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Autore: Lawliet_chan    25/02/2012    2 recensioni
Mares è l'unico maschio ad essere stato cresciuto nella Corte degli Amanti. La sua vita viene sconvolta da un omicidio, spedito agli arresti domiciliari nella Corte dei Combattenti, tra Cadetti e Guardie scoprirà una scioccante verità. E suo malgrado verrà trascinato in intrighi, cospirazioni e battaglie.
Genere: Erotico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 16

Stava malissimo! Non solo fisicamente, era il suo spirito ad essere devastato. Era come se gli fosse piombato addosso un pezzo di montagna. Corse fino alla fine del corridoio, si guardò intorno... e ora? Con tutti quei giri che Terwim gli aveva fatto fare la Corte avrebbe dovuto conoscerla a menadito! E invece non aveva la minima idea della direzione da prendere. Girò a sinistra pendendo le scale per andare di sopra, almeno la sua camera era al secondo piano e lui stava al piano terra. Salì ancora e si trovò nel corridoio con le stanze degli Istruttori. In qualche modo c'era arrivato, Magari è il mio sesto senso da Arma. Pensò poi scosse la testa. No! Tutto quello che aveva detto quel ragazzo era una bugia e pure grossa! Insinuare che lui era una specie di mostro e tutte quelle altre cose sul Governo, complotti, esperimenti umani, fratelli... richiuse la porta di camera sua appoggiandocisi mollemente. Fratello, così l'aveva chiamato; nati lo stesso giorno ma lui era lo scarto, il fallimento. L'altro bambino invece era quello buono, quello da tenere. Si trascinò stancamente fino al letto e con uno sforzo enorme si tolse gli stivali; perché risultava tutto più difficile quando stavi male? Si tolse la sua divisa a fatica, era tornato il mal di testa e gli veniva da vomitare. Se il pavimento si fosse aperto, inghiottendolo vivo, sarebbe stato meglio! Con rabbia gettò i propri indumenti per terra. Non si era mai sentito cosi... amareggiato, frustrato e preso in giro come in quel momento! Lui che sa controllare le emozioni e disciplinare la mente, ammaliare i sensi e godere dell'amore, lui che era riuscito a farsi rispettare nonostante i pregiudizi, l'unico e il solo Amante uomo del paese... piangeva lacrime di solitudine e disperazione. Tutto quello che aveva faticosamente conquistato era andato in pezzi con quell'omicidio. E quando sembrava che li alla Corte le cose andassero meglio ecco che una nuova nuvola nera era pronta a scatenare i tuoni! Un singhiozzo riempì il silenzio della camera, poi un altro e un altro ancora. Mares si buttò sul letto abbracciando il cuscino, stringendo i denti pensava di trattenere le lacrime ma quelle continuavano ad inondargli le guance, le spalle presero a tremargli e solo in quel momento si rese conto che era impossibile controllarsi. Sconfitto da se stesso si abbandonò al pianto.

Intanto al pian terreno.

Bene, signori. Io direi di chiudere qui per oggi. Toruk sarai ospite della Corte, ti verrà assegnata una stanza, colazione, pranzo e cena saranno servite nella Sala Grande. Per il resto aspetteremo domattina... lasciamo il giovane Mares tranquillo.” il Generale parlò lentamente alzandosi dalla poltrona; l'unica cosa che voleva era un bagno caldo per rilassare le membra. La giornata era stata pesante.

Terwim aveva l'umore a terra, le parole di Mares l'avevano ferito. Maniaco represso? L'aveva definitivo cosi. Forse quello che stava per fargli prima non era ciò che voleva? Ma se gemeva beato vuol dire che gli piaceva, no? Non ci capiva nulla. Di tutto quello che riguardava Mares non capiva nulla! E quella storia dell'Arma... andiamo era assurdo. Va bene il complotto, quello ci stava; nel loro ambiente ne succedevano di tutti i colori. Ma arrivare a parlare di cose successe vent'anni prima ed insinuarne l'imminente ritorno... eh no! Quello era troppo, decisamente. Era tentato di andare in camera del ragazzo, ma il Generale lo aveva sconsigliato perciò avrebbe eseguito.

