Come avrebbe affrontato il resto della sua vita? Come avrebbe potuto guardare ancora quegli occhi che aveva perdutamente amato e che aveva spinto ad odiarla? Come avrebbe fatto a restare in una stanza con lui, che dall’altro capo del mondo si era rifatto una vita? Come avrebbe fatto il suo cuore a non andare in frantumi nel vedere un’altra che non fosse lei tra le sue braccia? E la cosa che martellava nella sua testa e che le donava una rabbia che non credeva di possedere, come avevano potuto due dei suoi più cari amici ignorare il suo dolore e decidere di invitare al loro matrimonio anche una che lui si portava a letto?

E se Sana e Akito si incontrassero da adulti? Riuscirà Sana a salvare il suo vicino di casa bello, scorbutico e donnaiolo?

Non avevo mai pensato che il mio Universo avrebbe preso il tuo nome, il tuo volto, i tuoi occhi... che il mio universo fossi TU! E ormai è così... sei il centro del mio universo privato e tu un completo idiota!!

"Li avevo rivisti. Il mio unico grande amore e la mia ex migliore amica. Insieme, di nuovo.".
Sana Kurata, dopo ben otto anni trascorsi a New York, decide di tornare a casa, in Giappone.
Ha scelto di frequentare l'università a Tokyo e di abbandonare per un po' la carriera artistica.
Ma che cosa sarà successo ai vecchi amici? Che strade avranno intrapreso?
Il rapporto tra Akito Hayama, l'amore della sua vita, e Fuka Matsui, l'amica di un tempo, sarà rimasto intatto?
Nuove coppie, nuovi incontri, intrighi d'amore, discussioni e gelosie sono dietro l'angolo!
Questa è la mia seconda Fanfiction su questo meraviglioso manga/anime! Spero vi piaccia! ♥
Dedicata con grande amore a Cristian. ♥

Ciaooo ragazze questa è la mia prima volta che scrivo una storia e spero tanto vi piaccia..
2 fratelli….
Il bene e il male….
1amore non corrisposto…..
Bugie, intrighi, scomode verità…
E Tanto, tanto altro ancora… Spero di avervi incuriositi almeno un po’ e se vi và mi farebbe piacere commentarla insieme… baci a presto

Dopo aver saputo della relazione tra Hayama e Fuka, Sana decide di sparire e non tornare più a scuola e tutto quello che succede nel manga/anime non accadrà mai, compresa la famosa dichiarazione in TV di Kamura. Dopo quattro anni Akito ritrova una lettera di Sana, la stessa lettera che lei scrive durante le riprese de "La villa dell'acqua".
Cosa c'è scritto e cosa è successo in questi quattro anni? Riusciranno Sana ed Akito a ritrovarsi dopo così tampo tempo?

[...]«Sai, me lo ricordo benissimo il giorno in cui mi disse che suo padre aveva deciso di trasferire la famiglia a Los Angeles… in realtà ci rimasi parecchio male. Gli ho sempre voluto bene, Akito è un buon amico, nonostante tutto.»
«Immagino. Francamente, non credo di ricordare tutto quello che è successo in quell’anno alle elementari.»
Spostai lo sguardo verso il corridoio, dove c’era una luce fioca che a stento arrivava fino al salotto. Poi ritornai a Tsuyoshi.
«E anche ora io…. non so niente Tsu. Mi chiedo chi lo abbia ridotto in quel modo e perché lui sia così solitario, sembra che non gli importi di nulla. Se c’è qualcosa che posso fare, per favore dimmelo.» dissi quelle parole tutte d’un fiato. In verità, mi resi conto solo in quel momento, mentre gli occhi di Tsuyoshi mi guardavano trepidanti di ascoltare un ipotetico continuo, che lo sguardo freddo di Hayama mi era rimasto dentro più di qualunque altra cosa di lui. [...]
Cosa sarebbe successo se Sana e Akito si fossero solo incrociati da bambini?

•"Io ho sempre pensato che nessuno aveva la voglia di dirselo, ma la verità era che le chiamavamo così, con quel generico “medicine”, perché in realtà non sapevamo cosa cazzo stavamo curando."•
E se Akito non fosse mai riuscito a guarire Sana dalla malattia della bambola?

ciao ragazze ho dato un occhiata a questa ff di anni e anni fa, ed ho trovato una valanga di ORRORI, la sto ricomponendo.
fatemi sapere kissoni:*
“Mi sei mancata” sussurrò tra i miei capelli
E fu li che feci la cosa più ovvia che mi venne in mente, lo baciai…e lui ricambiò quel bacio che sapeva di desiderio di passione, diciamolo sapeva solo d’amore.
Le nostre lingue si intrecciavano senza freno, mi accarezzava mi stringeva a lui come se avessi potuto scomparire o dissolvermi, con il cuore impazzito nel petto e senza fiato, ansimanti camminammo lungo il corridoio d’ingresso dove con foga mi posizionò tra lui e il muro, continuando ad accarezzarmi e baciarmi, e farsi sentire su di me. Lo trascinai per mano in camera mia, senza mai staccarmi da lui.