“Scopriamo un fascino nelle cose ripugnanti, ogni giorno d'un passo,
nel fetore delle tenebre, scendiamo verso l'inferno, senza orrore.”
[Charles Baudelaire, I fiori del male]
Chi sei? Se lo sapessi probabilmente non sarei qui. Scrivo per conoscermi, esplorare le mie emozioni e il pathos che da sempre contraddistingue ogni sfumatura della mia anima scarlatta. Ora come ora, posso dire di essere una turista che visita i castelli dentro di sé.
Chi eri? Non posso rivelarlo, mi dispiace. Ero su efp da quasi un anno, ma problemi che non spiegherò mi hanno costretta a ricominciare da capo per perseverare il mio anonimato. Veive è appena nata, e aspetta il latte di un seno arido come i suoi pensieri.
Chi sarai? Dovessi dare corda a ciò che ci si aspetta da me, direi che mi immagino sposata, residente in una bella casetta di periferia, con tanti bambini, un marito premuroso e affettuoso e due o tre gatti. Ma ciò che desidero di più per il mio futuro, è la libertà. Le maschere prendono il posto del volto se indossate troppo a lungo, e non voglio che questo mi accada.
Perché hai scelto questo nome? Sono sempre stata megalomane, presuntuosa - per certi versi anche un po' arrogante - e snob, così, senza troppo entusiasmo, per dirla tutta, ho iniziato a cercare nomi di antiche divinità et similia. Quando ho trovato Veive, ho pensato che l'etrusca dea della vendetta facesse per me. De Bellis è solo un contorno, per rendere più carino il mio riflesso in questo specchio immaginario.
Da quanto, di cosa e perché scrivi? Credo che ognuno sia destinato a qualcosa, che sia un grande futuro o un mediocre lavoretto sottopagato per una persona che con il tempo odi, e io penso di essere destinata proprio a questo. Scrivere. Il solo pronunciare questo verbo a voce alta mi riempe la bocca di un sapore dolcissimo; e anche noi cinici dobbiamo concederci qualche fantasia, una volta tanto. Io e la scrittura festeggeremo un anno di fidanzamento il 29 novembre e spero tanto che lei non mi tradisca. Non di nuovo. Scrivo sul fandom di Harry Potter - anche i meno sentimentali, a mio modesto parere, ritengono sacra la propria infanzia, e principalmente sulla coppia Draco/Hermione. Voglio regalarmi un amore impossibile. Ultimamente, devo ammetterlo, sto pensando di iniziare qualcosa di totalmente mio. Ma, e queste ammissioni iniziano a stancarmi, la mia pigrizia lo sta chiudendo nella dorata prigione dei progetti.
C'è qualcosa nella tua vita di cui vale la pena parlare? Sì, decisamente. Ho un ragazzo fantastico e che riesce, almeno un po' e per poche ore al giorno, a scuotermi dalla depressione e dall'apatia perenni in cui sosto, in un limbo impalpabile. Ho un pessimo rapporto con mia madre e sto qui su EFP proprio perché questa è l'unica casa nella quale sono padrona di me stessa. Ho tendenze masochiste perché adoro un padre al quale interesso poco; è troppo interessato a se stesso per curarsi di me. Amo il mio gatto: Ulisse è la cosa più bella che la vita potesse donarmi. Sono un atea convinta, e quando qualcuno prova a convertirmi dico che non ci sarebbe gusto a pregare un Dio che è un gran bastardo. La lettura è stato il mio primo amore. Amo il cioccolato e le lasagne al forno. Mi manca da morire mia nonna. E penso che basti, che mi sia messa a nudo abbastanza. Il resto, potete trovarlo - se sapete leggere fra le righe - nelle mie storie.