Anime & Manga > Saint Seiya
Segui la storia  |       
Autore: Cloe87    29/02/2012    2 recensioni
Se alcuni mesi prima dell'inizio delle Galaxian Wars, una giovane donna, a prima vista normale, finisse nella vasca sacra del Tredicesimo Tempio senza motivo apparente?
Beh... forse il corso della storia potrebbe prendere tutta un’altra piega e un gruppetto di accanite pacifiste riuscire perfino a sfatare il mito... in nome del Cosmo!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Che il Cosmo sia con noi'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

ATTENTI AL LADRO!

Ma... attenti a quello giusto!

 

Purtroppo il primo giorno del torneo si era concluso con un nulla di fatto. Le Galaxian Wars erano procedute senza tanti intoppi, ma almeno avevamo individuato la presenza in città della quinta contattata: una bionda che non si faceva tanti problemi a schiaffeggiare qualcuno se necessario, anche se in seguito avremmo avuto modo di conoscere anche il suo lato dolce e iper protettivo (anche troppo). Aveva inoltre subito mostrato le capacità risanatrici e mediche del suo cosmo.

Solo una cosa era dispiaciuta a me e Morgana, ovvero non essere riuscite a fermarla per poterle parlare faccia a faccia. Infatti anch’io la pensavo come la Medium sul fatto che, se fossimo riuscite a fare fronte comune anche con gli altri contattati, avremmo avuto una possibilità in più di azione e di successo. Fu così che mi rivenne in mente l’incontro con Alexis: se la montagna non va da Maometto, il suddetto deve darsi una mossa e muovere le gambe!

«Seiya, hai ancora il biglietto da visita del detective che abbiamo incontrato alla conferenza?»

«Parli di quella tipa con gli occhi verdi?»

«Però, l’hai notata bene!»

«Era impossibile non notarla!» mi rispose Seiya facendo spallucce, passandomi i recapiti richiesti.

 

Fu così che il giorno seguente io e Morgana riuscimmo a rimediare un appuntamento con Alexis davanti al Colosseo Grado. Infatti anche lei aveva deciso di assistere agli scontri, perché sul ring sarebbe salito Shiryu, che lei aveva avuto modo di conoscere dopo il suo incontro con il Custode della quarta Colonna, collocata nei pressi di Goro Ho. Ci menzionò anche un vecchio nano viola che gli aveva dato qualche dritta sull’uso del suo cosmo e che, per quello che appresi, doveva essere il maestro del Dragone. Ovviamente non aveva intenzione di perdere l’occasione per contestare il torneo e l’operato della fondazione, quindi, appena ci accomodammo sugli spalti, Alexis srotolò uno striscione con su scritto:

I tempi dell’antica Grecia sono finiti! Aggiornati Saori!

Cosa che fece partire applausi dal gruppo dei suoi sostenitori nella campagna anti fondazione Grado, e fischi dai restanti spettatori. I gorilla della sicurezza ovviamente si operarono a far sparire lo striscione prima di andare in onda.

Venne così dato inizio al torneo e sul ring salirono Shiryu di Dragon e Seiya di Pegaso. Il cinesino cappellone venne però subito distratto da qualcosa sugli spalti, che attirò anche l’attenzione di Alexis:

«Ma quella è Shunrei!» disse Alexis indicando una graziosa ragazzina che si stava dirigendo verso il ring su richiesta del Dragone.

«E chi sarebbe?» chiese Morgana.

«La tipa che va dietro a Shiryu, ma lui è troppo idiota per capirlo! Quello pensa solo a combattere e agli insegnamenti del nano! Mi chiedo solo perché sia venuta in Giappone» disse Alexis, mentre Seiya veniva allegramente pestato dal Dragone, che aveva una certa fretta.

«Magari per assistere il suo innamorato» dissi io, ma Alexis si rispose da sola leggendo nella mente di Shunrei.

«No, è venuta per ordine del nano. Quell’infame vuole mettere sotto pressione Shiryu facendogli credere di essere moribondo. Tsk, già il motivo per cui Shiryu ha accettato di partecipare a questa pagliacciata è assurdo.»

