Raccolta di One Shot legate alla storia "We Make the rule". Si tratterranno soprattutto di missing moments o scene appartenenti alla storia madre viste da un altro punto di vista.
PRIMO CAPITOLO:
Jaime sbatté le palpebre. La donna aveva detto quella frase così velocemente che, quasi, non era riuscito a comprenderla. Forse non lo aveva fatto, perché non c’era nessun motivo per…
“Puoi ripeterlo più lentamente?”
“No,” rispose lei, con tono piatto.
“Ok, beh.” Jaime non riuscì a credere che quelle parole stavano davvero per uscire dalla sua bocca. “Sembrava che mi avessi chiesto di venire a letto con te.”
Il fatto che lei non stesse ridendo di lui era qualcosa di davvero sorprendente, ma che gli rispose con un semplice ‘sì’, fu decisamente scioccante.
La fissò, notando che il suo volto era diventato ancora più rosso di quando si arrabbiava con lui.
“Non ti avevo mai sentita rispondere a monosillabi prima,” osservò, sperando di poter in questo modo allentare un po’ la tensione. Invece, la bocca della donna rimase immobile in una linea tesa. Era tutto veramente sconcertante. “Tu vuoi venire a letto con me?”

Brienne Tarth è stanca di essere Brienne la Vergine. È una donna goffa, timida e non ha tempo per gli appuntamenti, ma non vuole essere compatita nel caso iniziasse a uscire con qualcuno. Quindi chiede al suo collega perpetuamente single Jaime Lannister di aiutarla a cambiare questa situazione. Ovviamente, come spesso accade, la soluzione perfettamente ragionevole per un problema alquanto ridicolo può portare a delle conseguenze piuttosto complicate.
Dal primo capitolo:
“Mi hai chiesto un favore.” L’uomo appoggiò i gomiti sul tavolo e si appoggiò sopra, avvicinandosi ancor di più a lei. “E questo favore consiste nel venire a letto con te.” 
Brienne era certa che stava per avere un infarto o la nausea – non aveva modo di prevedere quale tra le due, ma entrambe sembravano imminentemente probabili. 
“Sì,” rispose miseramente.
Le sopracciglia di Jaime si sollevarono nuovamente e le sue labbra si corrugarono per la concentrazione. Probabilmente la cosa peggiore di quell’intera conversazione era che lei conosceva alla perfezione il suo viso e le sue espressioni e di quanto le fosse facile interpretarle. 
“In tal caso, avrei delle domande.”

“Non dovrai nemmeno indossare qualcosa di elegante,” spiegò Jaime, senza nemmeno nascondere l’espressione di supplica dipinta sul suo viso. Se la sua migliore amica fosse venuta alla festa con lui allora quello poteva non essere la parte peggiore del Natale. “Seriamente, puoi venire anche in tuta.”
La festa di Natale della famiglia Lannister era l’evento per eccellenza della stagione invernale e lui lo temeva ogni anno. Era una serata di gala nella quale si prevedeva che lui socializzasse con gli ospiti. Ci si aspettava che socializzasse con gli ospiti da quando era un bambino.
Brienne fece una smorfia.
“Sì, perché non mi farebbe risaltare ancor di più,” mormorò. “Sai che odio le feste, soprattutto quelle organizzate da tuo padre. Non faccio parte di quel mondo.” aggiunse, con un tono di voce più alto.