Ci sono cose che è meglio che non vengano scoperte e tutto questo stava succedendo a causa di stupida curiosità.
Aprire quel vaso di Pandora che doveva restare chiuso avrebbe sicuramente causato dei danni gravi ed irreversibili, ma a chi ha violato il tabù non interessava.
Nel giro di poche ore il sole illuminò tutta la superficie della Terra, il cielo diventò rosso. Era la fine. Le acque dei mari, dei fiumi, dei laghi iniziò a ribollire, i vulcani eruttavano come impazziti.
L’umanità non poteva far altro che guardare, mentre gli animali di tutte le specie scappavano alla ricerca di un rifugio introvabile.
“Chiudete quel libro!” urlò Charles, ma nessuno dei presenti era abbastanza lucido per fare qualcosa.
Non era un semplice libro. Giaceva a terra aperto e dalle sue pagine uscivano parole e lettere infuocate come se urlassero distruzione. Il linguaggio in cui era scritto non apparteneva a questo mondo, non aveva né autore né titolo. Un libro senza nome, che poteva scatenare disastri mai visti prima. Un mistero che doveva restare tale.