Nel viale si trovava il corpo senza vita di un uomo sulla quarantina. Aveva i capelli biondi. Gli occhi azzurri erano spalancati. La testa era girata verso la mia direzione. Mi alzai e mi avvicinai al cadavere. Subito supposi che l’uomo doveva appartenere a un ceto medio - alto per via degli abiti di lusso. Sul petto si trovava un enorme squarcio a forma triangolare. Spalancai gli occhi.
“Impossibile” dissi a voce alta e ancora incredulo. La cosa che mi impressionò maggiormente non è fu la vista del sangue sulla strada,o l’ampia ferita, ma le grandi ali bianche. Le sfiorai. Erano morbide ma allo stesso tempo affilate. Mi tagliai un polpastrello.