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Autore: Lucy_Pevensie    07/03/2012    1 recensioni
Sono passati quattro anni dalla fine del primo anno di Università, dove avevamo lasciato i nostri protagonisti. Tante cose sono cambiate, quando Andrew decide di ritornare a Boston. Niente sarà più come prima..
Genere: Commedia, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Walk of Life'
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"'C'è una luce che non si spegne mai'. Lo dicono i The Smiths, quindi è vero. In tutti questi anni c'è sempre stata una luce nella mia vita, anche quando Eileen non c'era, e quando io mi meritavo di starmene al buio. Quella luce si chiam Audrey Lucille Hallward, e oggi si sposa.
Si sposa oggi, e io sono così emozionato che credo non riuscirò a trovare le parole giuste da dirle quano sarà il momento.
Sono il suo testimone di nozze, dovrei dirle qualcosa prima di lasciarla andare per sempre. Lo so che sembra una cosa stupida: io ho la mia ragazza, finalmente, ma sapere che lei sarà per sempre di qualcun'altro è comunque scioccante.
Tra poche ore, Audrey Hallward diventerà Audrey Jensen, mentre io resterò sempre lo stesso idiota di prima.”
***
-Oh, Audrey, fatti fare ancora una foto!- 
Audrey era nel portico di casa sua, il sole splendido di quella mattinata di Giugno, e sorrideva a sua madre che stava scattando all'impazzata.
John, invece, era impaziente di partire -Olivia, tesoro, smettila! Finirà che arriviamo in ritardo, e voglio ricordarti che al nostro matrimonio, per colpa di tua madre, ho seriamente pensato che tu mi avessi lasciato lì!-
Olivia si mise a ridere, felice come non lo era da Settembre, e si decise a salire in macchina, per portare Audrey in chiesa a darsi gli ultimi tocchi.
***
-Edward, fratellino! Come ti senti? Emozionato? Indeciso? Se vuoi mollarla all'altare, non aspettare di vederla entrare: Lance ha già fatto il suo figurone!-
Manuel era seduto sulla panca in prima fila con Edward e Derek nella chiesa ancora vuota.
-Non voglio mollarla all'altare, Manuel! Ma sì, sono emozionato!- esclamò Edward, che in effetti era visiblimente un fascio di nervi
Derek gli tirò una pacca sulla spalla -Ma è normale, Ed! Voglio dire, questo è il 'per sempre felici e contenti' che vorrebbero tutti, è il grande giorno!-
-E tutti hanno grandi aspettative!- aggiunse Manuel, che quel giorno sembrava davvero in vena di scherzare col fratello minore -Soprattutto Kate, che è laggiù infondo e ti lancia occhiate minacciose!-
Edward rise, nel silenzio della Chiesa.
Quello non era un grande giorno campato per aria dal nulla. Cinque anni, giorni e giorni lo avevano portato lì. Giorni di separazione e malinconia, quando lui era nell'esercito, giorni passati insieme a condividere le cose più semplici, giorni di profondità inaspettata. Aveva vissuto ogni momento con lei nel cuore.
Ora era arrivato il momento di portare tutto a compimento, prima d'iniziare di nuovo qualcosa di ancora più grande e bello di prima.
Improvvisamente pensò ad Alex, e a come avrebbe voluto che fosse lì a prenderlo in giro, facendogli capire che era lì per lui.
***
Audrey era in sacrestia, attorniata dalle sue amiche di sempre.
-Aud, sei stupenda! Molto più di me quando ho fallito il mio tentativo!- esclamò Eileen, che era tornava finalmente solare come un tempo
Lei ed Andrew non avevano fatto mistero del loro stare insieme, e non riuscivano a nascondere la loro felicità.
-E' vero, sei splendida! Tua madre ti ha già fatto qualche foto?- domandò Jodi ignara
-Una marea, vero mamma?- sorrise Audrey, che mentre si dava gli ultimi tocch, i capelli raccolti in una mezzacoda morbida, il trucco leggero, veniva immortalata da Annie, decisa a cogliere 'quei momenti'
In quel mentre, Kate entrò ticchettando sui tacchi con passo spedito e agitato.
