Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: flors99    11/03/2012    28 recensioni
- Sono incinta. – specificò a quel punto Hermione, dissipando ogni suo dubbio e facendola strozzare con la sua stessa saliva.
Ginny spalancò gli occhi, incapace di credere che quello non fosse uno scherzo.
- Cos… eh?! C-come? Quando? Ma… ma… tu... – borbottò, pronunciando frasi sconnesse per quasi un minuto intero. – Non… non è divertente, Hermione. – disse alla fine, con la gola che bruciava per lo sforzo di parlare.
- Già. – mormorò Hermione, in un ansito di tristezza. – A chi lo dici. […]
- Ma… – la giovane Weasley cercò di mettere ordine nella sua testa, ancora sconcertata dalle parole della strega più grande. – Io… cioè tu… con chi…cioè… è Ron? – domandò, allucinata. – Io non sapevo neanche che vi frequentaste! Perché non mi hai detto niente? […]
- Ronnonèilpadre. – chiarì Hermione, pronunciando quelle parole nel modo più veloce possibile, scacciando dalla sua testa i cattivi pensieri.
- Che?
- Ronnonèilpadre! – ribadì, più in fretta di prima.
- Hermione, non capisco… cosa stai dicendo… - mormorò la giovane Weasley, non consapevole di quali parole usare.
Via il dente, via il dolore.
- Ho detto che Ron non è il padre! – esclamò tutto d’un fiato.
Via il dente, via il dolore. Sì, un cavolo!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ciao a tutti!! Non credevo che sarei riuscita ad aggiornare entro oggi, ma invece ce l’ho fatta! ^_^ Prima di lasciarvi al capitolo devo fare alcune precisazioni importanti:questo capitolo parte da un falshback. Le parti in corsivo descrivono degli eventi successi in passato, le parti non scritte in corsivo rappresentano la situazione attuale. Lo dico, perché la narrazione può risultare confusa e mi scuso subito se accadrà una cosa simile.
Seconda cosa: Voldemort è stato già sconfitto, nel quinto libro da Silente al Ministero. I Mangiamorte sono tutti ad Azkaban, e…..e…..mi sono dimenticata quello che volevo scrivere! O.o Se avete qualche dubbio chiedete, non sia mai che non mi venga in mente quello che dovevo dirvi! xD
 Lascio il resto dei commenti a fine capitolo, vi aspetto giù!
 




 
Un pendolo rintoccava l’arrivo della mezzanotte.
Il rumore attraversò i corridoi totalmente vuoti, così stranamente silenziosi rispetto al giorno, gremiti di studenti. Tutta Hogwarts dormiva in quel momento, lasciando alle nude pareti in pietra il compito di ascoltare la melodia del pendolo. Ma il dodicesimo rintocco non fu soltanto inghiottito dal silenzio e disperso nell’oscurità, giunse invece alle orecchie di una figura che camminava frettolosamente nei corridoi, circondata dal buio.
Normalmente Hermione era sempre stata abbastanza rispettosa delle regole ed assai ligia ai propri doveri di Caposcuola, doveri come non ritrovarsi a girottolare per il castello di Hogwarts durante la notte.
Quella sera i suoi doveri erano venuti a mancare, si era attardata in biblioteca per terminare una ricerca su un compito di Trasfigurazioni, assegnato quel giorno dalla professoressa McGranitt e che sarebbe dovuto esser consegnato entro due settimane. Inutile dire che la Grifondoro spinta dalla curiosità e dal desiderio si sapere, aveva letto libri su libri dell’argomento richiesto e aveva già finito la ricerca, motivo per cui ancora si attardava per i corridoi a quell’ora di notte.
Stava tornando verso la torre a passo di marcia, era intenzionata a dormire almeno un minimo di sei ore prima di iniziare il secondo ripasso per la lezione di Aritmanzia del giorno successivo, e avrebbe continuato imperterrita per la sua strada, se qualcosa non l’avesse immediatamente bloccata.
 
Un suono.
 
