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Autore: mikilily    11/03/2012    8 recensioni
ispirata dalla canzone di Arisa a sanremo, eccovi la mia nuova One-shot.
la fine di un amore, le sofferenze di una donna, il poco coraggio di un uomo che si lascia manipolare dal padre, rinunciando a combattere per l'amore.
spero vi piaccia nonostante il finale.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Astoria, Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo, Da VII libro alternativo
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-Il Sereno-

Svegliarsi tra le braccia di suo marito era sempre stupendo per Hermione, soprattutto, godeva di quei momenti come se da un momento all’altro tutto potesse finire, ricordando tutto quello che anni prima era successo tra loro. Le sì mozzò il fiato al ricordo dei momenti in cui tutto per lei era perso, rimembrando gli ultimi anni a Hogwarts.

Scosse il capo mentre un brivido freddo le corse lungo la schiena, come sarebbe potuta andare avanti, senza godere di quei paradisiaci momenti insieme.

Se Draco, non avesse lasciato Astoria Greengrass all’altare, lei non sarebbe mai potuta diventare la signora Malfoy, la nuova lady come la chiamava sua suocera.

Sua suocera Narcissa, la accolse a braccia aperte quando Draco la portò alla residenza scozzese dei Malfoy, villa in cui la donna si recò insieme al marito Lucius subito dopo lo scandalo del matrimonio non celebrato.

I Malfoy, dopo anni di rancori la accettarono, stupendola.

Lo sentì muoversi tra le lenzuola e attirarla a se, destandola da quegli strani ricordi.

-amore- disse la mora posando un bacio sul muscoloso braccio del bel marito,

 – dobbiamo alzarci, Scorpius, deve mangiare- le ricordò con la sua solita voce saccente - tu, devi andare al Ministero- Malfoy sbuffo e la strinse ancora.

-altri due minuti, Herm- disse il biondo posandole dei baci sul collo accarezzandole l’addome, prima che un pianto non li fece scattare.

Hermione afferrò la sua vestaglia di seta e se la mise, celando le sue grazie a Draco che la seguì un secondo dopo, diretta alla nursery dove il piccolo Scorpius si trovava.

-amore, hai fame vero- disse Hermione prendendo tra le braccia il suo ometto.

Si sedette nella sedia a dondolo e porse il suo seno a Scorpius, che lo agguantò avido, succhiando il latte materno che la giovane donna gli offriva.

Draco rimase a guardare la scena, beandosi di quel momento tanto intimo tra le due persone più importanti della sua vita, le persone che amava più della sua stessa vita, sua moglie e suo figlio.

***

Dopo aver fatto il bagnetto al piccolino, gli mise la tutina celeste che tanto gli stava bene con sopra ricamato un orsetto che mangiava il miele, dopo avergli messo un po’ di colonia, gli legò un piccolo fiocco in raso verde smeraldo nel braccino, ponendo poi il bimbo nell’ovetto dove si accoccolò stringendo avidamente il suo peluche. Anche Hermione si preparò per andare alla tana, sotto lo sguardo attento di Draco.

-Sei troppo bella ed elegante, ricordo che...-disse l’uomo.

-Draco, per favore- gli intimò Hermione, così che, il marito lasciò il discorso in sospeso osservando ancora il vestito a fiori che scopriva le gambe magre e stupende di sua moglie.

-Scorpius- disse ancora il biondo Malfoy, -la mamma non mi da retta- disse Draco, mentre Hermione si bloccò con il pennello per l’ombretto a mezz’aria, osservando il riflesso del marito dallo specchio nel quale si stava truccando .

-l’hai vista la mamma, è bellissima. Tu!- disse ancora il biondo, -hai il compito di proteggerla da chiunque si avvicina troppo a lei. Papà, ti dà il consenso per utilizzare la magia- disse Draco Malfoy.

-Draco, il bambino non sa usare la magia e smettila di insinuare che tutti mi saltano addosso-.

-Vedi piccolino, lei non vede il problema, ma noi abbiamo un patto- disse ancora Draco, mentre Hermione alzava gli occhi al cielo esasperata,

-appena vedi uno di quei trad...rossi che l’abbraccia. Tu! Piangi e la mamma corre da te allontanandosi da quelli la-

-sei assurdo Malfoy- disse Hermione continuando a truccarsi.

