Recensioni per
And I'm incomplete without you.
di Sere_Horan

Questa storia ha ottenuto 171 recensioni.
Positive : 153
Neutre o critiche: 18 (guarda)


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Nuovo recensore
12/04/13, ore 16:13

Chi te ha insultato? E comunque non credeje se qualcuno te dice che sei na bimba minchia ecc.. perché non è così. Pure io li sentivo lontani, anzi è da st'estate che ho cominciato a perdeli de vista e poi na cosa tira n'altra...Sappi solo che non sei una fan approfittatrice (?) o cose del genere, hai solo tenuto piùa lungo più di quanto abbia fatto io o altre directioners. Lo so che non c'entra niente co la fan fiction e EFP ma è l'unica cosa che me veniva in mente.

xoxo

Nuovo recensore
20/11/12, ore 10:28

Oh My God c'è solo una cosa che può descrivere sto coso: ASDFGHJKLQWERTYUIOPZXCVBNMASDFGHJKLQWERTYUIOPHDBPOVEAHBROVBSOVHBOAWYVPBHWBVUIZPXGCVUYHWEPGHBOAHVRBORVPBEPVBIUAYGPVBRLOVESHGWABVAUPYEVBRO.
La gif alla fine è la più bella che abbia mai mesto.
E poi... "Okay, detto questo io vi lascio perché devo ripassare Greco çwç
A volte mi chiedo cosa mi fumai la sera che scelsi il liceo classico. Dev'essere stata una droga più pesante di quella di Jawaad, sisi. lol"




E' stata na cosa stuooopenda AHAHAHAHHAAHAHAHAHAHAHA.
Cassie, Hope non se po' sentì, senza offesa.
 
ByeByeBaby

Nuovo recensore
16/11/12, ore 16:38
Cap. 18:

OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOh yeah! Pizza yeah! Trouble, trouble, trouble!
TayTay. è sempre colpa sua xD Che è il B&B? Non me ricordo più lo capitolo vecchio :'( Shit! 
Te devo raccontà una barilata de robba co Pizza quindi vedi di trovare tempo per la tua sofferente nipote in pena d'amore.

ByeByeBaby

Nuovo recensore
17/10/12, ore 15:04

Tra te e Adele - Someone Like You mi avete deprimuto tantissimo...
dovevo di un sacco de cose ma non penso più a niente...appartte che mi manca tantissimo e per sempre Marco e che  ammò vado a fa lo scientifico a Macerata! POTATOES GONNA POTATE!!!

Nuovo recensore
10/09/12, ore 19:18

UhUh! Ti sono mancati i miei punti èh? Lo so anche a me.

