“Fammi almeno il piacere di dirmi il tuo nome...” le sussurrai ammaliante, mentre già immaginavo quel fragile corpicino spezzarsi tra le mie braccia.
“Zitto, demone!” ringhiò lei, “Non mi ingannerai con i tuoi subdoli trucchetti.”
Ah - pensai, riversando la cascata di fluenti capelli dietro le spalle -, dicevano sempre tutti così...