-Audrey, sei pronta?! Stiamo quasi per sforare i tempi!!-
Audrey si alzò, lasciando la foto di Alex con un sorriso
-Ci sono, sono pron....-
-Aspetta!- Andrew irruppe nella stanza con gran disappunto di Kate.
Era vestito elegante, pronto per farle da testimone, ma c'era ancora un momento in cui desiderava averla tutta per sè.
Kate sbuffò sonoramente, prima di prendere le amiche per le spalle ed esclamare -Va bene, uscite tutti! Ma vi do tre minuti, dopodichè il matrimonio lo inizio con o senza Audrey! E se provi a rapire la sposa ti giuro che ti ammazzo, Andrew McFly!-
Annie riuscì a rubare una foto, uno sguardo di affetto incondizionato e malinconico tra i due mentre usciva.
-Aud... sei bellissima- fece Andrew, senza fiato
Audrey sorrise, trattenendo le lacrime.
-E cavolo, ci siamo! Anche se devo ammettere che al liceo avrei voluto essere io al posto di Edward!- continuò Andrew, ridacchiando per cercare di ricacciare il nodo che aveva in gola
Audrey lo abbracciò, e Andrew sentì il suo cuore che palpitava quasi volesse uscirle dal petto.
-Ti voglio bene, Aud- mormorò, con una spontaneità di cui si stupì quasi lui stesso
-Sarai sempre il mio Andrew- sussurrò lei -Anche se so che improvviserai il discorso da testimone-
Andrew si morse il labbro, con un sorriso colpevole -Me lo leggi in faccia che non sono riuscito a preparare niente?-
-Andrew McFly, lo sai che ti conosco- e Audrey era seria, serissima
-Lo so. E sarà sempre così. Perchè sei la mia Audrey, anche se stai per sposarti!- la voce di Andrew si ruppe, e il ragazzo cercò ancora una volta di ricacciare le lacrime
Lei annuì, prima di prendere un respiro profondo -Mi accompagni da mio padre?-
Andrew annuì, prima di chinarsi verso di lei e stamparle un bacio sulla fronte. Un bacio dolce, lieve, che riassumeva tutte le parole di una vita. 
Andrew la prese per mano e aprì la porta. John Hallward sorrise ad entrambi, e così Andrew lasciò la sua Audrey.Lei passò con emozione dalla mano della persona che ci sarebbe sempre stata per lei, a quella che c'era da ancora prima, che le sorrise emozionato. Guardò davanti a sè e vide Edward, l'uomo che l'amava con tenerezza e forza, e che lei amava. 
Sentiva la sensazione di assoluta certezza di trovarsi nel posto giusto al momento giusto.
Guardò gli occhi verde chiaro di Edward, che la guardava con un affetto incondizionato mentre lei lo raggiungeva all'altare.
Era una parte del loro destino che si stava per compiere, e forse era l'unica cosa chiara davvero a tutti in quella chiesa.
Lo vedevano Fran e Manuel, che gli auguravano lo stesso amore che avevano loro, e allo stesso tempo erano ispirati a impegnarsi sempre di più ogni giorno nella loro famiglia. Lo vedeva Annie, che voleva un rapporto così con Tyler.
Lo vedeva Eileen, che all'altare non era mai davvero arrivata, ma che da quel momento aveva capito qualcosa di molto più importante, e lo vedeva Andrew, che si sentiva così orgoglioso e malinconico allo stesso tempo.
Lo vedeva anche Jack, che teneva in tasca l'anello per Jodi da mesi.
Lo vedevano John e Olivia, che in quel momento sentivano la presenza di Alex più viva che mai, e lo vedevano Rose e Simon.
-... nella buona e nella cattiva sorte, finche morte non ci separi-
Olive guardava gli zii adorante mentre si scambiavano gli anelli e le promesse di fedeltà, il vestito da damigella che la faceva sentire una vera principessa. 
Dianna avrebbe voluto che Alex fosse lì per essere felice per sua sorella, ma guardare Derek che sorrideva per Edward come avrebbe fatto lui la fece sorridere, confusa.
