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Autore: StormLight94    11/03/2012    3 recensioni
Signore e Signori vi presento una parodia del nostro amato anime!
"Era da più di un’ora che Goku rincorreva il figlio per casa nel vano tentativo di riprendersi ciò che gli era stato sottratto, ma Gohan non demordeva, infondo erano sue.
Si sentivano sedie volare contro i muri, piatti e bicchieri che si fracassavano al suolo e urla disumane che riecheggiavano nel bosco circostante. "
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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cap 5
Angolo dell’Autrice che ho deciso di spostare sopra:
Salve a tutti! Pensavate che mi fossi dimenticata della fanfiction vero? E invece no.
Sono riuscita ad aggiornare prima della gita a Parigi e per questo mi sento molto soddisfatta. Per cui alle recensioni risponderò venerdì o al massimo sabato. *Salta gioiosa perché pensa che tra poche ore parte, ma si ferma improvvisamente e si accorge che non ha ancora finito di preparare la valigia.*
Cooooomunque volevo solo dire che il combattimento non è particolarmente divertente. Non sono riuscita a trovare qualcosa di comico e soprattutto di decente. Oltretutto l’ispirazione ha fatto cilecca questa volta.
Nonostante ciò spero via piaccia lo stesso e che non mi linciate per l’abominio che vi propongo.
Ringrazio chi mi segue e chi l’ha messa tra i preferiti.

Capitolo 5:  Il combattimento per le sorti del pianeta!

Goku e Nappa si stavano scambiando sguardi assassini da più di venti minuti, ormai. Entrambi studiavano l'avversario e cercavano, con una semplice occhiata, di scorgere un qualche punto debole, ma ahimè, non avevano trovato ancora nulla.
Nappa si era rotto di aspettare e attaccò per primo.  Partì alla carica come un caprone che vede in lontananza il povero sfigato di turno, pronto per incornarlo ben bene.
Sferrò un pesante pugno che viene schivato con estrema facilità. Poi un altro, un altro ancora, un calcio, una gomitata, ma niente. Non riusciva proprio a prenderlo.
-Sai, sarai anche forte, ma sei lento come mio nonno- proferì Goku dopo l'ennesima schivata.
-Ma come ti permetti! Adesso vedrai di cosa sono capace!- disse un Nappa veramente, ma veramente incacchiato nero. Lo aveva umiliato! Lui, quello schifosissimo insetto lo aveva umiliato!
L'omone cominciò a sferra calci e pugni a destra e manca, senza seguire una particolare logica, per cui per il giovane Saiyan fu una passeggiata schivare tutti quei colpi per l'ennesima volta. Mentre Nappa infieriva ancora, con tanto di bava alla bocca e occhi iniettati di sangue, Goku, che si era rotto di continuare a schivare, decise di fare merenda. Sì, mangiare mentre si combatte è una dote che solo pochi possiedono e Goku è uno dei fortunati. Tutto l'allenamento fatto da Re Kaioh è servito a qualcosa...
Si mise una mano nei pantaloni (pantaloni non mutande) e tirò fuori il panino che l'omino blu gli aveva preparato con tanto amore. Lo tolse dall'involucro protettivo e se lo sbafò in poco più di 3 secondi, ovviamente mentre schivava e parava i colpi. Oltretutto mangiò la cioccolata, una fetta di torta, la piadina, l'arrosto (?) e quant'altro la vostra mente possa immaginare.
Inutile dire che il nostro amico pelatone fosse imbestialito, tant'è che aumentò la potenza dei colpi. Goku finalmente finì lo spuntino, si tirò su le maniche e passò alla carica.
Nappa non ebbe nemmeno il tempo di capire che cavolo stesse accadendo che si ritrovò per terra, sanguinante e ricoperto di lividi.
-Uau! La potenza di Goku è incredibile!- urlò felice Crilin. Forse questa volta non sarebbe toccato a lui morire.
-Sì...Uau...Forte....- disse Gohan con finto entusiasmo. Se suo padre aveva raggiunto una simile potenza, avrebbe dovuto dire addio al piano "la conquista e la sottomissione dei terrestri per mano del namecciano e del suo fido assistente bambino-prodigio". Nome forse un po' lunghetto, ma riassumeva egregiamente le sue più nobili intenzioni.
