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Autore: Haruichan96    24/02/2012    5 recensioni
La storia avrà come personaggio principale Ace più personaggi che mi inventerò io. E' la prima volta che provo a fare qualcosa di romantico completanmente da sola quindi sono accetti critiche, ma sarà anche di azione.
Detto questo buona lettura a tutti. Penso che i personaggi siano un po' OOC.
Dal capitolo 7:
“Eppure tu non sembri felice!” Forse aveva appena trovato un'ancora di salvezza.
“Si, avete ragione.” Era in salvo.
“Io odio tutto questo, è vero, ma se voi siete quello che penso io andrò a denunciarvi”
“Dite, allora, cosa sono io!”
“Un pirata!!”
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Barba bianca, Marco, Nuovo personaggio, Portuguese D. Ace
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ace aveva sentito ogni parola. Non era arrabbiato, ma sorpreso. Quelle ragazze avevano scoperto molte cose e avevano troppi dubbi nella mente. Capii che non poteva aspettare fino a domani, quando sarebbero arrivati alla Moby Dick, così decise che doveva parlare subito con Lucia e mettere le cose in chiaro.

Ovviamente la priorità era però un'altra. Non poteva certo perdere l'occasione di burlarsi di Marco.

Si diresse disinvolto verso la sua camera: sicuramente era incazzato nero e aveva voglia di ucciderlo, ma in qualche modo doveva pur vendicarsi.

Ciao Marco, allora come è andata con la principessina?”

Aveva violentemente sbattuto la porta senza curarsi di bussare o anche solo pensare di essere indesiderato. La stanza era modesta e i colori che troneggiavano erano il blu e l'arancione. Sulla scrivania sfilavano cartine, strumenti di navigazione, bussole e logpose, senza contare una serie infinita di diari di bordo esposti ordinatamente sullo scaffale. Già, ordinatamente. Infatti Marco ci teneva che la sua stanza avesse un aspetto decente, almeno per non fare brutte figure. Ace gli ripeteva che era un precisino e di rimando lui lo sgridava per la sua negligenza in quel campo.

Insomma passavano le giornate a punzecchiarsi tra gli schiamazzi della ciurma.

Ace. Io ti ammazzo”

Cosa? Tu vuoi ammazzare me! E perchè!”

Non fare il santerellino! Lo so che mi hai spinto tu!”
“Io?” Avete presente quelle aureole che hanno gli angioletti, immaginatene una sulla testa di Ace.

Immaginate anche un Marco contornato da un aurea oscura e con un istinto omicida e come risultato avrete una lite in piena regola!

ACE!! Io ti ammazzo!”

Ma dai era solo un bacio”

Con quella!! Ma sei pazzo!”

No, tanto ti piace!”

Prova a ripeterlo se ne hai il coraggio!”

A Marco piace Agnese! A Marco piace Agnese!”

Basta!!”

No, non la pianto, mi diverto troppo!!”

Sparisci di qui!”

Con un poderoso calcio lo spedì dritto dritto sul ponte della nave e si chiuse la porta alle spalle.

Ace rise sommessamente: non si sarebbe di certo fermato per un calcio, ma almeno per ora lo avrebbe lasciato in pace, avevo una chiacchierata da fare.

Si diresse nella sua stanza, vi entrò, chiuse la porta a chiave e si mise la chiave in tasca.

Lucia era lì e aveva visto tutto. Per la prima volta Ace credette di aver visto negli occhi della giovane un filo di paura. Sorrise. Doveva chiarire quel punto e doveva farlo subito.

Incominciò a battere le mani, non staccando gli occhi dalla principessa.

Complimenti, mi avete colpito. Siete molto perspicace. Al contrario di tua sorella, tu hai indovinato tutto”
“Non capisco di cosa stai parlando parlando” Aveva capito eccome, ma voleva sentirlo dalle sue orecchie

Sai benissimo di cosa sto parlando” Si era avvicinato pericolosamente, guardandola negli occhi e incatenandola con lo sguardo. Si avvicinò al suo orecchio e le alitò leggermente sul collo, provocandole qualche brivido. “Io sono il figlio del re dei pirati. Sono il figlio di Gol D. Roger. Ora hai paura di me”

I due ragazzi rimasero immobili per un tempo che sembrò infinito.