-sarò anche ridico, ma non m’importa- rispose offeso, mettendosi poi la giacca grigio perla abbinata ai pantaloni.

-Draco- disse Hermione girandosi poi verso il marito.

-Fammi sapere cosa succede al ministero-.

Lui la guardò un attimo,-è solo un colloquio- disse,- non saprò nulla in tempi brevi-terminò.

-Dra- disse ancora Hermione avvicinandosi.

-Ti amo- affermò prendendo sotto braccio l’ovetto contenente il piccolo Scorpius, - noi tifiamo per te- finì baciandolo dolcemente sulla bocca.

Il biondo sorrise, rilassandosi un poco nonostante non fosse per nulla convinto del luogo, ma soprattutto delle persone, con cui sua moglie avrebbe passato tutta la mattinata, in più era ansioso per il colloquio con il ministro della magia in persona, ma sorrise, cercando di sembrare tranquillo, celando l’ansia che scorreva nelle vene.

***

Si smaterializzò direttamente ai confini della Tana, avvolta nel verde e baciata da un bel caldo sole.

-amore- disse Hermione sorridendo al suo bambino che la guardava ammaliato con i suoi occhietti curiosi.

-stai per conoscere una grande donna, sai, la considero la mia seconda mamma. Ti piacerà tantissimo Molly- finì Hermione incamminandosi lungo il sentiero ed entrando infine, nel cancello che portava alla tana.

-Hermione – disse la donna dai lunghi capelli rossi, avvolta da una lunga veste verde pisello con sopra un grembiule arancione, la sua solita divisa, la mamma e padrona di casa.

Hermione sorrise e il cuore gli esplose quando Molly l’abbracciò forte.

Niente era cambiato, la signora Weasley, le voleva bene come una figlia.

-vieni dentro. Ti stavamo aspettando-. Disse ancora la donna.

Hermione venne portata nella grande cucina della casa, dove l’aspettava tutta la famiglia Weasley al completo, a turno l’abbracciarono tutti: Arthur il capo famiglia, che dopo averla abbracciata, guardo di sfuggita il piccolo, poi in sequenza venne abbracciata da Bill e Fleur, da Charlie, George e Angelina che ora era diventata sua moglie e poi da Ginny, solo Harry e Ron erano rimasti seduti osservando l’ovetto in cui il piccolo Scorpius dormiva beato.

-cosa sarebbe questa cosa Hermione-, chiese il signor Weasley curioso osservando l’ovetto di plastica dura in cui il bimbo dormiva.

Hermione rise, - è una culla mobile, un’invenzione babbana-disse, la giovane madre.

-è tuo marito sa che usi aggeggi babbani-chiese Harry,

Hermione lo guardò un attimo

-oh sì, pensa che è andato lui con Lucius e mio padre a scegliere il tutto-rispose guardando fissa gli occhi verdi del suo miglior amico.

-ecco perché è verde- Disse George facendo ridere tutti compreso Hermione, mentre Harry e Ron si guardarono schifati.

-Posso- chiese Angelina,

- certo se vuoi, puoi anche prenderlo – rispose Hermione sorridendo all’ex cacciatrice non se lo fece ripetere due volte e prese il piccolo Scorpius.

-è bellissimo- dissero in coro, Hermione si girò a guardare Harry che osservava il suo bambino senza dire nulla e questo gli fece male abbassando un poco il capo.

-cavolo! non si può dire che non è un Malfoy- disse Ginny stemperando la tensione.

-Narcissa- disse Hermione, prendendo coraggio- dice che è uguale a Draco. Mia madre, insiste invece dicendo che assomiglia anche a me, forse il taglio degli occhi-finì.

-si, sono grandi come i tuoi- constatò Molly – è proprio bello- finì la donna.

Hermione sorrise alla donna ringraziandola con un cenno.

-povero bambino- disse Ron beccandosi uno sguardo truce da sua madre e uno ancora più brutto dalla sorella.

-Mio figlio non è infelice Ron, i suoi genitori lo amano e non gli manca nulla- enunciò senza timore Hermione mentre Harry rise sarcastico.

