"Lo avresti detto, Andrè, che sarebbe andata a finire così?"
"Amore, sei tornata..."
"Si; non potevo lasciarti solo..."
Insieme, per l' eternità.

Continui a non guardare quell'angelo, di cui temi di scoprire le familiari fattezze, ma hai raddrizzato la schiena e asciugato le guance.
Hai lucidato lo specchio e ravvivato la fiamma.
E sei giunta alla consapevolezza di essere anche tu creatura come tutte le altre. Di dover completare anche tu il tuo percorso nell'agonia, essendo fiamma, brace e poi cenere.
E non è stato l'angelo a fartelo capire. Lui ti ha solo riportato un sogno, ti ha solo ricordato una promessa.
E tu l'hai ritrovata.

Queste righe sono un piccolo omaggio a chi, insieme ad Oscar ed Andrè, è morto in quei tragici giorni.. perchè trovo confortante l'idea che nulla vada perduto, in particolare le sofferenze degli ultimi. Scrivo di due personaggi minori che propriamente non appartengono alla storia, ma sono nati dalla penna di una scrittrice. Attenzione, la non conoscenza dell'originale può penalizzare, per cui i lettori che non vogliono sorprese saltino direttamente al riferimento a piè pagina per decidere se intraprendere la lettura. Dimenticavo che per capire parecchi passaggi sarebbe molto consigliato leggere prima la mia precedente "D'Amore, di Morte e di Altre Sciocchezze".

Un omaggio ad André in questa notte triste che precede la tragedia finale ai piedi della Bastiglia.

Ma il sole sorge e tramonta e non si cura delle miserie degli uomini. E come l'alba ti ha portata via dalle mie braccia, così il tramonto si è portato via la mia vita.
Proprio adesso, proprio quando l'amore finalmente ci ha uniti e ci ha illusi e ci ha spinti a sperare, a sognare il futuro che avremmo meritato e che invece non avremo mai.
Una felicità rincorsa da sempre e assaggiata soltanto, un'unica notte di stelle bugiarde e promesse già infrante.

Il momento in cui André, ferito, viene portato da Alain sul proprio cavallo alla piazza dove ci sono i ribelli ma anche Bernard e Rosalie.

"Doveva dirglielo. Non c'era più spazio o tempo per il silenzio. Doveva dirglielo."
Un momento di introspezione. Una presa di coscienza. Perché trovare le parole non è mai facile. È un atto di coraggio.

[…] “Preferisco che tu mi accompagni, le strade a Parigi non sono più sicure e io ho paura”
Pietosa bugia! Imbastita di fretta e raccontata a lui, proprio a lui che la conosceva come la sua stessa anima![...]
Dopo questa frase l'anime ce li mostra a Palazzo Jarjayes con il pittore intento a riprodurre su tela il colore degli occhi di lei. Nulla è ancora accaduto tra loro ma, a questo punto, Oscar doveva ben essere consapevole dei propri sentimenti visto che la notte delle lucciole è lì, dietro l'angolo...
Un missing moment senza pretese, provando ad immaginare quel viaggio verso casa...

La notte delle lucciole, ormai la conosciamo tutti. Però ho voluto provare ha parlarne dal punto di vista di un personaggio che l'ha resa magica.
Se vi ho incuriosito date un'occhiata, spero sia di vostro gradimento.

Autrici: Aizram e Terryoscar
Nella notte delle lucciole, Oscar e Andrè ricordano il loro passato, quello che è stato. La storia di una camicia che ha segnato le loro vite.

Avendo fatto parlare Oscar in un altro brano, questa volta ho voluto dare la possibilità ad André di esternare quello che da sempre prova per Oscar e facendo compiere a quest’ultima un passo verso quella felicità completa che avrebbero potuto davvero afferrare. Un what if? senza pretese per chiudere il cerchio dei loro reciproci sentimenti e a noi per consentirci di sognare un poco. A voi la lettura e se vorrete un commento.
P.S.:Racconto riveduto e corretto nella forma per rendere più fluida la lettura.

Subito dopo la presa della Bastiglia, Oscar e Andrè vengono tratti in salvo da Alain. Sono in condizioni disperate,e vengono portati in una locanda adibita ad ospedale. Inizia così un nuovo capitolo della loro vita, in cui il destino si compie.
ATTENZIONE: prologo di "La spada che divenne farfalla".

Autrici: Aizram_g-TerryOscar
Un piccolo racconto con Oscar e Andrè ancora ragazzi, due spade, una fontana e una strage di vestiti.
Perchè Andrè .... ha tagliato ben più di una camicia!

Impossibile non pensare ad Oscar in questa sera di luglio così bella e i colori dell' estate che si rinnova e noi qui a rammentare il passato, l' infanzia, l' adolescenza, la giovinezza. Lei c'era sempre, lei ancora c'è 💖

Tutti coloro che amano questo splendido anime conoscono le difficoltà da parte di Oscar di esternare i suoi sentimenti. Ho pensato di darle l’opportunità di fermare su carta i suoi pensieri, di scrivere in pratica una lettera d’amore per il suo André, ben prima della famosa notte delle lucciole, in modo che anche lei prendesse coscienza di ciò che l’ha sempre legata all’altra metà della sua anima. Il periodo preso in considerazione è quello dove entrambi militavano nella Guardia Metropolitana di Parigi.
Spero di non essere andata fuori tema. A voi la lettura e se vorrete un commento.