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Autore: anjy89    16/03/2012    2 recensioni
Noa e Zach si odiano.
Da quando si conoscono non fanno altro che evitarsi e quando s'incontrano non fanno altro che insultarsi.
Quell'anno scolastico, il penultimo prima della loro ambita separazione, non sarebbe stato diverso.
Poveri sciocchi.
Quel loro penultimo anno sarebbe stato l'inizio di tutto...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Aggiorno a quest'ora tarda perché non ci sarò per qualche giorno e non mi andava di lasciarvi con una misera presentazione.
Commentate, datemi consigli, fatemi delle critiche... apprezzo tutto.
Non sò che altro dire (ho troppo sonno)
Alla prossima e buonanotte ^^


Non ho mai capito il motivo per cui bisogna andare a scuola.
Perché svegliarsi per imparare cose che dimenticherò d'estate?
Per andare all'università?
Mio padre ha tanti amici, ce ne sarà uno che mi aiuterà ad entrare in un'università decente.
Ah sì!
Ora ricordo.
Vado a scuola perché se non ci vado mia madre mi toglie la moto.
Essere minorenni fa schifo.
Beh, almeno potrò divertirmi con qualche novellino del primo anno.
-Noa! Datti una mossa, è tardi!-
-Sì mamma!-
***
Quella che doveva essere una normale mattina da primo giorno di scuola non lo è più.
Ci sono sempre il solito toast e il solito succo d'arancia ma c'è una persona nuova in cucina.
Mio cugino.
Liam.
-Ciao Zach- mi fa lui con un sorriso a trentasei denti -è bello rivederti.-
Il mio sguardo va da lui a mio padre, da mio padre a mia madre e di nuovo su di lui.
Mi sono perso qualcosa?
-Tesoro non rimanere lì in piedi- sbotta mia madre -e saluta tuo cugino.-
-Ciao Liam... vorreste spiegarmi?-
Mio padre si decide ad alzare la faccia dal suo piatto di uova e pancetta.
-Ma come?- mi risponde -Ti sei dimenticato che Liam sarebbe venuto a stare da noi?-
Ora che ci penso ho un vago ricordo di mamma che entra in camera mia e dice qualcosa sullo zio.
Sullo zio che voleva qualcosa... ma cosa?
Ero troppo impegnato a suonare per ricordare.
-Credo che dovrete rinfrescarmi la memoria.-
Mio cugino inizia a ridere.
-Zach sei sempre il solito- fa mia madre alzando gli occhi al cielo -Tuo zio è stato trasferito a Tokyo e Liam passerà gli ultimi anni del liceo qui con noi prima di andare all'università.-
Che cosa?
-E' possibile che non ti ricordi?- continua lei incurante della mia faccia perplessa -Eppure te ne ho parlato... e non l'hai sentito arrivare ieri sera?-
Tutti gli occhi sono puntati su di me.
-Scusate, ero troppo impegnato con la musica...-
***
Sfreccio veloce sulla strada incurante del limite di velocità.
E' tardi.
E' maledettamente tardi.
Se arrivo in ritardo il primo giorno di scuola il Preside non me la farà passare liscia.
E pensare che quell'uomo mi adorava.
Ci mancava poco che mi leccasse le scarpe.
Non è stata una buona idea farsi trovare nello stanzino del bidello con un ragazzo del primo anno e una dell'ultimo.
Per fortuna è intervenuto mio padre altrimenti sarei stato sicuramente sospeso.
Finalmente arrivo e senza nemmeno togliermi il casco entro a scuola.
Ho ancora cinque minuti.
A passo veloce mi dirigo verso il mio armadietto... peccato che ci sia qualcuno davanti.
Un novellino del primo anno sta cercando di forzarlo.
-Ehi tu!- gli faccio togliendomi il casco.
Lui mi guarda come per dire "dici a me?"
-Sì, dico a te. Quello è il mio armadietto.-
-Scusami- mi risponde guardando un bigliettino che ha in mano -devono avermi indicato l'armadietto sbagliato.-
-Beh, allora spostati da lì.-
-Scusami- fa lui.
Però, ora che lo guardo bene il tipo non è male.
E' piccolino, sarà sul metro e settanta, ha i capelli biondi mossi e due occhioni azzurri niente male.
Rettifico.
Il tipo è bellissimo.
-Ehi faccia d'angelo.-
-Dici a me?- mi risponde un pò impaurito.
-Sei del primo anno? Non ti ho mai visto in giro.-
-No, non sono del primo. Mi sono appena trasferito. Piacere- mi fa porgendomi la mano -mi chiamo Liam Smith.-
-Molto piacere Liam. Io sono sono Noa Mcfarland.-
Gli stringo la mano piccola e morbida.
Non posso fare a meno di sorridere.
Ho appena trovato la mia prossima preda.
***
Sento il sangue gelarmi nelle vene.
Mio cugino, sangue del mio sangue, sta fraternizzando con il mio nemico.
Noa Mcfarland.
Il figlio di Satana.
C'è solo una persona al mondo con cui non doveva avere rapporti e lui puntualmente ci fa amicizia.
Oddio!
Noa lo sta guardando in Quel Modo.
Devo intervenire prima che lo porti nello stanzino del bidello con qualche pretesto.
-Liam sei pronto?-
-Oh- mi risponde l'idiota che mi ritrovo come cugino -Arrivo subito. Stavo parlando con Noa. Conosci Noa?-
Se conosco Noa?
-Sì, purtroppo sì.- rispondo guardando Mcfarland con sommo disgusto.
Noa risponde al mio sguardo con altrettanto disgusto
-Com'è che voi due vi conoscete?- chiede rivolto a Liam.
-Siamo cugini.- gli risponde lui con il solito sorriso tutto denti.
Rido compiaciuto dell'espressione sconcertata di Noa e, prima di dargli il tempo di metabolizzare l'informazione, prendo mio cugino per un braccio e lo trascino via.
-Sbrighiamoci, è tardi.-
***
Ammetto di essere sconvolto.
Quel viso d'angelo è imparentato con quattrocchi?
Merda, Smith lo metterà subito in guardia su di me.
Dovrò usare tutta la mia esperienza per portarmi a letto il piccolo Liam.
-Sarà divertente- mi dico mentre vado in classe.
***
-Liam- faccio a mio cugino mentre prendiamo posto -non avvicinarti a Noa Mcfarland.-
-Perché?-
-Quel tizio è il figlio di Satana. Si porterebbe a letto anche un sasso se respirasse.-
-Oh, tranquillo.- mi risponde Liam -Io non sono gay.-
-A lui questo non importa.-
Se Noa vuole approfittarsi di mio cugino dovrà passare sul mio corpo.

  
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