-V-Vegeta...aiutami....sto...sto morendo- sussurrò Nappa.
-Nooooo!- gridò il principe come un ossesso, mettendosi le mani nei capelli.-Come è potuto accadere! È uno scherzo. DEVE essere uno scherzo!- Sembrava davvero disperato.
-La sconfitta del suo amico deve bruciargli molto- trasse le conclusioni Crilin.
-Mi ha battuto!- continuò Vegeta, sempre più avvilito. Non riusciva assolutamente a credere che qualcuno nell'universo sarebbe riuscito a batterlo e ad umiliarlo in quella maniera.
-Forse voleva dire lo ha battuto. Poverino, deve essere impazzito- disse Gohan con una micropunta di compassione.
Vegeta si inginocchiò e fissò il "cellulare" appoggiato al suolo. Lo osservava con due occhi spalancati e increduli.
-Mi...Mi ha battuto...Mi ha battuto a farmville-
Era più di un anno che si trovava primo in classifica e per questo era entrato nel guinness dei primati per il maggior tempo passato come primo classificato. Inutile dire che ne era estremamente orgoglioso e passava il tempo libero andando in giro per la base a vantarsi del suo talento. Persino Freezer non era riuscito a scalare la classifica e a raggiungere il tanto agognato primo posto, nonostante avesse i migliori scienziati e pensatori di tutta la galassia. Questo per Vegeta valeva più di mille vittorie.
Guardò chi aveva osato strappargli il posto che gli spettava di diritto e quando riconobbe il nick una grossa rabbia gli montò da dentro. A superarlo è stato nientepopòdimenoche...
-Cui! Brutto essere di infima e squallida categoria!- e mentre si abbandonava in turpiloqui, un messeaggio gli apparse sullo schermo. A mandarglielo fu il soggetto a cui aveva rivolto fino a due secondi fa il proprio repertorio di insulti. Inizialmente fu restio ad aprirlo, dato che più o meno sapeva cosa si aspettava, eppure pigiò lo stesso il tasto "visualizza".
- Ti rode la sconfitta non è vero, Veggino?-
Da Veggy si era passato a Veggino. Un colpo basso.
Perchè esseri del genere non morivano mai in missione? Perchè ovviamente dovevano rovianrgli la sua principesca esistenza, evidentemente! Certe volte si chiedeva se c'era qualche entità lassù che godeva nel vederlo umiliato.
Strinse l'aggeggio fino a che non si spappolò completamente, facendo saltare in aria tutti i circuiti. Per chi non lo sapesse, Vegeta si portava dietro sempre due o tre cellulari perchè ogni volta che entrava nel suo profilo c'era sempre qualcosa che lo faceva imbestialire e quindi, inesorabilmente, l'oggetto veniva brutalmente stritolato.
-Ora basta, mi sono veramente rotto. Nappa! Ti sbrighi a uccidere quell'essere inferiore così posso andare ad asfaltare il culo a quello sgorbio violaceo pappamolla?-
-Ma-ma capo! Io sto morendo!-
-A già è vero, mi sono scordato- sospirò e con tutta la calma del mondo si avvicinò al compagno moribondo.
Nappa sorrise leggermente. Era certo che il suo principe non lo avrebbe ucciso per aver fallito la missione, infondo erano anni che combattevano insieme e se per una volta falliva non succedeva niente.
Quando Vegeta fu a pochi passi da Nappa corrugò le sopracciglia come era suo solito fare quando qualcosa lo infastidiva. Nappa decifrò immediatamente il messaggio che il suo sguardo gli aveva lanciato e cominciò a sudare freddo. Vegeta aveva uno sguardo così cinico e carico di disprezzo che Nappa provò per la prima volta la paura verso qualcuno più piccolo di lui.
Il principe si fermò in parte a lui e, con le braccia incrociate, non mostrava accenno di muovere un dito.
-E così ti sei fatto sconfiggere da un ignobile essere inferiore. Davvero bravo- disse con ironia.
-No-no aspetta....Lui è molto più forte di quanto sembra! E poi io non ero molto informa. Non ci siamo riscaldati a sufficienza- cominciò ad arrampicarsi sugli specchi. Sapeva che con Vegeta non doveva usare scuse, ma era più forte di lui.
-Sai cosa succede a quelli che falliscono vero?- un ghigno di pura malvagità si dipinse sul volto del principe.