«Cioè?» chiesi.

«Vuole dimostrare al maestro che i suoi allenamenti hanno dato i suoi frutti mettendo alla prova quello che ha imparato in nome di Atena!»spigò Alexis.

«Sei telepatica vero?» chiese Morgana.

«Il mio cosmo mi permette di leggere nell’anima delle persone e nei ricordi immagazzinati negli oggetti e nei luoghi, sia il passato, che il presente.» spiegò la detective, mentre il Dragone si esibiva in una dissertazione su quanto fosse figo e resistente il suo Cloth, mentre pestava allegramente Seiya, che però si riprese e riuscì a fracassare lo scudo e il pugno di Shiryu, rimediando però un trauma cranico. La situazione stava degenerando e sia io che Alexis avevamo iniziato a preoccuparci seriamente per i due lottatori, mentre Saori se ne fotteva allegramente del sangue versato, osservando tranquilla il tutto dalla sua postazione.

«Ma sono deficienti!» sbottò infine anche Morgana quando quei due si levarono i pezzi dell’armatura.

«Sì, e parecchio!» dissi io ripensando al colpo che avevo subito per mano di Arles. Nonostante indossassi l’armatura, avevo ancora il livido.

«Mi dispiace, ma adesso è ora di finirla. Se la principessina non sospende l’incontro, lo farò io. Questa non è finzione. Quei due finiranno per ammazzarsi a vicenda per futili motivi. E io ne ho già visti troppi di morti.»

Alexis scavalcò agilmente il parapetto e cadde senza farsi nemmeno un graffio nella parte che separava il ring dagli spalti, nonostante l’altezza non indifferente del salto. Stessa cosa fece Morgana, mentre io... fui costretta a fare il giro. Non mi fidavo ancora così tanto del mio cosmo e quindi preferii evitare di spaccarmi un gamba, anche se in seguito fui costretta ad affrontare dislivelli ben peggiori per salvare il fondoschiena di Pegaso.

 

«Seiya, ora ti sconfiggerò con tutta la mia forza! Poi dedicherò la vincita al mio maestro che sta per lasciare questo mondo!(Saint Seiya, Perfect edition volume 2, p.p. 38-39.» Urlò Shiryu, mentre raggiungevo le altre sotto il ring.

«Non dire cazzate! Il vecchio nano sta meglio di te, Shiryu!» gli disse in risposta Alexis, per poi rivolgersi ad una Shunrei visibilmente in imbarazzo: «Diglielo anche tu, che quella che gli hai detto è una balla! E non fare quella faccia stupita, ragazzina! Lo sai perfettamente che con me non puoi dire la bugie!»

Il silenzio calò sul ring.

«Cosa? É vero quello che sta dicendo Alexis?»

«Veramente io... Shiryu, perdonami è il vecchio maestro che mi ha chiesto di dirtelo... per vedere come te la saresti cavata sotto pressione»

«...» fu la risposta di Shiryu.

«Quindi, ora che abbiamo appurato l’inganno, mi faresti la cortesia di dar retta per una buona volta al cervello e non a fantomatiche assurdità su onore e dei dell’Olimpo, scendendo da quel maledetto ring?» l’apostrofò la Sensitiva.

«Non posso, devo comunque vincere ad ogni costo...»

«... per dimostrare il tuo valore conquistando il Gold Cloth! E credi davvero di riuscire a farlo partecipando ad uno stupido ed inutile torneo all’ultimo sangue? Se vuoi veramente mettere a frutto gli insegnamenti del vecchio, manda al diavolo Atena, esci di qui ed adoperati seriamente ad aiutare chi ha più bisogno, invece che soddisfare i capricci di quella principessina vestita da torta di compleanno!»

«E come?» chiese il saint spiazzato.

«Mettiti al sevizio della legge e aiutami a combattere la criminalità organizzata! In questo modo sì che darai onore agli insegnamenti del tuo maestro sulla giustizia e il sacrifico per il bene comune! Non è necessario essere dei saint di una pseudo dea per essere dei veri eroi!»

