-Il Sereno-
Svegliarsi
tra le braccia di suo marito era sempre
stupendo per Hermione, soprattutto, godeva di quei momenti come se da
un
momento all’altro tutto potesse finire, ricordando tutto
quello che anni prima
era successo tra loro. Le sì mozzò il fiato al
ricordo dei momenti in cui tutto
per lei era perso, rimembrando gli ultimi anni a Hogwarts.
Scosse
il capo mentre un brivido freddo le corse
lungo la schiena, come sarebbe potuta andare avanti, senza godere di
quei
paradisiaci momenti insieme.
Se
Draco, non avesse lasciato Astoria Greengrass all’altare,
lei non sarebbe mai potuta diventare la signora Malfoy, la nuova lady
come la
chiamava sua suocera.
Sua
suocera Narcissa, la accolse a braccia aperte
quando Draco la portò alla residenza scozzese dei Malfoy,
villa in cui la donna
si recò insieme al marito Lucius subito dopo lo scandalo del
matrimonio non
celebrato.
I
Malfoy, dopo anni di rancori la accettarono,
stupendola.
Lo
sentì muoversi tra le lenzuola e attirarla a se,
destandola da quegli strani ricordi.
-amore-
disse la mora posando un bacio sul muscoloso
braccio del bel marito,
– dobbiamo
alzarci,
Scorpius, deve mangiare- le ricordò con la sua solita voce
saccente - tu, devi
andare al Ministero- Malfoy sbuffo e la strinse ancora.
-altri
due minuti, Herm- disse il biondo posandole
dei baci sul collo accarezzandole l’addome, prima che un
pianto non li fece
scattare.
Hermione
afferrò la sua vestaglia di seta e se la
mise, celando le sue grazie a Draco che la seguì un secondo
dopo, diretta alla nursery
dove il piccolo Scorpius si trovava.
-amore,
hai fame vero- disse Hermione prendendo tra
le braccia il suo ometto.
Si
sedette nella sedia a dondolo e porse il suo seno
a Scorpius, che lo agguantò avido, succhiando il latte
materno che la giovane
donna gli offriva.
Draco
rimase a guardare la scena, beandosi di quel
momento tanto intimo tra le due persone più importanti della
sua vita, le
persone che amava più della sua stessa vita, sua moglie e
suo figlio.
***
Dopo
aver fatto il bagnetto al piccolino, gli mise
la tutina celeste che tanto gli stava bene con sopra ricamato un
orsetto che
mangiava il miele, dopo avergli messo un po’ di colonia, gli
legò un piccolo
fiocco in raso verde smeraldo nel braccino, ponendo poi il bimbo
nell’ovetto
dove si accoccolò stringendo avidamente il suo peluche.
Anche Hermione si
preparò per andare alla tana, sotto lo sguardo attento di
Draco.
-Sei
troppo bella ed elegante, ricordo che...-disse
l’uomo.
-Draco,
per favore- gli intimò Hermione, così che,
il marito lasciò il discorso in sospeso osservando ancora il
vestito a fiori
che scopriva le gambe magre e stupende di sua moglie.
-Scorpius-
disse ancora il biondo Malfoy, -la mamma
non mi da retta- disse Draco, mentre Hermione si bloccò con
il pennello per l’ombretto
a mezz’aria, osservando il riflesso del marito dallo specchio
nel quale si
stava truccando .
-l’hai
vista la mamma, è bellissima. Tu!- disse ancora
il biondo, -hai il compito di proteggerla da chiunque si avvicina
troppo a lei.
Papà, ti dà il consenso per utilizzare la magia-
disse Draco Malfoy.
-Draco,
il bambino non sa usare la magia e smettila
di insinuare che tutti mi saltano addosso-.
-Vedi
piccolino, lei non vede il problema, ma noi
abbiamo un patto- disse ancora Draco, mentre Hermione alzava gli occhi
al cielo
esasperata,
-appena
vedi uno di quei trad...rossi che l’abbraccia.
Tu! Piangi e la mamma corre da te allontanandosi da quelli la-
-sei
assurdo Malfoy- disse Hermione continuando a
truccarsi.
-sarò
anche ridico, ma non m’importa- rispose offeso,
mettendosi poi la giacca grigio perla abbinata ai pantaloni.