1) «Dovresti provare con il morso: il cavallo sarebbe più gestibile e tu ti troveresti meglio.»
«Sì Zayn, va bene.» dissi, con l’intento di farlo stare zitto.
Era da quando avevamo toccato terra con i nostri piedi che continuava a blaterare su quanto il morso fosse meglio del filetto per l’imboccatura del cavallo.
Anche se la mia opinione era diversa.
Sbuffai rumorosamente per l’ennesima volta e mi voltai verso di lui.
«Non prenderla sul personale, ma non m’importa. Sai com’è? Il ragazzo che amo è in coma da un mese e non da alcun accenno di vita a parte un perpetuo e lento ticchettare di deboli battiti e quella che un tempo era la mia migliore amica non fa altro che fare la stronza con me. Quindi, Zayn: pausa, un secondo. Zittisciti!» lo implorai.
In effetti era un po’ strano dire a un tipo come Zayn di stare zitto: il chiacchierone era Niall.
Ma mi ci abituai, lentamente.
Cosa potevo fare, altrimenti? Rimanere a deprimermi per una situazione che in quel momento era irreparabile e che, probabilmente, sarebbe rimasta tale per parecchio tempo?
No, non era da me.
«Hai ragione, Jess. Scusami.» rispose Zayn, avvicinandosi a me per poi abbracciarmi.
Sorrisi appena e mi staccai da lui.
«Puoi finire tu, per favore? Io… devo andare.» gli chiesi e lui annuì e sorrise.
Sorrisi di risposta e corsi in casa.
«Jamie, dove sei?» urlai dalle scale.
«In camera, vieni!» rispose lei.
Nel preciso istante in cui sentii la sua voce mi chiesi perché dovesse essere così irritante.
Scossi la testa e mi fermai davanti alla camera di Louis, la quale era diventata la sua camera e pochi vi potevano entrare.
Spinsi leggermente la porta e sbirciai dentro: Jamie era sdraiata sul letto a guardare la tv.
Diedi due colpi al legno freddo con le dita, attirando la sua attenzione su di me.
«Oh, entra pure.» mi invitò, spegnendo la tv e facendomi segno di sedermi sul letto vicino a lei.
Sospirai e feci come richiesto, per poi guardarla negli occhi.
«Senti Jessica, io volevo scusarmi con te…» iniziò a dire. «… per tutto. Insomma: sono stata una pessima amica. Ti ho sempre messa da parte, sottovalutata, oscurata e questo non va bene. Ma il fatto è che io sono sempre stata invidiosa di te.» ammise, abbassando la testa.
«Cosa? Stai scherzando, spero.» dissi io, guardandola scetticamente.
«No, affatto! Tu avevi tutto, io niente.»
«Cambia spacciatore, Jamie. Non sono venuta qui per sentirti delirare o per essere presa in giro.» dissi. «Io ero gelosa di te: tu avevi tutto. Una famiglia che ti voleva bene e ti viziava, una sorella maggiore che non faceva altro che scarrozzarti a destra e sinistra, eri così bella e così maledettamente ricca e fortunata… guarda me, invece! A diciannove anni sono piena di cicatrici, ho dei capelli che fanno pietà poiché al collegio mi permettevano di lavarli solamente una volta al mese e il mio ragazzo è in coma. Non credo fossi gelosa di tutto questo.» confessai, sentendo il fiato mancare e gli occhi pizzicare in una maniera assurda.
«Stai parlando di due anni a questa parte, tu! Io parlo di prima, molto prima. Eravamo ancora bambine! I miei genitori litigavano, i tuoi si amavano e quel poco che avevano lo davano a te. Ma lo facevano perché ti volevano bene, non per comprare la tua fiducia come facevano i miei. E poi diciamocelo: sei bellissima. E Marcus era innamorato pazzo di te ma anche a me piaceva! Ed io ero gelosa perché lui aveva scelto te!» iniziò ad urlare ed io non ci vidi più.
«Non c’entra un cazzo Marcus, adesso! E nemmeno quei peluche microscopici che mi portava a casa mio padre dal negozio in cui lavorava, Jamie! Io ero morta per loro, come per te e per tutti! Non avevi nessun motivo di essere gelosa di me perché anche i miei genitori litigavano, se questo è il punto. E mio padre prendeva a botte sia me che mia madre. Vorresti mettere la tua vita d’oro contro la mia vita di merda? Vorresti mettere che tu hai vissuto questi due fottuti anni come un’adolescente normale mentre io li ho vissuti a patire le pene dell’inferno in un collegio che non so perché è ancora aperto?»
Mi accorsi di urlare e piangere allo stesso momento solo quando Jamie mi abbracciò.
Ma me la staccai di dosso.
«Se era un pretesto per litigare, potevi anche dirmelo e sarei venuta più preparata.» dissi, asciugandomi le lacrime e dirigendomi verso la porta.
«No Jessica! Io ci tengo a te!»
«Vallo a raccontare a qualcun altro. Ho chiuso con te!» sputai, richiudendomi la porta alle spalle.
Corsi in camera mia e chiusa a chiave, per poi andare in bagno ed infilarmi sotto la doccia.
Ero vestita ma non mi importava: volevo solo che quell’orrenda sensazione delle lacrime che scorrevano lungo il mio viso cessasse.
Almeno sotto al getto d’acqua sembrava fossero un tutt’uno.
Rimasi lì dentro per circa mezz’ora e poi uscii.
Mi asciugai per bene e mi buttai sopra al letto, per poi addormentarmi, senza pensare minimamente allo stomaco che brontolava o alle urla di Jamie che ancora mi rimbombavano in testa.
Pensai solo che il giorno dopo sarebbe potuto essere migliore.
 