«Alexis non ha tutti i torti...» sfuggì ad una preoccupatissima Shunrei, mentre io avevo raggiunto l’altra parte del ring, dove Seiya stava assistendo alla scena, grondando sangue. Shiryu apparve visibilmente indeciso sul da farsi e dopo aver dato una rapida occhiata in direzione della Kido, che durante tutto lo scontro non aveva fatto una piega nei confronti dei suoi guerrieri, che si stavano ammazzando a vicenda, disse.

«Umf, forse hai ragione Alexis, sto solo sprecando il mio tempo mentre quella sta solo facendo soldi alle mie spalle.»

«Non avrai perso tempo se ti unirai a noi, Shiryu.» disse Morgana, tendendogli la mano da sotto il ring.

«Che vuoi dire?»

Morgana guardò verso la Kido, che, alzatasi dalla sua poltrona si era avvicinata al vetro della sua postazione, per vedere meglio quello che stava succedendo:

«Ti chiediamo di aiutarci a salvare Saori e il Grande Tempio da se stessi!»

Shiryu guardò negli occhi Alexis, che fece cenno di potersi fidare di Morgana e il saint di Dragon prese quindi la mano della Medium e scese dal ring.

«Ho già avuto modo di conoscere il cosmo di Alexis e mi fido. Ditemi cosa sta succedendo al Grande Tempio.»

«La ragazza laggiù è l’Esorcista, lei saprà spiegarti meglio di noi la faccenda»

Lo scontro quindi venne vinto da Seiya per abbandono del ring da parte del Dragone, ma nonostante questo il saint di Pegaso era ridotto male e i dottori intervenuti in soccorso di Seiya erano seriamente preoccupati. Decisi quindi di rivolgermi al biondino del Cigno.

«Hyoga, è cosi che ti chiami, vero?»

Il Cigno annuì.

«Abbiamo bisogno della Guaritrice o Seiya rischia la vita. Ha perso molto sangue.» gli spiegai. Non ebbi bisogno di aggiungere altro, il biondino aveva infatti capito al volo e dopo poco ritornò con la Guaritrice, che, nonostante le remore dei dottori a farla intervenire, riuscì con il suo cosmo a risanare l’emorragia di Seiya e a rimarginare le sue ferite, lasciando interdetti tutti, compresa Saori.

«Piacere di conoscervi. Il mio nome è Katy Pricet. Il Custode mi aveva accennato della vostra esistenza.» spiegò la bionda.

Decidemmo quindi di utilizzare il tempo concesso ai saint per riposarsi tra uno scontro e l’altro per recarci in un locale li vicino e spiegare la situazione al Cigno e al Dragone, anche se già in parte la conoscevano grazie ad Alexis e Katy. Io aggiunsi quindi solamente il casino avvenuto al Grande Tempio e la doppia personalità di Arles.

«Quindi hai cercato di farti il Grande Sacerdote del Santuario con lo scopo di esorcizzarlo? Sei una sagoma, ma ti stimo!» ridacchiò Alexis sorseggiando il suo drink alcolico, mentre Seiya, che ci aveva raggiunto dopo essere evaso dall’ospedale in cui l’avevano portato per dei controlli, esclamò:

«Aspetta, vuol dire che tu e il Grande Sacerdote eravate amanti? Ma mi avevi detto che eravate solo in rapporti confidenziali!»

Emisi un lungo sospiro rassegnato: «Appunto... non è colpa mia se non capisci mai nulla di quello che ti viene detto! Comunque non è andata esattamente come ha riassunto Alexis e ora ci sono problemi più seri a cui pensare che ai miei rapporti con Arles, non credete? Tipo: fermare il torneo, far svegliare Atena e salvare il Grande Sacerdote!» sbottai.

«Gira e rigira finisci sempre a parlare di lui... deve essere un bello stallone da monta allora!» ridacchiò Alexis.

«Insomma ci sono dei minorenni!» sbottò Katy tappando le orecchie a Hyoga, che la guardò malissimo.

«Ehmbé? Qualcuno dovrà prima o poi spiegare loro come funziona il mondo! Meglio che pensino a queste cose che a farsi fuori su un ring a comando di quella smorfiosa di Saori!»

