentato. La stessa cosa fece con Billie.
"E ora? Credo di avergli cancellato la memoria dell'ultima settimana" picchiettò il dito sulle labbra.
"Facciamo così: io e Loc li riportiamo a casa, mentre tu sistemi prima che tornino le megere"
"La trovo un'idea brillante" Loc piombò in salotto, una mela tra i denti. "Così possiamo parlare del mio dramma" Callie lo guardò male e intrecciò le dita a quelle di Donn.
"So che è tuo fratello, ma sta attento, ok?"
"Ok" sorrise e si allungò per baciarla. Loc fece una smorfia e li separò con la forza. "Andiamo!, dai!"
I due demoni uscirono in strada, ognuno di loro con un corpo sulle spalle. Si avviarono lungo la strada, non prima di essersi resi invisibili: avevano letto nella mente dei poliziotti e conoscevano i loro indirizzi, nonchè tutti i loro più oscuri segreti. Loc era estremamente divertito.
"Mi dispiace che questa fantastica avventura sia finita. Mi avete cercato per giorni, credendo che io fossi il cattivo..."
"Stronzo. Perchè ha ucciso quel ragazzo?" gli domandò, serioso.
"Non puoi pretendere che faccia il bravo, appena uscito dall'ampolla" gli lanciò un'occhiata. "Te lo ricordi com'è, essere un demone?"
"No. E non voglio. Qual è il tuo problema, esattamente?"
"Chiunque mi abbia liberato, è forte. Potrebbe crearci dei problemi" scosse la testa. "Problemi seri. Bisogna indagare. Che dici se mi trasferisco da voi?"
"Fottiti, Loc" Il demone scoppiò a ridere.






Greg si risvegliò di scatto. Era nel suo letto. Al buio.
Ricordava qualcosa. Non sapeva esattamente cosa. Capelli Rossi. Magia. Aveva fatto uno strano sogno, evidentemente.
Aveva voglia di chiamare la Wesson. Sentì il pigiama farsi più stretto verso il cavallo dei pantaloni e arrossì, vergognandosi di sè stesso.
Sul comodino, il cellulare vibrò: era Billie. Sorrise.

"
Pensa a questo: se sono destinati a stare insieme, il tuo incantesimo sulla memoria non avrà tragiche conseguenze"



















THE END.
  
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