Un trauma.
Una caccia.
Una nuova vita.
Un nuovo amore.

Merlin si volse un istante, il mezzo sorriso che addolcì le sue labbra non raggiunse i suoi occhi dorati. La sua voce uscì morbida e implorante.
“Lasciami, Arthur”.

Pair: Arthur x Merlin
Trama: gli abitanti di Camelot si ritrovano bloccati da un'improvvisa ed abbondante nevicata tra le mura del Castello e Uther pensa di trovare un modo di far "svagare" Arthur che non sia "pericoloso" per il suo futuro.

Ogni frase che iniziava con ‘io e Mary’ spostava qualcosa dentro di lui. In una direzione che non riusciva a controllare.
Un movimento nervoso ed imprevedibile, sul quale la mente non aveva alcuna giurisdizione.
E questo era in qualche modo terribilmente spaventoso, perché per la prima volta sentiva premere sulla parete della coscienza qualcosa di diverso dal pensiero razionale, che tentava d’infilarsi tra le maglie della ragione per emergere in superficie.
[ Pairing: Sherlock-John-Mary ] [ Pre-slash ] [ Rivality ]

Richiesto il suo aiuto in un caso riguardante una giovane cameriera assassinata in una ricca tenuta, Sherlock si ritrova ad investigare nel bel mezzo di segreti, fantasmi, un'inopportuna influenza, e John. (Rielaborazione in chiave moderna de "L'enigma di Reigate". Sherlock/John pre-slash. Traduzione a cura di Madame Butterfly.)

“Non ti fidi di me!” sbottò un po’ acuto appena la consapevolezza lo colse. Era così ovvio. Non si trattava di avere sempre l’ultima parola o di puro spirito di contraddizione. Si trattava di una chiara e inappellabile mancanza di fiducia.
“Non è che non mi fidi di te.. è che-”
“Mangia” lo interruppe il mago tenendo lo sguardo fisso su di lui. Non gli importava che Arthur fosse il principe e che avrebbe potuto metterlo alla gogna per il suo atteggiamento. Voleva solo che mangiasse quella maledetta erba medica e che stesse zitto.

Merlin era di Arthur e Arthur sarebbe potuto essere di Merlin se il giovane mago fosse stato in grado di guardare un po’ più in là di un libro...

"Perchè non me l'ha mai detto, Gaius?" "Sire, Merlin ha passato tutta la vita a sentirsi considerato un mostro. Non poteva sopportare l'idea che lo pensaste anche voi."

Colin incrociò quegli occhi azzurri, pericolosamente disarmanti. Non se ne rendeva conto. Semplicemente il suo co-star non capiva quanto bene gli riuscisse di portare la gente all’esasperazione... e la nottata era ancora molto lunga....

Un servo, alle volte, sa come lasciare un segno profondo.
E non solo servendosi di una spada.
1° classificata all’AOM contest indetto da uchiha_girl, sul forum di EFP, e al Bitchy Fic indetto dal C.o.S.3° classificata al Best fanwriters of 2009 indetto dal C.o.S.