A rimettere tutti in riga ci pensò Morgana: «Rimandiamo i pettegolezzi a dopo! Ok?»

Il tono serio e glaciale della Medium, ci fece annuire tutti.

«Qui abbiamo dei problemi da risolvere. Per le Galaxian Wars e per la ragazzina cocciuta, io un’idea ce l’avrei. Basterà che i combattenti si rifiutino di combattere e il gioco è fatto. Le guerre non si fanno se non c’è nessuno disposto a scendere in campo. Voi saint, da che parte state ora che sapete?»

«Avete il mio appoggio.» disse Shiryu.

«Anche il mio. Non sarei nemmeno venuto in Giappone, se non me lo avesse detto il Santuario, ma se le cose stano così, non mi va nemmeno di sottostare agli ordini di un alter ego oscuro, oltre che a quelli della reincarnazione di una dea che non è tale.» confermò Hyoga.

«Io vi appoggio con Saori, quella non mi piace per nulla, ma non posso accontentarvi per il torneo. È troppo importante per me, perché è l’unico modo che ho per ritrovare mia sorella. Mi dispiace. Per il resto contate su di me.» e Saiya lasciò il locale per tornare all’orfanotrofio a riposarsi.

La nostra impresa non sarebbe stata così semplice, ma almeno due di loro si erano convinti ad unirsi alla nostra causa; meglio che niente no?

 

Intanto gli scontri continuarono al Colosseo Grado e Morgana era inquieta per la mancanza all’appello degli ultimi due contattati: l’Alchimista e la Veggente.

«Che abbiano rifiutato la richiesta d’aiuto? Non può essere. Le loro stesse scelte di vita dovrebbero averle condotte qui. Avranno avuto un contrattempo» continuava a ripetersi Morgana mentre prendevamo posto tra gli spalti per assistere al quinto giorno degli scontri.

«Come fai a sapere che sono delle donne?» chiese Katy.

«Il mio Custode me l’ha rivelato. Diciamo che i rapporti che ho con lui sono molto stretti.» rispose Morgana.

“Il mio invece è un gran fancazzista!” mi ritrovai a pensare, infatti era da un po’ che non si faceva vivo, per poi rivolgermi a Morgana.

«Ma il Manipolatore che fine ha fatto?»

«Quello è un tipo strano. Ho avuto a che fare con lui un paio di volte e per quello che so preferisce agire in incognito. Per questo non lo calcolo. Si farà vivo lui quando lo riterrà opportuno.»

Intanto Alexis aveva riportato la nostra attenzione sul ring.

«Ma guarda un po’ chi c’è oggi! Quel montato lecca culo dell’Unicorno! L’altro tipo sapete chi è?»

«Il saint di Andromeda. Si chiama Shun, dovrebbe avere un fratello di nome Ikki, che era stato spedito a recuperare l’armatura della Fenice nell’isola di Death Queen.» Spiegò Morgana attingendo da quello che aveva racimolato durante il suo servizio di cameriera presso la Kido.

Bisognava dire che l’effeminato saint di Andromeda riscuoteva molto successo tra le ragazzine, cosa che fece andare in bestia l’Unicorno, che però non riusciva ad avvicinarsi a Shun per via della catena di quest’ultimo posta a difesa. La catena di Andromeda considerava talmente pericoloso Jabu, che, dopo 10 minuti dall’inizio dell’incontro, aveva iniziato a farsi gli affari suoi andando a giocare all’indovinello con il suo padrone. Dalle lettere composte da quel simpatico arnese ne uscì fuori la parola AXIA, per poi dare una scarica elettrica all’Unicorno, che le aveva toccate, ed infine indicare agitate il contenitore del Gold Cloth.

Fu quindi in quel momento che percepimmo un potente cosmo espandersi attorno alle sacre vestigia, mentre dietro la scatola apparve, in un lampo di luce, un ragazzo rivestito da un’armatura sfavillante, con una donna dai capelli rossi e una biondina al seguito!

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Saint Seiya / Vai alla pagina dell'autore: Cloe87