 
Una fragorosa risata mi fece sobbalzare.
Giurai fosse la voce di Louis, ma era praticamente impossibile dato che era rinchiuso in prigione.
Scossi la testa e guardai l’orologio sopra al comodino: mezzogiorno.
Avevo dormito tantissimo e avevo mille lame che mi trafiggevano lo stomaco.
Mi alzai, mi cambiai ed uscii dalla mia stanza, scendendo lentamente le scale ancora assonnata.
Qualcuno si avvicinò a me e mi ci volle un po’ prima di rendermi conto che fosse Harry.
«Jess, c’è una cosa che devi sapere prima di scendere quell’ultimo scalino.» mi disse, afferrandomi per i polsi.
«Ommiodio… Niall?» chiesi allarmata, pensando gli fosse successo qualcosa.
Ma lui scosse la testa serio e mi guardò dritto negli occhi.
«C’è…» iniziò a dire, ma poi venne interrotto da qualcuno.
«Ehilà Jessica, è un bel po’ che non ci si vede!»
Sgranai gli occhi e spostai Harry con una spinta da davanti a me, così da poter vedere l’ultima persona al mondo che sarebbe dovuta essere lì: Louis Tomlinson.
«Tu cosa ci fai qui?» dissi, piena di rabbia al solo pensiero che stesse respirando la mia stessa aria.
«Bè… Jamie ha pagato la cauzione e mi hanno ridotto la pena agli arresti domiciliari.» spiegò, come se niente fosse, mentre quell’arpia – che altro non era – gli si strusciava addosso come una gattina che fa le fusa.
«Ma non si può! È contro la legge!» protestai, guardandomi intorno.
Tutti erano a testa bassa e non fiatavano.
«Vero, a meno che tu non abbia un padre che fa l’avvocato e che ti riempie d’oro.» rispose Jamie, soffocando una risatina bastarda.
«Bene, allora io me ne vado.» dissi, scendendo l’ultimo gradino ed avvicinandomi all’appendi abiti per prendere la mia giacca.
«Cosa?!» disse Harry, costringendomi a guardarlo.
«Se stare qui significa vivere con due criminali bè: preferisco di gran lunga vendermi al preside del collegio pur di rientrare.» sputai, guardandoli uno ad uno.
«Jess, tu… non puoi farlo.» sussurrò il riccio, avvicinandosi a me.
Cercò di abbracciarmi ma lo respinsi con tutte le forze che avevo in corpo.
«Smettetela di dirmi cosa devo e cosa non devo fare!» urlai, trattenendomi nel dare un pugno al muro. «Tu non dovevi permettere che lo facessero!» dissi poi, rivolgendomi a Trudy. «E io che pensavo che la mia vita stesse migliorando.»
Un singhiozzò mi scappò dalla gola e Louis sorrise beffardo.
«Ehi, va tutto bene…» tornò a dire Harry, avvicinandosi nuovamente a me.
«No invece!» urlai e lui si allontanò di scatto. «Tu… avevi detto che avresti fatto di tutto purché quell’essere dietro di te scontasse la sua pena. Allora perché hai permesso che entrasse di nuovo dentro questa casa, eh? Non eri forse tu la persona che aveva detto che io e Niall non meritavamo di soffrire? Oh, ma tanto che importa: uno è per lo più morto e l’altra invece non è mai esistita per nessuno! Dovreste vergognarvi. E non lo dico per me, ma per Niall.»
Sbuffai come un toro ed aprii la porta di casa, uscendone.
E non sarei ritornata. Non subito almeno.
 
 
Attraversai il corridoio e mi fermai davanti alla camera di Niall.
Ma prima di aprire la porta constatai che non vi fosse nessuno: era così.
Abbassai la maniglia ed entrai, presi posto vicino al letto ed allungai la mia mano fino a prendere la sua.
Sentii delle lacrime scendere lungo tutto il mio viso, ma non me ne preoccupai.
Quale posto è migliore per piangere se non un ospedale?
La cosa che più mi mise paura fu quell’enorme pressione sul petto, quel senso di vuoto incolmabile e di rabbia che prendevano il sopravvento.
Mi avevano deluso. Sarei rimasta vicino a Niall perché lui era tutto quello che mi rimaneva, a parte una felpa grigia, venticinque sterline e un pacchetto di fazzoletti.
«Vorrei che non fosse successo tutto questo.» sussurrai, guardando il viso di Niall. «Se non fosse stato per me tu a quest’ora non rischieresti di essere quasi morto.» dissi poi, stringendo la sua mano e sperando in qualcosa che non sarebbe mai potuto arrivare.
Rimasi lì a lungo, con lo stomaco che mi si contorceva dalla fame e con gli occhi che bruciavano per le lacrime.
 
