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Autore: Lawliet_chan    20/03/2012    2 recensioni
Mares è l'unico maschio ad essere stato cresciuto nella Corte degli Amanti. La sua vita viene sconvolta da un omicidio, spedito agli arresti domiciliari nella Corte dei Combattenti, tra Cadetti e Guardie scoprirà una scioccante verità. E suo malgrado verrà trascinato in intrighi, cospirazioni e battaglie.
Genere: Erotico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 20

A fine cena avevano, a testa, tre ciotole di zuppa vuote impilate sul vassoio. Soddisfatti e sazi si massaggiarono lo stomaco.

Meglio tornare in stanza rotolando!” rise Toruk e Mares lo imitò. Intanto al tavolo degli Istruttori il Generale Wars osservava la scena. Era felice che il giovane Amante si fosse ambientato anche se gli era stato riferito di altri Cadetti che avevano tentato di molestarlo. Fermati prontamente da Toruk.

Generale, scusi la domanda...” era l'Istruttore di Difesa “Ma è vero quello che si mormora: sono due Armi?” la sua voce era tra il curioso e il preoccupato ma non poteva dargli torto. Erano quanto c'era di più pericoloso e mortale al mondo!

Tenete a freno lingua ed orecchie cari colleghi, se non volete che finiscano nella zuppa.” disse fermamente. Quella notizia non doveva uscire dalla Corte, anzi! Nemmeno da quella cerchia di uomini! Era troppo riservata; con le ribellioni ad est in corso c'era da stare ancora più accorti!

Dopo una mezz'ora la sala era praticamente vuota, Terwim si sedette con il vassoio davanti a se; quella notte avrebbe fatto la ronda coi suoi ex-compagni. Aveva visto Mares che tornava in stanza accompagnato da Toruk... gli sembrava che se la cavassero benissimo e non li aveva seguiti, dopo quello che gli avevano riferito gli era tornata la voglia di prendere l'Arma ed appenderla all'albero più vicino! Strinse convulsamente il cucchiaio iniziando a mangiare con rabbia. L'indomani avrebbe portato lui Mares a colazione e gli avrebbe parlato, non voleva lasciarlo nelle mani di Toruk più del necessario.

Era rientrato da poco nella sua stanza, non aveva mai mangiato così tanto in vita sua! Si sentiva pieno come un uovo, e non capiva se era un bene o no. Se l'indomani fosse stato un peso morto? Oh no...pensò. Non voleva fare una brutta e puzzolente fine. Si tolse i vestiti di cuoio pesanti e li mise su una sedia, preferiva la stoffa leggera della sua divisa. Tanto nella Corte non c'era freddo. Avevano un sistema di fiaccole e torce che distribuiva eccellentemente il calore, aveva visto dei Cadetti girare a torso nudo! Beh, magari lui non sarebbe arrivato a quel punto... scosse la testa e si guardò allo specchio: girò da una parte e poi dall'altra, non era cosi male! Di certo non poteva competere con Toruk o col Generale. Loro avevano sicuramente fior di bicipiti sotto le giacche! Si trovò a pensare se anche Terwim fosse cosi, un sorriso fece capolino sulle sue labbra. Guardandosi allo specchio la cosa gli risultò ancora più imbarazzante e si schiaffeggiò per tirarselo via. Che sciocco che era! Come una ragazzina innamorata...realizzò.

L'immagine che la superficie gli rimandò era intimorita e stranamente consapevole. Si avvicinò ed allungò una mano, lo specchio era freddo e liscio. I suoi occhi blu fissarono quelli del ragazzo immateriale, che inconsciamente si stesse veramente innamorando di Terwim? I capelli biondi gli caddero davanti quando abbassò la testa, non poteva negare di essere bello. Lo sapeva e forse era quello che aveva attirato la Guardia a lui, il suo aspetto esteriore. Strinse il pugno inginocchiandosi a terra. Non poteva aspettare oltre.

Alzò di scatto la testa e trovò, a fissarlo in rimando, uno sguardo deciso e risoluto che di rado esprimeva. Si diresse al suo armadio prendendo una divisa azzurrina, se la mise in fretta; sarebbe andato da Terwim. Doveva parlargli. Prima di uscire si voltò verso lo specchio... sarà stata la sua immaginazione ma... aveva sentito uno sguardo sulla schiena, uno sguardo di odio. Alzò le spalle e andò fuori.