Kate, dal lato dell'altare per dirigere le operazioni, versava senza ritegno lacrime di gioia, quasi dimenticando il proprio ruolo di wedding planner inflessibile.
Audrey ed Edward, persi l'uno negli occhi dell'altra, sorridenti quando incrociavano gli sguardi felici dei presenti, ma con una serietà impressionante nel comprendere cosa stavano facendo, divennero marito e moglie.
All'uscita di chiesa era tutto un gran vociare allegro, asciugare lacrime e scattare foto ai due sposi, che erano appena stati investiti da una pioggia di riso.
Audrey si ritrovò a fare una foto col sorridente e ormai bel diciannovenne Charlie Thomas, che la sollevò per aria mentre venivano immortalati, mentre Edward prendeva in braccio due piccole pazienti che gli si erano particolarmente affezionate. 
Kate fece cinque o sei volte il giro del sagrato, controllando l'orologio per essere sicura di non uscire dai tempi stabiliti.
Stava ancora compiendo quest'operazione quando Audrey le saltò al collo per abbracciarla -GRAZIE!-
Fu così che Kate dimenticò tutti i tempi all'istante, perchè venne trascinata da Audrey a fare le foto con i vecchi e insostituibili compagni del liceo.
-Oh, e facciamone una con Audrey e i ragazzi!-
-Si, e poi una con le ragazze!-
Audrey si lasciò strapazzare contenta dai suoi amici, prima in braccio a Jack, Tyler ed Andrew e poi stretta in un abbraccio a Kate, Eileen e Jodi.
Lei e Edward posarono coi genitori, coi nipotini, con praticamente chiunque inclusa Nonna Maria, vecchissima ma energica a suo modo.
Quindi fu il momento di salire in macchina e dirigersi al luogo scelto da Edward e Audrey, con l'approvazione di Kate, per il pranzo.
Era il giardino di una vecchia villa della città, addobbato sobriamente ma con effetto per l'occasione.
Quando finalmente Edward trovò un attimo di pace per sedersi al suo tavolo, vide arrivare i nipotini alla carica seguiti da Manuel.
-AUGURI ZIO EDDIE!-
-Grazie, Olive! Grazie, Robbie! Ve l'ha già detto qualcuno che siete bellissimi??- esclamò Edward facendo fare una giravolta alla nipotina, mentre Robert gli si arrampicava in braccio
-Hanno preso tutto da me- ghignò Manuel, sedendosi accanto al fratello -Congratulazioni, Ed-
-Grazie, Manuel. Anche se sto ancora cercando di immaginare come sarà la mia vita da oggi in avanti, so che non avrei potuto fare una cosa più giusta di questa!-
-Anche io ero spaventato a morte quando ho sposato Fran, ma sapevo che l'amavo troppo perchè potesse andare male, stante tutto- Manuel sorrideva mentre guardava sua moglie, poco lontana, parlare con Simon
-So che sarà così con Audrey- disse Edward con la certezza negli occhi
-Oh, Dio Aud, non riesco a credere che tu sia sposata!- Kate stava ripetendolo per la millesima volta, stritolandola
-Se non l'avesse fatto, a quest'ora saresti in mezzo alla strada!- ghignò Andrew, seduto accanto a loro
-E INVECE NO! Anzi, sto aspettando la chiamata di Arthur che mi dica che sono PROMOSSA-
-Posso dire una cosa? Mi sento sollevata!- esclamò Eileen stringendo una mano a Kate
-Ti sentivi in colpa, eh?- fece Andrew, giocando con una ciocca dei suoi capelli biondissimi
Eileen lo spintonò ridendo -Avresti dovuto sentirti così anche tu!-
-Audrey! Aud, vieni un secondo!- Olivia chiamò la figlia, subito dopo che Annie aveva immortalato il gruppetto di amici
Audrey si alzò e seguì la madre.
-C'è qualcuno per te...- le disse in modo enigmatico
-Cosa? Dove?- fece Audrey perplessa
-Dentro, nella sala d'ingresso-
Olivia tornò tra i tavoli del ricevimento, lasciando la figlia sola a scoprire chi fosse arrivato. E infondo Audrey rimane davvero sorpresa quando scoprì che ad aspettarla c'era Lance Donovan.