 
Uscii dal bagno delle donne e qualcuno mi diede una spallata.
«Scusa.» dissi con nonchalance.
«Jessica? Dove vai?»
Nel sentir pronunciare il mio nome alzai il volto e mi ritrovai davanti Marcus.
«Oh, ciao. Stavo andando via.» affermai, cercando di abbozzare un mezzo sorriso.
«Vai a casa?» chiese lui, avvicinandosi a me.
«Bè, a dire la verità non posso…» dissi, abbassando la testa.
«Perché?»
«Nah, lasciamo perdere.» risposi.
«Ti va di andarci a prendere un caffè? Facciamo una passeggiata e parliamo un po’…» propose lui, sorridendo.
«Okay, dai.»
Cercai di sorridere a mia volta e mi avvicinai, per poi seguirlo verso l’uscita.
 
 
«Perché non puoi tornare a casa?» chiese, sorseggiando il suo frullato.
«Perché ho litigato con i miei coinquilini…» risposi, tenendo lo sguardo dritto sulla strada.
«Non hai un altro posto dove stare?»
«Ecco… no.» ammisi, sospirando.
Lui finì di bere e buttò il bicchiere nel primo cestino che trovò lungo il marciapiede, poi si voltò verso di me.
«Allora ti do due scelte: puoi rimanere a dormire sugli alberi come la ragazza di Hunger Games oppure puoi fermarti a casa mia.»
«A casa tua? No, ti darei fastidio e poi…»
«Vivo da solo e poi non mi azzarderei mai a toccarti! Il tuo ragazzo è in coma ma non morto. E poi eravamo amici, no?» disse, sorridendo.
Strappò un sorriso anche a me e mi costrinse a guardarlo negli occhi.
«Ci stai?»
Sospirai e ci pensai un secondo.
«Va bene.» risposi e lui sorrise. «Però devi sapere che non ho niente.»
«Ci penso io: tu fidati di me.» rispose, riprendendo a camminare.
Da una parte ero felice, ma dall’altra devastata: non avrei pensato che quella casa e quelle persone, nonostante mi avessero fatto tanto male, mi sarebbero mancate così tanto. #BestDramaticChapterEverEverEver (getting back together)
2) Spazio autrice e gifs absolutely awesome! Good job Earl!

ByeByeBabyBrittany

Nuovo recensore
06/09/12, ore 22:53

BELLO BELLO BELLO BELLOBELLOBELOBOELOEVLBO BELOELBEO LBELLOO BELLISSIMOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO IL MIO CHORD! 

P.S.: (Apparte che P.S. si scrive così ---> P.S. e non ----> P.S come ha scritto una certa autrice che conosco..) Comunque ti lascio la recension just for Chord Overstreetttt.

P.S.2: Quando cambi icon si twitter?

Nuovo recensore
02/09/12, ore 15:05

Il banner è l'immagine all'inizio? Boh, comunque il capitolo è asdfghjkl e non faccio i punti oggi, sorry. In pratica per dare effetto della realtà ho messo al posto di Niall ***** e al posto di Jessica io. Lo so ho perso davvvero la testa e per davvero stavolta hhahhahaaha. Un giorno de questi te devo raccontà che sogno che ho fatto stasera O_O e poi c'era ***** a messa *______________________* stavo morendo è un bono della miseria. Lo sposerò non ti preoccupare.

ByeByeBaby Brittany

Nuovo recensore
01/09/12, ore 12:26

OMGGGGGGGGG! This Chapter is A-W-E-S-O-M-E!! This is the best chapter I've ever read about this Fan Fiction. Ok ora parlo Italiano. No te  giuro me sembrava de vive tutto il capitolo come se fossi io e ..... .
Ora i punti: ti avverto ce stanno tanti  #BestPhrase