Nappa spalancò gli occhi in un'espressione di puro terrore. Voleva ucciderlo!
-A-aspetta, ragioniamo...Non puoi uccidermi io sono il tuo tutore, il tuo amico fidato. Abbiamo fatto un sacco di cose insieme; pericolose ma divertenti. Ti ricordi quando abbiamo messo gli insetti nel letto di Zarbon e per due settimane non è andato a dormire? Ti ricordi quando abbiamo usato l'indelebile nero per scarabocchiare la faccia di Dodoria e per giorni interi non è uscito dalla sua stanza perchè non veniva via?-
Eccome se li ricordava! Erano stati solo alcuni dei terribili scherzi che avevano fatto praticamente ad ogni membro della base, anche se i risultati sono stati spesso dolorosi (i segni  delle mazzate che hanno preso ancora ce li hanno sulla pelle). Eppure si divertivano tremendamente. Pochi sanno che i Saiyan sono amanti degli scherzi (perfidi) e che adorano vedere le proprie vittime urlare di paura e scappare inorridite.
Vegeta assotigliò lo sguardo.
-T-ti ho anche insegnato ad andare in bicicletta! Ti prego non uccidermi, principe!- e si portò le mani sopra la testa in segno di una ricerca disperata di protezione.
Il giovane principe rilassò lo sguardo. Forse per questa volta l'avrebbe perdonato. Gli allungò una mano come farebbe un buon amico dopo una dura battaglia e Nappa l'afferrò convinto di essere portato in salvo. Vegeta però corrugò nuovamente le sopraciglia, strinse la mano fino a fargli male e lo lanciò per aria. Due dita puntate verso di lui e un boato investì il cielo.
Di Nappa non rimasero nemmeno le cellule.
-Brutto idiota...Io non ho mai imparato ad andare in bicicletta-
Questo è stato uno dei suoi (tanti) traumi infantili. I suoi amichetti se la spassavano un mondo a girare in bici nei gorni liberi mentre lui era costretto a inventarsi millemila scuse, pur di non ammettere di essere totalmente incapace anche solo di mettere un piede sul pedale. Gli amichetti dopo un po' avevano incominciato a insospettirsi, ma non avevano mai osato, in sua presenza, dire qualcosa di sconveniente. Per cui si limitavano a ridere sotto i baffi ogni qualvolta Vegeta veniva fuori con qualche scusa assurda.
D'altronde ognuno è un asso in qualcosa mentre è impedito in un'altra. È la legge della vita.
Gli altri guerrieri erano sconvolti da ciò che avevano visto. Aveva brutalmente ucciso il suo amico senza pensarci due volte!
-Cosa avete da gurdare con quell'aria inorrdita? Non ditemi che non avete mai ucciso un vostro amico perchè si è rivelato un vero impiastro- disse Vegta sorridendo sadicamente.
-Ehm...a dire il vero no- fece Crilin timidamente.
-Umph...Patetici- si girò poi verso Goku -Allora Kakaroth, ti vedo bello in forma. Molto bene, vorrà dire che questa volta mi divertirò un mondo- detto questo si mise nella sua fiera posa: braccia incorciate e sguardo di estrema superiorità.
-Non fare tanto il gradasso. In confronto a me sei un puffo e se non sbaglio prima Nappa ti ha chiamato "principe". Sei per caso il principe dei lillipuziani?- dettò ciò a stento trattenne una risata.
Vegeta cominciò a fumare di rabbia. -Non lo sai che non si giudica un avversario dall'aspetto?-
-Sì, ma non me ne frega un tubo. Tu sei la metà di me e di conseguenza hai metà della mia potenza. In poche parole ti ho già sconfitto- ma proprio mentre Goku pregustava l'imminente vittoria un calcio ben assestato allo stomaco gli tolse il respiro.
-Dicevi?-
Il giovane mise le mani sulla parte dolente -O-ok...sei bravino devo riconoscerlo, ma non credere di avermi sconfitto con così poco!- e diede un pugno in risposta che però fu prontamente evitato.
"Cosa?! È riuscito a schivarlo? Fortuna. Ha avuto solo una grandissima ed enormissima fortuna." pensò Goku cercando di mantenere la concentrazione, ma una serie di sfortunati eventi di lì a poco si sarebbe abattuta su di lui.