-Lance! Io.. che bello vederti!- Audrey era veramente contenta. Dal matrimonio andato male, Lance era scomparso dalla circolazione.
-Sei bellissima, Audrey!- esclamò lui abbracciandola. Era molto diverso dall'ultima volta che si erano visti, più rilassato, dall'espressione al modo di vestire.
Mentre lui la guardava con un sorriso, soffermandosi con lo sguardo sull'abito da sposa e sul volto raggiante di Audrey, la sposa ebbe modo di notare che Lance non indossava uno dei soliti completi, o dei suoi vestiti eleganti, ma un paio di jeans, una t-shirt e una camicia di flanella sotto una giacca di pelle.
-Volevo salutarti visto che starò via per un po'!- le annunciò -E poi volevo farti tanti auguri!-
-Grazie Lance, lo apprezzo davvero- gli sorrise Audrey -E dove andrai? Ti ho cercato al lavoro ma mi hanno detto che ti sei licenziato.. ero preoccupata!-
Lance alzò le spalle, in viso un sorriso che non aveva nulla di teso -Vado a sistemare un po' degli affari che sono rimasti in sospeso, e poi chissà...per prima cosa, comunque, ho intenzione di salutare per sempre i miei!-
Audrey aveva avuto modo di scoprire quanto tesi fossero i rapporti tra i Donovan e il loro unico figlio.
-Wow, Lance.. è molto coraggioso da parte tua, tutto questo- disse Audrey, seria, notando che Lance sembrava ancora più bello con quella spontaneità addosso -Sono contenta di vedere che ti stai riprendendo!-
-Ho deciso che dovevo prendere l'occasione al volo per sistemare le cose che non mi andavano più giù e che stavo sopportando solo perchè con me c'era Eileen...- Lance si fermò e si decise a domandare -Lei come sta?-
-Lei.. sta bene- Audrey abbassò lo sguardo e poi decidere di essere sincera, come sempre -Lei e Andrew si sono ritrovati-
-Vorrei dire che sono contento per loro, ma non ci riesco ancora!- ammise lui 
Audrey gli sorrise -E' normale, Lance- gli disse, posandogli una mano sul braccio
Lance tornò a sorridere -Adesso credo che dovrei restituirti agli invitati!-
-Ti accompagno alla macchina-
Lance fece uno strano sorrisetto ma acconsentì ben volentieri.
Quando Audrey uscì si trovò davanti non più alla solita mercedes nuova fiammante, ma ad una vecchia Chevrolet.
-Beh, fa molto Springsteen!- esclamò ridendo
-La volevo da quando ho compiuto 18 anni, e ho pensato che fosse il momento di togliermi questo sfizio!-
Audrey gli sorrise, contenta che Lance si stesse riappropriando della propria vita.
-Sei così carina con quel vestito che quasi quasi ti rapirei stile 'Il Laureato'- rise lui, mostrando un lato ironico che Audrey non conosceva
Audrey rise divertita, pensando che in effetti un giorno non le sarebbe dispiaciuto fare un giro con lui su quella macchina. Per il momento, però, aveva cosa ancora più belle e importanti da vivere.
-Spero di rivederti presto, Lance!- esclamò
Lui annuì -Quando tornerò a Boston sarai la prima persona che vorrò vedere. Forse anche l'unica...- sospirò, prima di tirarla a sè ed abbracciarla -Buona fortuna per tutto Audrey, so che sarai felice.. e grazie-
Audrey aveva già gli occhi lucidi di commozione -Mi mancherai, Lance! A presto!- 
Lui le sorrise e salì in macchina, partendo per chissà dove.
Audrey rimase a guardarlo allontanarsi.
-Hey- si voltò, e vide Edward che le sorrideva.
-Stavano già tentando un rapimento?-
-Non voglio andare da nessuna parte senza di te- fece Audrey, mentre lui le prendeva il viso tra le mani e la guardava, la sua espressione così tranquilla negli occhi chiari, i capelli biondi scompigliati dal vento lieve.