Si fermò all’istante, quasi inciampando, guardandosi intorno alla ricerca della fonte di quel rumore.
- Lumos.
Dalla sua bacchetta si irradiò una luce leggera che puntò verso il basso per non rischiare di farsi vedere. Si guardò intorno e alla sua sinistra distinse una stanza, che riconobbe come il bagno dei prefetti. Si avvicinò lentamente, facendo il meno rumore possibile. Il suono che aveva sentito poco prima s’intensificò.
Si avvicinò alla porta, sempre in punta di piedi e sbirciò all’interno.
 
Spalancò gli occhi, scioccata per la scena che le si presentò di fronte.
 
Quello che vide la lasciò a bocca aperta: dovette far violenza su se stessa per non muoversi e non fare il minimo rumore. Mai Hermione avrebbe creduto di poter assistere a qualcosa di simile fino a quel momento; mai avrebbe immaginato di essere testimone di un tale evento. Completamente sbigottita e incredula non poteva fare a meno di stupirsi sempre di più, mentre osservava le lacrime che scorrevano sul volto pallido del ragazzo.
 
E quel suono che aveva sentito prima lo riconobbe per quello che era in realtà: un singhiozzo.
 
Lui non era il tipo che avrebbe mai potuto trovare in quella condizione.
 
Lui era quello che si pensava non provasse sentimenti.
 
Eppure era lì, seduto, con la testa tra le mani e le spalle scosse leggermente dal pianto.


Draco Malfoy.


Il freddo, cinico, spietato, arrogante Draco Malfoy, come un qualsiasi essere umano, stava piangendo in religioso silenzio.
 
Solo.
 
Aveva sempre avuto uno stuolo di scagnozzi al seguito, perché adesso era nella totale solitudine? Perché con tutte le persone che lo guardavano come un dio sceso in terra, lui tra tutti aveva scelto il silenzio come compagno?
 
Solo.
 
Le spalle di Malfoy sussultarono e Hermione trattenne il respiro, spaventata all’idea che potesse aver percepito la sua presenza. Solo dopo pochi secondi si rese conto che il Serpeverde aveva ripreso a piangere in modo più forte di prima, le braccia percorse da spasmi e un lamento straziante a uscire dalla sua gola.
Talmente straziante che Hermione provò pena per Malfoy.Nonostante tutti gli insulti, le offese, le cattiverie che lui le aveva rivolto e che l’avevano portata a versare molte più lacrime di quelle che lui stava rilasciando in quel momento, provò una sincera tristezza per lui. Il suo cuore da Grifondoro, alle volte, era scomodo. Perché uno come Malfoy non si meritava niente, men che meno il suo dispiacere, non dopo tutto quello che le aveva fatto passare.
Hermione si chiese perché, uno come Draco Malfoy, avesse motivo di piangere. Era ricco, rispettato da tutti quelli della sua casa, di bell’aspetto, non c’era niente che gli mancasse. Prima che potesse pensare altro il movimento del ragazzo la spaventò. Draco allontanò le mani dal viso, scoprendo il suo volto che era devastato, stanco, sciupato.Si asciugò con le dita gli occhi lucidi e rossi, poi si mise a fissare un punto davanti a sé, immobile, tormentato da chissà quali pensieri. Hermione continuava ad osservarlo attentamente, curiosa, aveva scoperto un lato di Malfoy che probabilmente nessun altro conosceva. Sembrava strano il suo viso senza ghigni o arie di superiorità: i suoi lineamenti erano più rilassati, gli davano un aspetto meno spigoloso, meno rigido. La sua espressione sembrava un misto di rabbia e malinconia. Ma i suoi occhi… i suoi occhi cambiarono tutto.
Hermione non li aveva mai visti.
 
 
- Malfoy. – Hermione non credeva che pronunciare il suo cognome fosse tanto difficile. Quel cognome sputato da molte persone come un insulto, quella semplice parola che lei stessa in passato aveva nominato con spregio e disprezzo. – Malfoy. – ripeté la Grifondoro. – Devo parlarti.
La sua sicurezza non vacillò quando tutti i Serpeverde si voltarono a fissarla sorpresi e indignati dalla sua presenza al loro tavolo. La sua sicurezza vacillò soltanto quando due lame d’argento la trafissero come pugnali.
 
