lynch
Recensore Junior (84 recensioni)
This is lynch, in versione passione scrittrice.
“I was born lost and take no pleasure in being found” J. Steinbeck
Capelli neri intrattabili, labbra sottili a cui piacere restare chiuse, una tazza di the caldo con biscotti, tanti libri, sarcasmo ed ironia a palate.
“She swears there's no difference between the lies and compliments
It's all the same if everybody leaves her” -Beautiful disaster, Jon Mclaughlin
“Perché non ti trovi un lavoro decente?"
“Non ci sono lavori decenti. Se uno scrittore non riesce a campare creando, vuol dire che è morto"
“Oh, smettila, Carl! Al mondo ci sono miliardi di persone che non campano creando. Vuol dire che sono morte?"
“Sì”
-Charles Bukowski
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"Lo sguardo di Arthur, incollato a quegli occhi, per un secondo ritornò al capo della donna, notando la corona che indossava, fiera. Era una Regina.
La sua Regina, gli suggeriva la mente.
Restò con lo sguardo vacuo per qualche minuto, mentre la consapevolezza che quella che stava guardando era sua madre, Ygraine, si impossessava lentamente ma prepotentemente di lui."
Suo padre gli aveva mentito per tutta la vita.
Merlin era uno stregone.
Morgana, anche lei una strega, si era unita al male.
Perfino Gaius era rimasto in silenzio.
Continuo di "Disappear".
Prese il suo fazzoletto in mano, stringendolo vittorioso.
« Lo hai tenuto » disse alquanto divertito.
Arthur, imbarazzato roteò gli occhi e borbottò un "Stai zitto, idiota", catturando ancora una volta le labbra rosse del mago.
Il giovane mago si ridestò e per un paio di secondi, che per il principe sembrarono essere eterni, fissò il fuoco, occupato nella sua solita danza, quasi ipnotica.
« Non posso ritornare a Camelot, Athur. Non posso. » disse, finalmente, con voce atona.
Arthur, lentamente, cinse la sottile vita di Merlin con un braccio, e lo attirò a se.
« Farà male » sussurrarono entrambi, all'unisono. Una voce sola.
Rabbia, frustazione, indignazione, desiderio, dolore.
Sembravano essersi ammucchiate lì, nell'atrio del suo cuore. Erano bloccate, impossibilitate a passare.
Un ostacolo impediva loro di impossersarsene e di rovinarlo con la loro presenza stessa.
«Avete mai unito le stelle, formando così delle immagini?»chiese piuttosto divertito.
Arthur, in tutta risposta, rise della domanda sciocca di Merlin.
«Merlin, solo tu puoi farmi certe domande così.. idiote»
«Che cosa c'è? Gli asini reali non fanno giochi idioti?» lo rimbeccò il mago, divertito dalla sua stessa risposta.
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