1) Scossi per l’ennesima volta la testa, ingenuamente pensando che sarebbe servito a fermare i miei pensieri ma niente: l’idea di poter meritare una vita migliore non andava giù.
Forse perché amavo il mio strano modo di vivere, infondo.
E tutti sono scettici ai cambiamenti.
Sbuffai e misi la musica in pausa, togliendomi gli auricolari dalle orecchie.
Rimasi ad ascoltare il rumore insistente della pioggia su tutto ciò che mi circondava e su di me.
Osservai la facilità dell’acqua nel far scivolare via le paure, i difetti, le cose in generale.
Le domande mi tormentavano e quelle che odiavo di più erano i perché, uno in particolare: perché sono arrivata a questo punto?
Nessuno poteva dare una risposta a quella domanda al di fuori di me, ma semplicemente non riuscivo a trovarla. E a me dava fastidio non riuscire in qualcosa. #BestPhrase
2) 
«Niall, io ci tengo a te. Ti voglio bene, e molto anche. Forse anche qualcosa di più ma… non voglio che tu stia male per una come me.»
Fece segno di non capire e capii di essere fregata: ormai dovevo dirgli la verità.
«Ecco… Louis mi ha detto che piangi per quello che ti ho detto e io non voglio che tu stia male perché adesso…»
Mi bloccò e vidi la sua espressione cambiare di nuovo.
Sembrava… arrabbiato, molto.
«Lui cosa? Jessica, ti rendi conto di cosa ha fatto? Lui ti ha detto che io ti amo e questo è vero ma… tu non dovevi saperlo così! È per questo che…»
La sua bocca continuava a muoversi e lui continuava ad alterarsi ma io non riuscivo più ad ascoltarlo.
L’unica cosa che sentivo in quel momento era un’agitazione immensa, mista a rabbia e qualcos’altro, qualcosa di nuovo e di estremamente piacevole.
Due parole volavano come un vortice inevitabilmente pericoloso nella mia mente: ti amo.
La sua voce, il suo sguardo quando lo disse, poco prima.
Era stata questione di un attimo, un solo secondo. Mi guardò come se ne volesse la conferma, eppure io, nonostante lui continuasse a parlare ed agitarsi, dovevo ancora rendermi conto di quel fatto, dovevo ancora capire cosa stesse davvero accadendo, cosa fosse accaduto.
Tornai sulla terraferma e il mio sguardo si spostò da quell’orbita assente all’oceano ghiacciato che aveva negli occhi. Iniziai ad osservarli come se fossero una droga.
Sentii un impulso, come un ordine dettato dal cuore ed era mille volte più forte degli ordini dettati dal cervello, ed era più difficile da respingere.
“Bacialo” una voce urlava dentro di me, “bacialo”.
Sentire le sue labbra sulle mie, assaporarle come un vampiro assapora il sangue umano prima di uccidere la propria preda.
Era tutto quello che volevo: farlo mio.
Sarebbe stata una cosa che avrebbe cambiato molte cose. In meglio, in peggio.
Le avrebbe comunque cambiate.
Valeva la pena correre il rischio ormai.
Lo sentii sospirare e la sua bocca si chiuse, proprio nel preciso istante in cui abbassò lo sguardo.
Doveva aver detto qualcos’altro, qualcosa che non avevo sentito e che pensai non fosse importante come quel ti amo.
Mi avvicinai a lui e presi il suo volto tra le mani.
Alzò nuovamente gli occhi, incrociandoli ai miei. La sua espressione era turbata, ma non mi importava: io dovevo capire, dovevo sapere e dovevo essere sicura di ciò che provavo.
Avvicinai ancora il mio viso al suo e quando i miei occhi si chiusero, le sue braccia mi attirarono a lui e le nostre labbra si scontrarono, provocando un brivido lungo la mia schiena.
Fu un piccolo, semplice tocco.
Poi mi staccai.
Non so ancora il motivo per il quale lo feci: era evidente quanto entrambi volessimo quel bacio, ma io mi staccai.
Feci per parlare, ma con un movimento fulmineo Niall posò il suo indice sinistro sulle mie labbra, regalandomi una carezza sul volto con l’altra mano.
Sorrisi, istintivamente e lui ricambiò, per poi avvolgermi in un abbraccio caloroso.
In quel momento eravamo solo io e lui.
C’era anche la pioggia, certo. Ma non era abbastanza per sovrastare il battito dei nostri cuori uniti, vicini. Quell’ impertinente scoppio che rimbombava in tutta la cassa toracica, quell’egoistico e doloroso rumore che significava la vita, l’amore, l’odio, la felicità.
Nonostante non sapessi cosa significasse amare, in quel momento riuscii a credere di esserne più che certa.
È come una colla, o qualcosa di più forte. Ti tiene attaccato alla persona che vuoi, che desideri con tutta te stessa e, fino a quando non riesci ad ottenerla bè, ti senti vuota, incompleta.
Senti come se una parte di te fosse perennemente addormentata.
Le favole non sono realtà, sono cose surreali.
Il principe azzurro che ti salva con il suo cavallo bianco esiste solo nei sogni delle bambine.
Ma quando ami qualcuno, chiunque esso sia, nero, bianco, biondo, castano, umano, animale o alieno… capisci che, infondo, la tua vita è la parte di una favola uscita male e non più corretta.
Ed essere parte di una favola è la cosa più bella che si possa inconsciamente desiderare. #BestPheaseEver
3) 
"Quando ero una bambina leggevo le favole.
 Nelle favole incontri il principe azzurro e lui è tutto quello che hai sempre voluto.
 Nelle favole il cattivo è veramente facile da individuare. Il cattivo indossa sempre un mantello nero, così tu riesci sempre a capire chi è.
 Poi cresci e ti rendi conto che il principe azzurro non è così facile da trovare come credevi.
 Ti rendi conto che il cattivo non indossa un mantello nero e non è facile da riconoscere; è veramente divertente, e ti fa ridere, e ha dei capelli perfetti." 
#BestQuote
4)
 