-Ti senti pronta?-
Audrey annuì -Ti amo- disse, semplicemente -Voglio passare la vita avendoti accanto-
Edward le accarezzò il viso dai lineamenti così dolci che aveva imparato ad amare più di qualsiasi cosa.
-E' esattamente quello che ho pensato non appena ti ho vista oggi- sorrise
Audrey si alzò in punta di piedi mentre lui si chinava per baciarla, entrambi mossi l'uno verso l'altra.
Un fruscio alle loro spalle attirò la loro attenzione: era Kate che, imbarazzata, cercava di trovare il modo meno invadente per annunciare loro che era arrivato il momento di tagliare la torta.
-Arriviamo!- esclamò Audrey, per niente infastidita, prendendo Edward per mano e trascinandolo dietro di sè
Kate le si affiancò emozionata. Ma non era niente affatto per la torta...
-Mi ha scritto, Aud!-
-David? L'architetto che ti ha corteggiata spudoratamente?-
-LUIII!! Ed è così bello!! Anche se ho pensato che non è un pediatra come Matthew McConnaughey con Jennifer Lopez, però insomma...è perfetto!-
-E' fantastico K! Devi farmelo conoscere!-
-Lo farò! Ma prima dovete tagliare la torta!- ricordò improvvisamente, conducendoli al tavolo infondo perfettamente allestito per il momento clou del ricevimento
Tutti gli invitati circondarono il tavolo (Jack lo urtò e fu salvato in corner da Jodi), e Annie preparò la macchina fotografica.
-Stringetevi un po'! No, lasciate Audrey in mezzo e Edward al fianco...Jack, tu stai dietro a tutti, sei un armadio!-
Alla fine la torta fu tagliata, e la pista da ballo fu pronta ad accogliere il primo ballo degli sposi.
Dopo Edward e Audrey, anche Manuel invitò Fran a ballare, e lo stesso fecero Simone e Rose e Olivia e John, prima che Jodi decidesse di fare spazio anche alle coppie non sposate e trascinasse Jack sulla pista.
Andrew si voltò verso Eileen, splendida nell'abito rosa cipria -Vuoi?- le domandò, con un sorriso dei suoi, ghigno malizioso e affettuoso
Eileen lo prese per mano e fece una giravolta -Pensi che potrei mai rifiutare?- domandò con un sorriso smagliante
Andrew le cinse la vita con le braccia, e le sfiorò la fronte col naso.
-Ti ricordi, però, che il la danza non è esattamente la mia attitudine principale, vero?- le sussurrò
Eileen gli sorrise -Non m'importa- gli bisbigliò all'orecchio -Amo anche i tuoi difetti-
Andrew non credeva davvero che avrebbe mai potuto sentirsi di nuovo così felice con lei accanto.
Dianna avrebbe seguito davvero volentieri Derek sulla pista, ma il suo spirito riservato le impedì di accettare senza riserve -Non lo so...insomma, Daisy...- disse arrossendo
-Lei può ballare con noi- sorrise Derek incoraggiante
Daisy sembrava già divertirsi come una pazza battendo i piedini a tempo di musica, e così Dianna non trovò più scuse per rifiutare.
Si avvicinò a Derek, che la circondò col braccio libero, mentre lei metteva un braccio attorno alla piccola Daisy.
Dal suo tavolino in disparte, Kate osservava tutti ballare con il sorriso sulle labbra. Pensava a David, a Audrey ed Edward, ad Eileen e Andrew, a tutte le cose belle che aveva davanti agli occhi.
Il cellulare prese a squillare, e lei sperò in una scena alla "Il Matrimonio del mio migliore amico", solo con la 
La voce allegra di David le riempì il cuore -Kate McFly, la mia wedding planner preferita!-
-David!- cercò di non suonare troppo entusiasta -Ehm Come stai?
-Come uno che è appena arrivato fuori dal luogo del ricevimento di un matrimonio a cui non è stato invitato!-
Kate balzò in piedi -COSA?-
Corse fuori scontrando chiunque le si parasse di fronte, attirando l'attenzione particolare di Olive, che la seguì di nascosto.
