All’apparenza potrei sembrare una ragazza normale, che non ha mai sofferto e che vive la sua vita felicemente, si è vero, adesso sono felice e spensierata, ma non è sempre stato così. Mi chiamo Rose Evans, ho 17 anni e abito da circa tre anni a Londra. Ho un fratello gemello, Zayn Evans, ma non sembriamo affatto fratelli, ne tanto meno gemelli ... siamo sempre stati felici, contiamo tantissimo l'uno sull'altra, ma non avrei mai pensato che quel giorno, la nostra vita sarebbe cambiata ...

-Dal capitolo 7-
Certo il buio era stato d'aiuto, perchè aveva permesso loro di fare ciò che entrambi desideravano senza alcun imbarazzo o la paura che potesse essere respinto dall'altro. Erano stati semplicemente due sconosciuti che avevano dato sfogo ad un istinto.
Due che sebbene sapessero chi fosse l'altro, decisero di non fiatare, di non farsi riconoscere; lui non aveva detto il suo nome e lei se ne era andata lasciandolo lì da solo, come ad evitare che quella cosa andasse oltre e che avrebbe potuto far scappare un qualche suono riconoscibile da uno dei due all'altro.
Ma entrambi sapevano la verità ed entrambi erano grati all'altro della concessione avuta.
Avevano bisogno l'uno dell'altro, ma ancora non erano pronti ad ammetterlo.

"Auguri!"- sussurrò una voce femminile e maledettamente eccitante al suo orecchio per poi mordergli lentamente e in modo deciso il lobo, facendolo rabbrividire di piacere...
Lou cercò di ringraziarla ma l'unico rumore che uscì dalla sua bocca fu il rumore di un gemito.
"Mhhh...."- sussurrò lei strofinando la punta del naso contro la sua pelle, ruvida per i continui brividi. "...Hai freddo?"- sussurrò contro il suo orecchio provocandogli altri brividi.
Louis colse all'istante l'umorismo insolito della ragazza.
"N-no, per niente!- balbettò. - Anzi non ho mai sentito così tanto caldo in vita mia!"- esclamò socchiudendo di poco la bocca per respirare meglio.
Lei ridacchiò.
"Mhh, bene! Ci divertiremo di più, mi piacciono gli uomini focosi!"- sussurrò con una lentezza estenuante senza staccarsi dal suo orecchio per poi scendere di poco sotto e baciando la sua pelle, succhiandola avidamente.
"Vuoi divertirti, Lou?"- gli chiese nuovamente sussurrando e ritornando sul segno mordendogli di poco la pelle.
"Mhh...Allora, che i giochi abbiano inizio Louis."-
Le labbra carnose e tremendamente soffici di quella racchiusero il suo labbro inferiore tra di loro mordendolo dolcemente.
Louis si ritrovò a baciare quelle labbra chiedendo di più e non sapeva nemmeno che volto avessero.

Mi chiamo Caterina, ho 16anni, quasi 17 e frequento la terza superiore. Ho i capelli castani abbastanza lunghi, che arrivano fino alle spalle, e gli occhi marroni. Vivo con una delle mie migliori amiche, Martina. Non sono una ragazza molto complicata, la maggior parte delle volte, sono una tipa poco socievole perché non mi piace conoscere gente, ma ho comunque dei migliori amici: Liam, Louis, Lucia ed Eva che si trovano tutti in Italia. Poi, visto che mi sono trasferita, mi sono fatta qualche amico anche qui Zayn, Faithe e Laila. Ho l'amica più buona di tutto il mondo anche se, alcune volte, litighiamo per delle cavolate, le voglio un mondo di bene. Lei è come se fosse una sorella maggiore, anche se abbiamo la stessa età. Mi aiuta sempre, per qualunque cosa. Sarebbe disposta a morire per me ed io farei la stessa cosa, ovviamente. L'unico argomento importante su cui litighiamo sono i ragazzi, lei non vuole che esca con qualcuno perché non desidera vedermi soffrire. Prima non era così, da quando quel deficiente del mio ex mi ha tradito, non vuole più che esca con nessuno.

Non mi potranno mai restituire la mia migliore amica.
Non mi potranno mai restituire mio fratello.
Due anni dalla morte di Johanna Jonson.
Un anno dalla morte di Jack Smith.
Adesso sono la cattiva ragazza di Bradford, come mi definiscono...ma sono solo parole, non me ne frega niente.
A meno che non arrivi lui...
Scombussolerà tutto, di nuovo, come aveva fatto due anni fa, troppo tempo per me.
Tempo che ormai bisogna cancellare, dimenticare, ma sarà dannatamente difficile se lui sarà di nuovo qui.

