Non avevano più tempo per un passato ormai andato, non avevano più tempo per un’amica che le aveva tanto amate, per un’amicizia pura e semplice che non voleva nulla in cambio..
Il telefono squillava a casa Senoo, ma nessuno rispose.
Il telefono squillava a casa Fujiwara, ma nessuno rispose.
Il telefono squillava a casa Asuka, ma nessuno rispose.
Il telefono squillava a casa Segawa, ma nessuno rispose.
Doremi abbassò la cornetta. Nessuno le rispose. “ Come sempre” si ritrovò a pensare con un sorriso amaro sulle labbra. Non le sentiva più vicine come una volta. Si parlavano raramente e nessuna delle quattro l’aveva più cercata.
“ La lontananza divide e il tempo fa dimenticare.”

Più scorreva gli occhi sul foglio più il suo sguardo si spalancava, mentre le mani stringevano la carta bianca. Rilesse più volte, per essere sicuro di non aver capito male.
« Non è possibile... » esalò con un fil di voce.
« Allora? Cosa dice? »
« I miei genitori... vogliono che torni per qualche giorno a casa perché... – ingoiò un flotto di saliva – vogliono presentarmi la mia fidanzata! » esclamò tutto d’un fiato, incredulo.
Maka lo fissò, attonita. Fidanzata?

"Lasci perdere. Piuttosto, senta un po'... ora sono più in alto di lei"
Ghignò, malevolo "Come ci si sente a stare sotto?"
Realizzò quel che aveva detto troppo tardi.
Con sommo orrore, sentì il proprio calore aumentare in modo spropositato.
Roy Mustang osservò curiosamente la luce della stella - Ed - assumere una tinta cremisi.
Non poté resistere.
"Beh, io preferisco stare sopra... ma per te posso fare un'eccezione"
L'avrei fatta, Edward.
[Fanfiction scritta per il RoyEd Day]

«Grazie, per avermi baciato quella volta».[...]
«Ero nei paraggi e lo sai che aiuto sempre i miei sottoposti».
Sorrise sornione.
«Stupido di un Colonnello, hai approfittato della situazione come al tuo solito!», lo accusò Ed.
«Se mi hai appena ringraziato?!», ribatté incredulo e confuso.

La mia prima One Shot. °A° C'è qualcosa che non mi convince, ma spero vi piaccia. >< Avrei voluto optare su qualcosa alla ShiemixRin, ma ho scritto troppe cose romantiche ultimamente. Questa One Shot parla di un'ipotetica cosa successa tra Shiro e Rin, quando lui era ancora un bimbo.

E se il finale della nostra amata prima puntata fosse andato diversamente?

-Posso chiederle una cosa?
Continuò indisturbata la voce del giovane.
L’Alchimista di Fuoco si sentì rabbrividire.
-Chiedi pure.
Aspettò in religioso silenzio.
-Non è che a lei piacciono gli uomini?
A Roy gli si raggelò il sangue nelle vene.
Nella sua testa c’era solamente una frase: era nella merda fino al collo.

"«Ehi, Shinobu, che c'è per cen-» mi interrompo bruscamente, scorgendo con la coda dell'occhio il pavimento del bagno allagato.
Che avrà combinato quel moccioso?
«Shinobu! Shinobu, vieni subito qui! Spiegami questo, ragazzo, voglio proprio sentire che-» il suono imperioso – forse troppo – della mia voce viene sovrastato da Shinobu che scoppia in un pianto disperato.
Che diavolo...?"
Dedicata alla dolcissima Delaila Scissorhands, finalmente libera.

-Perchè mi hai salvato?
-Non è il momento Envy!
-Non avresti dovuto salvarmi a rigor di logica!
-Smettila!
-Non avresti dovuto metterti nei casini per me!
-Aaah piantala!
-Non avresti dovuto baciarmi!
-ENVY!
Torno dopo 3 anni con un'altra storia!

[Sengoku Basara] una riflessione su Masamune e Yukimura visti dagli occhi esperti di Kojuuro

*STORIA REVISIONATA E PUBBLICATA SU AMAZON*
Chiara accusò malamente il colpo, sapendo che lui l’aveva azzeccata in pieno. Era proprio così: oscillante tra i grandi autori che studiava e le banali storielle d’amore su cui sognava – libri di scarse pretese, Harmony, fanfictions -, lei aveva dovuto ammettere che la realtà non poteva mai competere con l’immaginazione, e non era riuscita ad accontentarsi, nella sua esistenza. Così, aveva finito per non avercela quasi, un’esistenza: pochissimi amici, con cui non usciva molto, poche relazioni naufragate di fronte alla sua incapacità di amare gli uomini di carne come amava quelli di carta, poco di tutto. Tranne che di parole. E di amore, che finiva per riversare sulle parole.

[Finian Centric]
Le giornate passavano così, incessanti.Veniva legato ad un tavolo, sedato, e nonostante urlasse e si dimenasse con tutte le forze e con quanto fiato avesse in gola nessuno lo veniva a salvare, nessuno aveva pietà di lui, e veniva di nuovo riempito di ormoni e medicine. A quale scopo poi, si era sempre chiesto. Veniva di nuovo sbattuto dentro la sua camera e lì attendeva speranzoso e paziente il ritorno dei piccoli uccellini blu e gialli, sua unica compagnia.
Un giorno le cinciallegre non fecero ritorno.

Perché era così dannatamente difficile?
Ennesima RoyEd incentrata sulle emozioni tormentate di Edward e sulla metafora "Roy/Peccato".
Commenti e soprattutto critiche, estremamente gradite
Buona lettura (spero)

Se c’erano giorni che il nuovo Generale odiava, quello in cui Edward decideva di mettersi a fare le pulizie era sicuramente tra quelli.
[RoyEd]