Louis e Harry sono 'amici con benefici' da un anno ormai. Tutto ciò implica, nell'ordine: tanto sesso, molti pochi sentimenti e ancora tanto sesso.
Ma forse, Harry non la pensa esattamente come Louis sulla faccenda.
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AU!Larry side!Ziall
Sweet!Harry
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Non fu l’estrema giovinezza di quel viso a rapirlo, né tantomeno l’acconciatura alternativa, con i lati del cranio rasati quasi a zero e il lunghissimo ciuffo biondo platino che gli ricadeva sul volto a ogni minimo movimento. No. Furono i suoi occhi.
Gli occhi di quel ragazzo, che secondo Adam non aveva neppure l’età giusta per accedere al “Wreckage”, figuriamoci al suo cocktail bar, erano di un nocciola intenso in cui risplendeva fervida l’inesauribile fiamma della riottosità adolescenziale.
Ricordava quegli occhi. Li aveva già visti, in passato. Vi si era già perso dentro.
- Tommy, sei proprio tu?

Harry lavora come barista insieme a Zayn in un pub appena fuori dal campus della NYU, ma è sempre a corto di denaro.
Louis è uno studente di Economia con la passione per l'arte.
Quando Zayn procura ad Harry un lavoro come modello ad una lezione di arte, il suo corpo nudo non potrà che attrarre gli occhi curiosi e blu di Louis...
(Cap 2, pov Louis)
-Andiamo Harry, stamattina ti ho visto nudo, potresti anche cercare di scambiare due parole con me, no?-
Non appena pronunciai quella frase, capendo che probabilmente stavo forzando qualcosa che lui non aveva intenzione nemmeno di iniziare, mi pentii.
-Stamattina non mi hai visto nudo, ma solo senza vestiti, è diverso. Comunque fanno otto dollari. E divertiti con la tua ragazza.-
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NB. (IN REVISIONE/CORREZIONE ERRORI)
- Louis/Harry, accenni di Zayn/Harry, avanti nella storia probabile Zayn/Liam
- Scene di sesso (non in ogni capitolo), linguaggio esplicito.
- Se in qualche modo questo dovesse offenderti o non piacerti, non leggere, io ho avvertito.

I primi giorni ne aveva avuto paura, era terrorizzato dal suo modo di fare, di porsi, ma non osava abbandonarlo. Lo trovava affascinante, bello da far mancare il respiro. E lo aveva trattato come un vaso sin dall’inizio. Quel vaso rotto, che tentava di rimettere assieme. Incollava i pezzi, ma sapeva bene che una volta rotto, non sarebbe mai più tornato come prima. Mai più tornato sano. E Liam era uno di quei vasi cinesi costosi, che è stato urtato e qualcuno spaventato cerca di rimetterlo in ordine per non farsi rimproverare. Ma Zayn non ha paura di essere rimproverato, Zayn ha paura che quel vaso si distrugga ancor di più, che si sgretoli sotto alle sue dita sottili. Delle volte l’osserva e si domanda come possa un ragazzo come lui avere tanto dolore dentro e riuscire comunque ad esporlo in una maniera naturale quasi, non troppo violenta. Poi si ripete mentalmente che lui è Liam Payne, un ragazzo speciale. Il suo ragazzo speciale e sorride come un ragazzino davanti al suo giocattolo.

[Jealousy fa parte della raccolta I've always wanted kids | Parents!Larry]
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"Sai che i miei genitori stanno insieme da più di trent'anni, vero?" domando, sorridendogli di nuovo con un sorriso fasullo.
"Non sapevo da quanto, ma, beh, è molto tempo" mi risponde, messo spalle al muro da una diciassettenne.
"Già" replico, solo questo, senza aggiungere altro. Non ce n'è bisogno. Ha capito, il coglione, che deve stare alla larga da mio padre.
Perché è mio padre, e chi cazzo è lui per portarmelo via? Per portarlo via a papà?
Che ne sa, questa persona viscida, di quello che hanno passato i miei papà per stare insieme? Per avermi? Le bugie dietro alle quali sono stati costretti a nascondersi per amarsi? L'ansia e la paura di sbagliare, con una bambina piccola ed il mondo pronto a giudicarli?

[ Profumo è una One Shot della raccolta I've always wanted kids | Parents!Larry]
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La bimba, come ogni sera, rifugia il faccino nell'incavo del collo di Harry e lascia dei bacini morbidi sul collo niveo, inspirando quel profumo che le infonde tanta tranquillità.
Le manca qualcosa, però. Le manca un altro profumo, che mischiato a quello di papà Harry è il mix perfetto per un sonno sereno e placido e per dei sogni felici.
Dona un altro bacio a Harry, poi gli occhi verdi del riccio la seguono mentre si alza e incuriositi cercano di capire con cosa stia armeggiando in bagno.