 
Quante volte Hermione aveva osservato quegli occhi e si era stupita per la loro innaturale freddezza? Quante volte Hermione si era meravigliata della cattiveria che aveva visto aleggiare sul fondo di quel grigio così intenso?
Tante.
Troppe.
 
Eppure fu in quel momento che la ragazza vide il vero Draco.
 
Non il furetto, non un Purosangue, non il borioso, arrogante, insopportabile Serpeverde che le faceva ribollire il sangue nelle vene non appena apriva bocca riempiendosi di insulti e cattiverie nei suoi confronti.
Niente di tutto questo.
Vide solo un ragazzo.
 
Draco. Non Malfoy.
 
E vide quegli occhi, impregnati di una sofferenza così profonda da farle credere di poterla toccare. Non credeva che Malfoy potesse avere uno sguardo tanto espressivo, tormentato, disperato. Hermione percepì un brivido percorrerle la spina dorsale, la mente improvvisamente svuotata da qualsiasi pensiero. Sapeva di non dover essere lì, aveva la chiara percezione di quanto la sua presenza fosse inopportuna in quel momento, stava violando la sua sfera personale senza averne il diritto. Eppure non riusciva a distogliere lo sguardo da quel ragazzo che le sembrava di non aver mai conosciuto, celato chissà dove.
 
Dietro una maschera.
 
Draco. Non Malfoy.
 
Si accostò ancora di più alla porta del bagno, nello spasmodico bisogno di vederlo di più, conoscerlo di più. Emise un singulto quando avvertì il piede sinistro perdere l’equilibrio e il suo naso andare a sbattere contro il paravento. Cercò di aggrapparsi alla maniglia per non cadere, senza riuscirci. In quei cinque secondi che intercorsero tra il colpo al naso e la sua caduta a terra ebbe la chiara percezione di quello che sarebbe successo di lì a poco.
Cadde a terra in un tonfo sordo e deglutì pesantemente, mentre il cuore prendeva a batterle furiosamente nel petto. Quando rialzò gli occhi vide lo sguardo di Malfoy fisso su di sè.
 
- Cos’hai detto, Mezzosangue?
Le lame d’argento, più affilate che mai, la lacerarono da dentro. Malfoy la fissò disgustato e con un disprezzo palpabile nell’aria.
 
Malfoy. Non Draco.
 
- Non chiamarmi così. – ringhiò, cercando poi di darsi una calmata per non mettersi a litigare. – Devo parlarti, Malfoy. – probabilmente se gli sguardi avessero potuto uccidere, Hermione sarebbe rimasta incenerita da quello sguardo rovente che il ragazzo le stava rivolgendo.
- Non m’importa di ciò che ti passa per la testa, non sono qui per assecondare le tue disfunzioni cerebrali. Ora vattene!
- Non credo proprio, Malfoy! E, comunque, nessuna disfunzione cerebrale, ho ancora un cervello che funziona, almeno io.
Qualche studente seduto ai tavoli vicini ridacchiò, mentre i loro sguardi si fronteggiavano. Hermione cercò di oltrepassare invano quel muro innalzato sui suoi occhi, ma le due lame d’argento rimanevano fredde e inespressive; non c’era assolutamente niente in quel grigio, non c’era nessuna di quelle emozioni che li avevano attraversati quella notte.
 
Malfoy. Non Draco.
 