In quattro e quattrotto si sentì addosso colpi provenienti da tutte le parti: calci sugli stinchi, gomitate sui fianchi, pugni nelle tempie con conseguenti ditate negli occhi. Era già a terra moribondo mentre il suo avversario non accennava nemmeno il fiatone.
-Tutto quello che sai fare, Kakaroth? Mi hai deluso- disse con scherno. Si sentiva veramente invincibile.
"E va bene....Vorrà dire che dovrò utilizzare un Kaiohken per dieci" pensò il giovane Saiyan. Questa era la sua penultima carta da giocare, se non funzionava poteva ritenersi nella cacca fino ai capelli.
Divaricò le gambe, strinse i pugni e cominciò a urlare come se fosse stato in preda ad una improvvisa stitichezza. Urlò così forte che per poco non gli scoppiò la carotide. Lentamente una debole aurea rossa cominciò a circondarlo, ma non era nemmeno a un millesimo della potenza che avrebbe raggiunto.
-Guarda! Tuo padre si sta trasformando! Deve essere una nuova tecnica che avrà imparato da Re Kaioh- urlò entusiasta Crilin. Gohan lo fissava senza emettere alcun suono.
"Mi ci vorranno ancora 4 puntate e mezza per trasformarmi, ma ne varrà la pena."
Dopo novanta minuti Goku stava ancora urlando come un indemoniato. La gola bruciava, ma questo non gli avrebbe impedito di sfondare i timpani altrui. Perchè se i Saiyan sono bravi in qualcosa, questo è superare la soglia del dolore con le proprie grida.
Gohan e Crilin stavano finendo la partitona di briscola iniziata poco prima mentre Vegeta schiacciava un pisolino poco distante.
Una gigantesca esplosione di aura richiamò l'attenzione di tutti: Goku aveva raggiunto la massima potenza! Ora era veramente pronto.
Vegeta si svegliò e, imprecando per averci messo tanto, si mise in posizione di combattimento.
Un feroce pugno colpì la sua regale guancia facendogli uscire del prezioso sangue puro e nobile. Quando il principe vide la macchia scarlatta sul guanto candido si rese conto che, forse, per questa volta avrebbe fatto veramente sul serio.
Così prese molto più seriamente la faccenda e, senza problemi, riuscì a tener testa all'avversario. Inizialmente era uno scontro alla pari, ma per qualche oscuro motivo di cui ancora non mi capacito, Goku  cominciò a guadagnare terreno e a sopraffare il povero Vegeta. Dopo avergli lanciato la sua furia di Kaiohken per dieci per cento e per mille, dopo avergli lanciato onde energetiche dalla potenza inimagginabile, dopo averlo spedito fuori dall'atmosfera, il glorioso principe si ritrovò un pochino malandato. Furioso per avergli rovinato la battle suite nuova di zecca e l'acconciatura avuta dopo ore di meticoloso lavoro, decise di scatenare tutta la sua vera potenza.
-Kakaroth, tu sarai il primo a vedere la mia potenza al massimo- detto questo lanciò una sfera luminosa verso il cielo, ma che rimase ferma, immobile a diversi metri di altezza.
Lentamente Vegeta cominciò a riempirsi di peli in ogni luogo. Gli occhi gli diventarono rossi e cominciarono anche a svilupparsi i muscoli in una maniera spaventosa.
-Si sta trasformando in un cane! Anzi no...ora è un lupo mannaro o forse un licantropo-
Vegeta stava diventando sempre più grosso, sempre più grosso...
-Urca! È diventato Cita!-
- Woargh! Vedrai Kakaroth, ti ridurrò a una polpetta spiaccicata!-
-Una polpetta? Mmh...Ho una fame!-
Vegeta-Cita cominciò a inseguirlo e prendere a manate qualunque cosa gli capitasse sotto tiro. Goku si nascose dietro a una roccia, cercando di scampare al pericolo. Aveva bisogno di elaborare un piano e alla svelta anche. Però Vegeta fu più veloce di Goku e lo trovò tra due rocce in culo ai lupi. Gli diede una manata, un' altra e un'altra ancora. Vegeta si stava divertendo un mondo a colpirlo come se fosse stato di peluche. Dopo ripetuti colpi, Goku sembrava una sottiletta kraft.
