Era l’ultima corsa della giornata e questo significava che entro mezz’ora Marco sarebbe stato a casa con un pezzo di pizza e un bicchiere di Coca Cola.
Ma Nikita era famoso per il suo essere bravissimo a sconvolgere piani e vite.
DISCLAIMER: i personaggi non sono reali e mi appartengono.

Lasciare la persona che hai sempre amato non è facile, anzi. E a volte ti ritrovi a dover far i conti, oltre che con la tristezza, anche con la passione e i sentimenti che possono saltar fuori in modo improvviso ed inaspettato.

Non ho mai creduto al colpo di fulmine, ma questa mia convinzione venne spazzata via quando il mio sguardo andò a finire su una ragazza, Kazumi.
Appena vidi quella ragazza nipponica capii di amarla, capii di desiderarla più di qualunque altro ragazzo e ragazza che abbia mai visto.

Due ragazze nella stessa stanza, una delle due è innamorata dell'altra ma ha paura di confessarglielo per non rovinare la loro amicizia.

E le nostre bravate, te le ricordi, Kurt? Ogni memoria si è tatuata nella mia mente ed ancora oggi sorrido a pensarci. Arrivammo al St. Benedict lo stesso giorno. Due bambini di cinque anni, due cuccioli di uomo senza nessuna base su cui crescere. Abbiamo fatto affidamento solo l’uno sull’altro. Vicini di letto un po’ per fortuna un po’ per caso. Tu, con quel tuo vizio di succhiarti il pollice che non riuscivano a levarti ed io, con la mania di prendere due bastoncini e sbatacchiarli ovunque per creare del ritmo. Due bambini nati per restare assieme. Due bambini che si amarono ancora prima di sapere cosa questo voleva dire. Due bambini che il fato si è divertito ad allontanare ed avvicinare come due futili marionette peccatrici. Io e te. Ti ricordi, Kurt?