- Te lo ripeto l’ultima volta. Granger, sparisci!
- E io ti ripeto che ho bisogno di parlarti, subito. Non ho intenzione di andarmene, finché non mi avrai ascoltato! – Hermione concluse l’ultima parola con il tono leggermente più alto. Improvvisamente si sentì stanchissima, colta da un giramento di testa impressionante: un insolito brivido si diffuse lungo tutta la schiena, facendola tremare completamente.
Il Serpeverde s’irritò, di fronte alla sua ostinazione, mentre uno strano mormorio si faceva strada lungo il tavolo dei Serpeverde. Probabilmente si stavano chiedendo perché una come la Granger dovesse aver bisogno di Draco Malfoy.
Non volendo dare adito a chissà quale pettegolezzo, il Serpeverde si alzò raggiungendola.
- Dimmi allora.
- Non qui. – La Grifondoro non fu sicura di aver davvero pronunciato quelle parole. La sua stessa voce le giunse lontana e Hermione sentì qualcosa crescere alla bocca dello stomaco.
Malfoy assunse l’espressione più stronza del suo repertorio.
- Cos’hai, Sanguesporco? – piegò le labbra in un ghigno, cogliendo il suo improvviso disagio. – Io non ho alcun problema a parlarne qui, davanti a tutti. – la stava provocando, non era una novità. Ma Hermione in quel momento si sentiva talmente intontita, da non riuscire a cogliere la provocazione; gli occhi le divennero lucidi, senza che neanche lei sapesse il perché.
- Malfoy smettila. – sbottò Hermione, prima che una violenta stretta allo stomaco la cogliesse impreparata. – Non sto giocando, è importante. Pensi che sarei qui davanti a tutti a litigare con te se non fosse così?
- Draco… credo che stia male. – gli sussurrò a quel punto Daphne, leggermente preoccupata e incuriosita dal comportamento della Grifondoro.
- Non so cosa potrei avere di importante da doverne parlare con una come te. Quindi per me questa discussione non esiste. – la gelò il Serpeverde, ignorando il tremolio delle mani di Hermione.
Il tono pieno di odio che fu la goccia che fece traboccare il vaso.
La ragazza senza rispondere corse via dalla Sala Grande, sotto gli sguardi increduli di quasi tutti gli studenti, mentre un moto di disgusto per quello che era appena successo le risaliva in gola. Hermione si portò una mano davanti alla bocca, precipitandosi il più velocemente possibile verso i dormitori.
Sentiva la nausea crescere ogni secondo di più.
Quando finalmente raggiunse il bagno, vomitò l’anima. Sentì le gambe cederle e si ritrovò seduta sul pavimento freddo. Il tremore non accennava ad andarsene, Hermione si portò una mano alla fronte madida di sudore. Cercò di regolarizzare il respiro, inutilmente.
E per la prima volta Hermione provò rimpianto per quello che aveva visto quella sera di un anno fa. Si pentì di quell’istante.
 
 
Bastò un singolo istante. Un singolo attimo in cui gli occhi di Malfoy incontrarono quelli di Hermione, trafiggendola come la più impietosa delle lame: spalancati, enormi, increduli di vedere lei lì. Ancora vulnerabili, ancora aperti in una muta richiesta di aiuto, un singolo attimo prima che Draco recuperasse la sua maschera di freddezza e arroganza e quegli occhi tornassero inespressivi come non mai.
Ma fu troppo tardi.
 
Perché ormai Hermione lo aveva visto.
 
Lo aveva visto in quell’istante il vero Draco, la persona celata dietro quel cognome altezzoso, arrogante, crudele. La ragazza provò qualcosa di simile all’affetto, senza sapere neanche lei da cosa fosse scaturito. Distratta però da questa nuovo sentimento che sentiva crescere nel cuore, non riuscì ad accorgersi dello scatto del Serpeverde e in un attimo si ritrovò sbattuta contro il muro, mentre le mani di Draco stringevano con violenza i suoi polsi.
Hermione non poté fare a meno di sussultare di paura sotto i suoi occhi di ghiaccio, che la fissavano con un odio smisurato.
 
Malfoy. Non Draco.
 
Il suo cuore sembrava volerle uscire dal petto, tanto correva veloce.
- Mi spiavi, Mezzosangue? – sibilò con odio a due spanne dal suo viso. Hermione ingoiò saliva, o quello che ne rimaneva, aveva la bocca completamente asciutta.
Poiché la Grifondoro non rispondeva Draco le serrò i polsi in una sola mano con una presa ferrea e con l’altra mano libera le afferrò il mento violentemente.
- Prova solo a farne parola con qualcuno… prova solo a raccontare a qualcuno quello che hai visto e, giuro su Salazar, che ti uccido, sudicia Sanguesporco. – si allontanò lentamente e gli lanciò un’ultima occhiata, come per assicurarsi che avesse capito.
 
