Voldemort era furioso, quell'inetto di Lucius Malfoy aveva fallito di nuovo e dieci dei suoi più fidati mangiamorte erano morti in una imboscata della resistenza.
Le sue informazioni si erano rivelate false. Lo scontro era stato più devastante del previsto.
Lo aveva tollerato, ma era giunto il momento che tutti capissero con una punizione esemplare che non si poteva deludere il signore oscuro.
Così gliela avrebbe fatta pagare cara, magari con la vita di quell'unico figlio tanto amato.
Sussurrò i suoi ordini con quella voce sibilante e fredda al mangiamorte in piedi alla sua sinistra.
– Vai e uccidi Draco Malfoy. -
Ma una voce melliflua intervenne.
– Mio signore, se posso, avrei un suggerimento... -

« Non ho intenzione di uccidere nessuno, ma diventerò Hokage a tempo debito. »
Sembrava così sicuro. Sollevò la testa per guardarla negli occhi.
« Ridare vita al clan Uchiha, è questo che mi interessa. Un erede, Sakura. » terminò con un mezzo sorriso strafottente, stringendo la presa sui polsi e beandosi dello sguardo prima confuso, poi allucinato della sua preda.
| SasuSaku | NaruSaku |

[...] E allora, mentre inspirava una boccata d’aria fresca - per quanto potesse definirsi “fresca” l’aria settembrina di Londra - chiuse gli occhi e nella sua mente si affacciò l’immagine della costellazione del Dragone. Sorrise a quello scherzo del suo cervello: era stanca, ma, anziché smaniare di tornare a casa propria, dove un marito e due piccole pesti la stavano aspettando, era intenzionata a smaterializzarsi proprio nella dimora dell’uomo che di quella costellazione portava il nome. [...]
*Dice che era un bell'uomo
e veniva, veniva dal mare,
parlava un'altra lingua
però sapeva amare
E quel giorno lui prese mia madre
sopra un bel prato,
l'ora più dolce
prima di essere ammazzato.* (4 marzo 1943, Lucio Dalla - versione non censurata)

Lucius decide che per Draco è venuto il momento di mettere un freno alla sua vita da scapolo.
È giunta infatti l' ora che egli si crei una famiglia e che doni alla casata dei Malfoy un nuovo erede.
Lucius sceglie la piccola Greengrass come futura Lady Malfoy.
Draco però non sembra dello stesso avviso.
Cosa deciderà di fare?
E se la sua via d' uscita nascesse da Narcissa Black?
Avviso per chi non lo sapesse. Il mio precedente nome era carolux1997 ora ho cambiato e sono Blu_River, quindi le lei storie saranno tutte sotto questo nome

tratto dalla storia:
Era una sera fredda e umida ad Hogwarts e un serpeverde dagli occhi freddi come i ghiaccio si aggirava per quelle strette mura diretto dove neanche lui sapeva;
---
A un certo punto sentì la porta di uno dei bagni aprirsi e poi chiudersi. Lui cerco di nascondersi dietro un pilone mentre una figura dai capelli ricci e rossi, con un corpo sinuoso e ancora gli occhi gonfi di lacrime si avvicinò al lavandino per lavarsi il viso.
Questa è la mia prima ff di Harry Potter, mi farebbe molto piacere sapere cosa ne pensate con una piccola recensione. Detto questo... buona lettura

[NaruSasu]
Sasuke odia tutto, eccetto se stesso e il colore nero. Si ritrova a dover passare del tempo con Naruto per necessità, scoprirà che forse non sarà poi così male.
Dalla storia:
"Uzumaki Naruto, 18 anni, giurò di sentire il proprio cuore smettere di battere nel momento esatto in cui quello stronzo di Sasuke Uchiha lo implorò stravolto dal piacere di soddisfare i suoi desideri più carnali. "

No. Non c'è un modo migliore per confondere una povera ragazza "indifesa", se non quella di metterla di fronte ad una scelta: accettare o meno di partecipare al gioco? Sorprendimi. Due righe dalla ff: " -Rilassati, non c’è bisogno che stai così tesa sai? Mi conosci, sai che non ti farei mai del male.- le sussurrò di nuovo all’orecchio. Sakura strinse gli occhi chiusi per poi spalancarli, trattenendo il respiro, quando sentì un’altra mano spostarle gli altri capelli dall’altra spalla, e due labbra cominciare a baciarle anch’esse il collo. -Anche a Sasuke piaci molto sai? E ci chiedevamo, se ti andasse di fare un gioco con noi- le disse Itachi mordendole il lobo dell’orecchio."
[SasuSaku] [SasuSakuIta]

I suoi vestiti sono ormai incollati contro il proprio corpo come una seconda pelle. E questo grazie all’ingrata umidità di quell’estate. Le braccia sembrano appesantite, i sensi più lenti del normale, e tutti i pensieri convergono in un unico e tipico desiderio: Devo mettermi là fuori sul balcone, sdraiato sull’asciugamano a guardare le nuvole.
Ovviamente il caldo non se ne sarebbe andato con quell’espediente banale.
Non sente ragioni, Shikamaru: attraversa la sala da pranzo di quel minuscolo appartamento per studenti, arriva di fronte alla vetrata della finestra disposta ad altezza d’uomo, la fa scorrere lateralmente, esce sul balcone. Guarda con attenzione se il pavimento è attraversato da qualche fastidioso insetto, controlla se l’ombra sia sufficiente da proteggerlo dai raggi solari.
Poi quell’asciugamano azzurro, impreziosito da guizzanti pesci gialli che sembrano nuotarvi dentro, viene steso a terra e il ragazzo ci si sdraia sopra, le braccia incrociate sotto la nuca, gli occhi socchiusi, lo sguardo levato sul cielo, sgombro di qualsiasi nuvola.
Peccato che mancasse il salvavita estivo: il vento. [ShikaTema]

