Più in avanti nel corso delle nostre vite avremmo concordato nel dire che il nostro amore era stato come la pioggia. Si era consumato in fretta come uno di quei violenti temporali estivi, lasciando dietro di sé una scia di melanconia, ma almeno era stato tanto intenso da scuotere le pareti di casa e il cuore di entrambi.
(Prequel di "I'm gonna make this place your home")

Non riesce nemmeno a pronunciare il suo nome. Non vuole nemmeno pronunciare il suo nome. Come se non fosse importante, come se non esistesse. Come se non fosse mai stato qualcosa di più. Un "tutti" detto così, con noncuranza, pur di non pronunciare il suo fottuto nome. Non è giusto. Dopo tutto quello che sono stati, non è giusto che finisca così. E a cosa sono valse tutte le lotte, se proprio lui non riesce nemmeno a pronunciare il suo nome? È un ipocrita. Decide di fare qualcosa di cui sa già si pentirà, ma ne ha bisogno. Deve andare da lui e urlargli in faccia quanto sia un ipocrita del cazzo.

Un George in the Jungle/ Tarzan AU in cui Louis è un modello che incontra Harry, l'uomo selvaggio, in Congo. Quest'ultimo è stato cresciuto dalle scimmie, a malapena riesce a dire una parola in inglese e sconvolgerà completamente la vita di Louis.
La storia è una traduzione mia e di @Fearless_1D1Love!
Qui potete trovare la storia originale: http://archiveofourown.org/works/1577993/chapters/3350435
Manip: http://yourssincerelylarry.tumblr.com/
Beta: @GiadinaStylinson

Harry prende un sorso del suo succo d’arancia e sposta il telefono all’altro orecchio. “Pensavo di essere io il tuo primo amore, Louis Tomlinson. Mi hai preso in giro per tutto questo tempo? Non ho nessuna importanza per te?” Harry trattiene bruscamente il respiro, stringendo una mano sul petto come se Louis potesse vederlo.
“Le mie più profonde scuse” dice Louis. “Sai benissimo che detieni la chiave del mio cuore e tutte quelle cavolate, o come vuoi chiamarle tu. Ci se solo tu, piccolo.”
Harry sbuffa. “Non lo so, Lou. Non apprezzo molto il sarcasmo e tu non sembri per niente sincero.”
“Vorresti che scrivessi una canzone per dichiararti il mio amore?” suggerisce il castano.
Harry sorride tra sé. “Sarebbe un buon primo passo, quello.”
Sente rumore di carta dall’altra parte della linea prima che Louis parli di nuovo. “Okay, quale di queste preferisci? Una canzone rap sul tuo piccolo e bel culetto, o una bella canzone movimentata sui tuoi meravigliosi ricci?”
Harry scoppia a ridere, rischiando quasi di far cadere il cellulare.
LarryStylinsonAu! Harry!presentatore Louis!cantante
12.192k-Traduzione

Come parte di un team di professionisti assunto per gestire uno scandalo omosessuale a Buckingham Palace, Louis si aspetta che il Principe Harry sia un sacco di cose – soprattutto un viziato moccioso reale. Non importa che lo stesso Principe Harry in passato fosse il protagonista di numerose fantasie adolescenziali di Louis.
[Harry/Louis] [Liam/Zayn] [Scandal!AU] [141k]

Aveva messo in conto tutto quello. Davvero, l'aveva fatto. Calcolato in ogni minimo dettaglio tutti i pro e i contro, persino quelli più reconditi che sicuramente a molte persone sarebbero sfuggiti.
E come se non bastasse c'era stato anche Jeff a farglielo presente, a ricordargli almeno dieci volte quanto tutto potesse essere controproducente.
Ma non l'aveva ascoltato, non quando si trattava di lanciare il suo primo album da solista.
Voleva essere completamente sincero, voleva mettersi a nudo e lasciar venir fuori tutto quello che si era tenuto dentro per moltissimo -troppo- tempo.
E non c'era stata la paura di quello che il mondo avrebbe potuto pensare, nè dei pettegolezzi - a quelli ci era abituato- ma di quello che Lui avrebbe potuto pensare.
Quindi sì, Harry aveva decisamente messo conto tutto quello che stava succedendo in quelle ore solo che...sperava non avrebbe fatto così male.

Sta pensando a questo quando sente il campanello suonare. Si alza sbuffando e va ad aprire la porta, trovandosi davanti un poliziotto. È giovane, alto e quando chiede “lei è Louis Tomlinson?” con voce roca una scarica elettrica attraversa tutto il corpo di Louis fino a fermarsi nel basso ventre. “si, sono io” risponde, dopo aver ritrovato finalmente la voce.