Un‘occhiata così gelida che il ghiaccio sarebbe sembrato caldo al confronto.
 
Hermione si massaggiò i polsi, segnati di rosso e lo guardò andare via, spaventata. Se ne andò semplicemente così, confondendosi col buio e portando via i suoi occhi crudeli.
 
Gli occhi di Malfoy. Non di Draco.
 
Fu da quel giorno che anche Hermione cominciò a portare una maschera.
Quella maschera che era portatrice di quel segreto pericoloso, quella maschera sotto la quale, inconsapevolmente a tutto e a tutti, quel moto di affetto che aveva provato guardando Draco, si alimentava ogni giorno di più.
 
Quella maschera che gelosamente racchiudeva quell’istante.
 
 
L’istante occupa uno spazio stretto tra speranza e rimpianto: è lo spazio della vita.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 









 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo Autrice
Volete uccidermi vero? Probabilmente ho deluso tantissime persone con questo capitolo orribile, mi dispiace tanto! In questo capitolo tecnicamente Hermione avrebbe dovuto rivelare la sua gravidanza, ma ho come sentito il bisogno di narrare perché lei si sia innamorata di Draco, da cosa fosse nato questo amore, quando invece prima lo odiava. Sapevo che non avevo ancora chiarito alla perfezione il fatto di come si fosse innamorata di lui e non so perché mi è venuto da metterlo in questo capitolo! E' stato "necessario" per me, necessario da scrivere, necessario far sapere anche a voi come erano andate le cose.....
Lo so che invece volevate che Hermione dicesse la verità, però…..
Hei! Posate quei forconi! No, no, no, sono troppo giovane per morireeeeeee!!!!! Aiuto!
Lo so: Ho deluso molte persone con questo cap, sono già pronta alle bandiere arancionissime che invaderanno il mio account ù.ù
A mia discolpa posso dire però che sono reduce di una settimana infernale: tra greco, latino e tutte le altre materie non so più dove sbattere la testa. Ho avuto tre compiti scritti, più una decina di interrogazioni, questo per dirvi di non meravigliarvi se troverete qualche Orrore grammaticale in questo capitolo, sono talmente fusa che non me ne sono accorta rileggendolo. Ultimamente sono anche perseguitata dagli incubi! Avete presente in Harry Potter e l’ordine della Fenice, la scena in cui si affrontano Silente e Voldemort? Ecco, io ho sognato più o meno una cosa del genere, soltanto che stavolta i due combattenti erano Silente e Cicerone (devo smetterla di studiare latino di sera). Silente attaccava con la magia e Cicerone si difendeva con le sue orazioni e le sue famose frasi: “io mi oppongo”… -.-” Indovinate un po’ chi ha vinto?
Cicerone ovviamente, è il mio incubo personale da tre anni… lasciamo perdere i miei problemi mentali, non voglio contagiarvi xD
Ringrazio tutti coloro che hanno messo la mia storia tra le seguite/le preferite/le ricordate o anche a chi ha solo dato una sbirciata! Ma soprattutto ringrazio le dolci meraviglie che hanno recensito lo scorso capitolo: elisadi80, Harry Potterish, la_marty, MadamaBumb, Lady Johanna, sophia5, EmWeasley, jenny95k, Black_Yumi, sunbliss, mikilily, Ginevra James. 12! È il numero massimo di recensioni che abbia mai raggiunto! Siete state gentilissime a recensire, davvero ho le lacrime agli occhi per la gioia ^^ Spero di aggiornare il prima possibile, ho un mucchio di idee che mi frullano in testa, e vi avviso subito che da questo capitolo in poi, le cose si vivacizzeranno! Presto, mooooltoo presto, ci sarà una bella sorpresa! xD
Ok, ora smetto di delirare e mi ritiro!
Al prossimo capitolo fantastici lettori!
La vostra pazza,
flors99
 
  
Leggi le 28 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: flors99