-Ahahaha! È uno spasso! Uhuhuhu! Sai, mi diverto di più a farti diventare un ammasso informe di carne- continuò a colpirlo con ferocia.
-Porca paletta! Goku le sta prendendo di brutto- disse Crilin visibilmente proccupato per le sorti dell'amico.
-Già...Temo che questa volta papà non ce la farà-
-Lo penso anch'io- una terza voce si unì al gruppo.
-Yajirobei! Che ci fai qui?- chiese perplesso Crilin. Sapeva bene che il suo amico non si sarebbe spinto di sua spontanea volontà sul campo di battaglia, eppure era lì con loro. Che abbia deciso di fare l'eroe una volta tanto?
-Balzar mi aveva mandato in città a ritirare il PC portatile da Bob l'aggiustatutto, ma quando sono arrivato quel nano e l'armadio a quattro ante che aveva come compagno hanno distrutto il negozio di Bob e quindi sono venuto per farmi risarcire-
-Ah ecco mi sembrava strano-
-Però come farai a fermarlo?- chiese innocentemente Gohan.
-Non lo so...Però una volta ho visto un film dove un enorme giraffa disseminava il panico in città e il protagonista per fermarla doveva tagliarle la coda, così la giraffa sarebbe esplosa dalla rabbia e dal dolore-
Crilin lo guardò un attimo spaesato.
-Ma che diamine di film guardi?!-
-Sull'obelisco non c'è molto da fare- si giustificò il grassone.
-Quindi tu pensi che se tagliamo la coda a Vegeta, questo poi esploderà o qualcosa del genere?-
-Io pensavo di cercare un'enorme giraffa di farle mangiare Vegeta, ma penso che vadi bene anche così-
-Bene allora prendi la tua spadina e tagliagli la coda-
-Sì certo, così come minimo vengo ucciso, ma fammi il piacere-
-Vuoi farti ridare i soldi da lui? Allora muovi il tuo culo flaccido e taglia quella stramaledettissima coda!- urlò Crilin esasperato.
-Ugh...Come vuoi- "Maledetto dittatore" pensò il povero Yajirobei.
Il giovane panzone afferrò saldamente la sua katana e senza pensarci due volte si lanciò verso l'obiettivo. In due nanosecondi la coda fu tranciata di netto e Vegeta cominciò ad assumere le dimensioni normali.
Goku però non era più in grado di alzarsi per via di tutte le ossa fratturate e Vegeta era ormai indebolito. Yajirobei si avvicinò al principe e cercò di mostrarsi come l'eroe impavido, senza macchia e senza paura. Puntò un ciccioso dito verso di lui e urlò con quanto fiato aveva in gola. - Io ti ho sconfitto e pretendo di venire risarcito per il danno morale causatomi!-
-Sei stato tu a tagliarmi la coda?-
- Sì ovv...Volevo dire No! Non sono stato io te lo giuro! Mi sono confuso!- agitò freneticamente le mani in segno di dissenso.
- Maledetto!- e gli lanciò una sfera di energia che lo colpì in pieno. Ma facendo così non si accorse che Crilin aveva impugnato la katana e si stava avvicinando alle sue spalle. Velocemente sferrò un colpo che provocò un taglio che partiva dalla spalla e arrivava fino al fianco opposto.
Mentre Vegeta imprecava e dava il via al suo vasto repertorio di parolacce, Yajirobei trovò il suo portafoglio, lo aprì e cominciò a curiosare.
Non trovò però quello che stava cercando. C'erano solo la sua carta d'identità, la patente intergalattica, il documento che confermava la sua appartenenza all'esercito, dei buoni sconto all'Iper, carta di credito e tesserino medico. Insomma c'era tutto meno che i soldi.
-Mannaggia, questo qui è un morto di fame. E adesso come faccio con il computer? Non posso più insultare le bimbeminkia della categoria "adolescenza" su Yahoo Answer!-
Yajirobei alzò lo sguardo e vide un Goku e un Crilin a terra esanimi e un Vegeta che a stento si reggeva in piedi; perciò fece una cosa che farebbero tutti se si trovassero nella sua situazione: fingersi morto. Si sdraiò a terra e pregò il Signore che quel pazzo omicida non venisse a controllare.
