Luce vive una vita perfetta. Pura. La sua famiglia è religiosa, i genitori sono severi sul comportamento dei loro figli, suo fratello è un ragazzo modello, come se dovesse chissà cosa a ogni membro della famiglia.
Nella purezza della sua vita non sembra esserci nemmeno una macchia.
Finché Luce non scopre che è lei la macchia. Una grossa macchia nera. È così confusa, ribelle e brama una libertà che non può avere. Una libertà sbagliata.
Un giorno incontra un ragazzo, che, come un pittore, come un pennello, trasforma la macchia che è la protagonista in un bellissimo disegno.
Un ragazzo che ha il sorriso splendente come il sole, come il bianco più intenso, ma che la trascinerà nelle tenebre più oscure.
E lui la capisce. Perché lui vive una vita molto peggiore di quella di Luce. Lui invece è costretto al nero.
Entrambi desiderano la vita dell'altro, fino a quando si accorgono che l'altro è la propria vita.
Sole e tenebre, la giusta via e la malavita, bianco e nero.
Il più grande contrasto di tutti i tempi.

La strinse forte a sé e la baciò lentamente. In quel bacio le fece sentire tutto l'amore che provava per lei e tutta la felicità che fosse ricambiato.
-Sai che poi te ne pentirai?- il ragazzo fissò i suoi occhi color nocciola su di lei.
-"non pentirti di una tua azione se mentre l'hai fatta eri felice"-
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-perché?- louis alzò gli occhi su di lei, trattenendo a stento le lacrime.
-ero ubriaca, ma questa non è la mia unica scusa.-
stettero qualche minuto in silenzio, mentre la ragazza cominciò a piangere.