Spazio ai pinguini!
TANTI AUGURI A LORO, TANTI AUGURI A LORO, TANTI AUGURI A LIAM PAYNE E LEA MICHELE, TANTI AUGURI A LORO!
Uuuuuuh, ma ssalve!
Ce l'ho fatta ad aggiornare. uu
E' che, sapete... la mia ispirazione ama andare in vacanza, e questa è una cosa che ODIO profondamente.
Perché diavolo deve andare in vacanza da sola? Non può portarci anche me con i pinguini?
APPROPPOSSITO DI PINGUINI!
I Barbapapà sono andati a trovare i pinguini alla Banchisa.
Essì, io guardo ancora i Barbapapà. Qualche problema? Eh? Eh? EH?!
Non fatemi arrabbiare perché RRRRRRRRICO ha ancora la dinamite.
Esatto, non ci è andato dai One Direction. Gli ho detto di risparmiarli perché tra un po' esce il loro singolo... Ma se non vengono in Italia per qualche concerto allora... MUAHAHAHAHAH.
No, okay.
HO VISTO MADAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAGASCAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAARRRRRRRRRR! kdjhpgbijfdphgòjutp
Basta, sembro una pazza isterica drogata di cavoli! puuuuuh.
Torno in me stessa, o meglio nella me stessa che nemmeno conosco perché la me stessa che ho fatto conoscere a voi e che conosco anche io è la ragazza che addestra pinguini e conigli ballerini per andare a ballare la lap-dance al compleanno di Liam Payne.
Esatto, quindi preparati cara Danielle perché Liam sarà accalappiato dai miei conigli ballerini e sappi che saranno femmine ed arriveranno in TOPLESSSS. #BestSpazioAiPinguini
5) Dì la verità èh...solo io te faccio ste recensioni..ahahahahahahah (?)

ByeByeBabyBrittany

Nuovo recensore
25/08/12, ore 16:47

Preparati: oggi la mia recension ha più punti della cicatrice de Jessica..

1) Entrai in camera mia e buttai rovinosamente la borsa a terra e me stessa sul letto.
Iniziai a tirare pugni al materasso, maledicendo quella mora col naso rifatto che si stava per scopare il ragazzo che odiavo con tutto il mio cuore.
Magari non avrei dovuto reagire in quel modo: io odiavo Louis.
Eppure qualcosa mi diceva di arrabbiarmi, di prendermela con quel povero materasso.
Forse era stata la vista di quella ragazza, così bella, così elegante, così sicura di sé.
Aveva tutto quello che non avevo io: una famiglia – ricca per giunta – un bel sedere, era popolare, me la ricordavo con un ragazzo che sembrava essere uno dei bronzi di Riace e, soprattutto, lei sapeva cosa significava vivere.
Ed ora me la ritrovai lì, dentro la mia vita, senza il minimo permesso di entrare, senza il minimo preavviso di ritornare e con l’idea che fosse ancora la mia migliore amica dopo uno dei tanti torti che mi fece prima che fossi rinchiusa in collegio.
Erano ancora i tempi delle scuole superiori, dove, sfortunatamente, ci ritrovammo a dover frequentare dei corsi insieme.
All’inizio lo accettai, nonostante conoscessi le sue manie di protagonismo e nonostante sapessi quanto le importasse solo ed esclusivamente di se stessa.
Ma era la mia migliore amica e continuavo a volerle bene, anche dopo umiliazioni, punizioni e delusioni prese per lei.
Io la adoravo, era il concetto di perfezione da seguire. #BestPhase
2) 
Vado a dar da mangiare ai pinguini. #BestSpazioAutrtice (?)
3) Lea Micheleeeeeeeeeeeeeeee asdfghjklqwertyuiopzxcvbnm la amo anche se penso che serviva de più Dianna Agron per sto ruolo, vabbuò.
4) Marcus?? Ciminarus?? ahahahah Te piace ancoriuss?