Intanto Vegeta si trascinava verso la sua navicella. Questa volta avrebbe battuto in ritarata, ma sarebbe tornato molto presto con i rinforzi.
Crilin si risvegliò di colpo, prese nuovamente la katana e si incamminò faticosamente verso il nemico. Stava per infilargli la spada nel deretano quando una voce ben nota lo fermò.
-No Crilin, fermo! Non lo uccidere!- era stato Goku a urlargli contro di fermarsi, proprio il suo migliore amico.
-Ma perchè?-
La navicella sta per decollare, la preghiamo di chiudere il portellone e di allacciarsi la cintura di sicurezza. Gradisce un po' di champagne?
-Parti, parti!-
Il conto alla rovescia partirà fra ten, nine, eight...

 -Avanti sbrigati!- Vegeta si stava agitando, quel piccolo nano pelato lo avrebbe ucciso a momenti.
-Allora? Mi spieghi il motivo?- chiese ancora Crilin.
Three, two, one...
La  navicella partì facendo un gran rumore e Crilin lo vide allontanarsi sconvolto. Non ci credeva di averlo lasciato libero di fuggire.
-Si può sapere perchè mi hai fermato?- urlò verso l'amico.
-Io...Non lo so. Nei film succede così di solito-
A stento Crilin si trattenne dal prenderlo a schiaffi.
-E poi perchè mi sta anche simpatico. Un giorno diventeremo ottimi amici, lo sento- Crilin gli rivolse uno sguardo che stava a significare: brutto mongoloide, ma si può sapere che cavolo stai blaterando?
- Ti senti bene? Forse tutte quelle legnate ti hanno rincoglionito un po'-
-Sì benissimo guarda...Mai stato meglio in vita mia. Cosa vuoi che siano 270 ossa distrutte?-
-E che ne so. Magari voi Saiyan non sentite il dolore-
-Certo come no...Senti, la vuoi finire di sparare merdate una dopo l'altra? Gradirei essere portato in salvo, grazie- Goku mise il broncio.
-E va bene, mamma mia quanto sei noioso. Puoi anche aspettare sai? Non muore nessuno-
-Sì invece! Muoio io!- Crilin stava per prenderlo in braccio quando una navicella con il marchio Capsule Corporation atterrò vicino a loro.
Una Chichi preoccupata a morte corse verso il suo bambino e dalla fretta passò sopra il corpo martoriato del marito.
-Ouch...Mi sei passata sopra- sussurò Goku senza fiato.
-Bambino mio sei vivo! Come sono felice!- abbracciò la sua creaturina, non curandosi del fattto che lo stava letteralmente soffocando.
-Adesso andiamo a casa, d'accordo?- lo prese in bracciò e tranquillamente passò nuovamente sul corpo di Goku come se fosse stato uno zerbino.
-Perchè tu adesso....ANDRAI A FARE I COMPITI!-
-Ma mamy! Ho rischiato la vita contro due essere malvagissimi e tu mi fai fare i compiti?-
-Ovvio! Tu devi diventare intelligentissimo così potrai fondare un'azienda e diventare più ricco di Bill Gates- "E io navigherò nell'oro!" pensò la giovane madre.
Muten e gli altri, che mostrarono un po' di bontà, presero il corpo del giovane Saiyan per portarlo al più vicino ospedale.

Passarono le settimane.
Goku era ancora all'ospedale a far disperare infermiere e dottori perchè non ne voleva sapere di flebi e punture. Così urlava per tutto l'ospedale che appena si sarebbe ripreso avrebbe raso al suolo quell'orrendo luogo con una Kamehameha. Inutile dire che i medici l'avevano considerato completamente pazzo e che lo avevano rinchiuso in una clinica psichiatrica.
Intanto Vegeta si era già messo in sesto da un pezzo, ma non aveva ancora avuto il coraggio di andare da Freezer per dirgli del suo fallimento. Aveva perciò passato l'ultima settimana in stato di ipertensione che lo rendeva un tantinello più nervoso del solito. Quando qualcuno lo fermava e gli chiedeva come stava cominciava a sudare freddo e dire con tanto di risatina nevrotica:- Io? Benissimo figurati se ho fallito una missione ahahaha-
Mentre passeggiava tranquillo per i corridoi Zarbon lo fermò. -Ah Vegeta eccoti qui. Freezer...-
-Cosa? Chi? Io non ho fallito nessuna missione! Ti stai sbagliando, capito?- Ormai era diventato un mix di schizzofrenia e di ossessività. Guardò Zarbon con un visibile tic all'occhio sinistro.