La prima parte del lavoro era fatta, ma non aveva previsto che il ragazzo fosse cosi cocciuto. Gli aveva detto la verità, aveva usato pazienza e lui lo ripagava dandogli del cerebro leso. Non era il massimo della cortesia, poteva capirlo in un certo senso; una verità del genere era difficile da accettare anche con tutti i buoni propositi del mondo.

Uscirono insieme dallo studio di Wars, il quale diede l'ordine ad un ragazzino di accompagnare l'Arma nella sua stanza. Terwim guardò l'altro andare via con passo flessuoso, come se non camminasse sulla pietra ma sulle nubi.

Terwim, tutta la faccenda è della massima segretezza. Non una parola, se non vuoi mangiare brodo per il resto della tua vita. Chiaro?” il Generale usò un tono duro, segno che il complotto era una realtà.

Il ragazzo dice il vero? C'è veramente qualcuno che trama in segreto?” disse dopo aver eseguito il saluto, come segno di comprensione.

Eh...” sospirò l'uomo ed una ruga gli attraversò la fronte “Si, sono arrivate molte voci... il Consiglio si sta adoperando per confermarle o smentirle. Ma per ora è tutto insabbiato.” dopodiché si diedero appuntamento a cena per parlare dell'addestramento di Mares. Sperando nella presenza del ragazzo, che però non si fece vedere.

Mares si destò stropicciandosi gli occhi, aveva dormito tutta la notte senza sognare. Strano, dopo tutto quello che era successo. Alzò le spalle e si alzò, appena fu in piedi un rumore giunse alle sue orecchie... come se qualcuno avesse stappato una vasca troppo velocemente, era il suo stomaco. Era da un giorno che non mangiava nulla, non ricordava se in cella avesse mangiato ma credeva di no; andò in bagno e si lavò la faccia per bene, togliendo ogni traccia della notte appena passata. Il suo sguardo andò al tappeto di orso e le immagini del giorno riaffiorarono prepotenti. Se non fosse arrivato il Generale lui e Terwim... scosse la testa cercando di darsi un contegno, nessuno sa quello che sarebbe potuto succedere! Erano stati interrotti e per il momento l'ultima cosa che voleva era riprendere dal punto lasciato in sospeso, anche alla luce delle parole che gli aveva sbattuto in faccia. Maniaco represso. Sicuramente la Guardia non l'avrebbe toccato più. A quel pensiero Mares tremò, la possibilità che Terwim non lo volesse era reale e se si fosse avverata? Ah! Troppi problemi Mares! Si disse, uscì dal bagno e si rimise la sua divisa azzurra, era inquieto: cosa avrebbe detto alla Guardia se si fossero incontrati? Avrebbe dovuto comportarsi freddamente come in teoria doveva essere? Chiedere scusa? O peggio... se fosse stato l'altro il primo a non rivolgergli la parola? Sbatté la porta della camera dirigendosi alla Sala Grande, per i corridoi sentiva il vociare dei Cadetti; arzilli e pimpanti già di prima mattina, chissà che espressione aveva lui? Scese le scale e svoltò a sinistra.

Il baccano dei giovani gli colpì le orecchie violentemente, non prestando attenzione ai discorsi si diresse al bancone dove uno sguattero unto e bisunto serviva la colazione: latte, due uova sode e del pane di segale. Se la fece bastare, con la fame che aveva avrebbe mangiato un polipo vivo! Trovò posto in un angolo del tavolo dei ragazzi del secondo anno. Essi lo guardarono per pochi minuti per poi perdersi di nuovo nei loro chiacchiericci. Mares iniziò a mangiare tagliando le uova in due e poi in quattro, un brontolio di stomaco più forte gli fece mandare al diavolo le buone maniere: divorò le uova in due bocconi poi mise il pane ammollo nel latte iniziando a ingurgitarlo senza masticare.

Ehi! Ti stai adattando?” gli chiese una voce e lui quasi non si strozzò. Toruk gli si sedette di fronte con un sorriso enorme. Mares emise un grugnito in dissenso.

Non hai altri posti in cui sedere?” si guardò intorno e vide che i tavoli degli ultimi anni erano praticamente vuoti. Tuffò il cucchiaio e riprese a mangiare con più calma.