-Draco-
disse Hermione girandosi poi verso il
marito.
-Fammi
sapere cosa succede al ministero-.
Lui
la guardò un attimo,-è solo un colloquio-
disse,- non saprò nulla in tempi brevi-terminò.
-Dra-
disse ancora Hermione avvicinandosi.
-Ti
amo- affermò prendendo sotto braccio l’ovetto
contenente
il piccolo Scorpius, - noi tifiamo per te- finì baciandolo
dolcemente sulla
bocca.
Il
biondo sorrise, rilassandosi un poco nonostante
non fosse per nulla convinto del luogo, ma soprattutto delle persone,
con cui sua
moglie avrebbe passato tutta la mattinata, in più era
ansioso per il colloquio
con il ministro della magia in persona, ma sorrise, cercando di
sembrare
tranquillo, celando l’ansia che scorreva nelle vene.
***
Si
smaterializzò direttamente ai confini della Tana,
avvolta nel verde e baciata da un bel caldo sole.
-amore-
disse Hermione sorridendo al suo bambino che
la guardava ammaliato con i suoi occhietti curiosi.
-stai
per conoscere una grande donna, sai, la
considero la mia seconda mamma. Ti piacerà tantissimo Molly-
finì Hermione
incamminandosi lungo il sentiero ed entrando infine, nel cancello che
portava
alla tana.
-Hermione
– disse la donna dai lunghi capelli rossi,
avvolta da una lunga veste verde pisello con sopra un grembiule
arancione, la
sua solita divisa, la mamma e padrona di casa.
Hermione
sorrise e il cuore gli esplose quando Molly
l’abbracciò forte.
Niente
era cambiato, la signora Weasley, le voleva
bene come una figlia.
-vieni
dentro. Ti stavamo aspettando-. Disse ancora
la donna.
Hermione
venne portata nella grande cucina della casa,
dove l’aspettava tutta la famiglia Weasley al completo, a
turno l’abbracciarono
tutti: Arthur il capo famiglia, che dopo averla abbracciata, guardo di
sfuggita
il piccolo, poi in sequenza venne abbracciata da Bill e Fleur, da
Charlie, George
e Angelina che ora era diventata sua moglie e poi da Ginny, solo Harry
e Ron
erano rimasti seduti osservando l’ovetto in cui il piccolo
Scorpius dormiva
beato.
-cosa
sarebbe questa cosa Hermione-, chiese il
signor Weasley curioso osservando l’ovetto di plastica dura
in cui il bimbo
dormiva.
Hermione
rise, - è una culla mobile, un’invenzione
babbana-disse,
la giovane madre.
-è
tuo marito sa che usi aggeggi babbani-chiese Harry,
Hermione
lo guardò un attimo
-oh
sì, pensa che è andato lui con Lucius e mio
padre a scegliere il tutto-rispose guardando fissa gli occhi verdi del
suo miglior
amico.
-ecco
perché è verde- Disse George facendo ridere
tutti compreso Hermione, mentre Harry e Ron si guardarono schifati.
-Posso-
chiese Angelina,
-
certo se vuoi, puoi anche prenderlo – rispose Hermione
sorridendo all’ex cacciatrice non se lo fece ripetere due
volte e prese il
piccolo Scorpius.
-è
bellissimo- dissero in coro, Hermione si girò a
guardare Harry che osservava il suo bambino senza dire nulla e questo
gli fece
male abbassando un poco il capo.
-cavolo!
non si può dire che non è un Malfoy- disse Ginny
stemperando la tensione.
-Narcissa-
disse Hermione, prendendo coraggio- dice
che è uguale a Draco. Mia madre, insiste invece dicendo che
assomiglia anche a
me, forse il taglio degli occhi-finì.
-si,
sono grandi come i tuoi- constatò Molly –
è proprio
bello- finì la donna.
Hermione
sorrise alla donna ringraziandola con un
cenno.
-povero
bambino- disse Ron beccandosi uno sguardo
truce da sua madre e uno ancora più brutto dalla sorella.
-Mio
figlio non è infelice Ron, i suoi genitori lo
amano e non gli manca nulla- enunciò senza timore Hermione
mentre Harry rise
sarcastico.
