Due cose:
1) Per
evitare incomprensioni, “Sepolcri” e “Pecciri” sono la stessa persona, il fatto
è che prima l’avevo chiamato in un modo, poi l’ho cambiato ma non ovunque,
quindi, sparsi per la storia, ci sono entrambi i nomi.
2) Questo
capitolo si sarebbe dovuto chiamare “UN ATTIMO DI RESPIRO”, ma poiché veniva
cortissimo, l’ho unito a quello che sarebbe dovuto essere l’undicesimo, per cui
ecco a voi quello che ne è venuto fuori (spero vi piaccia)
10-
LA PIOVRA GIGANTE
Al ritorno a Hogwarts, tutti i
ragazzi erano demoralizzati. Avere scoperto che i mostri d’evocazioni
mantenevano tutte le loro sensazioni li aveva sconvolti, ma non sapevano che
questo faceva proprio parte del piano delle folgori oscure.
«Hahaha! Sai Alessio, il tuo
piano si è davvero rivelato brillante.»
«Grazie Tom. Vedi, conosco
Leonheart ed i suoi amici e sapevo che una cosa del genere l’avrebbe
sconvolto.»
«Sì, lui e anche Potter.»
«Sì, ma Potter non è poi un gran
pericolo. Dopo tutto ha solo il potere del fuoco, mentre Leonheart ha la
folgore…»
«Infatti, anche se d’ombra, resta
pur sempre una folgore ed è un potere terrificante.»
«Hehehe…e ora si comincia con la
fase due del piano…» mormorò Manzoni che poi scoppiò in una fragorosa risata
alla quale si unì anche Voldemort.
Squall era esausto. Il sudore gli
appannava gli occhi per quanta ne aveva. Stava cercando di aumentare il suo
controllo dello Spirito, così da poter dominare perfettamente Rygon, ma non
c’era verso. Squall, stremato, cadde sulle ginocchia.
«è impossibile…è troppo potente…»
«Dai Squall, rialzati. Vedrai che
ci riuscirai!» lo incoraggiò Alex porgendogli la destra per aiutarlo a
rialzarsi.
«No Alex, Rygon è troppo forte.
Ho paura che non ce la farei nemmeno con la folgore originale…»
Alex gli tirò un ceffone.
«Smetti di fare l’idiota! Sei il
migliore fra noi! Se non ci riesci tu, nessuno potrebbe! E io, anzi noi, ci
fidiamo di te. Quindi rialzati e ritenta! Niente è impossibile»
Squall guardò l’amico e riprese
fiducia in se stesso. Congedò Alex e riprese a meditare, sperando di aumentare
la sua energia spirituale.
Solo loro due, Squall e Rygon,
uno di fronte all’altro. Il dragone emise un ruggito e partì alla carica del
ragazzo che impugnò la spada e lanciò un Ultimo Arcanum di ghiaccio contro lo Spirito che però lo
neutralizzò con una fiammata ed attaccò Squall con una codata. Egli però si
teletrasportò, evitando così il colpo di Rygon. Leonheart riapparve alle spalle
della creatura e scagliò un altro incantesimo arcano di ghiaccio, ma questa
volta la fiammata di Rygon era così potente da colpire pure lui.
«NOOOOO!!»
Le gemelle stavano camminando
tranquillamente lungo le sponde del lago di Hogwarts quando lo videro. Squall
era seduto sul prato con gli occhi chiusi e la gambe incrociate. Ad un certo
punto, come spinto da una potentissima forza, volò indietro fino a schiantarsi
contro un albero, abbattendolo. Il ragazzo aprì gli occhi e colpì il terreno
con un pugno.
«Dannazione!»
«Hey Squall! Che ti è successo!»
lo chiamò Elena.
Yuna tornò al castello.
«Stavo cercando di dominare
Rygon.»
«Capisco. Un’altra battaglia
mentale, giusto?»
«Sì…»
«E quanto sei durato questa
volta?»
«Mah, forse una ventina di
secondi…»
«Però! Hai fatto progressi!»
«Che fai, sfotti?» Squall guardò
male l’amica.
«Un pochino…» sorrise lei.
Squall ricambiò ed insieme ritornarono
al castello.
Le due folgori oscure, che con un
incantesimo si erano fatti spuntare le branchie, si teletrasportarono in fondo
al lago di Hogwarts e trovarono quello che stavano cercando.
«Bene, eccola lì.» disse il
braccio destro al signore.
«Sì, l’ho vista. Uno, due e tre!»
«Imperio!» pronunciarono entrambi, volgendo le bacchette
verso la gigantesca figura che si aggirava nelle profondità del lago.
«Pancia mia fatti capanna!»
esclamò Squall sedendosi alla tavolata di Gryffindor.
«Buon pranzo a tutti.» disse
Harry.
Al termine del pasto, Yuna uscì a
fare una passeggiata lungo le sponde del lago e Squall decise che quella era la
sua occasione per farsi perdonare, così la raggiunse.
«Hey Yuna…» la chiamò con
cautela.
La ragazza neanche se voltò a guardarlo
in faccia, anzi aumentò il passo lasciando in dietro Squall.
‹Accidenti…›
«Senti Yuna, non possiamo mica
continuare così! Mi dispiace! Sono stato un cretino! Scusami! Però non si può
mica stare insieme in queste condizioni! Quindi ti prego, perdonami!»
Squall avrebbe dato qualunque
cosa, ma proprio qualunque, per non sentire le parole di risposta di Yuna.
«Forse, Squall, non hai capito,
ma l’hai fatta troppo grossa e non può passare tutto solo “perdonandoti”. E, se
ancora non ti è entrato in quella tua zuccaccia vuota, noi non stiamo più
insieme.»
