Dal primo capitolo:
"Avrebbe potuto anche rimanere così, a guardarlo in disparte senza neppure salutarlo, sfiorarlo con il dorso delle dita. Sarebbe stato lo stesso, perché Simon era una di quelle poche persone, se non l’unica, capace di farla sentire così bene anche solo con uno sguardo.
Se ne era accorta con gli anni, ma ogni volta che le prestava attenzione, Clary rinasceva, si sentiva come nuova. Era come se lui le dicesse: ci sono e sono qui solo per te. Qualunque cosa accada ci sarà sempre abbastanza posto tra le mie braccia, per stringerti forte. Sempre più forte."
(Climon- Simon/Clary) Spero vi piaccia! Buona lettura! (Attenzione la storia contiene possibili spoiler per chi non ha letto tutti i libri)
Ps: Tengo a precisare che la storia è stata scritta prima dell'uscita di Città del fuoco Celeste, dato che probabilmente troverete alcuni punti in comune con il libro. Non ho letto il libro prima, si è trattata di una strana coincidenza.

*«Alexander, suvvia, lo sai.»
«No, non lo so.» disse il ragazzo, mandando ai corvi il suo presupposto di non parlare.
«Il passato è passato. Mi farà sempre piacere ricordare, pensare alle cose che ho fatto. Ma niente è come questo. Questo è infinito. Tu sei il mio infinito. Il mio presente e il mio futuro. L'unica persona che conta davvero.»
Il modo in cui Magnus l'aveva detto, guardandolo negli occhi con tutta l'intensità che aveva, credendo in ogni parola che diceva.. un brivido percorse la schiena muscolosa di Alec, che fece un passo indietro, arrossendo.*
MALEC

“Magnus” esordì per poi bloccarsi, visto che le parole non venivano si avvicinò al suo fidanzato e prendendolo per mano lo attirò a se, schiacciato fra la scrivania e il sodo corpo del nephilim Magnus emise un mugugno di sorpresa “Alex...” quel nome morì sulle sue labbra, soffocato dalla vorace bocca del giovane cacciatore che bramava una risposta, bramava di poter entrare con la lingua nella bocca dello stregone e quest'ultimo gli lasciò l'accesso.