Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: CarbonDioxide    06/03/2012    1 recensioni
-hai mai visto un cuore distruggersi solo perché non ha mai amato?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Il giorno seguente sentii un'ansia addosso dovuta al sogno che feci quella notte. Mi sognai inseguita da un mostro marino che mi costrette a buttarmi giù da una scogliera. Il sogno finì al momento in cui toccai l'acqua.
Era quasi Natale e dalla mia finestra si intravedevano le decorazioni che adornavano la città. Le luci entravano nella mia stanza irradiandola di mille colori. Mi alzai dal letto aprii la finestra e trovai la piazza della mia città ricoperta da un strato candido di soffice neve.
-Perfetto!- bisbigliai sarcastica.
 
-Amore, la colazione- urlò mia zia. Mi aveva sentita, evidentemente. Mia sorella era ancora sotto le coperte. Di sabato la scuola era chiusa.
Corsi in cucina con una fame tremenda, la notte mi aveva stremata.
La figura scura mi seguì anche nei sogni, si era trasformato nel mostro; almeno credo.
Il libro dei miti mi aveva dato alla testa, non c'era dubbio.

Mangiai in gran fretta e corsi a prepararmi.
Misi il solito paio di jeans e una felpa. Mi pettinai i capelli neri corvini, e mi truccai leggermente gli occhi blù. Presi la borsa e corsi a lavoro. La Biblioteca comunale era vicinissima ,ci arrivavo a piedi.
La strada era gelida, e il marciapiede era leggermente ricoperto di neve.  Guardai il cielo color indaco e scivolai su di una lastra di ghiaccio
. -Porca puttana!- bisbigliai. La neve, qui a New Ville era una cosa rara, ma negli ultimi due anni non faceva altro che nevicare; e io la odiavo.
Sarei andata in giro con un phone se solo ne avessi  trovato uno così potente da poter sciogliere la città.
Odiavo il freddo, ma amavo l’inverno e i suoi colori.
Un ragazzo mi vide a terra, lo guardai per qualche secondo e cercò di tirarmi su.
 –Grazie- sussurrai.
-Nulla- rispose.
Aveva la pelle candida gli occhi  scuri così penetranti che mi domandai se riuscì a leggermi dentro, mi ero sentita nuda anche se coperta da vestiti . I capelli erano neri, più scuri dei miei, e aveva delle labbra rosse come una mela.
Io i ragazzi non li guardavo, anzi erano i ragazzi a non guardare me. Non ero fatta per queste cose, ero fatta per altro. Un qualcosa di ancora indefinibile, ma ero fatta per altro.
Mi ripulii i vestiti dal ghiaccio e il ragazzo mi sorrise. Feci una smorfia quando vidi che mi si erano strappati i jeans  bisbigliai -porca puttana! Io devo andare anche a lavoro, cazzo, cazzo e cazzo!-
Il ragazzo rise, e io lo guardai male sfoggiando un sorriso di cortesia.
-Vado- dissi.
-Sì, comunque io sono Dimitri-
- Matty, cioè Amethyst-  sorrisi e corsi via tra la neve recandomi al mio posto di lavoro.

Arrivai in biblioteca e la signora Diggory mi guardò stranita.
-Signora, scusi il ritardo ma sono scivolata per strada-
-Cara non preoccuparti, tanto con la neve non viene nessuno, se vuoi prenderti un libro fallo che oggi prvedo che sarà una giornata fiacca.-
-Ho il mio- sbottai.
Tirai fuori il libro dei miti e continuai la lettura che avevo abbandonato la sera prima immergendomi tra quei racconti di un tempo lontano.
La giornata passò velocemente senza che nessuno mettesse piede in biblioteca. Stavo per finire il libro.
Ero intenta a leggere quando costui suonò il campanello.
Alzai la testa con un’espressione scocciata.
-Ciao, Matty!- sorrise .
-Ciao!- risposi.
-Non ti ricordi il mio nome, ammettilo!-
-Si hai ragione.- abbassai lo sguardo.
-Dai, non preoccuparti. Sono Dimitri-
-Ah sì, di cosa avevi bisogno?- chiesi cortese.
-Di qualche libro sui miti greci, devo fare una sorta di ricerca, ma mi manca del materiale.-
Posai il libro, lui lo guardò mi sorrise sfoggiando dei denti candidi e disse –anche tu incasinata con i miti greci eh-
-No, lo leggo per passione. Quel mondo mi affascina- sorrisi imbarazzata –Quando lo finisco te lo do, non mi manca molto- continuai.
-Grazie, magari poi ci confrontiamo- Sorrise.
-Guarda la sezione che può interessarti la trovi a destra dopo la parte di scienze, comunque ci sono i cartellini in giallo. Prendi ciò che ti serve, torna qui che ti faccio la tessera.-
Lo guardai andare verso la zona che gli avevo indicato. Aveva indosso una camicia a quadri di flanella blu, un paio di jeans chiari e un giubbotto beige. Si girò, mi guardò. Arrossii e feci finta di riaprire il libro. Avevo un attacco di tachicardia –Adesso ti prenderà per una stalker, idiota- pensai.
Dopo qualche minuto tornò con una quindicina di libri.
-Sono troppi? C’è un limite?-
-No, puoi prendere tutti i libri che vuoi, basta che poi ce li ridai- sorrisi.
-No, me li rivendo- scoppiò in una sonora risata.
-Mi serve la tua carta d’identità.Devo farti la tessera.-
Mi passò il documento tutto stropicciato, lo aprì copiai i dati al computer in silenzio con i suoi occhi puntati addosso.
-Quando li devo riconsegnare?-
-Hai tempo tre mesi, poi se hai problemi vieni e ti posticipo la data!- Dissi.
-Grazie infinite, così posso rubarti anche il libro che stai leggendo- Sorrise.
-Si, certo- risposi sorridendo.
-Ciao Matty!- disse.
-Ciao Dimitri!-
Mi sorrise e usci da quella porta. Avevo le guance rossissime, e il cuore che mi stava uscendo dal petto.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: CarbonDioxide