Mi piace qui, si vede bene il giardino.” lo prendeva in giro? Dalla sua faccia pareva di si, alzava l'angolo del sopracciglio, segno di scherno o derisione. Viva il linguaggio del corpo! Pensò Mares ricordandosi delle lezioni alla Corte degli Amanti.

Mettiamo le cose in chiaro, Toruk. La mia opinione di te l'ho detta ieri sera e non è cambiata. Perdi tempo se tenti di convincermi del contrario, io non sono un'Arma.” alla fine della frase abbassò la voce in modo che potesse sentirlo solo lui. Voleva farla finita con quella storia al più presto, se doveva passare quattro anni li dentro voleva farlo nella maniera più “tranquilla possibile”.

Mares... a dispetto di quello che credi io non ho mentito. Non vuoi credermi? Peggio per te, quando ti troveranno spera solo che la tua Guardia sia nei paraggi e che sia preparata a respingere gli attacchi mentali.” usò un tono sprezzante, poi fece per andarsene ma Mares lo trattenne.

Mi cercano?... chi?” lo stava guardando con gli occhi sgranati e perché non l'aveva detto ieri sera?

Non ho notizie certe al momento, ma si ti cercheranno. È per questo che sono qui.” si rimise seduto, allungò una mano e sfiorò la guancia dell'altro.

E' difficile da credere, lo so. Ma devi farlo, devi accettare la realtà. Io sono qui per aiutarti, non sono un tuo nemico! Ma un alleato.” aprì il palmo e Mares poté sentirne il calore. Era grande come quella di Terwim. “Quei tuoi occhi, sono una benedizione.” continuò, poi i suoi si illuminarono di rosso rubino, fu un attimo ma il ragazzo li vide chiaramente. Suo malgrado sorrise. Il primo vero sorriso da quando aveva lasciato la cella.

Va bene, io... sono disposto a darti una possibilità.” disse scostandosi da quel tocco. Riprese a mangiare e l'altro fece lo stesso, rimasero in silenzio fino alla fine del pasto.

Allora! Andiamo nei giardini interni che ti metto subito all'opera!” Toruk batté le mani con un sorriso enorme, Mares invece tremò al pensiero di fare attività fisica... che non fosse l'amore.

Non mi farai correre spero...” esalò terrorizzato.

Correre, saltare, fare flessioni, addominali...” elencò altre cose ma l'altro era talmente spaventato da scollegare l'orecchio dal cervello. Toruk se ne accorse e proruppe in una risata divertita.

Tu ridi, ma per me è una tragedia! Sai che sono svenuto una volta perché sono stato troppi minuti a cavallo?” disse alzandosi insieme per portare via il vassoio vuoto. Si incamminarono verso l'uscita e mentre loro uscivano Terwim stava entrando leggermente affannato. Quando i suoi occhi incontrarono quelli di Mares ci fu immobilità totale. Era come se il tempo scorresse a rallentatore. Era il momento cruciale, uno dei due doveva parlare, Mares doveva scusarsi... quelle cose infondo non le pensava! Bastava una parola. Una sola e tutto sarebbe tornato come prima! Ma nessuno dei due si mosse; alla fine Toruk prese in mano la situazione:

Mares ed io stavamo andando ad iniziare gli allenamenti, vuoi assistere Guardia?” chiese. L'altro si riscosse.

Eh? No, io... ho da fare. Buon lavoro.” farfugliò lanciando ad entrambi uno sguardo sfuggente.

Mares lo seguì fissando la sua schiena con un misto di tristezza e malinconia. Gli mancavano i sorrisi di Terwim ed il suo tocco. Toruk gli mise una mano sulla spalla guidandolo verso l'esterno della Corte. Il ragazzo guardò quella mano e cercò di ricordare le carezze della sua Guardia... Non c'è paragone. Decretò, un nodo gli prese lo stomaco serrandogli le viscere in una morsa che somigliava pericolosamente all'amore.

Eccomi qui! Beh... che dire Mares è un pigrone! XD Se una cosa non gli piace non la fa, ma agli allenamenti non può sottrarsi, e Toruk è un maestro esigente. La nostra cara Guardia invece è offesa; comprensibile se il mio ragazzo mi venisse a dire che sono una maniaca come minimo gli tirerei la sedia in testa XD
Spero vi piaccia il nuovo pezzo! A presto! ^^

 

   
 
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