Ecco a voi l'ennesima storia su una ipotetica sesta serie, dopo la tristissima 5x13. So che ci sono già moltissime fanfiction sullo stesso argomento, ma ho voluto comunque dare la mia versione. Spero che vi piaccia!

Salve a tutti! Questa è la prima storia che scrivo, non che lo sappia fare così bene, ma spero vi piaccia! Buona lettura! ;)

“Cazzo Bri, sono bloccato a Los Angeles” “Matt ma…… è il giorno di Natale” “Si Bri, il nostro primo Natale da coppia felice e finalmente dichiarata, ma c’è una bufera di neve tremenda, l’autostrada e bloccata. È stato un miracolo che sia arrivato vivo fino a Los Angeles. Il volo è stata una tortura, tutto il tempo disturbato. È già tanto che sia riuscito a chiamarti. Bri non sai quanto mi dispiace” “Ehi Matt, tranquillo, non è colpa tua” Sapevo che ci era rimasto molto male.

“HO DETTO, ho finito di studiare, ma odio la fisica quindi la lascio perdere! Che facciamo?” “Non lo so, smamma, vai a fare fisica, oppure non torni viva a casa domani, lo sai quanto rompe il prof no?!”
Meglio non fare i compiti in compagnia di due ragazzi gay fidanzati...

Post 4X09. Rivisitazione della seconda metà della 4° serie, con qualche aggiunta e piccole modifiche alla serie originale.

Ci ha provato. Fino a qualche tempo prima - prima che glielo succhiasse, che si baciassero in metropolitana, che facessero l'amore nel suo appartamento di Bloomsbury - avrebbe giurato che sarebbe riuscito a liberarsi di lui, del pensiero di lui e di tutto ciò che lo riguardasse. Ha capito solo adesso, guardandolo suonare la sua chitarra con Sakura tra le braccia, che non può
farne a meno: sente Sasuke fin dentro le sue ossa. I suoi silenzi dentro le orecchie di Naruto urlano. Potrebbe inchiodarsi la bocca, tagliarsi la lingua: è dappertutto. E quel che è peggio è che Naruto non può più farne a meno.

Quando Justin torna a casa dopo più di un anno in occasione del matrimonio della sorella, alcune cose sono cambiate, altre appaiono immutate. Come reagirà nel rivedere Brian? E' davvero solo tempo o c'è molto di più a separare i due amanti?
(mai stata brava con i riassunti..xD) Fatemi sapere che ne pensate =)

Attenzione: a volte presente linguaggio volgare, anche nella presentazione.
Una volta dentro, l'odore di maschio lo esaltò. Da troppo non passava una serata del genere e aveva una voglia matta di stare con un uomo. Un uomo vero, possibilmente. Ma, come temeva, per quasi un'ora gli si avvicinarono i più svariati uomini dall'aria tremendamente effeminata che col solo sguardo facevano intendere Scopami!, cosa che desiderava anche Jason, ma non desiderava fare, se si capisce il gioco di parole.
[...]
Mise le mani in tasca. E notò una chioma in fiamme.

Quasi immediato Post 5x13
“Fa la maledetta edera per una cazzo di volta, Brian!” urlo di colpo, stupendo anche me stesso.
“L’edera? Cosa c’entrano le edere, adesso? Credevo di aver messo tutte le mie droghe sulla mensola più alta.”
Posso quasi vederlo ricordare la nostra prima conversazione: il suo sorriso gemello del mio, che piano piano si fa largo sul mio viso.

Rimase ancora cinque minuti a bordo dell'auto, controllando l'ora sul quadrante dell'orologio. Avevano detto alle due, erano le due e dieci, poteva andare.
Scese e camminò attraverso il porto sotto l'acqua scrosciante, facendo scricchiolare i sassolini sotto le scarpe e dondolando appena, un pochino più sicuro sulle sue gambe.
L' acqua l'aveva rinvigorito, quel tanto per fargli passare il caldo opprimente che sentiva addosso.
Nascose meglio la mano destra dietro la gamba, ma era sicuro che l'altro comunque non l'avrebbe notata. Quando arrivò al piazzale lo vide.
Era girato di tre quarti verso l'altra entrata, aspettandosi di vederlo comparire da un momento all'altro, la testa incassata nelle spalle e il piede che tamburellava di nervosismo.
- Bri! - Lo chiamò ad alta voce.
Lo vide girarsi, squadrarlo e fare una specie di sorriso.
Ride, vedi?

Tratto dal primo capitolo: Rimasi immobile su quel marciapiede a fissarlo mentre si allontanava con la sua autovettura e tutto ciò che mi passò per la mente fu: "Sesshomaru"
Rin racconta di sé, delle sue avventure adolescenziali e soprattutto del suo travagliato amore. Ambientato nella nostra epoca, nella quale vivono anche i demoni. [Rivista tutta la fic.]

Ho fatto un test una volta, uno di quelli che si trovano sulle agende, e che si fanno insieme alle amiche.
Era piuttosto insolito. La diciannovesima domanda era la seguente:
"Hai mai sfiorato la morte?"

Due anime che si incontrano in una notte. Per lei,è dovere.Lavoro. Per lui,solo la piccola soddisfazione di una notte.A volte il destino,gioca brutti scherzi.

Per voi lui non ha tangibilità, è un’esistenza che si fa chiamare Maverick sui forum e nelle chat, e il cui detto è “Sono troppo vecchio per queste stronzate!”.
Vi siete conosciuti per caso, non ne conoscete né l’aspetto né il nome, ma ci parlate da mesi e solo con lui riuscite a sentirvi bene. Suvvia, quella sensazione di totale abbandono, di completa appartenenza e dipendenza… com’era la vita prima di Maverick? Neanche lo ricordate.
Reila odia Evan largamente ricambiata fin dal giorno in cui sono nati; le loro vite persistono così, in questo equilibrio stabile e bilanciato, ormai da anni.
Ma che fare quando si scopre che il proprio amante virtuale, alias “uomo dei sogni”, è proprio Evan?
Ci sono diverse scelte: buttarsi dal balcone, buttare lui già dal balcone, fare finta di nulla o cambiare radicalmente.
Evan sa cosa fare, ma per Reila ognuna di queste opzioni è sbagliata. Che sia il destino a scegliere ancora una volta, quel destino che li ha voluti anche vicini di casa…!
E forse, se ci si impegna, anche nel proprio nemico si può trovare un’occasione per crescere.
>>DAL CAPITOLO 19 [ULTIMO CAPITOLO] "Il cuore di Reila andò a fuoco nel sentire come l’aveva chiamata: “amore”. La bionda alzò il viso raggiante e gli diede un leggero bacio sulla bocca, alzandosi in punta di piedi quanto più poteva per raggiungerlo."
GRAZIE A TUTTI!!