Nonappena fu fuori, vide il ragazzo che le sorrideva, vestito anche meglio del normale
Kate era quasi senza parole -David! Ma come...come sei arrivato?!- 
-In realtà sono qui perchè ho sentito Arthur che diceva ad Eric di chiamarti perchè vogliono promuoverti, e mi sono offerto di dirtelo di persona- sorrise lui
Kate non sapeva se esultare di più per la notizia o per il fatto che fosse stato David a portargliela. Nell'indecisione, buttò le braccia attorno al collo del ragazzo.
Olive da dietro una tenda si fece interessatissima, stante Nancy, che ora era in vacanza al mare, le dicesse sempre di non spiare.
Finalmente anche zia Kate sembrava aver trovato un fidanzato, e la bambina non vedeva l'ora di correre a dirlo a tutti.
-Dov'è Olive?- Fran, che stava ancora ballando con Manuel, continuava a girarsi ansiosa
-Stai tranquilla, ho visto che seguiva Kate!- disse Manuel, che con il suo occhi premuroso aveva tenuto d'occhio perfettamente la sua primogenita
Fran intrecciò le mani dietro il collo di Manuel, tra i suoi folti capelli neri -E' una cosa carina- ammise
-So che tu farai lo stesso per Annie, se mai qualcuno si deciderà a prenderla per la vita!- ridacchiò lui
 Fran scosse il capo, divertita, i capelli scuri, lisci per l'occasione, sciolti sulle spalle che brillavano sul vestito porpora.
A un certo punto, Manuel ricordò che aveva ancora qualcosa da fare di molto importante.
Prendendo Fran per mano, la trascinò all'angolo dove si trovavano stereo e casse e prese in mano il microfono.
-Scusate! Odio interrompere questi momenti sdolcinati, ma volevo proporre un brindisi!-
-Ehm ehm, in qualità di testimone dello sposo mi sento in dovere di fare un discorso in onore del mio fratellino minore!-
Audrey guardò Edward, che stava sorridendo imbarazzato nonostante l'emozione.
Gli strinse la mano, gli occhi che sprizzavano felicità  -Posso dire di aver assistito al momento esatto in cui Edward e Audrey si sono conosciuti- dichiarò Manuel -E ricordo che io ed Alex, che se la sta ridendo da lassù, avevamo fatto una scommessa su questi due-
Fu inevitabile , per Audrey ed Edward, sentirsi stringere il cuore nel ripensare a quel momento e ad Alex.
-Lui l'aveva detto dal primo momento, ancora prima che si conoscessero: insieme sarebbero stati perfetti! E che dire? Aveva ragione, per Diana!-
Tutti risero, anche Kate, tornata nel giardino insieme a David, ed Olive, che non capiva la battuta ma rideva per contagio.
Manuel levò in alto il calice che uno dei camerieri gli aveva appena servito dal vassoio con lo spumante.
-Quindi, cosa mi resta da fare se non augurarvi di essere felici insieme per tutta la vita e anche dopo?-
Tutti levarono i calici e brindarono, e Andrew capì che era arrivato il suo momento.
Non aveva pensato a niente, non era riuscito a mettere insieme due parole per iniziare, ma quando prese in mano il microfono e guardò Audrey seppe chiaramente cosa avrebbe detto.
-Quasi dieci anni fa, ero seduto sulle gradinate del liceo, di pessimo umore, spaventato e testardo. Stavo ascoltando gli Smiths- i suoi amici del liceo risero
-E non so se è un bene dirlo in giro, ma tutte le volte che li ascolto mi viene in mente Audrey che con il suo modo di fare "da Audrey" mi viene vicino, e mi posa una mano sulla spalla!-
Edward scambiò un'occhiata con Andrew, e in una frazione di secondo seppero entrambi molte più cose l'uno dell'altro di quelle che si erano mai realmente detti in tanti anni.
