Makoto non saprebbe dire esattamente quando ha incominciato ad essere attratto da Haru.
[MakoHaru]

“Che succede?” chiese dopo avvicinandosi. “Ecco … noi dovevamo dirti una cosa” cominciò Gou.
“Voi?” il fratello maggiore alzò un sopracciglio. “Entrate” disse, e gli fece segno di sedersi sul letto.
{ One Shot scritta per la Notte Bianca #3, sul prompt "Gou e Mikoshiba dicono a Rin che stanno insieme." }

Haru fa una sorpresa a Rin riempiendo la vasca di petali di ciliegio.
(prompt anonimo della Terza Notte Bianca organizzata dalla pagina No ma Free lo guardo per la trama, eh)

Ma appena gli occhi iniziarono ad abituarsi al buio, comprese la cosa peggiore di tutte, il letto accanto al suo era occupato, e chi lo occupava era sveglio.
- “Rei-chan?” -
Iniziò a calcolare i danni fisici comportati dalla caduta da una finestra dell’ottavo piano.
- “Na- Nagisa-kun.. non è com..” -
La voce gli si spense, era esattamente come sembrava, lui che si era svegliato ansimante da un sogno erotico con il suo migliore amico.

"Gli bastava osservare quegli occhi verdi per rivedere quelle scene dolorose e per notare il terrore che ormai si era impossessato del suo sguardo."
Piccola Flashfic sul caro Makoto

Un'ipotetica prima dichiarazione :)

"Non c'era. Come aveva fatto a non accorgersene prima era qualcosa che non riusciva a spiegarsi. Avrebbe dovuto sentirlo dentro di sé che qualcosa di sbagliato c'era. Eppure, solo in quel momento si rese conto della sua solitudine."
Haruka passerà un'intera giornata di fine giugno alla ricerca di ciò che più ama.

- Perché mi cercavi? Perché mi cerchi sempre, Makoto? Perché sei sempre con me, perché non ti stanchi mai di starmi accanto?- chiese Haruka, il viso che era una maschera inespressiva.
Makoto sgranò gli occhi, non capendo il perché di tutte quelle domande.
- Perché… perché sei il mio migliore amico…- rispose infine.
[...]
- Noi cosa siamo, Makoto?- chiese Haruka dopo un silenzio che sembrò essere durato un’eternità durante la quale il castano era riuscito solo a fissare il profilo del compagno, senza riuscire a dire una sola parola.
- Qual è il nostro rapporto?-

Haru è triste, malinconico, depresso. Neanche i suoi compagni riescono a tirargli su il morale. Lo portano in giro per le strade, cercano di farlo divertire. Ma lui aspetta solo una cosa...una cosa che si rivelerà più complicata del previsto.

La prima volta che Nagisa aveva cercato di saltare addosso a Rei era avvenuta a casa sua, con le sorelle nella stanza accanto. [...] La seconda volta, invece, avvenne nei bagni dello spogliatoio, sotto le docce, dopo un faticoso allenamento in vista delle gare future. [...] Al terzo tentativo, oramai anche Rei aveva iniziato a mostrare segni di cedimento.

Un po' di MakoHaru per tutti, non spoilero niente, entrate e leggete.

Nitori si ritrova da solo e pensa a Rin, che forse non lo noterà ma tutto può avere un lieto fine.

In cui Rin non vede l'ovvio, Makoto non ne afferra il significato, Haru ne è fin troppo annoiato ed Aiichirou scopre che non era poi male come pensava.
{MakoRin

Raccolta di one-shots più o meno brevi, su vari pairing e/o personaggi.
1; "Haruka sapeva che poteva abbandonarsi a lui. Che Makoto non l’avrebbe lasciato cadere."[MakoHaru - NC17]
2; "Lui e il senpai Rin non scopavano." [RinAi - NC17]
3; "Non capisco come faccia Rin ad andare in giro vestito così, mi sento esposto!" [MakoHaru, accenni RinHaru]
4; «Sei proprio un gatto viziato. Cosa devo fare con te?» [MakoHaru - NC17]
5; "Makoto portava l’ombrello e Rin danzava sotto la pioggia" [MakoHaruRin]

{Perché la RinHaru è bella, bellissima, anche quando non c'è.
Rin si svegliò di soprassalto.
Il dolore al petto che provava quella mattina era esploso, e adesso lo sentiva ovunque. In bocca, nelle dita, negli organi interni, alla bocca dello stomaco, un dolore che gli schiacciava l'intestino come se fosse stato chiuso in una pressa.
Aveva sognato Haruka. Come quando erano bambini. Sognava spezzoni della giornata trascorsa, poi correva a dirlo all'amico.
Stavolta era qualcosa che non sarebbe mai successo, e certamente non sarebbe andato a dirlo al diretto interessato. Spalancò gli occhi.