“Sai,Granger... ero io a seguirti, prima” ammise lui a voce bassa, mentre il suo respiro sfiorava la pelle calda di Hermione. Lei sorrise nel silenzio della notte.
“Lo sapevo già,Malfoy. La tua astuzia comincia a perdere colpi”, lo punzecchiò lei, ridendo debolmente. “Posso,però,chiederti il perché?” continuò, la voce ancora bassa. Aveva paura di rovinare l'atmosfera che si era creata.
Sentì il ragazzo che le cingeva il corpo con le braccia scrollare le spalle e sospirare. “Sai”, iniziò,con voce sicura. “Mi ero prefissato una lista di cose da risolvere prima di lasciare Hogwarts”, annunciò, la voce calda e virile che aveva acquistato sicurezza.
Lei si voltò verso di lui e gli sfiorò la guancia con il naso,baciandola subito dopo. Lui la strinse più forte. “Ed io ero nella lista?”, gli chiese lei,debolmente.
Lui scosse il capo. “Tu eri la lista,Granger.”

Incontri sporadici di due ex compagni di scuola li porteranno a credere che tutto sia un incubo.
Draco Malfoy e Hermione Granger usciranno da questo incubo?
Dal primo capitolo
Gli mandò il solito ragazzetto che gli faceva da cameriere e quando gli chiese cosa desiderasse per pranzo, Draco rispose con un grugnito -il solito-
Il solito. Dopotutto se lo poteva permettere, visto che si recava li tre volte a settimana da ormai due mesi dalla fatidica notte con la donna che aspettava.
-Seguito della on-shot "é stata una svista"

È il migliore incidente che le sia mai capitato.

Harry aveva capito tutto fin dalla prima volta che Hermione aveva chiamato per nome Draco Malfoy, per loro Malfoy o Malferret, per tacere delle centinaia di appellativi e nomignoli poco cortesi. Mai, assolutamente mai, Draco.
Quindi quando a Hermione, in un attimo di distrazione usci dalle labbra quel nome, Harry capì al volo.
«Herm, scusa se mi intrometto, c’è qualcosa tra te e Malfoy?»
«Non … non direi che ci sia qualcosa … non proprio.»
«Vorrei … mi piacerebbe – le parole non sono mai state la specialità di Harry – Insomma, non voglio impicciarmi in cose che non mi riguardano, ma … Malfoy non è pericoloso, non più come prima, almeno. Sappiamo che la sua famiglia ha seguito la corrente, come al solito e tra qualche mese giureranno di non aver mai conosciuto Voldemort. Non può torturarti e ucciderti, forse, ma penso che sia lo stesso pericoloso per te. In un altro modo.»
«Che vuoi dire?»
«Hermione, lui è un egoista. Tu la persona più generosa e altruista che conosca. Non c’è molto da dire, basta fare due più due. Si approfitterà di te in modo vergognoso.»
«È probabile, in effetti. Sai, Harry, sapere di dover morire non è un buon motivo per suicidarsi. Lui adesso mi fa felice»

-Ora può portarci il conto, grazie,- disse Shikamaru al cameriere.
Appena lui tornò Temari alzò la mano per prendere il pezzo di carta, ma lui la anticipò dicendo:
-Faccio io.
-Non se ne parla,- disse lei cercando di strappargli dalle mani la ricevuta.
Ma lui la scansò e diede i soldi al cameriere.
-Nara non mi far incazzare,- sibilò lei.
-Innanzitutto siamo sul territorio di Konoha e quindi, come ambasciatrice della Sabbia, sei mia ospite, e poi ho voglia di offrirti la cena,- le disse lanciandole un’occhiata.
-Assolutamente no, voglio fare a metà!- ribadì lei guardandolo male.
Ma lui poggiò i gomiti sul tavolo, poi il viso sulle mani incrociate e, senza distogliere lo sguardo, le disse:
-Tem, ogni tanto devi lasciarmi fare l’uomo…
-Ma quale uomo, al massimo sei un ragazzino,- gli disse sbuffando e voltandosi, leggermente imbarazzata dalle sue parole.
Ma lui allungò una mano e le prese bruscamente il mento tra le dita, avvicinandosi.
-Non mettere in dubbio il mio essere uomo Temari no Sabaku…
Lei rimase un attimo spiazzata e poi disse tra i denti:
-Dimostramelo…

Ragazzi e ragazze, questa è la prima fanfiction che scrivo, ruoterà intorno alla coppia NaruSaku ( la mia preferita XD). Questo è un'assaggino del primo capitolo: Passarono anni da quando i nostri sguardi si incrociarono, era terribilmente doloroso...

Al pensiero che Temari e l’amico avessero una qualche relazione torbida si sentì inaspettatamente invidiosa.
Sakura aveva Sasuke che, per quanto continuasse a fare l’odioso incompreso, accettava solo la sua compagnia e quella di Uzumaki; Hinata aveva quell’idiota di Naruto che finalmente s’era accorto di lei; Tenten poteva contare sull’appoggio del furore della giovinezza – e a quella definizione Ino rabbrividì tutta, nonostante la giornata calda – e forse Temari poteva contare su Shikamaru. Perfetto, ma lei?
Eppure Ino non aveva nulla in meno delle altre. Insomma non le mancava niente, e allora perché non aveva un amante?
Il mondo era davvero un posto ingiusto. Che schifo.