Una lezione davvero inaspettata...quanto mi sarebbe piaciuto vederli danzare almeno una volta insieme! E se quel contatto fosse l'occasione per scoprire in sé un nuovo sentimento?

Un compleanno che André non potrà mai dimenticare...e sicuramente neppure Oscar!

Una scena persa dell'episodio 32, in cui Oscar e André vengono aggrediti da un gruppo di facinorosi, il Merluzzo svedese meglio noto come il conte di Fersen soccorre Oscar e si trova di fronte alla famosa frase il mio André.

"Quand’era stata la prima volta che aveva capito di essere donna?"
Questa one-shot affronta tematiche gender, spero di averlo fatto con la dovuta delicatezza e rispetto.

Seconda parte di Noi:questa sarà una storia un po’ particolare. Sarà ambientata nei nostri tempi, con qualche riferimento al manga/anime.
In particolare, André avrà 21 anni mentre tu, lettore, 20. Perché specifico lettore? Lo avevo già detto, sarà una storia particolare.

Lo scorrere inesorabile degli anni, una carriera non più sulla cresta dell'onda, un insuccesso editoriale, qualche chilo di troppo, un costume ormai stretto, voci fuori campo impiccione, questioni di copyright, una moglie un pochino autoritaria... Che disperazione!

La prima volta di Oscar e André con tante cose tenere e eccitanti. Giusto per ribadire il concetto che non mi è piaciuto che l'abbiano fatto solo una volta.

- “Allora André, andiamo a bere una cosa stasera, in quella taverna che dicevate?” chiese il Conte quando Oscar si fu allontanata. -
Questa storia approfondisce e sviluppa un momento dell’anime, cui si è già accennato nel racconto “Il cane normanno ( e i suoi segreti)”.
Perché a volte è impossibile resistere alla tentazione di fantasticare, di guardare da una prospettiva diversa fatti e situazioni che conosciamo ed amiamo, di giocare un po’ con questi personaggi, che hanno sempre qualcos’altro da dire. Anche quando si scherza.
E’ un racconto per chi ama la metaletteratura e ritiene, come me, che l’ironia possa essere una chiave di lettura per esorcizzare certi fantasmi.

Il dolore ti stordisce nell’attimo in cui realizzi che chi ami non c’è più…

Siccome il caldo e l'afa incalzano, ho pensato di proporre una storia con un po' di neve. Si tratta di una storia che avevo in mente da tanto, tanto tempo, da fine anni Ottanta, quando nemmeno conoscevo l'espressione cross-over, eppure, inconsapevolmente, già immaginavo, vedendo e rivedendo un certo film, che, almeno da lontano, comparissero Oscar e André; e anche , ipnotizzata davanti alle sequenze finali, qualche volta, fantasticavo che venisse chiamato in causa il Comandante delle Guardie Reali; oppure, viceversa, immaginavo che nel mondo delle "Rose di Versailles" (ma allora nemmeno sapevo che tale fosse il titolo del manga) facessero una comparsata il visconte di Valmont, Madame de Tourvel, il cavalier Danceny e Madame de Merteuil (Cècile de Volanges no, perché mi è sempre stata antipatica). Come spesso succede, la gestazione, in testa, è durata molto più a lungo dell'effettivo tempo di scrittura. Sperando di non scandalizzare gli amanti di Chordelos de Laclos, e, forse più ancora, del film di S. Frears, un croiss-over per gli estimatori delle "Relazioni pericolose". Buona lettura!

La raccolta si compone di tre capitoli indipendenti uno dall’altro, ma tutti accomunati dalla domanda “Com’era la Normandia?”.
In ciascuno si immagina che André ponga la domanda del titolo in uno specifico momento della storia. I tre momenti sono alternativi, non consecutivi, a riprova del fatto che molto spesso il “quando” si chiede è importante quanto il “che cosa” si chiede.

… in cui la storia termina con un lieto fine, come prevedibile conoscendo l’autore.

Mouchoir, cioè fazzoletto.
Una piccola one shot che ha come protagonista un umile accessorio di uso comune come trait d’union di due scene che amo molto per le quali ho ipotizzato dei missing moments. OOC? Forse sì, forse no. Decidete voi.

È da tutta sera che non smette di piovere
.
Vi lascio solo con la prima frase della storia (piuttosto corta per i miei standard), niente trama, non saprei che dire. Ci ho penato troppo nell'indecisione se pubblicare o meno.

Raccolta di one-shot ispirata dalla bellissima canzone "Cirano"... spero che Francesco Guccini mi perdoni!
Dedicata a Sacrogral, per ringraziarlo... spero che non me voglia neppure lui!
L'universo di Lady Oscar è pieno di voci maschili, ma spesso a queste non si dà il dovuto spazio: io ho solo provato a farle sentire con questo piccolo, umile esperimento.