Erano vicinissimi, senza parlare.

Lucia non aveva paura. Non cadeva in quei pregiudizi. Non gliene importava niente.

No”

Una risposta secca, decisa, senza un minimo di esitazione.

Pugno di fuoco rimase leggermente imbambolato. Non se lo aspettava. Credeva che avesse incominciato ad urlare o a implorare di non ucciderla. Si alterò altamente.

Perchè? Perchè non hai paura di me? Tutti hanno paura del re dei pirati! No, paura non è il termine esatto: tutti hanno sempre detto che io devo morire, che sono un errore, che il figlio del re dei pirati non è degno di vivere! Io odio mio padre, anzi, non posso nemmeno chiamarlo padre, lo odio, con tutto me stesso. E' colpa sua se mia madre è morta. E' colpa sua se ho avuto un'infanzia da schifo. E' colpa sua se odio il sangue che mi scorre nelle vene! Ci ha abbandonati per inseguire il suo sogno e poi si è fatto catturare dalla marina senza pensare a sua moglie o suo figlio.

Mia madre è morta per quello lì e per salvarmi. Il giorno del mio compleanno è lo stesso della sua morte! Lei è morta per me, per permettermi di vivere. Come vuoi che mi senta! COME?!”

Aveva detto anche più del dovuto, si era sfogato, aveva il fiatone. Non aveva riflettuto su ciò che diceva, le parole gli erano uscita come un fiume in piena, senza controllo.

E Lucia sempre immobile. Aveva ascoltato lo sfogo del ragazzo.

Sapeva di non poter capire cosa si prova, lei in un certo senso ha sempre avuto il problema opposto, ma si sentiva vicino a lui. Voleva aiutarlo. In qualche modo.

Si alzò dalla sedia e fece sedere Ace sul letto, vicino a lei; prese gli prese la testa fra le e la posò sulle sue gambe. Incominciò ad accarezzargli i folti capelli neri.

Ma cosa?”

Ace non capiva più nulla; sentiva solo le mani della fanciulla accarezzargli i capelli. Le sua mani erano calde e delicate.

Ne sei sicuro” Lucia era calmissima, forse anche troppo”hai detto che non riesci a chiamarlo padre, eppure su quel foglietto c'era scritto”

E' stato solo un momento di debolezza! Non lo chiamerò mai più così!”

Ace, ora basta. Stai mentendo a te stesso”

Non è vero” Lo aveva detto con un filo di voce

Si invece. Tu vuoi un padre. E per quanto dici di odiarlo, non potrai mai farlo del tutto”

Ti sbagli” Era violentemente scattato in piedi, provocando un rumore sordo con il legno della nave “Io ho già un padre, il suo nome è Barbabianca!”

Ace”

Il mio unico padre è Barbabianca!

Ace, non mentirmi”

IO HO UN SOLO PADRE! BARBABIANCA!”

Più infuriato che mai uscì dalla cabina. Rosso in volto e con i pugni chiusi

-Non puoi mentire a te stesso Ace. Sono sicura che se sapessi la verità non lo odieresti così tanto-


Salve a tutti. Mi è venuta l'ispirazione ed è venuto più lungo di quanto credessi. Sono riuscita ad aggiornare anche questa settimana, ma per la prossima non prometto nulla.

Praticamente abbiamo una verifica o interrogazione al giorno, perciò potete immaginare.

Ho scelto questa immagina perchè è il momento a cui Ace pensa quando afferma che Berbabianca è suo padre.

Intanto credo di dover fare dei ringraziamenti:


a chi ha messo tra preferiti

1 - Itacina [Contatta]
2 - scrittrice_87 [Contatta]
3 - _Temari_Ace [Contatta]


a chi ha messo tra le ricordate:

1 - scrittrice_87 [Contatta]


a chi ha messo tra le seguite:

1 - black dalia [Contatta]
2 - cola23
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3 - FM107 3 RADIOCAOS
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4 - Malisony
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5 - milan010
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6 - robinchan07
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7 - Ron96
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8 - scrittrice_87
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9 - _Temari_Ace
[Contatta]


Inoltre tutti quelli che recensiscono o hanno semplicemente aperto questa pagina.

Grazie a tutti, mi rendete felicissima!!

Ciao!!

  
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