Salve, sono una ragazza di 14anni. Il mio nome è Caterina.Vado in prima superiore. Sono una ragazza semplice, che preferisce un paio di nike ai tacchi, che preferisce un ragazzo dolce ad un ragazzo con i muscoli, che poi, a che servono i ragazzi che hanno i muscoli, ma non il cervello?. Alcuni mi reputano una bella ragazza, ma secondo me si sbagliano. Si sbagliano perché io so di essere grassa. Non sono il tipo di ragazza che dice di essere brutta solo perché vuole sentirsi dire: “No tesoro, sei bellissima.” Io lo penso sul serio. Come avete visto non ho molta autostima. Mi sento una ragazza inutile, che non piace a nessuno. Ho anche delle migliori amiche: Eva, Isabella, Lucia e Martina. Comunque oltre a dirvi che mi odio, che odio il mio corpo, vi dico che amo suonare la chitarra, amo fotografare e soprattutto amo stare con le mie best. Quando sto con loro dimentico tutti i più grandi problemi, si, perché loro anche quando sto male, riescono a farmi sorridere con ogni frase che dicono. Loro sono tutto per me.
SPERO DI AVERVI INCURIOSITI

-Sei la cosa peggiore che mi sia mai successa!- le urlava contro come se fosse l'unica cosa che riuscisse a fare.
-Hai ragione, io sono la tua rovina.-
-Lo so.-
-Perchè sei ancora qui se lo sai?-
-Perchè sono innamorato di ciò che so, mi distruggerà.-
-Non puoi amarmi, saresti uno stupido.-
-Allora chiamami stupido.

Alexia, Roberta e Valentina vivono a Londra da un paio di anni e lavorano sodo per poter - un giorno - realizzare i loro sogni.
Ma cosa accadrebbe se, un pomeriggio come un altro, l'incontro con una famosa boy band portasse con sé la possibilità di esaudire i loro desideri? La scelta che Ale e le sue amiche dovranno prendere cambierà completamente non solo le loro vite, ma anche quelle dei cinque ragazzi con cui passerranno momenti indimenticabili e felici (?).

Bethany e Christabel sono due migliori amiche che convivono in un appartamento, un giorno Christabel presenta a Bethany il suo ragazzo insieme e gli migliori amici di quest'ultimo. In quell'incontro trova un amico che la fa sentire protetta, come un fratello, e forse anche il ragazzo adatto per lei...

Il tempo passa, non velocemente come mi piacerebbe, non come vorrei, non quando sono sola. Quando lui c’è, invece, il tempo vola. La distanza inizia a farsi sentire, sempre più insopportabile. Sempre più difficile da sostenere. Inizio a non reggere più, non reggo più senza lui vicino a me, sapere che è lontano mi fa sentire debole, non forte come quando sono tra le sue braccia. Debole, come mai mi sono sentita.
Continuo a sperare che il suo "per sempre" si realizzerà, che il suo "per sempre" sia veramente per sempre.
"ti ricordi? Ce la faremo nonostante tutto?" annuii e lo strinsi di più. Si, ce l’avremmo fatta. Ce la farò sapendo che lui ci sarà sempre.

In compagnia di Mórrígan, Niall si sente come un bambino che ha fatto una grandissima bolla di sapone: è consapevole di avere per le mani qualcosa di eccezionale e mai provato prima, ma non sa come maneggiarlo perché teme che possa scoppiare da un momento all’altro, la ragazza di cui si è innamorato, infatti, non ha alcuna esperienza in campo amoroso.
A complicare le cose c’è il padre di lei, leader di uno storico gruppo inglese, che disprezza gli One Direction e la loro musica, ma che soprattutto osteggia Niall ritenendolo indegno di frequentare la sua “bambina”. Niall avrà bisogno di tutto il suo talento per convincere lui e di tutta la sua pazienza e delicatezza per conquistare lei: ce la farà?
“-Tuo padre ha detto che sei un fiore che non posso cogliere.
-Per prendere certi fiori a volte è necessario far sanguinare le dita- rispose lei attirandolo a sé.
-Spero di essere un giardiniere delicato.”
Credits: Titoli e versi successivi sono di The Cure, il testo della canzone che compone Niall è mio.

Dal cap.4:
E' il giorno della partenza mia e di Claire per Londra.Arrivati all'aeroporto di Londra ci aspettano Liam,Harry e un ragazzo molto carino.Vedo Claire che lo fissa da tempo così le dico:"smettila di guardarlo!!"....
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Arrivati a casa Liam ci presenta due ragazzi uno di questi mi porge la mano,ma io mi perdo nei suoi occhi color cielo finchè non mi dice:"Piacere io sono...."

Il vostro sogno è lavorare con gli One Direction? Leggendo le testimonianze di alcune figure professionali che hanno avuto a che fare con loro, cambierete idea. O forse no.
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Questa è una raccolta di OS umoristiche che ho scritto in una notte insonne in cui avevo bisogno di buonumore. ATTENZIONE: sono racconti leggeri, senza pretese, che contengono doppi sensi e allusioni sessuali. I fatti descritti sono di mia invenzione e non intendono dare rappresentazione veritiera del carattere di questi ragazzi, né offenderli in alcun modo.
Credits: i titoli sono versi delle canzoni degli One Direction.