Leonheart rimase pietrificato
alle parole di Yuna che girò i tacchi e scomparve dietro alcuni cespugli che si
trovavano su un lato del lago. Rimase immobile, impassibile e con la bocca
spalancata per circa cinque minuti, finché un urlo terrificante non straziò la
quiete del parco, riportandolo alla realtà.
‹Yuna…›
In una frazione di secondo
raggiunse i cespugli dietro ai quali era sparita alla sua vista Yuna e vide una
cosa che lo fece trasalire: un gigantesco tentacolo fuoriusciva dalle acque ed
aveva afferrato Yuna.
«YUNA!» urlò Squall.
«AIUTO!»
Ma era ormai troppo tardi, la
piovra gigante aveva portato Yuna in profondità.
Squall rimase per qualche secondo
impietrito, ma poi si riprese e, dopo aver trasfigurato il suo collo facendo
spuntare delle branchie, si lanciò all’inseguimento del mostro.
‹Dannazione quant’è veloce il
bastardo…›
Del mostro infatti non vi era
traccia. Anche se Squall aveva aspettato un po’ prima di tuffarsi, essendo
Squall velocissimo, l’avrebbe dovuto raggiungere i non troppo tempo, per cui
non riusciva a capirne il motivo, finché non ebbe un’illuminazione:
‹Accidenti, la folgore non brucia
molto bene sott’acqua…non potrò contare sulla velocità della luce…›
In quel preciso istante un tentacolo
colpì Squall in pieno ventre, mozzandogli il fiato (più o meno).
«Figlio di…»
La piovra attaccò ancora più
violentemente.
«Volevo dire di carissima piovra!
Perché ti scaldi tanto?!»
‹Yuna.› Squall la vide.
Si trovava dietro alla creatura,
svenuta, o peggio…
«Prendi questo! Ultimo Arcanum!» Squall congelò il tentacolo che reggeva Yuna.
Ma il mostro non gradì e ricambiò
il favore accecando il ragazzo con un po’ d’inchiostro.
‹Ma quanto sei gentile…›
«TI USERò per la mia penna quando avrò finito con te!» urlò Squall
andando accanto a Yuna e mozzando il tentacolo ghiacciato.
La piovra colpì nuovamente
Leonheart che rispose fulminandola con un Ultimo Arcanum di tuono che però elettrizzò l’intero lago.
‹Forse non è stata poi una grande
idea…›
Con una barriera magnetica
protesse Yuna e con le nuotò verso la superficie.
«Il lago!» esclamò Harry
vedendolo elettrizzarsi.
Tutti i ragazzi andarono sulla
sponda della distesa d’acqua a controllare cosa stesse succedendo.
‹Merda! Ma quanto insiste?!›
La piovra, ancora viva, afferrò
Squall per una gamba, impedendogli così di raggiungere la superficie.
«Piccola, mi dispiace ma ti devo
lasciare ora…ci vediamo in superficie…»
Proprio in quel momento, Yuna
aprì gli occhi: gli incantesimi curativi che le aveva somministrato Squall
erano serviti.
«Vai!»
Il ragazzo la lasciò andare
facendole l’occhiolino, per poi dirigersi nuovamente verso il mostro.
«YUNA!» tutti i ragazzi si precipitarono vero di lei,
vedendola affiorare dal lago.
«Che ti è successo?» le chiese
immediatamente la sorella.
«La piovra…mi ha presa…Squall mi
ha salvato…è ancora laggiù!»
Yuna fece per rituffarsi in
acqua, ma venne fermata dagli altri.
«Ce la può fare da solo,
tranquilla.» la rassicurò Harry.
«E muori!» esclamò Squall
colpendo con la spada un occhio della creatura.
«No Leonheart, sarai tu a perire.
Ma non ancora almeno…»
«Manzoni!»
«Stai buono! Stupefy!» disse Voldemort e Squall perse i sensi.
Le due folgori oscure si
teletrasportarono, portando con sé il Greiver.
«Bene bene…ora potrà cominciare
la terza ed ultima fase del nostro piano…» sorrise diabolicamente Manzoni.
«Leonheart ora è nostro…» sorrise
a sua volta Lord Voldemort.
«Esatto, abbiamo al contempo
perso una fastidiosa spina nel fianco e guadagnato un potente alleato…»
«Imperio!» esclamarono all’unisono.
Ringraziamenti:
1) DarthSteo.
No, no! Ma che in cinta?! è
proprio che non ha voglia! Una vera noia quando succede…
2) SATANABAAN.
Come ti ho già detto per mail, Rygon ricomparirà solo alla fine (anche se non
manca ancora tanto).
3) Angelical.
No, certamente non sarebbe bello trovarsi davanti Squall furente…specie se lo è
con te… Ok, alla prossima! Ciao!
4) anonimus.
E chi lo dice che chi non muore si rivede?! Nel tuo caso, per esempio, non
vale! J
A parte questa stupida battuta di cattivo gusto (lo riconosco io stesso), ti
rispondo dicendoti che io a volte, scrivendo in fretta, mi sbaglio con alcune
lettere, specie le vocali. Ad esempio può capitare che scriva “a” al posto di
“e”, come anche “i” al posto di “o” o viceversa in entrambi i casi.
ANTICIPAZIONI: CAPITOLO 11-IL
POTERE NASCOSTO DI HARRY
Cos’è che Lord Voldemort ha
realmente trasmesso a Harry, la sera che ha ucciso i suoi genitori e gli ha
lasciato la cicatrice?