-Ma se devo dire grazie per la persona che sono, nonostante tutti i difetti, devo dirlo soprattutto a Audrey. Quindi...grazie di tutto, Aud. E...Ed? Trattala bene, ok?-
Edward gli sorrise, grato, e incoraggiò Audrey a correre ad abbracciare il suo pilastro, mentre Annie fermava per sempre quel momento nel tempo
Andrew strinse forte l'amica a sè, prima di chinarsi al suo orecchio a sussurrarle -Questa non volevo dirla davanti a tutti ma...per Narnia e per Aslan?-
Audrey lo strinse forte -Per Narnia e per Aslan-
Annie continuava a scattare in preda all'ispirazione, ma Kate pensò che fosse decisamente arrivato il momento di interrompere il bel quadretto.
-Avete finito di abbracciarvi sempre e di dirvi cose segrete?! DEVO FARE DELLE PRESENTAZIONI!!-
-Non ci tengo a conoscere Ciccio e Bomba, i due nuovi kg che hai preso strafogandoti fino a dieci minuti fa- fece Andrew, mentre Audrey tornava tra le braccia del suo Edward
-Guarda che è S-P-O-S-A-T-A e Eileen stava quasi già pensando di scappare da Lance! Inoltre, c'è qualcuno che devi conoscere!- insistette Kate
-Ciao, io sono David! Ho appena chiesto a tua sorella di uscire con me- fece l'architetto, spuntando accanto a loro
Andrew, che finora non aveva saputo niente di tutta la faccenda, pensò come prima cosa ad uno scherzo.
Dalla faccia felice di Kate, però, capì che era l' assurda verità. Prima che potesse aggiungere altro, il suo cellulare prese a squillare sulle note di "Girlfriend in a coma".
Si allontanò dalla caotica pista da ballo, tirandosi il colletto della camicia, e rispose svogliato -Pronto?-
Una voce di donna sconosciuta rispose dall'altro capo del telefono -Buonasera, parlo con Andrew McFly?-
-Si, sono io- fece lui, perplesso
-Sono Lindsay Witten, chiamo da parte della Rocksbury, la casa editrice a cui ha spedito il suo manoscritto. Se è ancora interessato alla cosa, ho una buona notizia da darle!-
Andrew spalancò la bocca. Tutte le case editrici a cui aveva segretamente, senza pretese, mandato il suo libro, l'avevano rifiutato. E non aspettava che qualcuno potesse essere interessato, quindi  rimase completamente senza parole, il cuore che accelerava.
-Non si aspetti grandi cose, ma siamo interessati alla pubblicazione. Naturalmente avremo bisogno della sua collaborazione per le correzioni, e quando avremo finito dovremo iniziare il lavoro di promozione...ma se per lei va bene, il mio capo vorrebbe incontrarla domani stesso!- annunciò Lindsay con aria professionale
-Voi.... voi mi pubblicate? Voi...-
La risposta che ricevette fu piuttosto sbrigativa -Domani alle 11 in punto, non un minuto in ritardo!-
-Certo! Certo ci sarò e...- la donna riattaccò -...grazie-
Passò un lungo minuto di silenzio euforico, in cui Andrew cercò di realizzare la notizia razionalmente.
Si voltò e guardò Audrey che ballava col suo Edward, Jack che, goffamente, si frugava la tasca che conteneva l'ormai onnipresente anello, Tyler che cercava di distrarre Annie, Manuel e Fran che ballavano coi loro figli, Dianna e Derek che facevano giocare Daisy, la sua Eileen, che stava ridendo e che proprio in quel momento lo guardò: quelle erano le persone che aveva voluto mettere nel suo libro.
E quelle erano anche le persone che avrebbe voluto accanto quando sarebbe iniziata la nuova fase della sua vita.
E spesso, molto spesso, è proprio nell'incontrare gli altri che capiamo meglio il senso di ciò che stiamo facendo.
Per Andrew era stato esattamente così. Aveva avuto bisogno di tutti loro per capire cosa voleva davvero.

E così finisce la 4 serie ;) In arrivo la 5 e ultima! Grazie a tutti quelli che leggono silenziosamente! Se mai voleste commentare, siete i benvenuti!
  
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