-Ti senti bene? Forse dovresti andare dal medico- suggerì l'alieno dai capelli verdi.
-N-no tranquillo. Dimmi pure-
-Freezer ti vuole vedere. È una settimana che cerca di contattarti, ma sembra che tu lo voglia evitare a tutti i costi- Zarbon assotigliò lo sguardo. Vegeta sbiancò e per poco non perse l'equilibrio, ma riuscì a prendere il controllo delle sue azioni.
-Evitarlo? Io? Ma figurati. Ho avuto solo qualche contrattempo tutto qui- mentì il giovane.
-Mmmh sarà. Comunque vedi di fare in fretta. Lo sai che odia aspettare-
-Certo vado immediatamente-
Durante il tragitto tutta la sua vita cominciò a passargli davanti. Era stata breve, ma carica di esperienze e di avventure. Si fermò davanti all'enorme porta di metallo. Prese un profondo respiro, fece qualche preghierina ed entrò nell'immensa sala del tiranno.
Là, infondo, c'era Freezer seduto sul suo trono con le rotelle, Zarbon e il grassone rosa. Oltre loro tre non c'era nessun altro. Vegeta deglutì sonoramente. Questo non era affatto un buon segno.
-Oh Vegeta eccoti finalemente! Stavo cominciando a preoccuparmi. Non ti sei fatto più vedere- lo accolse la lucertola.
-Sono stato un po' impegnato, tutto qua-
-Vedo, vedo...E dimmi, cosa mi racconti di bello?-
Vegeta lo guardò un attimo perplesso: da quando gli chiedeva di raccontare qualcosa di bello? Lo voleva prendere in giro, ovvio. Lui di bello non aveva proprio un bel niente da dire.
-Niente-
-Come immaginavo- una strana luce si accese negli occhi di Freezer -Ma porca zozza, Zarbon! Ti decidi di cambiare quella lampadina? Mi viene sempre la luce negli occhi. Lo sai che mi da' fastidio!-
-Scusi, o potente malvagio, ma la c'è la crisi e le lampadine le abbiamo esaurite. Dovremo aspettare il prossimo mese per acquistarne delle altre-
-Sì certo, usa sempre la scusa della crisi- disse a bassa voce Dodoria -Ammettilo che non hai voglia di cambiarla-
-Stai zitto, idiota- rispose l'alieno dalla pelle azzurra.
-Comunque stavo dicendo- proseguì Freezer -Tu non hai nulla da raccontare mentre io sì e non è affatto bello ciò che ti sto per dire- La lucertola prese del tempo per far salire la tensione. Passarono due o forse tre minuti e Freezer non accennava a proseguire. Vegeta stava per esplodere.
-Riguarda la tua precedente missione- disse lapidario Freezer. Il Saiyan stava per farsela addosso dalla paura.
-Mi hai veramente deluso. Non me sarei mai aspettato da te, dal principe dei Saiyan-Scese dal suo trono e, dandogli le spalle, si mise a guardare fuori dall'enorme vetrata i pianeti e le comete. -Non credevo fossi così incapace ed inetto-
Vegeta stava quasi per mettersi a piangere. Lo stava umiliando e questo non lo sopportava. La sua autostima stava subendo duri colpi.
-Sei andato sulla Terra, su un pianeta popolato da esseri con un livello di combattimento misero e insulso. Hai ricevuto il migliore addestramento possibile e questo è tutto ciò che sai fare?-
Freezer assunse un accento da mafioso siciliano. -Ti ho dato tutto quello che possedevo ed è così che mi ripaghi, eh? Ricordati che io ho due occhi per vedere, due orecchie per sentire e due mani per punire-
-I-io non volevo!- disse Vegeta ormai con gli occhi lucidi.
-Sai, forse dovrei scioglierti nell'acido, ma sei il mio migliore combattente e per questa volta ti lascerò andare, per cui ti farò un'offerta che non potrai rifiutare-
-Un' offerta?- chiese preoccupato il Saiyan.