-immagino che l’amore sia scoppiato quanto un anno fa gli si prospettava il ritorno a Londra- disse Ron senza alcun pudore ricordando che Draco era riapparso proprio ora che si prospettavano nuovi posti di lavoro al ministero della magia.

Hermione assottigliò lo sguardo verso il suo, forse, ex amico Ron.

-ad essere sincera, io e Draco stiamo insieme da metà del sesto anno-

 A Ginny cadde la tazza dalle mani, l’incredulità e lo stupore per la notizia colse tutti di sorpresa.

-era per lui che piangevi tutte le notti- disse Harry sconvolto alzandosi in piedi, mentre Ron si dileguò non appena Hermione disse quella frase.

-si- rispose senza alcuna vergogna mentre Scorpius reclamava del cibo.

Hermione aveva appena buttato una bomba e tutti la guardavano avidi per sapere la sua verità, mentre lei con gesti meccanici prendeva il biberon dalla borsa, dando da mangiare al piccolino che si rilassò subito.

-Ci lasciammo a un mese dalla fine del settimo anno-, ricordò Hermione,

-i contratti matrimoniali tra purosangue- disse Arthur, mentre osservava il bimbo che guardava rapito il signor Weasley.

-già-, ricordò ancora Hermione. -Narcissa e Blaise cercarono di fargli capire che non era necessario portare avanti un contratto assurdo ma lui non volle ascoltarli e arrivò-cercò di spiegare Hermione.

-fino all’altare-, finì George,

 - la Greengrass ti deve odiare- disse Charlie ridendo.

-Non credo lo sappia- ammise Hermione diventando rossa.

-Zabini, invece sapeva tutto- disse Harry rivelando tutto il suo rammarico.

-Zabini ha un’apertura mentale, che tu ancora non hai-, disse Ginny guardando dritta negli occhi suo marito che divenne rosso.

-Blaise, è sempre stato fuori dai giochi, non gli è costato alcun sacrificio vedermi con Draco, anzi è stato felice di aiutarci a tenere il segreto-.

-l’avete già battezzato- chiese Molly che ora si spupazzava il piccolo Scorpius che curioso toccava il viso dalla donna, che li faceva facce buffissime solo per vederlo ridere.

-No Draco aspettava che prendessi coraggio per chiederlo al mio miglior amico- Harry spalancò la bocca incredulo.

-stai scherzando?-disse.

-Affatto. Draco è d’accordo. Volevamo i nostri migliori amici come padrini per Scorpius lui ha scelto Blaise ed io voglio te Harry-

Lui si alzò di scatto facendo cadere la sedia abbracciando la sua amica.

-scusa- le sussurrò stringendola venendo poi sbalzato da Hermione un secondo dopo.

-Scorpius- urlò Hermione agitando il dito sul viso del piccolo –non si fa, non si fa- disse ancora la riccia.

Harry invece a terra rideva,

-tranquilla Herm, anche io dicevo a James di proteggere la mamma quando era piccolo e Ginny lavorava al profeta con Dean Thomas-ricordò Harry.

-Harry Potter- disse sua moglie mettendo le mani sui fianchi proprio come faceva sua madre Milly.

-vergognati- concluse e tutti risero.

La mattinata corse veloce e il clima si rasserenò, Scorpius passo di braccia e in braccia non lesinando sorrisi conquistando tutti i Weasley, solo Ron evitò di prenderlo in braccio ma Hermione lo capì, Ginny le aveva detto che era ancora innamorato di lei.

Le dispiacque sapere che il suo amico aveva aspettato per anni cullandosi con un’illusione per il suo ritorno, lei non le aveva mai dato alcuna speranza.

Con questo pensiero rientrò a casa da suo marito che l’attendeva nella sala da pranzo, felice di riaverli sani e salvi a casa.

-Pensavo che vi avessero rapiti- disse il biondo baciando Hermione per poi prendere il piccolo tra le braccia.

-campione sai che sei mancato tanto a papà- disse.

-oh bene potrei offendermi Malfoy, io non ti sono mancata- lui rise.

-vieni qua – disse Draco invitando anche lei sul divano dove si era accomodato,

-devo parlarvi- disse il biondo.



   
 
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