Olimpia, dopo la morte di Xena, è in viaggio per l'Egitto. Ma nel corso di una notte, una sua preghiera verrà realizzata ed avrà modo di aprire finalmente il cuore all'amore della sua vita.

“E se io non fossi abbastanza? E se io non fossi in grado di darle tutto quello che desidera, di appagarla appieno?” La gravidanza di Xena insinua dei dubbi sulla capacità di Gabrielle di soddisfare la compagna. Possono insicurezze e ansie rovinare anche la più solida delle relazioni?

Era un giorno tranquillo e soleggiato al villaggio di Methone, il mercato cittadino ferveva di vita come al solito e nulla turbava l'esistenza dei suoi abitanti. Tranne che di uno.
Olimpia attendeva con impazienza il ritorno di Xena, le aveva promesso di aspettarla alla locanda e di non cacciarsi nei guai, e lo stava facendo.
Sperava che il tempo trascorresse più velocemente rispettando alla lettera le raccomandazioni della compagna.
"Datti una mossa Xena..." La bionda camminava nervosamente avanti e indietro, davanti alla piccola finestra della stanza, lanciando di quando in quando uno sguardo al sentiero che portava al villaggio.
Si torturava la punta delle dita tra loro e ogni tanto ne mordicchiava le unghie, l'impazienza era tanta.

> il Bardo rimase sorpresa nel vedere la mano della compagna che la fermava.
Non sono un asso a scrivere;spero vi piaccia. Buona Lettura