Lei è Erin: calma, studiosa e abitudinaria.
Lui è Louis: svogliato, egocentrico, stupido e casinista.
Solo una parete poco spessa divide i loro mondi così diversi...
***
DAL PRIMO CAPITOLO:
“Come sai che l’avrei fatta godere così tanto?” domandò. Sorrisi con strafottenza.
“Perché camera tua confina con la mia e… pare che tu sia… l’amante migliore di tutti i tempi, il ragazzo più dotato che esista, uno che ci sa fare parecchio… cito male forse?” risposi, riportandogli solo alcune delle cazzate più assurde che avevo sentito negli ultimi mesi.
“Invidiosa?” chiese. Io scoppiai a ridere e tornai nel mio appartamento. Neanche qualche minuto dopo Louis tirò un paio di colpi contro la parete facendo rimbombare la mia camera.
“Piantala, porco maniaco!” urlai. Louis rise e continuò a picchiare contro il muro.
“Ora mi toccherà guardare un porno e fare tutto da solo!” disse. Sbuffai.
“Louis Depravato Tomlinson… mi fai schifo!”
***
Se volete sapere cosa succederà alla tranquilla vita di Erin dopo il rumoroso intervento di Louis, entrate e leggete!
Piesse: volevo avvisare che questa storia è a rating ROSSO, non volgare ma comunque ROSSO!

seconda serie di everything about you!

Jane Miller è una ragazza come tutte quante, lavora alla panetteria della sua città, Holmes Chapel.
Un giorno quando va a lavorare si ritrova davanti l'ultima persona che vorrebbe vedere, Harry Styles.

“ Ciao ragazza italiana.” Aggiunse mentre si stava allontanando con i suoi morbidi ricci che ondeggiavano.
Due ragazzi. Un libro. Un insolito incontro.
Leggete e capirete. *-*

Cosa succede se il "giocatore" della scuola di innamora della nuova arrivata??

Un college come tutti. Non è niente di speciale, solo un college. Ma io sento che c'è qualcosa di strano,qualcosa di magico.
Noto 5 volti famigliari,conosciuti,uno in particolare. Gli One Direction.
" Ciao" Mi disse con un sorriso smagliante
" Ciao..." Infine realizzai chi era.
" Ma tu sei Zayn Malik??" Chiesi sconvolta.
" Si, ma non svenire" Rise.
" Tranquillo" E gli feci l'occhiolino.

Emma non ebbe bisogno di alzare del tutto lo sguardo per capire chi fosse: soltanto una persona a scuola aveva la pelle ambrata di quella perfetta sfumatura che ricordava il miele, solo un ragazzo era talmente incurante delle regole da fumare a meno di un metro dalla porta d'ingresso e, sopratutto, soltanto dallo sguardo di un ragazzo, Emma, si sentiva trapassata da parte a parte. Non aveva bisogno di alzare gli occhi per incrociare quello sguardo, lo sentiva perfettamente su di sé senza bisogno di vederlo.
* Non c'era niente in lei che esprimesse disordine, o caos, che invece per lui erano parole all'ordine del giorno.