Eh... e adesso? Non aveva la più pallida di dove fosse la camera di Terwim! Si mise le mani nei capelli arruffandoseli con stizza. Ricordava la strada per lo studio di Wars però. Sorridendo con rinnovato vigore si mise a correre per i corridoi, uno dopo l'altro. Ricordandosi perfettamente il percorso fatto due giorni prima! Si sedette sul corrimano e si lasciò scendere in preda ad uno strano fuoco. Che si chiamasse Coraggio? Saltò giù e imboccò il corridoio a destra, superò le prime tre porte e...

Oh! Ma dove corri?” Una mano lo agguantò per la collottola, fortunatamente era Toruk che invece veniva dalla scalinata a sinistra. Mares aveva il fiatone e fece cenno “aspetta” e riprese fiato.

Ti sta inseguendo il diavolo?” chiese l'altro trattenendo una risata, il giovane fece “no” con la testa.

Sto... cercando Ter...wim.” esalò a tratti. Preso dalla foga aveva corso come un matto.

Ah!” fece l'altro “Beh! Io l'ho visto salire sulle mura, credo voglia fare la notte.” disse accennando all'esterno. Il ragazzo lo guardò stranito.

Mares ricordati che lui prima di essere tua Guardia, è una Guardia Semplice. È il suo dovere!” gli diede un colpetto sulla testa e si sistemò la giacca blu.

Tu dove... vai?” gli chiese rimettendosi dritto. Si era pettinato i capelli scuri che ricadevano belli sulle spalle, aveva cambiato gli stivali... la cosa era strana.

A corrompere il Generale.” gli fece l'occhiolino e parlò con tono cospiratorio, poi vedendo la sua espressione turbata gli sorrise. Mares scosse la testa e gli voltò le spalle, quello che faceva con Wars non era affar suo; sarebbe andato sulle mura anche lui. Però doveva tornare di sopra a prendere il mantello... oh no! Pensò sconsolato, tutta quella fretta per rifare le scale?

Rifece la strada al contrario e prese il mantello per dopo tornare di sotto. Il dolore alle gambe che sembrava essersi attenuato si ripresentò più forte. Il freddo esterno non faceva che peggiorare le cose! Si tirò su il cappuccio e costeggiò il muro di cinta. La Corte era uguale alla sua, per cui trovare le scale che portavano alle vedette non fu difficile. Le alte mura permettevano sua una difesa che un sorta di nascondiglio da occhi indiscreti. Nella Corte dei Combattenti vi erano poi le prigioni del Governo e la sorveglianza in quel luogo era tra le più ferree del Paese! Infatti alle scale trovò due energumeni tutt'altro che socievoli:

Ehi tu! Cadetto identificati e torna subito nella tua stanza!” abbaiò uno dei due puntano contro Mares la lancia.

Scusi, non sono un Cadetto. Sto cercando Terwim.” rispose lui con il cappuccio calato.

Terwim? Chi sei?” disse l'altro, il ragazzo si scopri guardando entrambi. Sulle prime sembravano straniti, come se avessero visto un fantasma, poi quello coi baffi esplose in una grassa risata.

Ah! Sei tu! Potevi dirlo prima!” Fece un gran sorriso; al quale mancava qualche dente e ordinò al suo compare di chiamare Terwim.

Diavolo, fa un freddo boia! Perché sei venuto piccolo?” gli disse dandogli pesanti pacche sulle spalle, Mares tossì. Per dirti di fare un corso accelerato di delicatezza, orso! Pensò contrariato. Evidentemente la sua Guardia aveva parlato di lui ai suoi compagni; non sapeva decidere se la cosa gli dava fastidio o poteva esserne sollevato.

Mares?!” gridò un voce sopra le loro teste, il ragazzo alzò gli occhi e vide la figura di Terwim correre giù da lui. Forse era il suo inconscio o la sua volontà ma prese a correre nella sua direzione. Incurante che ci fossero una decina di persone che li guardavano, e non pensando al dopo gli saltò al collo affondando il viso nel mantello scuro ispirando il suo odore.

Mi sei mancato...” disse contro il petto dell'uomo. Che d'altra parte non sapeva cosa fare, se abbracciarlo a sua volta o scostarlo, decise per l'ultima. Gentilmente sciolse le mani del ragazzo racchiudendole tra le sue; Mares ci rimase male. Perché era cosi freddo? L'hai offeso, non ricordi? Si disse scioccamente. Rimase fermo a poca distanza dall'altro a capo chino.

Cosa ci fai qui?” gli chiese serio. Al ragazzo salirono le lacrime agli occhi, ma orgogliosamente le cacciò indietro.

Devo parlarti.” disse dopo un po' di silenzio. Terwim sbuffò.

