Questa storia è ambientata un anno dopo la vittoria su Sebastian. Magnus (che si è rimesso con Alec) ha convinto i Nephilim ad andare in vacanza ai Caraibi, questo è quello che succede il primo giorno di mare dei Nephilim. Spero di avervi incuriosito, per qualunque cosa recensite! :)

-Perché mi hai tenuto nascosto questo? Perché ci hai tenuto nascosto questo?- domandò il padre guardando di sfuggita lo stregone.
-Come se l’aveste accettato- sbottò Alec innervosito.
-E’ solo una cosa momentanea, figlio mio- parlò Robert in modo rassicurante. –Capisco che da giovani si fanno pazzie, e lo accetto-
-Padre, forse non avete capito, io lo amo- sbottò Alec rosso in viso.

Una storia nata per caso durante un weekend alle terme... perché riesco a pensare a Malec ovunque io mi trovi!
Magnus sembrava perfettamente a suo agio, totalmente incurante dell’attenzione che sembrava attirare su di sé. Si stiracchiò come un gatto, poi socchiuse gli occhi e incrociò i suoi, come se avesse avvertito sulla pelle l’intensità del suo sguardo. Gli sorrise, quel sorriso sincero che riservava solo a lui, invitandolo con un gesto della mano a raggiungerlo. Gesto che ebbe il potere di calamitare istantaneamente sulla sua persona l’interesse della schiera di ammiratrici del suo fidanzato.

Magnus e la puntualità non vanno molto d'accordo mentre Alec non va d'accordo con la pazienza. Riuscirà lo stregone a farsi perdonare? Scopritelo tra baci, pioggia e magia; il tutto condito con cioccolato panna e fragole.
-nikki9721gd

Di Magnus non c'era traccia da nessuna parte così decise di concedersi qualche minuto di riposo dopo la nottataccia che aveva avuto con Jace.

Magnus scrollò le spalle e si guardò attorno; forse avrebbe potuto infastidire il Presidente Miao, giusto per passare un po’ di tempo, ma sembrava che anche il suo gatto, notando la sua noia, si fosse nascosto. Quel giorno sembrava che tutti congiurassero contro la sua sanità mentale, eppure lo sapevano che, se non aveva nulla da fare, per far passare quei momenti ti tedio e noia, la sua mente escogitava delle grandi idee.
Un’idea! Forse era proprio di quella che aveva bisogno, qualcosa per far passare il tempo, le ore che lo separavano dal suo incontro con Alec. Lo stregone si lasciò cadere sul divano del salotto, quello dove di solito riposava il Presidente. Il mormorio della tv in sottofondo lo distraeva dal suo pensare, dal rimuginare, ma gli bastò uno schiocco di dita affinché questa si spegnesse, per lasciarlo nel silenzio più totale.
Si alzò di scatto dal divano; sicuramente sistemare i suoi vestiti e l’armadio lo avrebbe aiutato a riflettere meglio. Accadeva sempre che, mentre rimestava fra i boa e gli abiti con le paillets, un’idea geniale lo cogliesse; forse era proprio per quello che il suo armadio era sempre una baraonda, troppe idee geniali.

Una lemon Malec un po' fuori dal comune! Nasce da un'idea che pretendeva di essere sviluppata. Spero che vi divertiate a leggerla quanto mi sono divertita a scriverla!
«Alexander, cosa stai bevendo?» Gli prese il calice di mano e lo alzò verso la luce. «Ti avevo detto di non bere niente che fosse rosa!»
«Non è rosa, è arancione» borbottò Alec, vagamente in apprensione.
Magnus lo studiò ancora un attimo poi annunciò «E' rosa. Sono le luci che confondono i colori.»
«Mi trasformerò in un topo?» Chiese Alec con gli occhi sgranati. Aveva pensato che quella festa non potesse andare peggio di così, ma a quanto pare si sbagliava.
Stranamente Magnus sorrise e lo prese per mano «No, ma è meglio se vieni un attimo con me.»

Una storia alfabetica senza alcun ordine particolare, perché quando sono insieme Alec mescola le sue parole e Magnus occasionalmente parla lingue differenti. T è per Tie-Dye -un altro schema per incorporare del colore nel guardaroba di Alec.

Una Malec di amore, risate e applicazioni per il cellulare (sì, l'applicazione esiste davvero!)
«Fiorellino, volevi farmi una sorpresa o io per te non sono abbastanza?» sogghignò Magnus con gli occhi che brillavano. Oh oh.
«Cosa? Di che stai parlando?» disse Alec sgranando gli occhi.

< Alec. Non era ancora del tutto abituato a rientrare in casa e trovarlo sempre lì, accoccolato sul divano con Chairman Meow sulle ginocchia, o chinato accanto allo sportello aperto del frigorifero, il volto concentrato nel vano tentativo di trovarci qualcosa di vagamente commestibile dentro. >
I pensieri di Magnus che vagano mentre rientra a casa a tarda notte, lungo le vie buie e fredde di New York.

La bocca dello Stregone si staccò per riprendere fiato “ quanto resisterai stavolta?” disse mentre tornò al lavoro.

Quando si svegliò, Alec non c’era più dove lo aveva lasciato, bensì cercava di leggere i veloci titoli di coda bianchi su sfondo nero che correvano sullo schermo, Magnus ridacchiò, mettendosi seduto… i capelli un disastro. «Che fai?» Domandò con la voce impastata e stanca, gli occhi semiaperti e pieni di sonno.
Alec si girò verso di lui, seduto sulle ginocchia, i pugni chiusi su questi, gli occhi convinti: «Albus Silente, io devo incontrarlo» …ok, era davvero davvero convinto.
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Esperimento Malec, niente di fantastico o rivelatorio. Solo un po' di fluff. ♡

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"Gli avevano detto che, a forza di vivere in eterno, si cominciava a desiderare la morte. Per lui non era mai stato così. Anche ora, adesso che la fine si stava avvicinando, lui la temeva."
Una non corta one shot su Alec e Magnus... è ambientata in COHF, nell'ipotetica battaglia finale.