-immagino
che l’amore sia scoppiato quanto un anno
fa gli si prospettava il ritorno a Londra- disse Ron senza alcun pudore
ricordando che Draco era riapparso proprio ora che si prospettavano
nuovi posti
di lavoro al ministero della magia.
Hermione
assottigliò lo sguardo verso il suo, forse,
ex amico Ron.
-ad
essere sincera, io e Draco stiamo insieme da
metà del sesto anno-
A Ginny cadde
la tazza dalle mani, l’incredulità e lo stupore
per la notizia colse tutti di
sorpresa.
-era
per lui che piangevi tutte le notti- disse Harry
sconvolto alzandosi in piedi, mentre Ron si dileguò non
appena Hermione disse
quella frase.
-si-
rispose senza alcuna vergogna mentre Scorpius
reclamava del cibo.
Hermione
aveva appena buttato una bomba e tutti la
guardavano avidi per sapere la sua verità, mentre lei con
gesti meccanici prendeva
il biberon dalla borsa, dando da mangiare al piccolino che si
rilassò subito.
-Ci
lasciammo a un mese dalla fine del settimo anno-,
ricordò Hermione,
-i
contratti matrimoniali tra purosangue- disse Arthur,
mentre osservava il bimbo che guardava rapito il signor Weasley.
-già-,
ricordò ancora Hermione. -Narcissa e Blaise
cercarono di fargli capire che non era necessario portare avanti un
contratto
assurdo ma lui non volle ascoltarli e
arrivò-cercò di spiegare Hermione.
-fino
all’altare-, finì George,
- la
Greengrass ti deve odiare- disse Charlie ridendo.
-Non
credo lo sappia- ammise Hermione diventando
rossa.
-Zabini,
invece sapeva tutto- disse Harry rivelando
tutto il suo rammarico.
-Zabini
ha un’apertura mentale, che tu ancora non hai-,
disse Ginny guardando dritta negli occhi suo marito che divenne rosso.
-Blaise,
è sempre stato fuori dai giochi, non gli è
costato alcun sacrificio vedermi con Draco, anzi è stato
felice di aiutarci a
tenere il segreto-.
-l’avete
già battezzato- chiese Molly che ora si
spupazzava il piccolo Scorpius che curioso toccava il viso dalla donna,
che li
faceva facce buffissime solo per vederlo ridere.
-No
Draco aspettava che prendessi coraggio per
chiederlo al mio miglior amico- Harry spalancò la bocca
incredulo.
-stai
scherzando?-disse.
-Affatto.
Draco è d’accordo. Volevamo i nostri
migliori amici come padrini per Scorpius lui ha scelto Blaise ed io
voglio te Harry-
Lui
si alzò di scatto facendo cadere la sedia abbracciando
la sua amica.
-scusa-
le sussurrò stringendola venendo poi
sbalzato da Hermione un secondo dopo.
-Scorpius-
urlò Hermione agitando il dito sul viso
del piccolo –non si fa, non si fa- disse ancora la riccia.
Harry
invece a terra rideva,
-tranquilla
Herm, anche io dicevo a James di
proteggere la mamma quando era piccolo e Ginny lavorava al profeta con
Dean
Thomas-ricordò Harry.
-Harry
Potter- disse sua moglie mettendo le mani sui
fianchi proprio come faceva sua madre Milly.
-vergognati-
concluse e tutti risero.
La
mattinata corse veloce e il clima si rasserenò, Scorpius
passo di braccia e in braccia non lesinando sorrisi conquistando tutti
i Weasley,
solo Ron evitò di prenderlo in braccio ma Hermione lo
capì, Ginny le aveva
detto che era ancora innamorato di lei.
Le
dispiacque sapere che il suo amico aveva
aspettato per anni cullandosi con un’illusione per il suo
ritorno, lei non le
aveva mai dato alcuna speranza.
Con
questo pensiero rientrò a casa da suo marito che
l’attendeva nella sala da pranzo, felice di riaverli sani e
salvi a casa.
-Pensavo
che vi avessero rapiti- disse il biondo
baciando Hermione per poi prendere il piccolo tra le braccia.
-campione
sai che sei mancato tanto a papà- disse.
-oh
bene potrei offendermi Malfoy, io non ti sono
mancata- lui rise.
-vieni
qua – disse Draco invitando anche lei sul
divano dove si era accomodato,
-devo
parlarvi- disse il biondo.