- Lo so che… non è niente. - dice Jensen, a bassa voce - è una cosa stupida. E probabilmente non ha nemmeno tanto senso. Ma ho pensato… voglio dire… che potresti tenerlo tu. Finché non torni.
Jensen ha ancora il palmo aperto verso Misha. E Misha… beh, Misha si rende conto che sta tremando lui, adesso. È un anello normale, un po’ graffiato nei bordi e si vede che non vale molto. Un oggetto qualunque, in un certo senso. Ma per Misha, che adesso fa fatica anche a respirare, è più importante di qualsiasi altra cosa abbia mai ricevuto.
[Ambientata durante la season 7] [Pre-Cockles]

Dopo una lunga sera fra maschietti in occasione dell'addio al celibato di Jared, una volta rientrati a casa Jensen si lascerà sfuggire una frase di troppo, che Castiel rigirerà a proprio vantaggio per concludere la serata in bellezza...
Spin-off de “Il duro prezzo dell’arte”, (un misto fra AU RPF e AU Supernatural, ho mescolato nomi e storie personali dei vari personaggi, soprattutto Jensen e Castiel, che sono un mix con i loro alter ego Dean e Misha... ) contiene SPOILER per chi non ha ancora letto gli ultimi capitoli di quest'ultima ma può comunque essere letta tranquillamente.

Sam, Dean e Cas vengono catapultati in una realtà alternativa, dove tutto è diverso dal loro precedente mondo...Sam è sposato, John e Mary sono vivi, Cas è umano e convive con Dean...Ma chi li ha mandati lì? E perché?
Spero che vi piaccia!
Fatemi sapere!
Destiel, of course, ma anche Sam/Jessica!

Continuarono a mangiare in silenzio e Dean non poté fare a meno di notare quanto la presenza di quello strano tizio lo tranquillizzasse. Certo, c'era qualcosa nelle sue ambiguità che lo infastidiva, eppure aveva come l'impressione di aver già passato quella fase e di non aver motivo di restare sul "chi va là" ancora a lungo.
L'uomo pancake sembrava solo... un uomo pancake.

Voleva così tanto che Dean sapesse del suo desiderio di rimanergli accanto tutta la notte, fino al mattino dopo. O magari una giornata intera. O magari una settimana-magari per sempre?
{Destiel}

Quando i giochi hanno smesso di essere giochi? Forse in realtà non sono mai stati davvero giochi... però il fatto che sembrassero tali ha permesso a Jensen di abituarsi e accettarlo senza troppi drammi. Ed ora è tutto fluido e naturale...

Gesù Cristo è morto. In qualche modo questa non è nemmeno la parte peggiore della settimana di Dean.

Spin-off de “Il duro prezzo dell’arte”, contiene SPOILER per chi non ha ancora letto gli ultimi capitoli di quest'ultima e forse non è proprio d’immediata comprensione se non si è letta la storia principale (che è un misto fra AU RPF e AU Supernatural)…
L'episodio si svolge circa sei mesi dopo la fine di “Il duro prezzo dell’arte”, per Jensen è Castiel è il primo Natale...

Dean lavora nel settore vendite e si è appena trasferito nel quartiere, e il suo vicino è definitivamente matto da legare.
Dal capitolo 30: Dean strinse le palpebre. “Non sono adorabile, i copriteiera sono adorabili.”

Aveva colpito Milo senza pensarci, avventandosi contro di lui per rabbia, per frustrazione, per la delusione... e poi era scappato dal party, cercando rifugio sulla spiaggia, trovando invece un angelo ad aspettarlo.
O un demone.
O un umano troppo stronzo e troppo bello per sembrare vero.
In effetti ancora non l'aveva deciso, ma iniziò a scoprire che -a discapito degli insulti e delle occhiate beffarde- stare con lui gli piaceva.
{pre-mishalecki}

Misha cerca di essere romantico, a modo suo, ma Jensen non la prende con lo spirito giusto.

La vita di un gianduiotto non è così semplice come potrebbe sembrare.

«Quindi» riprese Jensen, dopo un attimo di silenzio. «con “vivere ogni giorno come se fosse l’ultimo” intendevi “contare tutte le mie lentiggini”?»
«Se non lo facessi, questo quesito irrisolto mi tormenterebbe fin nella tomba, e diventerei uno di quegli spettri a cui Dean e Sam danno la caccia.»
Jensen rise al pensiero di un fantasma-trollface tormentato dal numero delle sue lentiggini. «E allora, a quanto sei arrivato?» domandò, strattonandogli un po’ la camicia.
Misha sbatté un paio di volte le ciglia, come l’eroina di un anime, e dichiarò candidamente: «È la seconda volta che perdo il conto. Sono tornato alla prima.»
Perché io dovevo fare i miei auguri all'uomo che mi ossessiona da un paio di mesi a questa parte e al suo maritino, e farmi una bella sega mentale su quanta gayness e crack sarebbero circolati alla sua festa di compleanno

Spin-Off di “I just want you to know who I am” : «Lo faremo in Gennaio» aveva deciso Castiel ed un nuovo inverno è ormai arrivato. Con la gentile partecipazione di un fratello esasperato, una madre fissata con le tradizioni, due genitori impossibili, uno svariato numero di amici fuori di testa, ed una wedding planner spaventosa. Parola d’ordine: sopravvivere.

Jensha - Una chiamata nel cuore della notte.