-Sì, tu...- e riprese il suo solito tono -Andrai nuovamente sulla Terra e mi porterai qualche prodotto tipico del posto!
Vegeta stava quasi per cadere a terra. Si era fatto venire l'ulcera per questo?
-Ma insomma! Potevi portarmi qualcosina! Una lasagna, una torta panna e fragole o la famosa pizza-
Il principe tirò un sospiro di sollievo. Allora non sapeva veramente cosa era successo sulla Terra.
-Allora non si preoccupi. Le porterò anche il riso alla cantonese già che ci sono- disse Vegeta con sicurezza.
-Bravo picciotto. La conversazione è finita. Baciami le mani-
Vegeta uscì dalla sala strofinandosi la bocca sul guanto e sputò un paio di volte per terra. Si diresse velocemente verso la sua stanza per i preparativi.

Gohan e Crilin avevano fatto delle ricerche su Internet e avevano scoperto che su un lontano pianeta di nome Namek esistevano delle sfere del drago uguali a quelle terrestri. Si fecero costruire una navicella dal padre di Bulma e si prepararono per partire.
Al viaggio partecipavano Gohan, Crilin e Bulma.
Gohan è riuscito ad unirsi al gruppo solo perchè ha dato una botta in testa alla madre facendola svenire.
Crilin partecipa perchè per una volta vuole essere utile in qualcosa e perchè a Bulma serviva uno schiavo.
Bulma serviva solo come meccanico e come essere inutile che non può mancare.
Tutti e tre furono pronti per questo pericoloso viaggio.

Vegeta si era messo la battle suite e stava per uscire dalla stanza quando si ricordò che era più di un mese che non controllava la posta elettronica. Tra vari messaggi pubblicitari e di flirt con sconosicute ragazze, spiccò un messaggio del tiranno.
"Ho scoperto un pianeta dove si trovano delle sfere magiche che esaudiscono qualunque desiderio. Il pianeta si chiama Namek e le cordiante sono: XVZ-1001-LKJ"
Vegeta si chiese se al tiranno fossero improvvisamente morti tutti i neuroni. Ma perchè diavolo gli aveva detto dell'esistenza delle sfere? Voleva metterlo alla prova? Il motivo non gli importava. Un ghigno diabolico si fece largo tra le sue labbra. -Molto bene, non poteva andarmi meglio! Andrò su questo pianeta prima della lucertola, troverò queste fantomatiche sfere e chiederò l'immortalità! Ahahahaha!- ed uscì.
Mentre correva verso la sala delle navicelle sentì i discorsi dei soldati e tutti erano incentrati sulle sfere magiche.
"Ma allora lo sa tutta la base! Eppure non riesco a capire perchè lo abbia detto a tutti. Insomma, se se lo fosse tenuto per sé sarebbe stata una cosa più logica ed intelligente. Bah, chi lo capisce è bravo" pensò il Saiyan.

*Flashbak*

-Signore, è sicuro di saper come si usa?- chiese Zarbon guardando il suo capo smanettare con un computer di ultima generazione.
-Certo Zarbon, figurati se il futuro dominatore dell'universo non sa mandare un'e-mail- disse scocciato.
Erano due ore e mezza che stava cercando di scrivere un'email da inviare a suo fratello, ma ancora non era riuscito a capire i meccanismi di quell'aggeggio infernale.
-Ok fatto! Ho scritto l'e-mail, ora metto l'indirizzo salvato di Cooler nella casella CC: e clicco su invia-
Ma non si accorse di aver aggiunto tutti i destinatari che aveva salvato.
-No aspetti ha sbagliato!-
Troppo tardi. L'email era stata inviata a tutti i soldati della base.
Zarbon si schiaffò una mano sulla fronte.
-Cosa c'è Zarbon?-
-Signore, ha mandato l'email a tutti i soldati-
-Stai scherzando, spero-
-Purtroppo no-
Freezer guardò lo schermo e poi Zarbon, poi riguardò lo schermo. -O porca vaccona-

Ora sul pianeta Namek stavano andando Gohan,Crilin e Bulma. Vegeta. Freezer, Zarbon e Dodoria.
Come sarebbe andata a finire? Chi riuscirà a trovare le sfere per primo? Restate sintonizzati su questo canale, lo scoprirete dopo la pubblicità.

















  
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