ByeByeBabyBrittany

Nuovo recensore

1) Sto facendo del male a te, perché voglio che tu ti senta come lui almeno un secondo. Ma dimmi, sai quant’è durata la sua ultima relazione? Ben tre anni. Si sono lasciati lo scorso anno. Niall la amava tantissimo. Lei lavorava qui, ma, all’insaputa di quel povero ragazzo, era stata con tutti. Persino con me. E quando lui, accecato dall’amore, le chiese di sposarla, lei gli disse “Sei antico ed infantile” e il giorno dopo sparì. Il suo nome era Kathelyn e, nonostante gli avesse fatto male, sai cosa dice lui? Lo sai? Continua a dire che, se dovesse avere una figlia, un giorno, la chiamerà proprio così. E questo è perché il primo amore non si dimentica, Jessica.»
Fece una pausa e sentii qualcosa agli occhi, che in poco tempo si appannarono.
Ecco chi era quella Kathelyn della quale mi parlò vagamente Niall la sera in cui si ubriacò, giusto sei mesi prima.
Ma no, non potevo piangere davanti a Louis.
«Ma capisco l’eventualità di come questo possa non toccarti. E sai perché? Perché tu una vita non ce l’hai e non sai cosa significa amare. #BestPhrase
2) 
Sto impazzendo.
Ma lo sapete che sappiamo più cose noi sui ragazzi che loro su loro stessi? *faccia perplessa*
SIAMO STALKER: POTREMMO ENTRARE NEI SERVIZI SEGRETI!
*E fu così che tutti diventarono reclute nei servizi segreti della regina*
Aspetta, che mica sarebbe una brutta idea... vivremmo sotto lo stesso cielo dei One Direction.
INCONTREREI FINALMENTE MIO MARITO! 
Niente, basta, me ne vado.
Vi ho annoiati abbastanza e vi ho fatto capire di essere pazza (a meno che voi non lo abbiate capito già in precedenza.)
Okay, vado a deprimermi col pinguino che cuce a maglia.
Lasciatemi qualche recensione dolcezze, fa sempre piacere c': 

#MyBestRecensionEver

Nuovo recensore
18/08/12, ore 19:11

OMG...Dio Pinguino, aiutala per piacere...

1) «So che niente è facile nella vita, Jessica. E capisco che questo momento ti sta strappando ancora per una volta dalla tua vita ma… non dovresti permettere che funga da manipolatore su di te e sulle tue idee. Dovresti vivere ogni tanto. Sai, la vita concede anche questo.» confessò, rimanendo a guardarmi ancora per un po’.
Mi tolse le parole di bocca, mi prosciugò il cervello e con esso tutte le miei idee.
Per un po’ persi anche la cognizione del tempo.
Ma poi tornai sulla terra, su questo posto orrendo a causa di una botta.
Scossi la testa e trovai la porta chiusa.
Fu come se una parte di me fosse uscita dietro di lui, fu come se quella parte di me fosse stata rubata. E non sarebbe stata restituita, ne ero certa.
Ma non volevo illudere Niall in quel momento.
Non volevo e non potevo, perché nemmeno io ero sicura sul da farsi.
Forse ‘perderlo’ in un certo senso era stata la soluzione migliore.
La più tragica, ma la migliore. #BestPhrase
2) Pure lo Spazio Ai Pinguini era candidato a #BestPhrase ma dovevo essere disciplinata e diligiente o diligente...Oddio...Mi serve un libbro di grammatica..
3) Ho fame

ByeByeBabyBrittany

Nuovo recensore
13/08/12, ore 14:55

I Punti in questo capitolo centrano proprio, sia per l'operazione  di Jessy che la mia recension..

