PROLOGO
L'adolescenza, il periodo più brutto che una persona possa attraversare, pieno di problemi, depressione dal mattino alla sera, quel desiderio di voler essere diversa da quello che sei in realtà, sentirsi giudicata in tutto e per tutto dal mondo esterno, voler inseguire i propri sogni ma in qualche modo essere sempre ostacolata da qualcuno, la tua unica medicina è la musica che pur non essendo materiale riesce a farti compagnia. Arrivi all'estremo delle forse, non sopporti più tutto questo, dentro sei un ribollire di dolore e di angoscia, il tuo cervello non ragiona più portandoti a conseguenze estreme e piuttosto dolorose, sei stanca, la tua vita fa schifo e vorresti non essere mai nata. L'unica cosa di cui hai bisogno è qualcuno che ti ami per quello che sei e che non ti giudichi solo dalla taglia dei tuoi jeans, qualcuno che ti faccia ridere e farti sentire speciale e unica, qualcuno che riesca a capirti, che ti ascolti e che ci sia sempre per te. Per tutto questo basta il tempo, basta solo avere un minimo di speranza e credere fino in fondo che puoi farcela, poi...

Fanfic-traduzione. Gallavich.
Mandy sapeva che non l’avrebbe mai scoperto se non fosse uscita dalla porta sul retro. Non sapeva nemmeno perché l’aveva fatto, se avesse creduto a tutta quella merda avrebbe detto che era stato il fato.
“Che cazzo vuoi?” la voce di Mickey la fermò perché pensò per un attimo che stesse parlando a lei. Non era così, avrebbe dovuto capirlo dal tono. Mickey non le aveva mai parlato così.
“Mandy è qui?”