Non è ne il luogo ne, tanto meno, il momento. Devo fare la notte, torna nella tua stanza e dormi. Domani parleremo.” si voltò e fece un passo per tornare sulle mura. Non potevano parlare li! Mares non ci arrivava? Si sentì trattenere e voltandosi vide due scintille blu fisse su di lui.

No. Qui e ora va benissimo.” disse risoluto, non l'aveva mai visto con quel cipiglio. Per un attimo ne rimase colpito. Dietro il ragazzo Abhi e Lejir stavano dandosi di gomito; credevano che fossero dei capricci da bambini. Sospirò e prese Mares per mano tirandoselo dietro.

Almeno vieni nella mia vedetta, si starà più caldi.” disse per poi iniziare a salire le scale, il giovane lo seguì attento a dove metteva i piedi. I gradini erano scivolosi. Quando furono in cima la vista che si aprì era stupenda: la Corte si trovava tra le colline e le montagne Arakigh, verso il cancello dove erano loro in lontananza si vedevano le dolci pieghe scure, con dossi e cunette che si perdevano nell'oscurità. Seguì Terwim sul camminamento diretto verso il retro della Corte e il paesaggio cambiò aprendosi sulle Vette Punta, chiamate cosi perché acuminate come punte di freccia, le cime erano già bianche e perfino con la poca luce dei bracieri si distinguevano. Arrivarono a quello che somigliava ad uno sgabuzzino circolare, la Guardia fece un cenno e Mares entrò. Dentro era stretto ma in due ci si poteva stare, ad occhio e croce era largo quattro metri. Terwim richiuse la porta di legno e la finestrella in modo che il calore del braciere attaccato al soffitto rimanesse li.

Sono tutto orecchi.” esordì l'uomo poggiando la lancia alla parete, si sedette poi a braccia conserte e guardò Mares. Ed ora cosa pretendeva? Uno sproloquio di scuse? Il ragazzo imbarazzato si lasciò scivolare, rannicchiando le ginocchia. Non sapeva come iniziare... l'altro sbuffò.

Ecco... io volevo... volevo...” incespicò cercando le parole giuste ma sembrava che il vocabolario si fosse chiuso; boccheggiò un paio di volte poi fissò la pietra.

Te lo dico io cosa vuoi: Toruk.” fece l'altro, Mares alzò la testa di scatto.

Sei venuto a dirmi che preferisci lui come Guardia Personale perché è un'Arma come te.” finì. La sua voce trasudava astio. Lo fissava insistentemente, e Mares temette che quelle due perle nere potessero prendere fuoco da un momento all'altro.

No! No, non è per questo... come puoi pensarlo?” ribatté scuotendo la testa.

E melo chiedi?! Vi ho visti.” Lo stava provocando. Ma lui ammutolì distogliendo lo sguardo, Terwim perse la pazienza. Si allungò in avanti afferrandolo per il mantello, se lo trascinò sulle ginocchia. Gli alzò il mento e lo baciò premendo con rabbia le proprie labbra a quelle di Mares.

Il ragazzo si aggrappò al petto di Terwim cercando di puntellarsi per togliersi dalla sua strenna ma l'altro era troppo forte, quando sentì la lingua invaderlo perse ogni tentennamento. Divenne molle tra le mani forti della Guardia, non voleva combatterlo ma solo scusarsi.

Si staccarono ansimanti, Mares appoggiò la testa al petto di Terwim. Una mano lo abbracciò tirandolo maggiormente contro quel corpo che immaginava fosse stoico e bellissimo.

Scusami Terwim. Quelle parole che ti ho detto non le pensavo, non voglio Toruk come Guardia... è un'Arma d'accordo e mi capisce...” Alzò gli occhi e due lacrime gli scesero sulle guance. “Ma chi voglio al mio fianco sei tu.” allungò il collo catturando nuovamente la bocca dell'uomo che sta volta fu delicato; ricambiandolo dolcemente.

Mares si mise di traverso sulle gambe di Terwim affondando nel mantello, che venne prontamente tirato per proteggerlo dal freddo.

Tu sei mio, chiaro?.” disse tra i capelli biondi, Mares si stava addormentando, lo sentiva più pesante. Ma fece comunque uno sforzo:

Lo so.” rispose, Terwim lo senti ridere piano, sorrise anche lui mettendosi meglio. Avrebbero passato la notte li, al freddo e senza comodità. Ma finalmente riappacificati.

Finalmente!!! Il capitolo del chiarimento tra i due pupi XD io personalmente li ho trovati molto teneri *-* posso dichiararli ufficilamente insieme, anche se credo l'avevate capito da un pò ^^
Bene! Spervo via piaccia, alla prossima!

 

   
 
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