Virginia fiutava l'aria rugginosa e satura di pioggia caricando lentamente la pistola. Avrebbe potuto usare il suo potere, scaricargli addosso un'onda sonora tale da strappargli i muscoli dalle ossa. Adorava vedere quel bastardo sanguinare. Essere empatica e avere un padre come il suo, era un guaio. Aveva ereditato la sua fame e quel perenne offuscamento mentale che le faceva dire le cose sbagliate al momento sbagliato. Avier era la sola ragione per cui si alzava la mattina, ma i loro scontri cominciavano a diventare un po' troppo malati. Gli altri si limitava a farli fuori. Lui la obbligava a parlare. E le impediva di impazzire.
Leggete la nota introduttiva.