- E poi, boh... L'idea di un oggetto freddo ed inanimato che prende vita grazie ad una collisione del tutto casuale è stupenda. Ti fa pensare che non c'è limite alle possibilità che... Che anche la situazione più estrema, in senso negativo, si possa risolvere un giorno, per caso... E per il più stupido dei motivi. Un asteroide che paragonato alla massa di un pianeta è poco più di sasso vicino ad una montagna. -
{Uno sfigato, uno svitato, uno che passava per caso.}

"Era sempre stato così. Nei loro squallidi, animaleschi e sbrigativi rapporti non c'era mai stata un'ombra d'affetto o di calore, né prima, né dopo, eppure l'asprezza della loro relazione evidenziava una cruda onestà che raramente si vede tra due esseri umani e probabilmente celava un sentimento magari indefinibile, ma più forte e vero di quanto sembrasse."
Un piccolo scorcio sul controverso e disperato rapporto che lega Mello e Matt.

C'è qualcosa che non va. Riesco a percepirlo, è come una sensazione che mi striscia sotto la pelle.
Matt, nello specifico, ha qualcosa che non va.
E tra due giorni è il suo compleanno.

E poi. Quello che Brian non ha previsto è la curva del collo di Matt. Un collo lunghissimo e sottile. Una pelle bianca quasi come la sua. Tre piccoli nei sulla parte destra, esattamente a metà strada tra le ultime ciocche blu e le spalle ossute che si intuiscono sotto la maglietta troppo grande.

Dicono che buon sangue non mente.

Sex, Drug & Rock 'n Roll. Questa la loro filosofia. Perchè quando ti lasci coinvolgere nei meandri dell'edonismo puro è tutto un salire in paradiso e uno sprofondare nelle oscurità del subconscio. E non sai, poi, se ne esci vivo.

Qualcuno è rimasto invischiato come un animale in trappola, ma ci spera ancora -e poi la notte è più buia subito prima dell'alba.

«Mi potresti ricalcare le vene del braccio?»
La tua espressione è la fiera determinazione che hanno i bambini piccoli quando fanno i capricci: angoli della bocca piegati all'ingiù, testa inclinata di lato.
«Matt-»
«Ti prego»
Sollevi lo sguardo dal tuo avambraccio e mi fissi socchiudendo le palpebre, oscurando l'azzurro dei tuoi occhi con il nero delle tue ciglia che risaltano così evidentemente sul bianco pallido della tua pelle tirata, che si assottiglia sugli zigomi sporgenti, e sei così emaciato che piuttosto che farti degli stupidi disegni con l'indelebile ti farei nutrire a forza.

E adesso? E adesso solo la morte. Un vuoto di fronte a te, tu che ti aspetti di abbracciare il corpo caldo dell' amore della tua vita e invece trovi il vuoto, un buco al centro del petto, la consapevolezza.

Apro un po' di più la porta quel tanto che basta a far credere Chris che sia tutto apposto senza far sì che si accorga del letto sfatto, dei vestiti a terra o molto più semplicemente di Dom nascosto nell'armadio.
«Chris! Che piacevole...sorpresa» mormoro con un sorriso tiratissimo.

[ANGST]
Matt ha l'AIDS.
Struggente, triste, questo spezzato di vita che descrive i pesanti mesi vissuti con questo carico.
Con quest'amore inespresso che si batte e si strugge per sbocciare.

Matt alle prese con l'insonnia, Dom alle prese con Matt. Una conversazione su un divano le cui molle cigolano.

"Spogliati".
(Seguito di Fury, in qualche modo).