1) Non è tenero quel coniglio?
Certo che lo è: è il mio amante. (????????????)
No, scherzavo. Io non ho un amante. Sono fedele a mio marito. Quello che non sa neanche che siamo sposati.
Ma che ieri sera mentre cantava What Makes You Beautiful mi ha indicata.
Come? Ha indicato anche voi?
Bene, i miei pinguini lo perseguiteranno a vita.
BAAAAAASTAAAAAAAAA.
Fermatemi looool.
Ora torno seria davvero, pur sapendo che quando Dio distribuì la serietà io ero a ballare la Lap-Dance con il mio coniglio.
Per chi la ballavo? Per mio marito, ovvio. Sì, quello che verrà perseguitato dai pinguini.
Anyway, passiamo al capitolo così la smetto di sparare cavolate alla cavolo. 
Cavolate alla cavolo, molto interessante...
COMUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUNQUE *verso della mucca* ...
ecco, mi sono dimenticata cosa dovevo dire.
Vabbbbbbbbbbene, sappiate che Jessica non morirà. Non per ora, almeno.
No, non morirà comunque. (Questa cosa non dovevo dirvela, ne va della mia inesistente coerenza.)
Siccome mi vengono solamente altre cavolate cavolose da dire (se volete saperlo, non mi piacciono i cavoli ma oggi mi va di tirarli in ballo...) vi lascio qui.
No, prima devo dirvi una cosa.
*Prende l'altoparlante e urla*
PARTO STANOTTE E TORNO VENERDI' SERA.
Volevo mettervi il capitolo o qualcuna di voi sarebbe morta per attacchi d'ansia e io non voglio far morire nessuno.
Sto scherzando ovviamente. (You don't say?)
Però, il fatto che io sia assente e che - se riuscirò - mi conetterò solo col cellulare spastico di mio padre, non deve impedirvi di recensire bellezze.
Oppure non saranno solo i pinguini a perseguitarvi, ma anche il coniglio ballerino. E vi perseguiterà in costume. (?)
Ma quanta roba a caso ho sparato fino ad ora?
Boh, mistero.
Spero solo che non abbiate smesso di leggere dopo la gif del coniglio. Ciò sarebbe molto errato ed inutile visto tutte le cavolate a seguire.
E poi il coniglio si sentirebbe offeso, ma okay.
Adesso vado via veramente e cercherò di tornare con un po' più di serietà che mi scorre nel sangue.   #BestPhrase LOOOL

2) Non è che a te non ti piacciono i cavoli, ma proprio la verdura e la frutta in generale eh ç.ç

3)Stavo per svenire mentre lo leggevo...me fa sensoooo tutte ste amputazioni...#js

byebyebabyBrittany

Nuovo recensore
08/08/12, ore 22:37

AHahahahahahh i punti...:

1) Mi sentivo sicura ma vulnerabile allo stesso momento.
E quella mia vulnerabilità non mi permetteva di vedere il mondo umano con gli occhi di una semplice persona. Ero abituata ad osservare tutto con attenzione, come se ogni cosa potesse equivalere ad un pericolo.
Dopotutto aveva ragione Niall: lui aveva più esperienza di me nella vita. #BestPhrase
2) Sei UGGUALE a Luca! LOOOL Hai scritto su spazio ai pinguini SCERZO, solo che Luca srive SCERSO... D:

Brittany

Nuovo recensore
31/07/12, ore 23:41

Ho tipo 5-6 punti da fà oggi:

1) Best VerseIl mio cervello non aveva ancora elaborato quell’informazione, ma il mio cuore sì.
Ed era arrivato ad essere tanto sicuro da spararlo fuori così, senza nessun preavviso.
Forse quella fu la cosa che mi infastidì di più, perché io dovevo saper controllare me stessa, ma in quel periodo scoprii che il mio autocontrollo era andato a farsi fottere.
 2) «Cedrai, prima o poi.? Cadrai o Cederai..Vabbuò
3) La gif è stupenbellissima
4) 
So che mi ascolterete... o i miei pinguini vi perseguiteranno nei vostri sogni e vi renderanno la vita un inferno! (?) Ma LOOOL AAHAHAHHAHAHAHAHAA
5) Vanessa Lell è una pazza esaurita.
6) Non mi ricordo più...Ah, Vado gù da nonna ma te l'ho già scritto su Twitter.

Brittany

Nuovo recensore
30/07/12, ore 18:03

Faccio i miei soliti punti:

1. «Ti senti tanto grande ed importante da far sentire tutti gli altri inferiori, vero? Tanto speciale da dare al resto del mondo l’impressione che, anche se non esistesse, tu staresti bene lo stesso. Ma lascia che ora te la dica io una cosa, caro irlandese: non so chi sia stato a farti ragionare così, ma il tuo egocentrismo un giorno sprofonderà, insieme a tutto il tuo orgoglio e a tutta la tua 
sicurezza che, se solo potessi, mi mangerei a colazione. E sai perché? Per sapere cosa si prova nel vedere piangere gli altri. Fai schifo, Niall.» sputai, per poi dirigermi verso l’uscita. «Ah, un’ultima cosa. Mi piacevi, fino a dieci minuti fa.»  Cioè è na figata assurda sto pezzo. *-*
2. Hai scritto 'Mezzanotte'...non farmi pensare male perché l'hai scritto in grande. Non penserai per caso ai Midnight, èh? ahhahahaah

Brittany

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