E poi arrivò quel momento, quello che avevo pregato tutto il tempo che non fosse stato ripreso.
Sentii Zayn irrigidirsi di fianco a me, trattenere il respiro...
La mia mano si abbatté sullo schermo, e lo chiuse con uno scatto.
Mi resi conto che stavo ansimando, che tremavo.
"Louis, puoi spiegarmi.."
La voce roca di Zayn non lasciava trasparire nessuna emozione.
Io chiusi gli occhi, cercando di riprendere il controllo, di pensare.
Ma la mia mente urlava con rabbia un unico nome.
Harry Styles
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*in fase di correzione*
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ATTENZIONE
- Louis/Harry, accenni Louis/Zayn + altre bromace. Se non vi piace il genere state alla larga.
- Il carattere dei personaggi e le vicende nella storia sono inventati e non si riferiscono in alcun modo a fatti reali.
- Senza il mio permesso e l'attribuzione dei relativi crediti NON potete pubblicare la storia su altri siti. Se lo fate, prima o poi vi scoprirò e verrò a smerdarvi di fronte al mondo intero.

[Even when the earth is crumbling 'round my feet è una One Shot della raccolta I've always wanted kids | Parents!Larry]
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"Tanto non sei il mio papà!"
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Lily non è mai stata una bambina particolarmente capricciosa. In cinque anni non ha mai urlato per avere qualcosa, non si è mai messa a gridare o a piangere in un negozio perché i papà non volevano comprarle questo giocattolo o quella caramella. Anzi, Louis ed Harry sono sempre stati convinti che la loro bambina fosse intelligente e molto educata, gentile e dolce.
Ma Lily ha comunque cinque anni e molte volte non sa il peso che certe parole possono avere, l'impatto o la reazione che queste possono provocare su un'altra persona.

Guardò nei suoi occhi da cucciolo color nocciola. C'era qualcosa in quel momento che incrinava la dolcezza e la purezza dei suoi occhi:
Il desiderio. Quegli occhi che chiedevano, supplicavano qualcosa e Adam sapeva cosa e gliel'avrebbe data perché moriva... moriva dalla voglia.

Adam è in concerto con la band e sta per cominciare a cantare l'ultima canzone della scaletta, quando qualcosa interrompe lo spettacolo, sorprendendo tutti.
Sono le ore 0:00, sapete che giorno è oggi?

Mickey Milkovich ce lo vedi bene prendere a calci un tipo solo perché gli gira bene quel giorno, non mentre dorme nudo nel letto di Ian Gallagher.

“Li perderai tutti, Nasir… non ne rimarrà nessuno…
Cadranno tutti come è caduto Crixus, come è perito Spartacus, moriranno come è successo a Castus.
E tu farai la stessa fine…
Non rimarrà nulla di te, nulla…nemmeno un tiepido ricordo. Nessuno piangerà la morte di un povero Siriano che si era illuso di avere un valore che non sia commisurato alla maniera che ha di aprire le cosce.
Credi che qualcuno piangerà la tua fine, stolto? Agron, forse? Quanto tempo credi che passerà prima che trovi un altro fanciullo da cavalcare, un altro buco tiepido in cui svuotarsi quando più gli aggrada?
Sei solo uno stolto, Nasir. Un piccolo schiavo stupido e sognatore, che ha condannato se stesso e coloro che amava nel momento in cui si è illuso di poter vivere da uomo libero…”

Passo le mie dita sulla tua fronte, scendo in mezzo alle tue sopracciglia per poi soffermarmi sul tuo naso. Arrivo piano sulle tue labbra, rosse e socchiuse, ancora gonfie dei nostri baci.
È strano, siamo uguali, ma diversi.
Sei un uomo come me, hai il mio stesso naso, la mia stessa bocca, il mio stesso cuore spezzato.
Tutti e due abbiamo dovuto rinunciare a una vita che pensavamo sarebbe stata la nostra, sin da quando eravamo piccoli.

[Nagron - Nasir POV] C’è stato un tempo in cui Tiberio era l’unico nome che ricordassi di aver mai avuto. Un collare di cuoio nero e un tatuaggio sulla spalla mostravano a tutti quale era il mio posto. Il collare stringeva e lasciava segni che invece lo ricordavano a me, ogni giorno.
Da fanciullo pensavo spesso a cosa si provasse senza indossarlo. Cercavo di immaginare il tocco dell’aria fresca su quel tratto di pelle che non ne ricordava più la sensazione.
Chiudevo gli occhi e inspiravo l’odore di sesso e sudore, ormai famigliari e quasi rassicuranti, tramutandoli con la mente in profumi che ricordavo appena di aver mai sentito. Terra, aria secca e calda, sole... pioggia.

Senza neppure rendersi conto dei suoi movimenti, il moro si sedette sul bordo del letto e come sotto un incantesimo al quale era del tutto impossibile resistere, il dorso delle sue dita si mosse, andando a passeggiare leggero sulle salite e sui declini di quel corpo che oramai da tempo lo stregava.