“Beh.. veramente.. Ma hai fatto seriamente tutte quelle mosse strane solo per venire qui?” chiese stupito il ragazzo e sgranando gli occhi, per poi arrossire imbarazzato, distogliendo lo sguardo.
“Si esattamente, volevo venire proprio qui.”
Rispose lo stregone soffocando una risata.
Alec lo guardò di nuovo con le punte delle orecchie in fiamme.
“Non intendevo il quel modo.” Si difese abbassando lo sguardo di nuovo.
“Io si.”

-A volte ho l'impressione di essere come un vecchio libri che nessuno ha mai voglia di leggere fino in fondo...-sussurrò lo stregone con il poco fiato che gli era rimasto, la voce era scossa dai singhiozzi, stava piangendo, Magnus, il suo Magnus, piangeva, e davanti a lui, davanti ha una persona che sarebbe stata solo di passaggio nella sua vita.

-Alexander...-
-Come hai potuto, io ti amavo, ti amavo veramente.- il ragazzo lo interrompe, infilandosi le mani nelle tasche dei Jeans. - Come hai potuto uccidermi...- ora la sua voce è come una linea sottile, che va dritta per la sua strada, inflessibile, senza curve o sfumature, e, proprio come la linea, la sua voce non conteneva ne rabbia ne rancore, solo un monotono vuoto, ancora peggiore.

E se per una volta fosse Magnus quello fragile e Alec quello forte che deve consolare il compagno?

Carissime lettrici, questa è una raccolta di OS "pizzicanti" (erotiche).
Magus&Alec, Jace&Clary, Simon&Izzy, Perla&Jonathan, Tessa&Jem, Tessa&Will... eccecc.
Il contesto sarà inventato, non avranno un filo conduttore tra di loro.

Improvvisamente sentì il tocco caldo di una mano sulla spalla, sobbalzò e si girò trovandosi di fronte a:
“Magnus!” esclamò sorpreso. Lo stregone indossava un’adorabile maschera con le orecchie da gatto, i suoi occhi verde-oro sotto di essa brillarono quando li guardò. Per la prima volta invece di indossare una vestaglia, o giacche lunghe, indossava un abito, però oro e brillava.
“Ti ho trovato Alexander, riconoscerei i tuoi capelli ovunque.”

Alec non sapeva seriamente come fossero finiti sul tavolo da pranzo dell'appartamento di Magnus.
O senza maglietta. Sotto il proprietario di suddetto appartamento.
Dedicata alla mia Magnus.

Le labbra di Magnus iniziarono a torturare la pelle candida del suo fidanzato, la lingua tracciava linee immaginarie che arrivavano fino alla mandibola, Alec appoggiò la testa sulla spalla dello stregone e sospirò.

Appoggiò la testa sul cuscino e poi allungando le braccia si aggrovigliò alla vita di Magnus “vieni qui” sussurrò con il volto contro il suo fianco.

Magnus prese la mano di Alec, e in un batter d’occhio, si dissolsero nella nebbia fredda dell’alba di New York.

[Raccolta - daddies!Malec]
Una raccolta di daddies ispirate ai prompt più svariati - sentitevi liber* di suggerirmene, anzi!!! -.
Non necessariamente in ordine cronologico, non necessariamente con lo stesso rating... un miscellanea di momenti nella famiglia Bane-Lightwood.

“Magnus” esordì per poi bloccarsi, visto che le parole non venivano si avvicinò al suo fidanzato e prendendolo per mano lo attirò a se, schiacciato fra la scrivania e il sodo corpo del nephilim Magnus emise un mugugno di sorpresa “Alex...” quel nome morì sulle sue labbra, soffocato dalla vorace bocca del giovane cacciatore che bramava una risposta, bramava di poter entrare con la lingua nella bocca dello stregone e quest'ultimo gli lasciò l'accesso.

Ora la voce di Robert era arrabbiata. -Dimenticati dello stregone! Ci sono così tante Cacciatrici … Alexander sei sprecato così! Lo so io, so sa tua madre e lo sai anche … !-
Alec aveva premuto con rabbia il tasto rosso e aveva chiuso la chiamata.
Gli tremavano le mani.
Aveva creduto che sarebbe stato pronto, il giorno in cui si fosse scontrato con suo padre sulla questione, eppure ancora prima di affrontare l’argomento seriamente non ce l’aveva fatta.
Aveva ceduto.
______
-Magnus! Magnus apri!-
Non ci volle molto che sentì dei movimenti dietro la porta e Magnus apparve sorridente sulla soglia.
-Lo so che non riesci a stare lontano da me, non c’è bisogno di sfondare …- Magnus inclinò la testa di lato, come era solito fare quando qualcosa lo stupiva –Alec è tutto a posto?-
Non aveva idea di che aspetto aveva, ma sicuramente sconvolto era la parola giusta.
Scosse la testa debolmente, senza guardare Magnus negli occhi.

Cosa succederebbe se un giorno Magnus Bane, abituatissimo ad usare la magia per oltre ottocento anni di vita, ne fosse improvvisamente sprovvisto?